Casa di Giulio Romano (via Carlo Poma 18). Fu Federico Gonzaga a convincere Giulio Pippi detto Giulio Romano a venire a Mantova. Abbisognando di una abitazione il Giulio Romano, nell'anno 1544, nell'allora Contrada Larga, si costruì la dimora che nonostante un intervento nel 1800 dell'arch. Paolo Pozzo, mantiene inalterato lo stile architettonico del Romano.
Palazzo Canossa (piazza Canossa). Il palazzo fu costruito nel Seicento su committenza dei marchesi Canossa, famiglia di antica stirpe proveniente da Verona. La facciata, in bugnato, richiama le soluzioni cinquecentesche di Giulio Romano ed è caratterizzata da un portale di marmo guardato a vista da due cani usciti dallo stemma di famiglia. Altro dettaglio di particolare valore architettonico è un monumentale scalone barocco che conduce al piano nobile del palazzo.
Casa del mercato (piazza Marconi). L'edificio, presumibilmente corrispondente alla Domus Mercati, fu riedificato nel 1462 dall'architetto Luca Fancelli[16] su committenza del marchese Ludovico Gonzaga. Durante i lavori di restauro (1997-2001), sono tornati alla luce importanti affreschi attribuiti alla scuola di Andrea Mantegna.[17]
Casa della Beata Osanna Andreasi (Via Frattini 9). Si tratta di un esempio unico di dimora mantovana costruita nel XV secolo, in stile fancelliano, dove vi visse la beata Osanna Andreasi componente di una illustre famiglia che fu partecipe della classe dirigente e culturale dello stato gonzaghesco.
Casa del Mercante (angolo tra piazza Erbe e piazza Mantegna). È detta anche "Casa di Boniforte da Concorezzo", antico proprietario che la fece costruire nell'anno 1455. L'edificio è caratterizzato da una sorprendente facciata tutta in cotto con decorazioni di stile veneziano.
Palazzo Colloredo (via Carlo Poma 11). Il palazzo noto anche come "palazzo Guerrieri-Gonzaga", fu acquistato da Giovanni Battista Guerrieri nel 1599 che ne affidò la ristrutturazione all'arch. Antonio Maria Viani. La facciata pre-barocca è caratterizzata e decorata da dodici erme realizzate in malta di calce con una finitura superficiale in marmorino alternanti figure maschili e femminili. Divenuto proprietà dei conti Colloredo con Carlo Ludovico Colloredo marito di Eleonora Gonzaga (1699-1779) della linea di Vescovato, il 30 marzo 1872 viene acquistato dal Comune e destinato a sede degli Uffici Giudiziari del Tribunale. Da allora divenne il "Palazzo di Giustizia" della città.
Palazzo Sordi (via Pomponazzo 23). Fu il primo marchese del casato dei Sordi, Benedetto, a volere la costruzione del palazzo omonimo. Commissionò il progetto e il seguimento dei lavori, iniziati nel 1680, all'architetto fiammingo Frans Geffels, prefetto delle fabbriche gonzaghesche. Ne nacque uno dei rari esempi di barocco della città Virgiliana. Di particolare valore sopra il portale d'ingresso, un tondo con La Madonna col Bambino, altorilievo di Giovanni Battista Barberini, opera inserita in un facciata d'ordine dorico e ad intonaco e parzialmente a bugnato rustico ricca di altre decorazioni e bassorilievi in marmo e stucco. Il Palazzo è privato e quindi chiuso al pubblico.
Palazzo Valenti-Gonzaga (via Pietro Frattini 7). Residenza dei marchesi Valenti Gonzaga fin dal 1500, il palazzo fu oggetto di una radicale trasformazione nel XVII secolo, costituendo un impianto architettonico gigantesco, fastoso all'esterno, stupefacente il cortile interno riccamente decorato a stucco, e ricco d'affreschi e statue d'autore all'interno. Rappresenta da allora uno degli esempi più importanti di architettura e decorazioni del periodo barocco a Mantova. Come per altre opere di tale stile, l'autore fu l'architetto Frans Geffels (1625-1694). Recentemente restaurato, è adibito ad uffici.
Ospedale Grande di San Leonardo
Palazzo Cavriani (Via Trento). Fu dal Quattrocento dimora della nobile famiglia Cavriani. Venne ricostruito nel 1756 dall'architetto Alfonso Torreggiani. L'esterno presenta una serie di finestre con robuste inferriate, mentre quelle del piano superiore hanno coperture triangolari e a semiluna. L'interno si apre con un ampio salone ricco di stucchi e affreschi di pittori mantovani tra i quali Giuseppe Bazzani e Francesco Maria Raineri.
Ospedale Grande di San Leonardo (Piazza Virgiliana). Voluto da Ludovico III Gonzaga per pubblica assistenza e terminato intorno al 1470 per opera dell'architetto Luca Fancelli, nel 1797 fu trasformato in carcere e successivamente in caserma. Attualmente ospita uffici della Polizia di Stato.
- Casa di Giovan Battista Bertani - (via Trieste 8)
- Casa del Rabbino - (via Giuseppe Bertani 4)
- Palazzo dell'Accademia - (via Accademia)
- Palazzo Acerbi - (piazza Sordello)
- Cà degli Uberti - (piazza Sordello)
- Palazzo Vescovile detto anche Palazzo Bianchi - (piazza Sordello)
- Palazzo Andreani detto anche Palazzo della Camera di Commercio - (via Calvi)
- Palazzo Arrivabene - Attribuito a Luca Fancelli - (via Arrivabene)
- Palazzo del Capitano ora parte di Palazzo Ducale - (piazza Sordello)
- Palazzo degli Studi - (via Ardigò)
- Palazzo di San Cristoforo - (via Giulio Romano)
- Palazzo Capilupi - (via Concezione)
- Palazzetto dei conti Casali - (via Fratelli Bandiera)
- Palazzo Cadenazzi-Risi - (via Cavour)
- Palazzo Andreasi - (via Cavour)
- Palazzo Valentini - (corso Vittorio Emanuele)
- Palazzo Bonoris - (via Cavour)
- Palazzo Cantoni-Marca - (via Chiassi)
- Palazzo Benzoni - (via Mazzini)
- Palazzo Biondi - (via Cavriani)
- Palazzo Siliprandi - (via Arrivabene)
- Casa de' Speziali - (via Chiassi)
- Casa di Marco Antonio Antimaco - (via Porto)
Le Pescherie di Giulio Romano, denominate anche Loggia di Giulio Romano, furono appunto progettate dal grande architetto del manierismo. L'opera, eseguita del 1536, consistette nella trasformazione dell ponte medievale che attraversava il Rio con la costruzione di due porticati paralleli che furono destinati al commercio del pesce.
Ponte dei Mulini
Il ponte fu progettato dall'ingegnere Alberto Pitentino, costruito nel XII sec. allo scopo di regolare le acque del fiume Mincio ed evitarne l'impaludamento. Fu quindi creato artificialmente un dislivello di alcuni metri tra il lago Superiore e il lago di Mezzo, che dall'anno 1229 alimentò 12 mulini. L'antica costruzione medievale andò distrutta dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale.
Ponte di San Giorgio
Il ponte era incluso nel sistema militare difensivo unendo il borgo fortificato di San Giorgio con la corte dei Gonzaga. Dapprima in legno, fu edificato in muratura da Ludovico Gonzaga sul finire del XIV sec., così dividendo il lago di Mezzo dal lago Inferiore. Nel 1922 le arcate furono interrate e il ponte assunse la forma attuale.
