Parigi (in francese Paris, pronuncia [paˈʁi] parì; con riferimento alla città antica Lutezia, in francese Lutèce [lyˈtɛs], dal latino Lutetia Parisiorum) è la capitale e la città più popolosa della Francia, capoluogo della regione dell'Isola di Francia e l'unico comune ad essere nello stesso tempo dipartimento. È inoltre dopo Londra, Berlino, Madrid e Roma il quinto comune più popoloso dell'Unione europea.
Il simbolo della città è la Torre Eiffel.
Parigi, con oltre 25 milioni di turisti l'anno, è la città e anche il luogo d'attrazione più visitato al mondo. Secondo la rivista The Economist (2010)[1] è la città più cara al mondo. Parigi è la quinta città più popolata d'Europa, con 2.203.817 abitanti (detti parigini). Tuttavia, l'estensione urbana della capitale francese è ben più ampia del suo territorio comunale. L'area metropolitana infatti, detta anche Grande Parigi, conta una popolazione di circa 12 milioni di persone, ed è la seconda più popolosa d'Europa dopo Mosca.
Ereditando la storia di un impero coloniale estesosi su cinque continenti, Parigi è considerata come il centro del mondo francofono ed ha mantenuto una fortissima posizione internazionale. Ospita, tra gli altri, il quartier generale dell'OECD e dell'UNESCO. Secondo stime effettuate dalla CNN, nel 2009[2] Parigi ospita 27 delle aziende "fortune global 500" - seconda città al mondo - davanti Pechino, New York e Londra. Questo, combinato con la presenza del più grande distretto finanziario d'Europa per dimensioni (La Défense), la più grande borsa della eurozona (NYSE - Euronext), le sue attività affaristiche, politiche e turistiche, ha reso la città uno dei principali "hub" del mondo.
La città, costruita su un'ansa della Senna, oltre che fondamentale snodo di trasporti e traffici del continente europeo, è una delle più importanti ed influenti metropoli mondiali, nonché centro culturale, politico ed economico molto forte sia a livello nazionale che internazionale. In effetti, la posizione di Parigi al centro dei principali itinerari commerciali terrestri e fluviali le permise di diventare una delle città più influenti della Francia a partire dal X secolo, con la costruzione dei palazzi reali, di ricche abbazie e della celebre cattedrale di Notre-Dame. Lungo tutto il corso della propria storia, Parigi ha saputo influenzare in modo determinante la politica, cultura, lo stile di vita e l'economia dell'intero mondo occidentale. Già sede nel XIII secolo della rinascita delle arti e del sapere grazie alla presenza della prestigiosa Università della Sorbona nel Quartiere latino, nel XIV secolo diventa la più importante città dell'intero mondo cristiano. Nell'Età moderna la sua influenza continuò a crescere in tutti i sensi: nel XVII secolo fu la capitale della più grande potenza militare del continente, nel Settecento divenne il cenacolo europeo della cultura e dei "lumi", per poi avviarsi nell'Ottocento a divenire la città dell'arte, dei piaceri e del divertimento.
Scrigno contenente numerosi monumenti dall'incalcolabile valore storico ed artistico, Parigi rappresenta il simbolo stesso della cultura francese e del suo prestigio nel mondo. I turisti le attribuiscono spesso il qualificativo di "più romantica città del globo": titolo derivato dal periodo della "Belle époque" durante la quale Parigi fu profondamente trasformata dal barone Haussmann, guidato dall'imperatore Napoleone III che voleva fare della capitale francese la più bella città d'Europa: una delle più grandi e criticate (visto lo sventramento del cuore storico della città) rivoluzioni urbanistiche mai conosciute nella storia dell'umanità.
La "Paris-sunset-panoramic"
La città di Parigi occupa una superficie di 105,40 chilometri quadrati ma la sua agglomerazione è molto più grande. La "piccola corona",[3] composta dalla città e dai 3 dipartimenti confinanti di Senna-Saint-Denis (236 km²), Valle della Marna (245 km²) ed Hauts-de-Seine (176 km²), occupa una superficie di 762,40 km²; con una popolazione di circa 6.260.000 abitanti (al 2005).
Poggia su un suolo calcareo. Il nome stesso potrebbe derivare dal celta kwar che significa "cava", "miniera": il territorio è infatti stato oggetto di industria estrattiva, in particolare gesso, calcare e argilla dall'epoca gallo-romana al XVIII secolo.
