on. Nichi Vendola |
Monogramma della Camera dei deputati |
Parlamento italiano
Camera dei deputati |
Luogo nascita |
Bari, Italia |
Data nascita |
26 agosto 1958 (1958-08-26) (53 anni) |
Titolo di studio |
Laurea in lettere |
Professione |
giornalista |
Partito |
Partito della Rifondazione Comunista |
Legislatura |
XI, XII, XIII, XIV |
Gruppo |
Rifondazione Comunista (XI), Rifondazione Comunista-Progressisti (XII), Misto(XIII), Rifondazione Comunista (XIV), |
Coalizione |
L'Unione |
Circoscrizione |
Puglia (XII, XIII e XIV) |
Collegio |
Bari (XI), Bitonto (XII) |
Incarichi parlamentari |
|
Pagina istituzionale |
Nicola Vendola, detto Nichi[1] (Bari, 26 agosto 1958), è un politico italiano. Presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà[2], è presidente della Regione Puglia dall'aprile 2005.
Terzogenito di due fratelli ed una sorella, Vendola cresce a Terlizzi col padre impiegato alle poste e la madre casalinga[3]. Dopo la maturità scientifica, si laurea in lettere e filosofia all'Università di Bari con una tesi su Pier Paolo Pasolini[3][4].
Attivista LGBT e fervente cattolico devoto della Madonna di Sovereto patrona di Terlizzi[3][5], in gioventù è stato allievo di mons. Tonino Bello[4]. Si è dichiarato omosessuale nel 1978[6]. Negli anni ottanta è stato tra i promotori e fondatori dell'associazione Arcigay e della Lega italiana per la lotta contro l'AIDS (Lila)[3].
[modifica] Il giovane comunista (1972-1991)
Impegnato in campo politico e sociale, nel 1972 si iscrive alla FGCI militando nella sezione del Partito Comunista Italiano di Terlizzi fino al 1984, quando si trasferisce a Roma[3]. Il padre Francesco era anch'esso comunista e nel 1970 era stato eletto sindaco di Terlizzi[7]. Al congresso di Napoli della FGCI che elegge Pietro Folena segretario generale nel 1985, Vendola alla fine del suo intervento congressuale come delegato di Reggio Emilia e dirigente Arcigay[8], raccoglie un applauso di due minuti[9]. Poche settimane dopo viene quindi chiamato a far parte dell'esecutivo nazionale come responsabile centri per l'ambiente[10]. In tale veste si schiera subito nel suo partito con i contrari all'uso di centrali nucleari[11].
Il 27 aprile 1987 L'Espresso pubblica un'intervista di Gad Lerner a Jurij Sotzov, caporedattore di Komsomolskaja Pravda, la rivista dei giovani del PCUS. In essa Lerner fece notare al suo interlocutore che nella FGCI vi era il gay militante Vendola e che quindi gli poteva toccare di doverlo ricevere ufficialmente. La risposta di Sotzov, dopo un lungo silenzio imbarazzato, fu: «sinceramente proverei solo della repulsione». Vendola ebbe la solidarietà immediata del suo partito, e l'Unità definì il giorno dopo «oscurantista e grossolana» la battuta del giornalista sovietico[12]. Vendola per l'episodio proverà «fastidio e stupore», visto che due anni prima era già stato a Mosca in visita ufficiale senza alcun problema[13][14].
Alle elezioni politiche del 1987 Vendola è candidato deputato alla Camera nelle liste del PCI del Lazio[15]. È uno dei quattro omosessuali dichiarati appoggiati dall'Arcigay e dalla rivista Babilonia[16]. Ottiene 10.764 preferenze e non viene eletto[17].
L'anno dopo lascia fra gli applausi la sua carica nella FGCI[18], diventando giornalista per il settimanale comunista Rinascita.
Contrario alla svolta della Bolognina promossa da Achille Occhetto nel novembre 1989, al penultimo congresso del PCI del marzo 1990 Vendola è tra i 105 dirigenti eletti nel comitato centrale per la mozione Ingrao[19].