Porta Giulia
Porta Giulia è l'unica attuale testimonianza delle fortificazioni d'epoca medievale e rinascimentale. Già esistente in epoca bonacolsiana, fu rifatta nell'anno 1549, probabilmente progettata da Giulio Romano. Deve il nome all'esistenza, all'epoca della sua prima edificazione, dell'attigua chiesa di Santa Giulia, successivamente andata distrutta.
Teatro Bibiena (via Accademia 47)
Il "Teatro Scientifico dell'Accademia", capolavoro di Antonio Bibiena (1697-1774) fu inaugurato il 3 dicembre 1769. Poche settimane dopo, il 16 gennaio 1770, ospitò un concerto del giovane Mozart, non ancora quattordicenne. L'austera facciata neoclassica, opera del Piermarini, sembra celare la fantasiosa espressione tardobarocca del teatro che tanto entusiasmo suscitò in Mozart padre. Nello stesso edificio ha sede l'Accademia Nazionale Virgiliana fondata nel 1768.
Teatro Sociale (piazza Cavallotti)
Il Teatro Sociale nacque per iniziativa di un gruppo di cittadini costituenti una società di novanta palchettisti. L'arch. Luigi Canonica fu incaricato di progettare un teatro di gusto neoclassico che dopo quattro anni di lavoro fu aperto al pubblico la sera del 26 dicembre 1822.
Teatro di Corte dei Gonzaga (non più attivo dal 1896)
L'area ora occupata dal Museo Archeologico Nazionale di Mantova era inclusa nel perimetro del Palazzo Ducale e a partire dal 1549, committente il cardinale Ercole Gonzaga e progettista l'architetto Giovan Battista Bertani, su quest'area sorse il primo teatro della Corte dei Gonzaga. Andato distrutto da un incendio fu ricostruito tra il 1591 e il 1592. Un terzo teatro progettato dall'arch. Antonio Maria Viani fu inaugurato nel 1608 con la rappresentazione della tragedia di Claudio Monteverdi L'Arianna. In epoca austriaca un quarto teatro, Nuovo Teatro Arciducale, fu inaugurato il 27 febbraio 1733. I primi disegni furono di Ferdinando Galli da Bibbiena e il lavoro fu portato a termine da un suo allievo, Andrea Galluzzi. Un quinto teatro, su disegno di Giuseppe Piermarini, ebbe la luce il 10 maggio 1783. Il Regio, così venne denominato nel corso del secolo XIX, a causa della concorrenza del nuovo Teatro Sociale venne abbandonato poco alla volta. Nel 1896 il Teatro Regio, venduto dal demanio, fu acquistato dal Comune di Mantova che lo trasformò radicalmente prima a mercato dei bozzoli, poi a mercato ortofrutticolo ed infine destinato alla funzione attuale di sede del Museo Archeologico Nazionale di Mantova.
Torre del Palazzo del Podestà
Torre della Gabbia
La torre venne innalzata dai Bonacolsi negli ultimi decenni del sec. XIII acquisendo la denominazione attuale nel 1576 quando il duca Guglielmo Gonzaga fece costruire la grande gabbia in ferro con funzione di "carcere all'aperto" dove i condannati venivano esposti al pubblico ludibrio.
Torre dell'Orologio
La Torre, a pianta rettangolare, fu eretta nel 1472 su progetto di Luca Fancelli e l'orologio a funzionamento meccanico progettato da Bartolomeo Manfredi vi fu collocato l'anno successivo. Nella nicchia sottostante, ricavata nel 1639, è stata collocata una statua della Madonna Immacolata.
Torre del Podestà
La Torre Civica del Broletto (altro nome della torre) che si erge sulla piazza omonima, ha un'altezza di quasi 47 metri e dall'anno 1227 su iniziativa del podestà Laudarengo Martinengo, è parte integrante del maestoso Palazzo del Podestà.
Torre dello Zuccaro
La torre, alta 52 metri, fu edificata nella prima metà del XII secolo. Le prime testimonianze scritte sono del 1143. Sorge in via Enrico Tazzoli. Il nome gli deriva dalla famiglia che ne sarebbe stata proprietaria, anche se la fantasia popolare ha alimentato l'idea che il nome nascesse dalla presenza di zucchero immagazzinato nei pressi, infatti è detta "Tor dal Sucar" nel dialetto locale.
Torre dei Gambulini
La torre, alta 37 metri, sorge in via Ardigò. Da documentazione dell'epoca era già esistente nel 1200, derivando il nome dalla famiglia che la possedeva. Da questi ceduta alla famiglia Ripalta e poi ai da Oculo, nel 1289 divenne proprietà dei Gonzaga, non ancora sovrani di Mantova. Divenne dimora saltuaria di Aloisio Gonzaga, signore di Castel Goffredo[18]. Qui mori il 30 novembre 1526 il condottiero Giovanni dalle Bande Nere. Successivamente fu accorpata al collegio e al convento dei gesuiti e dal 1883 è parte del complesso dell'Archivio di Stato di Mantova.
Negli ultimi tempi è stato lanciato il progetto di trasformare la torre in una terrazza panoramica che consenta la visione a 360 gradi del centro storico di Mantova[19].
Torre del Salaro
La torre, del XIII secolo, è adiacente alla Casa del Mercante di Piazza delle Erbe e si erge su piazza Andrea Mantegna. Veniva adibita a magazzino del sale.
Torre di Sant'Alò
La torre è una costruzione quattrocentesca sita in Piazza Arche che faceva parte del sistema difensivo della città.
[modifica] Architetture militari
Maniero a difesa della città-fortezza di Mantova, venne edificato dal 1395 al 1406 da Bartolino da Novara su committenza di Francesco I Gonzaga sulle rovine della Chiesa di Santa Maria di Capo di Bove.
[modifica] Casa di Sparafucile
Eretta in epoca medievale, era parte delle fortificazioni orientali di Mantova, in particolare adibita alla difesa del ponte di San Giorgio, tanto da essere a lungo esclusivamente denominata Rocchetta di San Giorgio. La sua attuale denominazione, utilizzata indifferentemente con quella di Rocca di Sparafucile, si affermò successivamente all'ambientazione, appena fuori Mantova, nella locanda del sicario Sparafucile, del tragico epilogo del Rigoletto, una delle più note opere di Giuseppe Verdi.
Il Forte di Pietole, pur sorgendo oggigiorno nel comune di Virgilio, faceva parte del sistema difensivo della città di Mantova insieme al Castello di San Giorgio e al Forte di Belfiore. Fu costruito dai francesi nel 1808.[20]
[modifica] Altri luoghi d'interesse
Piazza Sordello, visuale da sud-est
Piazza Sordello è l'antico fulcro della vita artistica e politica di Mantova, di dimensioni eccezionali (150 × 60 m) accoglie tra i principali edifici monumentali della città, come il Palazzo Ducale (Palazzo del Capitano e Domus Magna), il palazzo Acerbi sovrastato dalla Torre della Gabbia, il palazzo Bonacolsi (ora Castiglioni), la sede vescovile di palazzo Bianchi (dal nome della famiglia che lo edificò nel Settecento) e il Duomo. Una recente casuale scoperta archeologica (dicembre 2006) ha riportato alla luce i pavimenti a mosaico e i resti di una domus romana d'età imperiale attualmente visitabile all'interno di una struttura provvisoria.