L'altitudine media di Parigi è, secondo le varie fonti, 47–53 m s.l.m. (intervallo: dai 26 m del Point du Jour ai 148,48 m di rue du Télégraphe 40, nel XX arrondissement). La Senna scorre a 26–28 m, con inondazioni storiche fino a 32–33 m. I punti non sommergibili più importanti misurano:
- Montmartre: 130 m (XVIII arrondissement)
- Belleville: 122 m (place des Fêtes, XIX)
- Buttes Chaumont: 101 m (rue des Alouettes, XIX)
- Père-Lachaise: 95 m (Columbarium, XX)
- Montsouris: 78 m (boulevard Jourdan, XIV)
- Passy: 70 m (cimetière de Passy, XVI)
- Charonne: 69 m (Place de la Réunion, XX)
- Montparnasse: 65 m (rues du Château et Raymond Losserand, XIV)
- Butte aux Cailles: 63 m (rue de la Butte aux Cailles, XIII)
- Montagne Sainte-Geneviève: 61 m (place du Panthéon, V)
- Place de l'Étoile: 58 m (VIII)
- Monceau Saint-Gervais: (35 m) (IV)
- Place de Grève: (33 m) (IV)
Il clima di Parigi è alquanto particolare, a metà strada tra il clima oceanico e il clima continentale. L'inverno è caratterizzato da un'alternanza di periodi miti e piovosi (quando soffiano i venti umidi e tiepidi dall'Oceano Atlantico) e periodi invece più rigidi e nevosi (con minime anche di -10º) quando soffiano i venti dal Polo Nord o dall'Est. Allo stesso modo l'estate può presentare giornate piuttosto calde e giornate assai fresche, ventose e piovose (con temperature minime sui +10º). In agosto ad esempio le temperature medie possono variare tra i +14º e i +23º. La temperatura media nel mese di luglio 2010 è stata +22.46º[4][5]. Inoltre i quartieri meridionali e orientali presentano inverni più rigidi rispetto al centro-città e ai quartieri settentrionali e occidentali. Le minime invernali nel centro-città raramente sono particolarmente basse, grazie al fenomeno dell'Isola di calore urbana. I periodi più consigliati per visitare la città sono quindi la tarda primavera (maggio) e l'inizio dell'autunno (settembre e inizio ottobre).
Dati della stazione di Paris-Montsouris rilevati tra il 1961 e il 1990[6][7]
Mese |
Gen |
Feb |
Mar |
Apr |
Mag |
Giu |
Lug |
Ago |
Set |
Ott |
Nov |
Dic |
Anno |
Temperature minime mensili (°C) |
2,0 |
2,6 |
4,5 |
6,7 |
10,1 |
13,2 |
15,2 |
14,8 |
12,6 |
9,4 |
5,2 |
2,9 |
8,3 |
Temperature mensili medie (°C) |
4,2 |
5,3 |
7,8 |
10,6 |
14,3 |
17,4 |
19,6 |
19,2 |
16,7 |
12,7 |
7,7 |
5,0 |
11,7 |
Temperature massime mensili (°C) |
6,3 |
7,9 |
11,0 |
14,5 |
18,4 |
21,6 |
23,9 |
23,6 |
20,8 |
16,0 |
10,1 |
7,0 |
15,1 |
Precipitazioni medie mensili (mm) |
55.0 |
45.4 |
52.2 |
49.5 |
62.0 |
53.2 |
58.3 |
46.0 |
52.9 |
54.9 |
57.0 |
L'antico nome della città, Lutetia, e di due suoi quartieri, le Marais e la montagna di Sainte-Geneviève l'antica Lucotecia, indicano che nella zona vi erano delle paludi, ma diversamente da quanto ciò possa far pensare, la zona non era paludosa, bensì molto fertile. Eventuali inondazioni da parte della Senna avvenivano nel vallone che dall'estremità orientale del Marais, dal canal Saint Martin, prosegue ai grandi Boulevards, fino al ponte dell'Alma. Altro non è che un lungo meandro abbandonato dal fiume probabilmente 10000 anni fa, esistendo effettivamente paludi tra Montmartre e la montagna di Sainte-Geneviève fra i 30000 ed i 40000 anni fa.
Tribù celtiche furono stanziate per molti secoli in un'ansa della Senna. Tito Labieno, luogotenente di Cesare nel 53 a.C. assedia l'oppidum dei Parisi, vincendoli. I romani vi stabilirono un proprio insediamento e lo chiamarono Lutetia Parisiorum.