[modifica] Nel PRC accanto a Garavini (1991-1995)
Sciolto il PCI, Vendola aderisce al Movimento per la Rifondazione Comunista[20] e qui lavora nella prima redazione di Liberazione[21], il settimanale del futuro Partito della Rifondazione Comunista nel quale Vendola sarà dirigente nazionale fino al 2009, quando guiderà la scissione del Movimento per la Sinistra.
Nel 1992 è eletto alla Camera dei Deputati essendo il candidato del PRC più votato a Bari e Foggia[22]. Da allora è rimasto alla Camera fino al 2005, quando si dimette per fare il Presidente della Regione Puglia.
Nel 1993 dentro Rifondazione è vicino alle posizioni del segretario Sergio Garavini, antagonista di Armando Cossutta[23].
Nel 1994 entra nella Commissione parlamentare Antimafia ed è eletto segretario[24].
Nel marzo 1995 è tra i garaviniani che, in dissenso con quanto deciso dal partito, votano in Parlamento in favore della manovra economica del governo Dini insieme a PDS, Lega Nord e PPI[25]. Giorni dopo sarà proprio Vendola a nome dei dissidenti a difendere quella scelta in Comitato Politico Nazionale sostenendo che «l'affossamento della manovra economica avrebbe aperto una voragine incolmabile nella storia democratica di questo Paese»[26]. Tuttavia quando due mesi dopo gli altri dissidenti inizierà le manovre[non chiaro] che porteranno alla scissione del Movimento dei Comunisti Unitari, Vendola preferirà rimanere nel PRC sostenendo che «ogni atto di separazione è un grave errore»[27] e che «tra PDS e PRC non credo possa nascere un'altra forza politica radicata e strutturata»[28].
[modifica] Nel PRC accanto a Bertinotti (1996-2005)
Dal dicembre 1996 fino allo scioglimento è vicepresidente della Commissione Antimafia[29]. Il suo impegno antimafia lo porterà più volte a essere oggetto di intimidazioni e a ricorrere alla scorta[30]. Denunciò nel 1998 il cosiddetto verminaio Messina, che portò alle dimissioni del sottosegretario all'Interno Angelo Giorgianni.
Negli anni del governo Prodi I, Vendola sarà tra i primi[31] sostenitori del segretario del PRC Fausto Bertinotti contro il presidente Armando Cossutta[32], divenendone il suo braccio destro[33][34]. Di contro in quei mesi Cossutta definirà Vendola un «rivoluzionario da salotto»[35]. Vendola sarà dunque uno dei deputati di Rifondazione Comunista che ritirerà la fiducia al governo Prodi I[36].
Negli anni successivi Vendola sarà sempre nell'area bertinottiana del suo partito sostenendone tutte le principali scelte identitarie[37].
Alle elezioni europee del 2004 Vendola è candidato nel Mezzogiorno dove risulta essere il primo dei non eletti con 38.746 preferenze, in pratica il comunista più votato dopo Bertinotti[38]. Questi infatti è stato eletto in tutte le circoscrizioni. La scelta del segretario del PRC del luogo in cui farsi eleggere è dunque decisiva. La segreteria del PRC opterà per eleggere Bertinotti in Italia centrale, ma questo suscita l'ira di Nunzio D'Erme, leader dei disobbedienti romani, il quale così non potrebbe essere eletto europarlamentare. Ne nasce una querelle[39]. Bertinotti non comunicherà la sua scelta in tempo, per cui il Tribunale agirà d'ufficio per sorteggio: il segretario del PRC è eletto proprio in Italia meridionale[40] e Vendola è costretto a ritirare le sue già annunciate dimissioni dalla Camera[41].
Tre mesi dopo il PRC decide di proporre Vendola candidato unico del centrosinistra alla presidenza della regione Puglia[42].
[modifica] Presidente della Regione Puglia
Nel 2005 viene scelto a sorpresa, tramite le elezioni primarie del 16 gennaio, come candidato della coalizione L'Unione alla presidenza della Regione Puglia, sconfiggendo l'economista Francesco Boccia con 40.358 voti (50,9%) contro le 38.676 (49,1%) preferenze ottenute dal suo avversario[43].