Importante arteria viaria che collega Piazza delle Erbe a Piazza Sordello, passando sotto il Voltone di San Pietro.
[modifica] Piazza Broletto
Con l'ampliamento della città al di là del primitivo nucleo storico, verso l'anno 1190, fu creata Piazza Broletto che ancora oggi è attorniata da edifici del periodo comunale come il Palazzo del Massaro, l'Arengario e il Palazzo del Podestà, detto anche Palazzo del Broletto, con la Torre Comunale. Sulla facciata di quest'ultimo palazzo, spicca una statua duecentesca di scuola veronese raffigurante "Virgilio in cattedra", tradizionalmente chiamata nel dialetto locale "La Vecia" (la vecchia).
Piazza delle Erbe, da sempre luogo di scambi commerciali, si apre a sud con la Casa di Giovan Boniforte da Concorezzo (o Casa del Mercante) del 1455, continua con la romanica Rotonda di San Lorenzo, la Torre dell'Orologio, il Palazzo della Ragione e si chiude con Palazzo Broletto (o del Podestà) edificato nel XII secolo, che la separa e dà il nome all'adiacente piazza.
[modifica] Piazza Canossa
Sulla piazza si affacciano il seicentesco Palazzo Canossa, la Chiesa della Madonna del Terremoto e, sul terzo lato, un palazzo porticato del 1720. Dal Cinquecento ai giorni nostri la piazza cambiò nome diverse volte assumendo in sequenza le denominazioni di Plateola cum uno puteo (piazzetta col pozzo), piazza alberriggia e, nel XVII secolo, piazza del fieno quando con la costruzione di Palazzo Canossa si trasformò in modo definitivo.
In origine esisteva il porto dell'Ancona con il tempo parzialmente interrato. Piazza Virgiliana fu voluta dal generale Sextius Alexandre François de Miollis, governatore durante l'occupazione francese, che indusse le autorità cittadine a trasformare lo spazio informe, spesso parzialmente sommerso dalle esondazione del lago di Mezzo, in una piazza adibita alle esercitazioni militari e a ospitare un monumento che ricordasse essere Mantova la patria di Virgilio. L'incarico fu dato all'architetto Paolo Pozzo. Furono colmati gli avvallamenti e demolite costruzione di scarso valore che cingevano lo spiazzo per consentire l'impianto di alberi, piante e arbusti. Il monumento inaugurato nel 1801, fu demolito nel 1919 per essere sostituito dall'attuale opera in marmo di Carrara, il cui progetto fu affidato all'architetto Luca Beltrami. L'inaugurazione avvenne nel 1927.
- Piazza L.B. Alberti
- Piazza Castello
- Piazza Cavallotti
- Piazza Concordia
- Piazza d'Arco
- Piazza dei Mille
- Piazza Lega Lombarda anche Piazza Pallone
- Piazza Mantegna
- Piazza Marconi già Piazza Purgo
- Piazza Paccagnini già Piazza Paradiso
- Piazza Santa Barbara
[modifica] Evoluzione demografica
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text:fonte ISTAT - elaborazione grafica a cura di Wikipedia
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I comuni di Porto Mantovano, Curtatone, Virgilio e San Giorgio di Mantova, adiacenti alla città, costituiscono con il comune di Mantova un'unica zona residenziale. In questa conurbazione, alla data del 31/12/09, sono risultati 100.182 residenti, divisi in 48.648 abitanti del Comune cittadino e 51.534 dell'hinterland. Questa evoluzione demografica ha suscitato opinioni favorevoli alla trasformazione di comune cittadino e hinterland in un'unica municipalità, denominata indicativamente come "Grande Mantova".
La mobilità della popolazione residente nel territorio comunale della città di Mantova, negli ultimi decenni, è stata caratterizzata da una fase d'immigrazione negli anni cinquanta e sessanta del XX secolo. La crescita della popolazione di circa 12.000 unità tra i censimenti Istat del 1951 e del 1971 fu dovuto a nuovi insediamenti industriali e allo sviluppo del terziario cittadino che hanno rappresentato una valida alternativa per la popolazione rurale della provincia mantovana ormai non più assorbita da un settore agricolo velocemente meccanizzatosi.
Dai dati ISTAT 1971 ai dati del 2001, il decremento della popolazione si fece rilevante, circa 19.000 abitanti, la gran parte dei quali emigrati nei territori dei comuni confinanti, comunque all'interno della ipotetica "Grande Mantova".
Il declino demografico si arresta nel primo decennio del XXI sec., conseguenza di una rilevante immigrazione dall'estero che è andata a compensare la perseverante mobilità in uscita a favore dei comuni dell'hinterland dei cittadini di nazionalità italiana.
Alla fine del 2010 risultavano residenti nel comune di Mantova 48.611 abitanti. Come da tradizione consolidata le donne sono più numerose, 26.129, degli uomini, 22.482. Il numero delle famiglia continua ad aumentare (23.312), aumento soprattutto dovuto al regolare trend in diminuzione del numero di componenti delle famiglie mantovane: 2,05.
Ad inizio 2011 si è costituito con atto notarile, un comitato a favore dell'unificazione nell'unico comune di Mantova dei quattro comuni circostanti (Curtatone, Porto Mantovano, San Giorgio, Virgilio).
[modifica] Etnie e minoranze straniere
La popolazione comunale è stata caratterizzata nell'ultimo decennio, da una crescente immigrazione dall'estero. Al 31/12/2011 gli immigrati stranieri erano 6.516[21], l'13,3% della popolazione residente. Tra questi gli stranieri comunitari non hanno avuto più, dall'anno 2010, un trend d'incremento impetuoso che fino al 2009 aveva portato il loro numero a quadruplicarsi in tre anni. Al 31/12/2011 sono risultati essere 884, 60 più dell'anno prima. Tra gli extracomunitari, venuta meno la sostanziale parità numerica tra i sessi già dall'anno 2010, si è confermata la superiorità numerica delle donne, 2.913 a fronte di 2719 uomini. Tra gli stranieri comunitari 513 sono le donne e 371 gli uomini.
La comunità straniera più numerosa al 31/12/2011[21] si è rilevata essere quella marocchina con 762 persone, sopravanzando per la prima volta la comunità brasiliana che includeva 753 individui; con più di 500 componenti le comunità rumena, albanese e ucraina.
[modifica] Qualità della vita
Anno |
Qualità della Vita (Sole 24 Ore) |
Rapporto Ecosistema Urbano (Legambiente) |
2004 |
42ª posizione (- 15) |
5ª posizione (+ 3) |
2005 |
22ª posizione (+ 20) |
3ª posizione (+ 2) |
2006 |
29ª posizione (- 7) |
1ª posizione (+ 2) |
2007 |
36ª posizione (- 7) |
2ª posizione (- 1) |
2008 |
32ª posizione (+ 4) |
3ª posizione (- 1) |
2009 |
36ª posizione (- 4) |
12ª posizione (- 9) |
2010 |
33ª posizione (+ 3) |
21ª posizione (- 9) |
2011 |
37ª posizione (- 4) |
|
Scuole secondarie
Mantova è dotata di molti istituti di istruzione secondaria superiore di ogni ordine e grado:
Scuole primarie
- Pomponazzo
- Don Enrico Tazzoli
- Salvador Allende
- Ardigò
- Nievo
- Don Mazzolari
- Martiri di Belfiore
- Don Minzoni
- Don Leoni
- De Amicis
Scuole secondarie di primo grado
- Bertazzolo
- Sacchi
- Alberti
La Fondazione Università di Mantova[22](sostenuta dalla Provincia di Mantova, il Comune di Mantova, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Mantova e l'Associazione degli Industriali della Provincia di Mantova) è stata costituita il 20 dicembre 2001 ed è riconosciuta dalla Regione Lombardia.