Conquistata e pacificata la Gallia, Lutetia diventa una città romana, nelle aspirazioni e nello stile civile: il sito è in posizione favorevole per i commerci e i traffici fluviali, le popolazioni locali sono avvantaggiate dall'espansione economica portata dai romani. Il famoso pilastero dei Nauti, un'opera votiva costruita su richiesta della corporazione dei commercianti fluviali, è testimonianza della feconda attività che gravitava intorno alla città, nonché immagine precorritrice delle sorti di Parigi, che ha infatti per stemma quello della potente corporazione medievale dei Nauti che per secoli ha guidato le sorti municipali.
Lutetia si sviluppa molto, in particolare lungo la rive gauche della Senna e si dota delle strutture essenziali per essere degna di questo nome: il foro, le terme (i cui resti sono visibili all'Hotel de Cluny), l'anfiteatro e un teatro.
La tradizione vuole che nel 250 venga cristianizzata dal vescovo Dionigi che qualche secolo dopo sarà eletto a patrono della città (Saint Denis).
Nel IV secolo la città inizia ad essere chiamata Paris[8].
Nel 383 Magno Massimo, autoproclamatosi imperatore della Brittannia vince a Lutezia il legittimo imperatore Graziano.
Nel 445 Clodione razzia la città.
Arrestata l'avanzata di Attila nel 451 grazie a santa Genoveffa, nel 465 è il turno di Childerico I di assediare la città. Mancano tuttavia fonti attendibili per questo assedio, tanto che molti storici ne criticano la realtà. Ma Parigi è definitivamente merovingia nel 486 con Clodoveo I. Clodoveo, convinto da Genoveffa, fa costruire una chiesa intitolata ai santi Pietro e Paolo su una collina non distante (l'odierno Monte di Santa Genoveffa, V arrondissement di Parigi) dove i due verranno sepolti.
Capitale dei Franchi fino a Carlo Magno che le preferisce Aquisgrana, verrà assediata dai Vichinghi a più riprese dall'845 al 911, anno di stipula del trattato di Saint-Clair-sur-Epte, col quale gli invasori si stabiliscono definitivamente in Normandia. I Robertingi, abbati laici di Saint-Germain-des-Prés, vittoriosi sui normanni, diventano re dei francesi, pongono la propria capitale a Parigi, ma risiedono preferenzialmente a Orléans.
Nel 1021 il capitolo di Notre-Dame è già meta di molti clerici vagantes; nel 1246 l'università di Parigi vedrà riconosciuta la propria autonomia, e nel 1257 nasce la scuola della Sorbona: Parigi si avvia a diventare uno dei centri della cultura europea, nel cuore della Francia medioevale.
Il XII e il XIII secolo vedono Parigi al centro di una forte crescita economica, e la corporazione dei mercanti come sua protagonista.
La rive droite viene urbanizzata durante il Medioevo. Il nuovo nucleo viene ben presto a superare in numero di abitanti e in importanza la parte più antica, nota come "citè de Saint Germain", ma anche come Université, poiché abbazie, scuole, editori, artisti vi avevano eletto sede. La rive droite diverrà il nuovo centro direttivo.
Fino a Filippo Augusto l'urbanizzazione di Parigi può sintetizzarsi nella costruzione delle prime cinte murarie e nel prosciugamento delle paludi. Dell'edilizia romanica restano tuttavia pochissime tracce, ad esempio nell'abside di St-Martin-des-Champs. L'Île de France è invece la culla dell'arte e dell'architettura gotica, che tra il XII secolo e il XV evolve dal gotico primitivo al flamboyant.
A metà del XIV secolo, Parigi cerca di fare la propria politica municipale: ha già più di 150mila abitanti e, attraverso sollevazioni e alleanze (la guerra dei cent'anni) mostra di non voler rinunciare alla propria indipendenza. La città si estende soprattutto sulla riva destra, e le mura di Carlo V (1371-1380) comprendono l'insieme degli arrondissement III e IV.
Bisogna arrivare al 1437, perché Carlo VII possa fare di Parigi, indiscutibilmente, la capitale dei Valois. La storia della città si intreccia da lì in poi inestricabilmente con la storia di Francia.
Enrico III nel 1588 fugge dalla città e l'ugonotto Enrico IV dovrà convertirsi al cattolicesimo e pagare 200.000 scudi per rientrarvi.