Vince le elezioni regionali del 3 e 4 aprile ottenendo il 49,84% dei consensi contro il 49,24% di Raffaele Fitto, candidato del centrodestra e presidente uscente[44]. Vendola vince sostenuto da tutto il centrosinistra[44], ma l'Italia dei Valori e il PdCI, pur restando in maggioranza, non entrano a far parte della giunta regionale[45].
Nel febbraio del 2009 la Procura di Bari mette sotto accusa l'assessore socialista alle Politiche della Salute Alberto Tedesco (PD)[46], che si dimette subito dall'incarico[47]. Per altre irregolarità emerse sulla gestione della Sanità pubblica, risulta indagato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Sandro Frisullo (PD), che d'intesa con Vendola, lascia l'incarico di vice presidente della Regione[48], si autosospende da consigliere regionale e annuncia di voler rinunciare ad ogni incarico politico e pubblico[49]. Anche Vendola risulta indagato per avere esercitato pressioni relative alle nomine di alcuni Dirigenti della Sanità Pugliese, ma il G. I. P. archivia la sua posizione non ritenendo vi siano profili "penalmente rilevanti"[50].
Fra le iniziative promosse dalla regione Puglia durante i governi Vendola vi sono l'Apulia Film Commission, che ha visto la realizzazione dei cineporti di Bari e Lecce[51], e la Puglia Sounds[52]. I due enti hanno il compito di promuovere l'industria cinematografica e quella musicale nella regione dando un'opportunità di lavoro ai giovani artisti pugliesi e non[52][53].
Negli ultimi cinque anni la regione Puglia è diventata la prima regione italiana per produzione di energie rinnovabili (eolica e solare)[54], è stata anche la prima regione in Italia a dotarsi di un piano energetico ambientale e di un sistema di regole che ha favorito lo sviluppo delle fonti alternative[55]. Durante il mandato di Vendola, la Sanità della Regione Puglia ha però visto crescere a dismisura i propri costi[56].
[modifica] Nichi Vendola e il VII Congresso del PRC
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« Siamo comunisti non per replicare, nei secoli dei secoli, una storia codificata, una liturgia monotona, una forma statica che contiene una verità rivelata: ma per liberarci dai fantasmi e dai feticci di un mondo che strumentalizza la vita, mercifica il lavoro, distrugge la socialità. » |
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Dopo l'esperienza dell'Arcobaleno, al VII congresso del PRC Vendola è il primo firmatario della mozione congressuale "Manifesto per la Rifondazione", che riflettendo sulla portata della sconfitta storica subita alle elezioni dell'aprile 2008, propone una costituente per creare un nuovo partito che rappresenti l'intera sinistra con Sinistra Democratica, Unire la Sinistra e la Federazione dei Verdi. Nonostante la mozione riporti la maggioranza relativa dei consensi (47,3%), le restanti 4 mozioni si alleano per contrapporsi e fermare il progetto di superamento di Rifondazione proposto dalla mozione capeggiata da Vendola[57]. Rimane inizialmente nel PRC, all'interno del quale si costituisce l'area Rifondazione per la Sinistra[58].
[modifica] Il progetto di "Sinistra e Libertà"
Presentazione di Sinistra Ecologia e Libertà presso Piazza Farnese a
Roma
Vendola si contrappone alla politica portata avanti dal nuovo segretario del PRC Paolo Ferrero (già Ministro della Solidarietà Sociale nel secondo Governo Prodi), che si concentra sulla volontà di riunire tutti i partiti comunisti contrapponendosi al Partito Democratico. Già nel 2005, pur continuando a definirsi "comunista", aveva espresso posizioni di distacco dalla sua formazione, dichiarando: «Io voglio mettere in discussione e bruciare la mia tradizione culturale, quella di chi non si dichiara ex, ma comunista»[59].
Il 21 gennaio 2009, Vendola lascia il partito e dichiara di volersi impegnare in un percorso, mirante alla costituzione di un nuovo soggetto politico che riunisca le diverse anime della Sinistra italiana. Il primo passo è rappresentato dalla costituzione di un gruppo politico per le Elezioni Europee: "Sinistra e Libertà".