La Fondazione Università di Mantova ha sostituito il Consorzio Universitario Mantovano, attivo dal 1992 al 2001.
Facoltà attive:
- Facoltà di Architettura e Società[23] (corso di laurea in Architettura e produzione edilizia, corso di laurea in Scienze dell'Architettura, corso di laurea Magistrale in Architettura)
- Facoltà di Ingegneria[24](corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, corso di laurea in Ingegneria Informatica, corso di laurea in Ingegneria Meccatronica orientamento Ingegneria Elettromeccanica, corso di laurea in Ingegneria Meccatronica orientamento Ingegneria Informatica e dell'Automazione, corso di laurea specialistica in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, corso di laurea specialistica in Ingegneria Informatica)
- Facoltà di Medicina e Chirurgia[25](corso di Laurea in Fisioterapia, corso di Laurea in Infermieristica, corso di Laurea in Tecniche di Radiologia medica, per immagini e radioterapia, corso di laurea in Educazione Professionale, corso di Laurea in Logopedia)
Altre lauree specialistiche:
[modifica] Istituzioni culturali
[modifica] Biblioteche e archivi
- Archivio di Stato di Mantova - Via Roberto Ardigò, 11
- Archivio comunale di Mantova - Corso G. Garibaldi, 88 - Piazza B. Aliprandi, 3
- Archivio storico diocesano di Mantova - piazza Sordello, 15
- Archivio della Comunità ebraica di Mantova - via Gilberto Govi, 13
- Biblioteca comunale Teresiana - Via Roberto Ardigò, 13
- Biblioteca Mediateca Gino Baratta - Corso Garibaldi, 88
- Biblioteca dell'Istituto mantovano di storia contemporanea - Corso Garibaldi, 88
- Biblioteca del Museo civico di Palazzo Te - Viale Te 13
- Biblioteca dell'Accademia Nazionale Virgiliana - Via Accademia 47
- Biblioteca dell'Università Politecnico di Milano-Polo regionale di Mantova - Via Scarsellini, 15
- Biblioteca Fondazione Bam - Corso Vittorio Emanuele II, 13
- Biblioteca dell'Azienda ospedaliera Carlo Poma - Viale Albertoni 1
- Centro di ricerca sull'emigrazione lombarda - Associazione mantovani nel mondo onlus - Via Mazzini 22
[modifica] Musei e gallerie
- Palazzo Ducale - Piazza Sordello, 40
- Palazzo Te - Viale Te, 19
- Museo della Città - Palazzo di San Sebastiano - Largo XXIV maggio,12
- Museo Archeologico Nazionale - Piazza Castello
- Museo diocesano di arte sacra Francesco Gonzaga - Piazza Virgiliana, 55
- Museo di Palazzo d'Arco - Piazza Carlo d'Arco, 4
- Accademia nazionale Virgiliana di Scienze, Lettere e Arti - Via Accademia, 47
- Rotonda di San Lorenzo - Piazza Erbe
- Casa del Mantegna - Via G. Acerbi, 47
- Madonna della Vittoria, ex chiesa di Santa Maria della Vittoria - Via Claudio Monteverdi, 1
- Sinagoga ebraica "Norsa Torrazzo" - Via Gilberto Govi, 13
- Galleria Storica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Largo Vigili del Fuoco, 1
- Fondazione BAM - Galleria d'Arte - Corso Vittorio Emanuele II, 13
- Collezione numismatica Banca Agricola Mantovana - Corso Vittorio Emanuele II, 13
- Galleria "Arte e Arti" Il patrimonio artistico della Camera di Commercio - Via Pier Fortunato Calvi, 28
- Galleria Museo di Palazzo Valenti Gonzaga - Via Pietro Frattini, 7
- Casa della Beata Osanna Andreasi - Via Pietro Frattini, 9
- Museo Tazio Nuvolari e Learco Guerra[28] - Piazza Sordello - Palazzo del Capitano - sede provvisoria
[modifica] Set cinematografici
Lista dei maggiori film e miniserie televisive che hanno avuto Mantova come set:
- La marcia su Roma, 1962, di Dino Risi; attori protagonisti Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi.
- Le stagioni del nostro amore, 1965, di Florestano Vancini; attore protagonista Enrico Maria Salerno.
- Il diavolo nel cervello, 1965, di Sergio Sollima; attrice protagonista Stefania Sandrelli.
- Novecento, 1976, di Bernardo Bertolucci; attori protagonisti Robert De Niro e Gérard Depardieu.
- Gran bollito, 1977, di Mauro Bolognini; attrice protagonista Shelley Winters.
- Il corpo della ragassa, 1979, di Pasquale Festa Campanile con Enrico Maria Salerno e Lilli Carati.
- Delitto di stato, 1982, di Gianfranco De Bosio, miniserie TV in cinque puntate.
- La Certosa di Parma, 1982, di Mauro Bolognini, miniserie TV in sei puntate.
- I promessi sposi, 1989, di Salvatore Nocita, miniserie TV, sceneggiato televisivo.
- Solo per dirti addio, 1991 regia di Sergio Sollima, miniserie TV.
- Il Portaborse, 1991, di Daniele Luchetti; attori protagonisti Silvio Orlando e Nanni Moretti.
- La famiglia Ricordi, 1995, di Mauro Bolognini, miniserie TV in quattro puntate.
- Marquise, 1997, di Véra Belmont.
- Amor nello specchio (1999), di Salvatore Maira; attrice protagonista Anna Galiena.
- Il mestiere delle armi, 2001, di Ermanno Olmi.
- Renzo e Lucia, 2004, di Francesca Archibugi, miniserie TV in due puntate.
- Monamour, 2005, di Tinto Brass.
- Sandrine nella pioggia, 2007, di Tonino Zangardi.
- Rigoletto a Mantova, 2010, di Marco Bellocchio, film televisivo in diretta, trasposizione dell'omonima opera di Giuseppe Verdi.
Quotidiani e settimanali |
TV |
Radio |
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Tra i piatti della cucina mantovana si possono ricordare:
- Antipasti
- Primi piatti
- Tortelli di zucca
- Agnolini in brodo
- Risotto alla Pilota
- Capunsèi
- Frittata mantovana
- Frittata con i saltarèi (gamberetti di lago)
- Secondi piatti
- Luccio in salsa
- Stracotto d'asino
- Cospettone con polenta
- Cappone alla stefani
- Anguilla marinata
- Schiacciata con cipolle e greppole
- Dolci
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Bicchiere di Lambrusco mantovano
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[modifica] Personalità legate a Mantova
Sono numerose e varie le personalità che a Mantova sono nate, hanno vissuto a lungo o comunque vi hanno operato significativamente ed hanno avuto rapporti significativi con la città.