Sotto i Borboni, Parigi è scenario e protagonista della Fronda: Luigi XIV sposta la corte a Versailles, per sottrarsi in un solo colpo agli intrighi dei nobili e alle barricate del popolo parigino e procedere liberamente nella propria politica accentratrice.
Alla vigilia della Rivoluzione Parigi occupa 1.100 ettari e conta oltre seicentomila abitanti. Al di fuori della cinta daziaria (le mura dei Fermiers généraux), i sobborghi sono costituiti da 24 villaggi.
Di nuovo protagonista, non meno che testimone, il popolo parigino gioca la propria rivoluzione. Lo spirito di ribellione e d'indipendenza dei parigini viene di nuovo duramente represso, con l'esecuzione della prima Commune rivoluzionaria - il consiglio della città - che segna l'inizio del Terrore di Robespierre: per più di un anno, tra il 1793 e il 1794, le piazze di Parigi ospitano il lavoro indefesso della ghigliottina.
Come molti prima e dopo di lui, anche Napoleone cerca di assoggettare la città al potere centrale, nel quadro della propria riforma amministrativa. Questo non impedirà ai parigini di insorgere di nuovo contro Carlo X, nel 1830.
Nel 1845 la città supera il milione di abitanti e Thiers allarga di nuovo la cinta muraria, includendo alcuni villaggi della campagna. L'estetica viene sempre più rifinita, col completamento dei lungosenna, di Piazza della Concordia e dell'Arco di Trionfo. Ma la vera grande rivoluzione urbanistica è quella condotta da Haussmann per conto di Napoleone III: lo sventramento di interi vecchi quartieri risponde alla necessità di liberare la città dalla congestione viabilistica, fagocitata dalla sovrappopolazione, da sei linee ferroviarie e da migliaia di veicoli a cavallo. La costruzione dei grandi viali alberati è inoltre dettata da motivi di ordine pubblico, onde impedire ai parigini la possibilità di dedicarsi alla loro attività preferita: la rivoluzione. In trent'anni la città raddoppia e nel 1876 arriva a due milioni, nonostante la guerra con la Prussia e il disastro della Comune. A quest'epoca risalgono alcuni famosi monumenti come la Torre Eiffel e la Basilica del Sacro Cuore a Montmartre. Qui sorge il celeberrimo quartiere degli artisti, simbolo della Parigi bohemien di fine XIX secolo destinata ad entrare nell'immaginario collettivo mondiale.
La città continua a crescere. All'inizio della prima guerra mondiale, nel 1914, la battaglia della Marna la salva dall'invasione tedesca, ma non andrà così nel 1940, quando il Terzo Reich occupa la città dichiarandola città aperta. La bandiera con la svastica sventola sulla Torre Eiffel e su tutti i monumenti cittadini. Hitler, appassionato di architettura, ha sempre ammirato Parigi usandola come riferimento per la costruzione della nuova Berlino. Tuttavia, nell'agosto del 1944 - in vista dell'invasione americana - ordina al governatore della città la distruzione dei ponti sulla Senna e dei monumenti. Nei drammatici giorni della sua liberazione, Parigi insorge ma viene salvata dallo stesso governatore tedesco - von Choltitz - che rifiutandosi di distruggere i monumenti della città si arrende al generale Leclerc quasi senza colpo ferire. Parigi è l'unica metropoli europea ad uscire praticamente intatta dalla seconda guerra mondiale: infatti, non essendo snodo di ferrovie militari né sede di fabbriche (collocate solo in periferia), fu risparmiata dai bombardamenti a tappeto che la RAF condusse sul resto d'Europa tra il 1942 e il 1945.
Il 26 agosto il generale de Gaulle entra in Parigi acclamato dalla folla in delirio, e il 27 ottobre 1946 all'Hotel de Ville viene proclamata la Quarta Repubblica francese.
Lo spirito rivoluzionario parigino si ridesta nel maggio 1968, nel quartiere latino, con lo sciopero generale avviato dagli studenti, che per qualche giorno si estende all'intera Francia. Il risultato, sul piano dell'organizzazione della città, è lo smembramento della Sorbona in 13 università nella regione di Parigi.
La città torna a dedicarsi al proprio sviluppo. Già negli anni sessanta si era aperto, con il trasferimento dei mercati generali (les Halles) a Rungis, un periodo di grandi lavori pubblici, teso a liberare il centro storico della città dalla pressione del traffico e dagli insediamenti popolari, e a riqualificarlo con funzioni prevalentemente culturali e di rappresentanza.