Alle elezioni europee del 2009 Vendola è candidato in tutte le circoscrizioni italiane con la lista di Sinistra e Libertà, ottenendo complessivamente circa 220 000 preferenze (117.753 nella circoscrizione Meridionale[60], 43.092 nella circoscrizione Centrale[61], 25.152 nella circoscrizione Nord-Occidentale[62], 17.015 nella circoscrizione Nord-Orientale[63] e 16.266 nella circoscrizione Isole[64]).
Il progetto di "Sinistra e Libertà" che ipotizza l'unione tra reduci dei DS (cosiddetto ex correntone), reduci del PRC (vendoliani), Verdi e Socialisti, non riesce a decollare, con Verdi e Socialisti che si tirano indietro e nel 2009 il partito cambia nome in "Sinistra Ecologia Libertà". A Roma, il 19 e 20 dicembre 2009, si tiene l'assemblea costituente durante la quale viene presentato il nuovo simbolo ed eletto il nuovo coordinamento nazionale; Vendola è eletto come portavoce[65]. Al primo congresso di Sinistra Ecologia e Libertà, tenutosi nell'ottobre 2010 al Teatro Saschall di Firenze, Vendola è eletto Presidente, all'unanimità, dai 1.500 delegati del partito[2].
[modifica] Elezioni regionali del 2010
In vista delle nuove elezioni regionali del 2010, l'area dalemiana del PD chiede a Vendola di rinunciare alla ricandidatura[66]. Tuttavia il Presidente uscente decide di ricandidarsi e i partiti della coalizione svolgono elezioni primarie. Vendola riesce ad imporsi per la seconda volta su Francesco Boccia e questa volta la vittoria è decisamente più netta rispetto al 2005 (67,24% contro 32,76%)[67][68][69]. Vendola è quindi confermato come candidato del centrosinistra alla carica di Presidente della Regione Puglia.
La vittoria di Vendola alle primarie rilancia la sua leadership e lo proietta in una campagna elettorale che vede nascere in tutta la regione "Le fabbriche di Nichi". Giovani volontari di tutta la Puglia attivano un processo di rete e partecipazione: idee, proposte, informazioni e contenuti di ogni genere nascono e si diffondono per tutta la regione, attraverso il web e le azioni sul territorio[70].
Nel marzo 2010 Vendola è riconfermato presidente della Puglia alle elezioni regionali che lo vedono vincitore con un ampio margine su Rocco Palese[71].
Nel luglio 2010 Vendola esprime la volontà di presentare la sua candidatura alle elezioni primarie che si terranno nell'ambito del centrosinistra, per individuare il leader della coalizione che si presenterà alle prossime elezioni politiche[72][73].
[modifica] Procedimenti giudiziari
- L'11 aprile 2012 Vendola rende noto di essere indagato per concorso in abuso d'ufficio in merito alla nomina di un primario all'ospedale San Paolo di Bari[74]. Tale accusa gli è rivolta dall'ex dirigente dell'Asl di Bari, Lea Cosentino, la quale fu sollevata dal suo incarico dal governatore pugliese[75].
- Il giorno seguente Vendola riceve un nuovo avviso di garanzia, riguardante stavolta i reati di abuso d'ufficio, peculato e falso, per una transazione da 45 milioni di euro tra la Regione Puglia e l'ospedale ecclesiastico Miulli di Acquaviva delle Fonti.[76][77] Secondo il delegato dell'ospedale, la transazione non è mai stata eseguita[78].
- Prima della battaglia, Eura press, 1983.
- L'omosessualità esce dal ghetto, in "Democrazia e diritto", n. 5, 1984.
- Postfazione a Daniele Panebarco, C'era una volta il '68.... (Autobiografia di una ex-testa di legno), Roma, Edizioni Fgci, 1988.
- Soggetti smarriti. Memoria e presente nel racconto di una passione comunista, Datanews, 1991. ISBN 88-7981-264-5
- Il mondo capovolto. Cronache minime di fine millennio, Datanews, 1993. ISBN 88-7981-087-1
- La mafia levantina. Rapporto sulla criminalità organizzata in Puglia, Bari, Edipuglia, 1996.ISBN 88-7228-156-3
- Presentazione di Nico Lorusso e Ignazio Minerva (a cura di), Le due città. I giorni di Benedetto Petrone, San Cesario di Lecce, Manni, 1997.