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Architetti
- Leon Battista Alberti, architetto e scrittore
- Aldo Andreani, architetto
- Giovan Battista Bertani, architetto
- Giovan Maria Borsotto, architetto e capomastro
- Luca Fancelli, architetto e scultore
- Frans Geffels, architetto e pittore
- Bernardino Ghisolfo, architetto
- Alberto Pitentino, ingegnere
- Paolo Pozzo, architetto
- Giulio Romano, architetto e pittore
Martiri di Belfiore
- Pier Fortunato Calvi, patriota
- Bernardo Canal, patriota
- Pietro Domenico Frattini, patriota
- Bartolomeo Grazioli, sacerdote e patriota
- Giovanni Grioli, sacerdote e patriota
- Carlo Montanari, patriota
- Carlo Poma, medico e patriota
- Angelo Scarsellini, patriota
- Tito Speri, patriota
- Enrico Tazzoli, patriota e sacerdote
- Giovanni Zambelli, patriota
Matematici
Militari
Personalità della musica e dello spettacolo
- Enzo Amadori, cantante, compositore e produttore discografico
- Eleonora Baroni, musicista e cantante
- Isa Bellini, cantante, attrice e doppiatrice
- Ettore Campogalliani, compositore, musicista e insegnante
- Francesco Campogalliani, commediografo, attore e burattinaio
- Gianni Dall'Aglio, batterista e percussionista
- Enzo Dara, basso
- Luciana Turina, cantante e attrice
- Luca Bonaffini, cantautore e regista teatrale
- Leone de' Sommi, drammaturgo
- Giaches de Wert, compositore
- Carlo Farina, violinista e compositore
- Luigi Gatti, compositore
- Jacquet da Mantova, nato Jacques Colebault e detto anche Jachet de Mantoue, compositore
- Gorni Kramer, all'anagrafe Francesco Kramer Gorni, direttore d'orchestra, compositore
- Anna Maestri, attrice cinematografica e attrice teatrale
- Tristano Martinelli, attore teatrale ed acrobata
- Claudio Monteverdi, compositore
- Laura Peperara, cantante, arpista e danzatrice
- Salamone Rossi, compositore e musicista
- Giuseppe Scalarini, caricaturista e disegnatore
- Alessandro Striggio, compositore
- Achille Togliani, cantante e attore
- Ismaele Voltolini, tenore
- Cristian Marchi,disc jockey, produttore discografico e remixer
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Pittori
- Giuseppe Bazzani, pittore
- Giuseppe Bottani, pittore
- Giovanni Cadioli, pittore e architetto
- Giovanni Canti, pittore
- Lorenzo Costa, pittore
- Carlo Dusi, pittore
- Domenico Fetti, pittore
- Lanfranco, pittore e scultore
- Teodoro Ghisi, pittore
- Fermo Ghisoni da Caravaggio, pittore
- Lorenzo Leonbruno, pittore
- Andrea Mantegna, pittore e incisore
- Francesco Marcoleoni
- Alfonso Monfardini, scultore e pittore
- Pisanello (Antonio di Puccio Pisano), pittore
- Francesco Maria Raineri, pittore
- Giulio Turcato, pittore
Politici
- Giambattista Abati, politico
- Giovanni Arrivabene, patriota, politico ed economista
- Giuseppe Bertani, sindacalista e politico
- Ivanoe Bonomi, giornalista e politico
- Alberto I Casalodi, nobile e politico
- Alberto II Casalodi, nobile e politico
- Luigi Castellazzo, patriota e politico
- Massimo Chiaventi, politico
- Matteo Colaninno, politico e imprenditore
- Eugenio Dugoni, politico
- Gilberto Govi, fisico, politico, patriota
- Renato Sandri, politico
- Bruno Tabacci, politico
- Carlo Maria Vialardi di Villanova, diplomatico e politico
- Marco Antonio Vialardi di Villanova, diplomatico e politico
Scrittori e giornalisti
- Saverio Bettinelli, gesuita e scrittore
- Auro Bulbarelli, giornalista
- Baldassarre Castiglione, diplomatico e scrittore
- Teofilo Folengo, poeta
- Alessandro Gennari, psicologo e scrittore
- Alessandro Luzio, giornalista, storico e archivista
- Antonio Moresco, scrittore
- Ippolito Nievo, scrittore e patriota
- Antonio Possevino, gesuita, scrittore e diplomatico
- Cesare Rimini, avvocato, giornalista e scrittore italiano
- Daniele Protti, giornalista
- Francesco Tarducci, scrittore e storico
- Publio Virgilio Marone, poeta
Studiosi di materie umanistiche
- Marco Antonio Antimaco, umanista, letterato e traduttore
- Roberto Ardigò, psicologo, filosofo e pedagogista
- Umberto Artioli, storico e critico teatrale
- Gino Baratta, critico d'arte e critico letterario
- Francesco Bartoli, critico d'arte
- Giorgio Bernardi Perini, latinista
- Gianni Bosio, storico
- Vittore Colorni, storico
- Vittorino da Feltre, umanista ed educatore
- Claudio Gallico, musicologo e direttore d'orchestra
- Pietro Pomponazzi, filosofo e umanista
- Azaria de' Rossi, storico
- Carlo d'Arco, storico
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- Mantova Comics & Games (febbraio), salone del fumetto e del gioco, dal 2006 si tiene annualmente al PalaBAM idealmente proseguendo Ludicamente, rassegna che fu ospitata dal 2003 nelle piazze di Mantova, dedicata interamente al gioco non tecnologico.
- Vespa Raduno Città di Mantova (maggio). Dal 1999 nel mese di maggio, ogni anno, il Vespa Club Mantova [1] organizza nella splendida cornice di piazza Sordello il "Vespa Raduno città di Mantova", che ad ogni edizione coinvolge ben oltre 500 vespisti provenienti da tutta Italia e anche qualche vespista dall'Europa.(fonte Vespa Club Mantova)
- Premio “Arlecchino d'Oro” (giugno), nato nel 1999 per iniziativa del "Centro Studi Mantova Capitale Europea dello Spettacolo" ora Fondazione, ha lo scopo di rendere omaggio a Tristano Martinelli, attore mantovano a cui si deve l'invenzione della maschera di Arlecchino. Inserito nel programma di una rassegna di teatro, musica e danza, il premio viene consegnato ad un artista del mondo dello spettacolo di valore e fama internazionale. Dal 2006 il premio è inserito nel Festival Teatro - Arlecchino d'Oro, che la Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo organizza e dirige negli ultimi dieci giorni di giugno su mandato del Comune di Mantova.
- Concorso Madonnari (agosto) dal 1973, ogni anno nel piazzale del Santuario della Beata Vergine delle Grazie nel comune di Curtatone, decine di pittori, provenienti da tutto il mondo, dipingono coi gessetti sull'asfalto del piazzale del Santuario durante la Fiera di Ferragosto.
- Festivaletteratura (settembre), dal 1997 organizza e ospita incontri con autori, reading, spettacoli, concerti, laboratori per adulti e bambini.
- Segni d'infanzia (novembre), festival internazionale d'arte e teatro per l'infanzia. Nato nel 2006 da un'idea di Dario Moretti, Segni d'infanzia è un grande evento artistico rivolto al mondo dell'infanzia, con particolare attenzione ai bambini dai 18 mesi ai 12 anni. La direzione artistica ed organizzativa del festival, promosso dal Comune di Mantova, è di Teatro all'improvviso, compagnia professionale di Teatro per ragazzi.
Per quattro edizioni dal 2004 fu organizzato il Mantova Musica Festival sulle orme del consolidato e più noto festival letterario mantovano, una rassegna di musica interessata alle nuove tendenze e frontiere: l'elettronica, il jazz e la musica contemporanea. Con spazi per dibattiti, presentazioni di libri, bande musicali, satira e l'incontro tra la musica e il teatro.