Le tappe principali della ristrutturazione sono:
- 1969: il trasferimento delle Halles;
- 1970: la creazione delle 13 università della Région parisienne;
- 1973: il completamento del Boulevard périphérique (che diventa il limite della nuova cintura metropolitana, come il raccordo anulare a Roma);
- 1977: l'inaugurazione del Centre Pompidou;
- 1986: l'inaugurazione del Museo d'Orsay;
- 1989: nel bicentenario della Rivoluzione, l'inaugurazione della Pyramide del Louvre, della Grande Arche de la Défense e dell'Opéra Bastille;
- 1995: l'inaugurazione della nuova Bibliothèque Nationale de France (che sarà intitolata a François Mitterrand);
- 2003: il nuovo quartiere Paris Rive Gauche attorno alla Biblioteca.
Grandi protagonisti di questa riqualificazione furono i presidenti Georges Pompidou e François Mitterrand.
Lo stemma della città, nella sua forma attuale, risale al 1358, anno in cui il re Carlo V concede il "capo araldico" seminato di gigli di Francia. Esso presenta i gigli di Francia sopra Scilicet (la nave che simboleggiava l'ordine dei mercanti che commerciavano sulla Senna). Il motto è Fluctuat nec mergitur.
Stazione Vélib' di place de la Bastille, con piste ciclabili
Parigi, con 2.203.817 abitanti al censimento del 2009 e 9.854.000 abitanti nell'area urbana, è la città più grande di Francia e l'area metropolitana della Grande Parigi (le Grand Paris, nell'originale francese), che copre 14.518 km², ha una popolazione di 11.818.503 abitanti. L'area metropolitana della Grande Parigi è la più ampia d'Europa (assieme a Londra e Mosca) ed è, all'incirca, la ventesima al mondo.
L'area metropolitana della Grande Parigi, con un PIL complessivo superiore a quello dell'Australia, è il più grande centro economico e finanziario d'Europa alla pari con Londra. Ospita più del 30% dei "colletti bianchi" francesi, e più del 40% delle sedi centrali delle compagnie francesi, con il più grande distretto finanziario d'Europa per dimensioni (La Défense), e la seconda più grande borsa d'Europa (Euronext).
Nota in tutto il mondo come la Ville Lumière (la "città delle luci"), Parigi è una delle principali destinazioni turistiche mondiali. La città è rinomata per la bellezza della sua architettura, i suoi viali e i suoi scorci, oltre che per l'abbondanza dei suoi musei. Costruita su un'ansa della Senna, è divisa in due parti: la Rive droite a nord e la più piccola Rive gauche a sud.
[modifica] L'area metropolitana
Tipica architettura parigina nel 7eme arrondissement di Parigi.
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Errore nella creazione della miniatura: Parametri miniatura non corretti
Le Galeries Lafayette situate in boulevard Haussmann.
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Di area metropolitana di Parigi si può parlare, sia pure anticipando l'uso del termine, solo da dopo il 1870. Nella tabella che segue, i dati fino al 1982 sono dedotti da stime ricavate da diverse fonti, mentre quelli relativi al 1990 e al 1999 sono ufficiali, forniti dall'Ufficio nazionale francese di statistica INSEE.
Anno |
Abitanti |
Note |
1885: |
3.000.000 |
|
1905: |
4.000.000 |
|
1911: |
4.500.000 |
|
1921: |
4.850.000 |
(stagnazione a causa delle perdite della prima guerra mondiale) |
1931: |
5.600.000 |
|
1936: |
6.000.000 |
|
1946: |
5.850.000 |
(perdite dovute alla seconda guerra mondiale) |
1954: |
6.550.000 |
|
1968: |
8.368.500 |
(fine del boom delle nascite del dopoguerra e fine del surplus dell'immigrazione per Parigi) |
1982: |
9.400.000 |
(i flussi migratori diventano negativi, la crescita della popolazione è molto più lenta) |
1990: |
10.291.851 |
|
1999: |
11.174.743 |
|
La patrona della città è santa Genoveffa (Sainte Geneviève), accreditata di aver convinto Attila a risparmiare la città, nel V secolo.
Si ricorda però anche San Meredico (Saint Merry), che è il patrono della rive droite, nucleo urbano la cui origine è posteriore, a causa della presenza delle marais che ancora oggi si ricordano nel nome del quartiere, cioè zone a vocazione agricola per la buona fertilità del terreno.