- Lamento in morte di Carlo Giuliani. Poesie, Genova, Frilli, 2001.ISBN 88-87923-17-5
- Prefazione a don Tonino Bello, La teologia degli oppressi. Antologia di scritti e interventi, San Cesario di Lecce, Manni, 2003. ISBN 88-8176-392-3.
- Prefazione a Jean Le Bitoux, Triangolo rosa. La memoria rimossa delle persecuzioni omosessuali, San Cesario di Lecce, Manni, 2003. ISBN 88-8176-399-0.
- Ultimo mare, San Cesario di Lecce, Manni, 2003.ISBN 88-8176-428-8
- Luigi Ciotti, Dialogo sulla legalità, San Cesario di Lecce, Manni, 2005.ISBN 88-8176-699-X
- Introduzione a Tu quando scadi? Racconti di precari, San Cesario di Lecce, Manni, 2005. ISBN 88-8176-719-8.
- Cosimo Rossi, Nikita. Un'eccezione che non conferma la regola si racconta, Roma, Manifestolibri, 2005.ISBN 88-7285-393-1
- Soggetti smarriti. La sfida di un altro mondo possibile, Datanews, 2005.ISBN 9788879812641
- Prefazione ad AA. VV., Le quattro stagioni, Bari, Associazione culturale europea Libri su misura, 2006.
- Prefazione a Ernesto Che Guevara, Creare due, tre, molti Vietnam, Roma, Alegre, 2006.
- Salvatore Natoli, I dilemmi della speranza: un dialogo, Molfetta, La Meridiana, 2006.ISBN 88-89197-91-9
- Antonio Dambrosio Ensamble; Nichi Vendola, Sempre nuova è l'alba. Omaggio in musica a Rocco Scotellaro, Squilibri, 2007.ISBN 9788889009178
- Prefazione a Rocco D'Ambrosio, Serafino Germinario, un prete scomodo, Bari, Palomar, 2007. ISBN 9788876001918.
- Sempre nuova è l'alba. Omaggio in musica a Rocco Scotellaro, con Antonio Dambrosio Ensamble, Roma, Squilibri, 2007. ISBN 9788889009178
- Nota introduttiva a Gero Grassi, Il ministro e la brigatista, Bari, Palomar, 2008. ISBN 9788876002663.
- Cosimo Rossi, La fabbrica di Nichi , Roma, Manifestolibri, 2010. ISBN 9788872856239
- La sfida di Nichi. Dalla Puglia all'Italia. Cosimo Rossi intervista Nichi Vendola, Roma, Manifestolibri, 2010. ISBN 9788872856611.
- Riaprire la partita. Per una nuova generazione di buona politica: i discorsi tenuti al I congresso di Sinistra ecologia libertà, Milano, Ponte alle Grazie, 2010. ISBN 9788862203081.
- Presentazione di Edgar Morin, La mia sinistra. Rigenerare la speranza, Trento, Erickson, 2011. ISBN 9788861377509.
- C'è un'Italia migliore, con le fabbriche di Nichi, Roma, Fandango, 2011. ISBN 9788860441874.
[modifica] La Fabbrica di Nichi
A sostegno della politica di Nichi Vendola ci sono attualmente, sparse in tutto il mondo, circa 604unità de La Fabbrica di Nichi. Tali "fabbriche" sono degli spazi virtuali e reali in cui i volontari vendoliani eleborano idee e programmi con l'obiettivo di attivare un processo di partecipazione Nichi Vendola in un'intervista rilasciata nel 2010 ad un quotidiano nazionale (la Repubblica) le definì un cantiere per un'Italia migliore[83].
[modifica] Altre informazioni
A gennaio 2012 il leader di Sel è il politico italiano con più fans sul social network Facebook[84].
Nel 1995 partecipò al Festival di Sanremo come "Alce e Martello" nel gruppo La riserva indiana, accompagnando sul palco dell'Ariston David Riondino e Sabina Guzzanti durante l'esecuzione della canzone Troppo sole. Altri componenti del gruppo erano Sandro Curzi, Mario Capanna, Antonio Ricci, Daria Bignardi, Bruno Voglino, Remo Remotti.