Nel 2002 presso le Fruttiere di Palazzo Te e a Palazzo Ducale è stata allestita la Celeste Galeria, Il museo dei Duchi di Mantova. 5 anni di studi scientifici, 60 studiosi coinvolti nelle ricerche, 519.000 visitatori, con una media giornaliera di 3923 biglietti per la mostra che ha riportato nella sua cornice ideale, da tutto il mondo, parte della prestigiosa e imponente collezione dei Gonzaga della seconda metà del Seicento.
Mantova Second Life |
La città di Mantova è stata la prima città italiana ad avere la sua controparte fedele in Second Life [2]. Riproduce quanto più fedelmente possibile la Mantova reale, utilizzando misure, foto e disposizione degli edifici come dal vero. Attualmente su tre livelli, centro storico, Palazzo Te e Castello di San Giorgio, si estende su due Sim. Ricostruito il museo Tazio Nuvolari, il Teatro Bibiena, la Basilica di S.Andrea. La Sim è teatro di eventi culturali e di aggregazione avendo la possibilità di proporre manifestazioni reali e virtuali. Lo staff mette a disposizione un servizio gratuito di guide per visitare la città, possibilità per le Università di organizzare visite per i gruppi di studio.
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Tra il settembre 2006 ed il gennaio 2007, la città - assieme a Verona e Padova - ha organizzato un percorso culturale sull'arte di Andrea Mantegna, in occasione del quinto centenario della morte, avvenuta proprio a Mantova. Già nel 1961 venne realizzata un'esposizione che meritò a Mantova l'appellativo di Città del Mantegna. Per una mostra pittorica quello fu il primo grande evento di massa che portò nella città virgiliana più di 200 000 visitatori.
Nel febbraio del 2007 a Valdaro, zona industriale nel territorio del comune di Mantova, durante lavori di scavo sono stati riportati alla luce due scheletri di epoca neolitica. Perfettamente conservati nonostante i 6.000 anni trascorsi, i due individui di sesso diverso furono sepolti faccia a faccia; le ossa delle braccia e delle gambe si sovrappongono in un abbraccio che ha fatto pensare a un amore eterno, tanto che dai media di tutto il mondo sono stati denominati come gli Amanti di Valdaro.
[modifica] Geografia antropica
Elenco dei quartieri con relativi abitanti al 31/12/2010.[29]
- Centro - (ab. 17.316)
- Valletta Paiolo - (ab. 7.316)
- Lunetta - (ab. 3.596)
- Valletta Valsecchi - (ab. 2.824)
- Colle Aperto - (ab. 2.071)
- Pompilio-Due Pini - (ab. 2.017)
- Borgo Chiesanuova - (ab. 1.644)
- Te Brunetti-Trincerone-Camattino - (ab. 1.265)
- Cittadella-Mulina-Montata - (ab. 1.217)
- Castelnuovo-Angeli - (ab. 1.199)
- Dosso del Corso - (ab. 1.075)
- Belfiore - (ab. 788)
- Frassino - (ab. 784)
- Formigosa - (ab. 782)
- Ponte Rosso - (ab. 645)
- Virgiliana - (ab. 629)
- Borgo Belgioioso - (ab. 615)
- Castelletto - (ab. 499)
- Gambarara - (ab. 445)
- Pioppe-Mezzalana - (ab. 392)
- Migliaretto - (ab. 381)
- Boccabusa - (ab. 303)
- Te - (ab. 263)
- Valdaro - (ab. 173)
- Prade-Cantelma - (ab. 79)
- Zona Industriale - (ab. 17)
Ricoprono un ruolo importante nell'economia cittadina il commercio al dettaglio e i servizi del terziario. Tra quest'ultimi risaltano la testata giornalistica locale "Gazzetta di Mantova", considerato il più antico quotidiano d'Italia, e la Banca Agricola Mantovana fondata nel 1871 che, in seguito ad un'Offerta pubblica di acquisto del 1999, è entrata a far parte del gruppo bancario Montepaschi. Il processo di acquisizione si è concluso con la fusione per incorporazione di Banca Agricola Mantovana Spa in Banca Monte dei Paschi di Siena avvenuta il 22 settembre 2008. Dall'anno 2000 opera con sede in Mantova e alcune altre filiali in provincia, la Banca Popolare di Mantova ceduta nel 2008 dal Banco Popolare alla Banca Popolare di Milano. Rilevanti sono le attività connesse all'allevamento e all'agricoltura e alle industrie trasformatrici delle loro produzioni: si parla soprattutto della produzione di burro, formaggio e di salumi (tra cui spicca il Salame mantovano). Tale importanza è confermata dalla presenza a Mantova di una delle più importanti borse merci agricole della pianura Padana. Il primo ottobre 2006 esordisce a Mantova il primo mercato contadino italiano che anticipò il decreto ministeriale che solo alla fine del 2007 ne regolamenterà l'attività.
Nei primi anni del secondo dopoguerra s'insediarono la Cartiera Burgo e industrie chimiche e petrolchimiche. La prima fu la sociètà di raffinamento del petrolio ICIP, oggi IES Italiana Energia e Servizi s.p.a., che costruita a partire dal 1947 iniziò la produzione il 20 dicembre 1953 ed è stata acquisita nell'anno 2007 dal gruppo ungherese MOL. Importante insediamento chimico è la Polimeri Europa del gruppo Eni che continua l'attività dello stabilimento chimico sorto nel 1956 su iniziativa della Edison, proseguita poi sotto altre denominazioni come Montedison e Montedipe.
Molto attivi anche il settore dell'abbigliamento, con importanti insediamenti presenti nel territorio comunale della città, Lubiam, Valstar e Corneliani, in particolare specializzati nella moda per uomo, e il settore meccanico dove spiccano la Belleli, passata attraverso una grave crisi negli anni passati, e la SOGEFI, ormai multinazionale attiva nella componentistica per autoveicoli quotata presso la Borsa di Milano fin dal 1986 che nel 2008 ha annunciato la chiusura, definitivamente portata a termine del gennaio dell'anno successivo, dello storico primo stabilimento mantovano.
[modifica] Principali aziende operanti in città
- IES (raffineria)
- Polimeri Europa (energia e gas)
- TEA (energia, gas, acqua)
- SOGEFI (meccanica e automobili)
- Cartiere Burgo (cartiera)
- Lubiam (abbigliamento)
- Corneliani (abbigliamento)
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- Consorzio Latterie Virgilio (alimentari: latte, yogurt e formaggio)
- APAM (azienda di trasporti pubblici)
- Gazzetta di Mantova (informazione)
- Banca Agricola Mantovana (oggi Mps) (banca)
- Azienda Ospedaliera Carlo Poma (ospedale)
- Belleli Energy (impiantistica)
- Supersprint (marmitte sportive per autoveicoli)
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[modifica] Infrastrutture e trasporti
Due sono i caselli autostradali dell'autostrada A22 Modena-Brennero, denominati Mantova nord e Mantova sud, sui quali gravita il traffico della città. Altresì negli ultimi anni è stata avanzata la proposta di costruire un'altra Autostrada, la Mantova-Cremona ma ad oggi la situazione è ancora nella fase progettuale.
La città di Mantova usufruisce per il trasporto aereo principalmente dell'Aeroporto di Verona-Villafranca, raggiungibile dall'autostrada A22 in 20 minuti e del vicino Aeroporto di Montichiari (BS) raggiungibile in 40 minuti.
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Per approfondire, vedi la voce APAM. |
La città è dotata di un servizio di autobus cittadini e provinciali gestito dall'APAM S.p.A., acronimo di Azienda Provinciale Autotrasporti Mantovani. Il servizio di trasporto pubblico urbano che interessa anche il territorio dei comuni limitrofi, Porto Mantovano, San Giorgio Mantovano, Virgilio e Curtatone, la cosiddetta "Grande Mantova", è fornito attraverso corse di nove linee:
- CIR Circolare in Città
- 4 Due Pini - Lunetta/Virgiliana/Tripoli
- 5 Verzellotto - Angeli - Valsecchi - Ospedale
- 6 Buscoldo - Formigosa
- 7 Ospedale - Libertà - C.Aperto/Bancole Est/Montata Carra
- 8 Bancole Sgarzari - Cappelletta
- 9 Mantova - Montanara
- 11 Mantova - Ospedale - Levata - San Silvestro - Montanara
- 12 Sordello - Lunetta - Boma
L'APAM adempie anche alla gestione di numerose linee interurbane in massima parte con capolinea nel capoluogo. Tutti i principali e più popolosi centri abitati della provincia sono quindi collegati via autobus con Mantova. Altresì alcune linee hanno destinazioni in località fuori provincia come Brescia, Sirmione, Peschiera del Garda, Mirandola.
Nelle domeniche primaverili ed estive APAM ha istituito la linea Unesco Mantova-Sabbioneta[30] che collega le due città dei Gonzaga, dal 2008 dichiarate Patrimonio dell'umanità dall'Unesco.
La stazione di Mantova è attraversata dalla linea passante Verona - Modena ed è capolinea delle linee ferroviarie per Monselice e per Cremona; quest'ultima è percorsa da treni diretti per Milano. Esiste anche una seconda stazione che è denominata Mantova Frassine, che viene usata come scalo merci e passeggeri. Per lo scalo merci se ne sta studiando il trasferimento a Valdaro, collegato direttamente con il porto posto all'imbocco del'idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante.
Il porto di Mantova è situato in località Valdaro all'imbocco del canale Mantova - Venezia noto anche come idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante che consente a navi della V classe per 365 giorni all'anno il collegamento diretto con il mare Adriatico distante 135 km e con la laguna di Venezia. La conca di S. Leone nei pressi di Governolo mette in collegamento il porto di Mantova tramite il canale Fissero con il fiume Po. Un raccordo ferroviario unisce il porto alla linea Mantova-Monselice.
Porto Catena è l'antico porto commerciale di Mantova, già attivo dal 1200, ora adibito a sole funzioni turistiche. È situato in una piccola insenatura del lago Inferiore nella quale si immette il Rio, canale artificiale che attraversa la città dal XII secolo.
[modifica] Amministrazione
Mantova fa parte di:
La città di Mantova vanta importanti figure distintesi in ambito sportivo. Il più famoso è senz'altro Tazio Nuvolari, conosciuto anche come il Mantovano volante. Ai due "campioni" mantovani per eccellenza, Nuvolari e il ciclista Learco Guerra, è dedicato un museo provvisoriamente ospitato in alcune stanze del Palazzo Ducale in piazza Sordello.
Dopo cinque anni di discreti campionati in serie B, alla fine del campionato 2009/2010, l'Associazione Calcio Mantova retrocede in Lega Pro. Il 30 giugno 2010 la squadra virgiliana, a causa dell'ammontare dei debiti conseguiti dalla gestione Lori, non riesce ad iscriversi al campionato di Lega Pro, scomparendo in tal modo dal calcio professionistico. Con il fallimento dell'A.C.Mantova un gruppo di tifosi capeggiato dall'ex presidente Alberto Castagnaro ha costituito in data 2/7/2010 l'ASD Mantova Football Club. Il nuovo Mantova riparte dalla Serie D con Bompieri presidente e Alberto Castagnaro consulente. Il Mantova Footbal Club è altresì stato il primo club calcistico italiano ad aver ceduto quote societarie ad un comitato di tifosi, il Mantova United, che detiene il 25% del club.
L'Associazione Calcio Mantova, nella sua storia centenaria, fu infatti fondata nel 1911, ha disputato 12 campionati di Serie A, dei quali 5 di Prima Divisione negli anni venti, e 17 campionati di Serie B. Il calcio virgiliano ha raggiunto l'apice nell'arco di tempo che va dal campionato 1958/1959 a quello del 1961/1962, grazie ad una superformazione passata alla storia con l'appellativo di Piccolo Brasile guidata da Edmondo Fabbri, futuro c.t. della Nazionale di calcio dell'Italia. Quella squadra passò in quattro anni dalla quarta serie all'Olimpo del calcio. Dopo due retrocessioni consecutive, dal 1973 i biancorossi (questi i colori sociali dell'Associazione Calcio Mantova) hanno vivacchiato per anni in Serie C, subendo l'onta di due fallimenti e risollevandosi in seguito all'arrivo dei presidenti Alberto Castagnaro e Fabrizio Lori. Al primo si deve il ritorno in C1 (2003/2004), al secondo il passaggio dalla C1 alla B (Castagnaro in questo caso era Vice Presidente). Doveroso ricordare anche Romano Freddi, che seppur poco amato dalla piazza, fu l'artefice della salvaguardia del calcio a Mantova, quando nell'estate del 1994 la società per la seconda volta fallì.
La squadra di calcio della città era tornata in serie B alla conclusione della stagione 2004/2005, dopo ben 32 anni di assenza. La cadetteria fu conquistata al termine dei play-off, giocati e vinti contro Frosinone e Pavia. La stagione 2005/2006 ha visto il Mantova mancare di poco l'immediata promozione alla serie A nella finale dei play-off con il Torino, vittoria per 4-2 a Mantova e sconfitta a Torino per 3-1 dopo i tempi supplementari.
Oltre all'Associazione Calcio Mantova in ambito calcistico Roberto Boninsegna è arrivato fino alla Nazionale di calcio italiana, militando in grandi squadre di Serie A come Cagliari, Inter, Juventus.
Buona la tradizione sportiva mantovana per quanto riguarda la pallavolo maschile. La Pallavolo Mantova conquistò la seria A1 alla fine del campionato 1986-87. Disputò due campionati nella massima serie, venendo poi sostituita per tre anni dalla Gabbiamo Virgilio, comunque invischiate entrambe sul fondo della classifica.
Negli anni novanta la Pallavolo Mantova ha militato diverse volte in serie A2.
Con la stagione 2006/07, culminata con la vittoria dei play-off promozione, c'e l'approdo del Top Team volley al campionato di Serie A2. Lo stesso Top Team volley ha vinto la Coppa Italia di serie B nel 2006 e nel 2007.
Nel 1931 Learco Guerra vinse il Campionato del mondo di ciclismo, a Copenaghen (Danimarca). Nello stesso anno viene istituita la maglia rosa quale simbolo del primato in classifica ed è proprio Learco Guerra ad indossarla per primo risultando vincitore della tappa inaugurale del 19ºGiro d'Italia, partita da Milano e conclusasi nella natia Mantova. Il "Giro" ha fatto tappa a Mantova nove volte.
- Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Mantova
Nel 2008 con un crono prologo di fronte a Palazzo Te vinto dalla olandese Mirjam Melchers, è partito il "Giro d'Italia femminile".
Mantova è stata anche sede d'arrivo di un'importante corsa ciclistica, la Milano-Mantova, disputata a partire dal 1906 per 24 volte e venendo disputata l'ultima volta nel 1962 con vittoria di Pierino Baffi.
[modifica] Canottieri Mincio - Nuoto, tuffi, vela, canottaggio e canoa
La società Canottieri Mincio nasce nel lontano 1883 come una società polisportiva. Le sue origini sono legate agli sport, in particolare quelli acquatici: nuoto, tuffi, vela, canottaggio e canoa sono le discipline che la distinguono e che hanno esportato il suo nome in Italia e nel mondo. Diverse sono anche le personalità che ne hanno fatto la storia: da Gabriele D'Annunzio, che nel 1928 coniò il motto della società (ancora oggi in uso) "Perseverando arrivi", ad Azeglio Mondini, classe 1923 che dal 1937 fu un grande maestro di canottaggio e che formò sportivi d'alto livello come Marco Penna; oppure Giacomo Bottoli ed Andrea Bonezzi (velisti d'alto livello) e Bruno Pizzamiglio che diede vita alla scuola mantovana di tuffi dove sono nati grandi sportivi come Francesco Priori e Massimo Nibioli.
Mantova ha acquisito negli ultimi anni una notevole importanza nell'ambito delle competizioni di motocross. Nel 2012 è stata disputata la 29ª edizione della Starcross, manifestazione agonistica internazionale che ha fatto del circuito del Migliaretto uno degli impianti italiani più importanti tanto che negli ultimi anni ha ospitato prove del Campionato mondiale di motocross.
- Gare del Campionato mondiale di motocross disputate a Mantova
Discreta la tradizione del rugby Mantovano, grazie al Rugby Mantova, società sportiva nata nel 1974 che gareggia stabilmente nella serie B nazionale. Il Rugby Mantova partecipa con una piccola quota alla franchigia italiana di rugby a 15 capitanata dal Rugby Viadana, denominata Aironi Rugby, costituitasi per partecipare alla Celtic League.
In tarda primavera a Mantova viene disputata la stracittadina Minciomarcia, corsa podistica non agonistica aperta a tutti. Giunta nel 2011 alla 38ª edizione, vede la partecipazione di un numero di partecipanti spesso superiore a 5.000.
Dal 1987, con la vittoria nella prima edizione del maratoneta Orlando Pizzolato, viene disputata una corsa competitiva denominata Maratonina di Mantova. Dopo alcuni anni di sospensione è stata disputata in via continuativa dal 1997, giungendo nel 2011 alla sua 20ª edizione.
La serie A2 fu conquistata per due volte, a cavallo dell'anno 2000, dal Circolo Scacchistico Mantovano che, rinato nel 1995, fu in grado di organizzare a Mantova nel 1996 la finale del 56º Campionato Italiano Assoluto di scacchi e la finale del 28º Campionato italiano Femminile. Vi è stata altra breve e sfortunata presenza in serie A2 nell'anno 2010.
[modifica] Personalità sportive legate a Mantova
- Romano Agostinelli, calciatore
- Daniele Bagnoli, allenatore di pallavolo
- Roberto Boninsegna, calciatore e allenatore di calcio
- Gustavo Giagnoni, allenatore di calcio e calciatore
- Uber Gradella, calciatore
- Learco Guerra, ciclista e direttore sportivo ciclistico
- William Negri, calciatore
- Tazio Nuvolari, automobilista e motociclista
- Sergio Paganella, cestista
- Matteo Soragna, cestista
- Glauco Vanz, calciatore
- Matteo Cressoni, automobilista, pilota, campione italiano F3 2004, primo classificato campionato europeo Les Mans Series, pilota GT istruttore guida sicura e istruttore Ferrari.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 Novembre 2011.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, pp. 151. Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011. URL consultato in data 25 aprile 2012.
- ^ Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
- ^ Delibera d'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco in data 7 luglio 2008 nel corso della 32ma sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale a Quebec City
- ^ www.mantovasabbioneta-unesco.it
- ^ Legge Regione Lombardia 8 settembre 1984 n.47
- ^ scargia - www.treccani.it
- ^ Zona Sismica. Mantova. URL consultato in data 11 marzo 2012.
- ^ Stefano Scansani. «Allarme per una lesione nella Camera Picta di Mantegna». Gazzetta di Mantova, 1 06 2012. URL consultato in data 03-06-2012.
- ^ Emanuele Salvato. «I gioielli rinascimentali danneggiati dal terremoto». Il fatto quotidiano, 1 06 2012. URL consultato in data 03-06-2012.
- ^ Terremoto a Mantova. I danni
- ^ Dati meteorologici di Mantova - media trentennale di riferimento 1961-1990
- ^ Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
- ^ Comuni italiani: blasonatura stemma e gonfalone di Mantova. URL consultato in data 10 marzo 2012.
- ^ Restauro del Palazzo del Podestà
- ^ Fancelli Luca
- ^ Mantegna ultima scoperta
- ^ Roggero Roggeri; Leandro Ventura, I Gonzaga delle nebbie. Storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po, Cinisello Balsamo, p.43, 2008.
- ^ Torre Gambulini Terrazza sul centro alta 32 metri. Gazzetta di Mantova, 4 marzo 2010
- ^ Vedi appunti sul Forte di Pietole.
- ^ a b Dati rilevati dal sito del Comune di Mantova, Statistica popolazione residente
- ^ Home Page - Fondazione Università di Mantova
- ^ Facoltà di Architettura - Fondazione Università di Mantova
- ^ Facoltà di Ingegneria - Fondazione Università di Mantova
- ^ Facoltà di Medicina e Chirurgia - Fondazione Università di Mantova
- ^ Corso di Magistero in Scienze religiose - Fondazione Università di Mantova
- ^ Corso di Laurea equipollente in Mediazione Linguistica - Fondazione Università di Mantova
- ^ Nella sezione dedicata a Learco Guerra è conservata la prima maglia rosa, conquistata dal ciclista nel 1934 al Giro d'Italia.
- ^ Dati rilevati dal sito del Comune di Mantova, Statistica popolazione residente
- ^ linea Unesco Mantova-Sabbioneta
- ^ aggiornato settembre 2011
- ^ Gemellaggi della Regione Lombardia
- ^ città gemellate con Oradea dal suo sito ufficiale. URL consultato in data 22 gennaio 2012.
- ^ «Gemellaggio Casale-Mantova nel nome dei Gonzaga». Il Monferrato. URL consultato in data 23-1-2012.
- Maria Bellonci, I segreti dei Gonzaga, Milano, 1979.
- Renato Berzaghi, Il Palazzo Ducale di Mantova, Milano, 1992.
- Giuseppe Coniglio, I Gonzaga, Milano, 1967.
- Luigi Lonardo, Mezzo secolo di storia mantovana 1945-1995, Milano, 1998.
- Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
- Romolo Quazza, Mantova attraverso i secoli, Bozzolo, 1978.
- Roggero Roggeri; Leandro Ventura, I Gonzaga delle nebbie. Storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po, Cinisello Balsamo, p.43, 2008.
- Giovanni Telò, Chiesa e Fascismo in una provincia rossa-Mantova 1919-1928, Mantova, 1987.
- Vigna Guido, Storia di Mantova, Milano, 1989.
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