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- ^ NIKI VENDOLA 'SONO CREDENTE E NON PROVO SENSI DI COLPA'
- ^ Vi racconto i miei 22 anni di outing
- ^ Terlizzi, esplode la rabbia della gente: "meglio il re"
- ^ La Fgci: vogliamo più autonomia non siamo contenti del partito
- ^ Inizia il suo viaggio da Napoli la nuova Fgci
- ^ ELETTI I NUOVI DIRIGENTI FGCI
- ^ SUL NUCLEARE COMPROMESSO NEL PCI MA IL SI' ALLE CENTRALI È CONFERMATO
- ^ Un gay nella FGCI? In URSS non piace
- ^ Che cosa vuol dire essere omosessuale in URSS
- ^ Tra la FGCI e Mosca non mettere un gay
- ^ «Io, un gay, candidato alla Camera»
- ^ Il programma dei quattro candidati gay
- ^ ARCHIVIO STORICO DELLE ELEZIONI | Camera del 14/06/1987 | Circoscrizione ROMA-VITERBO-LATINA-FROSINONE | PCI
- ^ LA LEZIONE DI NONNO NATTA
- ^ TRENTA I GIUBILATI OTTANTA I PROMOSSI
- ^ UN BAGNO DI FOLLA PER IL NEONATO PC
- ^ UNA DOPPIA ANIMA PER IL NUOVO PC
- ^ ARCHIVIO STORICO DELLE ELEZIONI | Camera del 05/04/1992 | Circoscrizione BARI-FOGGIA | PRC
- ^ PER RIFONDAZIONE E' GIA' CONGRESSO
- ^ ARLACCHI E RAMPONI VICEPRESIDENTI ANTIMAFIA
- ^ RIFONDAZIONE SALVA LA MANOVRA
- ^ RIFONDAZIONE, E' SCISSIONE?
- ^ CARPI LASCIA RIFONDAZIONE PER IL GRUPPO PROGRESSISTA
- ^ COMUNISTI IN ROTTA OGGI LA RESA DEI CONTI
- ^ Del Turco all'Antimafia, Arlacchi non lo vota
- ^ La biografia
- ^ La minaccia di Bertinotti: addio a Prodi in autunno
- ^ Cossutta si dimette, Bertinotti minaccia
- ^ Niki Vendola dà la carica e scocca frecce avvelenate contro Cossutta e la Salvato
- ^ Vendola: Contiamoci, chi perde va in minoranza
- ^ Cossutta: Fausto, un utopista
- ^ Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dei lavori dell'Assemblea, Seduta n. 422 del 9/10/1998
- ^ L'antagonismo non sia simmetrico alla violenza che vogliamo combattere
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- ^ Solo un disguido tecnico ma che sa tanto di beffa
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- ^ Concorso in abuso d'ufficio. Indagato Nichi Vendola
- ^ vendola_indagato_mi_accusa_lea_cosentino_perche_la_licenziai Agi - Vendola: mi accusa Lea Cosentino perché la licenziai
- ^ Vendola indagato per una transazione da 45 milioni con l’ospedale ecclesiastico Miulli.
- ^ Vendola_favorito_clinica_della_Chiesa_co_8_120413081.shtml «Vendola ha favorito la clinica della Chiesa»
- ^ Don Mimmo Laddaga: «La transazione tra Regione Puglia e Ente Ecclesiastico Miulli non è mai stata eseguita
- ^ Nichi in FIlm Up. URL consultato in data 16 giugno 2011.
- ^ Giovanni Santoro. «C'è un posto in Italia di Corso Salani». NonSoloCinema, 15 novembre 2005. URL consultato in data 16 giugno 2011.
- ^ Rita Celi. «"Focaccia Blues", il panettiere che fece chiudere McDonald's». la Repubblica, 7 aprile 2009. URL consultato in data 24 ottobre 2010.
- ^ Carmine Saviano. «"Sposerò Nichi Vendola", il film. "Ma non è un manifesto elettorale"». la Repubblica, 4 agosto 2010. URL consultato in data 16 gennaio 2011.
- ^ La Repubblica - Le tante Fabbriche di Nichi Vendola
- ^ Il Riformista - Su Facebook la star italiana è Vendola
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