Anche Saint Denis è annoverato come patrono della capitale, mentre un altro santo importante per i parigini, san Germano (la rive gauche nel Medioevo veniva detta anche "Città di Saint Germain"), non assume alcuna carica.
[modifica] L'immigrazione
Fin dal Medioevo, Parigi ha sempre attratto forestieri. Dagli studenti olandesi e svedesi del Quartiere latino nel XIV secolo, ai rifugiati giacobiti inglesi del XVII secolo, dai rifugiati nazionalisti polacchi dell'inizio del XIX secolo, agli operai belgi della fine dello stesso, dagli ebrei sefarditi del Nordafrica della metà del XX secolo agli africani ed est-asiatici dei giorni nostri, Parigi ha ricevuto ondate su ondate di immigranti, che l'hanno arricchita. Oggi, Parigi è una città multiculturale.
I censimenti francesi non pongono mai domande riguardanti l'etnia o la religione, perciò non è possibile conoscere la composizione etnica dell'area metropolitana di Parigi. Ciononostante alcuni dati interessanti possono essere estratti da tali censimenti. In quello del 1999, c'erano 2.169.406 persone nell'area metropolitana della Grande Parigi, che erano nate fuori dalla Francia metropolitana, ovvero il 19,4% del totale. Come termine di paragone: nel censimento britannico del 2001, il 19,5% della popolazione dell'area metropolitana della Grande Londra era nata fuori dal Regno Unito, mentre nel censimento statunitense del 2000, il 27,8% della popolazione dell'area metropolitana di New York-New Jersey settentrionale-Long Island era nata fuori dagli Stati Uniti, così come il 31,8% della popolazione dell'area metropolitana di Los Angeles-Riverside-Orange.
I gruppi più numerosi di residenti parigini nati all'estero sono i seguenti (elencati approssimativamente in ordine decrescente):
Al censimento del 1999 vi abitavano 474.768 persone che al censimento precedente del 1990 erano risultate residenti fuori dalla Francia metropolitana, circa il 4.2% del totale della popolazione dell'area metropolitana nel 1999.
Le correnti migratorie verso Parigi sono cambiate in maniera significativa negli anni novanta. L'immigrazione portoghese si è completamente interrotta, mentre sono apparsi nuovi gruppi di immigranti. I gruppi più importanti al 1990 sono i seguenti:
- Cinesi dalla Repubblica Popolare Cinese: Provenienti in gran parte dalla Manciuria e dalla regione di Wenzhou nella provincia di Cechiang. Questa immigrazione è relativamente recente, apparsa a metà degli anni novanta, è per la gran parte illegale, ed è stata eclatante negli anni più recenti, portando il gruppo cinese a rimpiazzare quello nord-africano e dell'Africa nera come gruppo più numeroso a Parigi. Nonostante la polizia francese stia combattendo l'immigrazione clandestina (e lo sfruttamento del lavoro ad essa connesso) e un trattato sia stato stipulato tra la Francia e la Repubblica Popolare Cinese per contrastare l'immigrazione illegale, le ricerche più recenti suggeriscono come l'immigrazione cinese verso Parigi sia ancora in crescita. Le cifre differiscono sostanzialmente a seconda delle fonti, ma sembra ci possano essere all'incirca 250.000 immigrati cinesi che vivono nell'area metropolitana di Parigi nel 2004 (includendo i cinesi provenienti dall'Indocina arrivati meno recentemente), la più grande concentrazione di cinesi in Europa (1.000.000 cinesi in Francia nel 2007[14]), maggiore persino a quella della Grande Londra dove, secondo le stime del governo britannico, vivono solamente 60.000 Cinesi.
- Arabi dal Nord Africa e africani: l'immigrazione di questi due gruppi è stata sostanzialmente ridotta da una serie di restrizioni inserite da parte di vari governi francesi. Negli anni novanta gli immigrati dal Nord Africa e dall'Africa nera erano per la maggior parte limitati ai ricongiungimenti familiari (donne o bambini che andavano a vivere con il marito o padre che già viveva in Francia). Un numero sconosciuto di nord-africani e africani sono entrati illegalmente nel paese al di fuori delle regole del ricongiungimento familiare. Parte di essi è stata rimpatriata, ma la maggior parte vive ancora in Francia senza validi documenti e sotto la continua minaccia di essere rimpatriati in caso venissero scoperti (nonostante a migliaia di questi immigrati illegali sia stato dato il permesso di soggiorno all'epoca del governo di centro-sinistra di Lionel Jospin verso la fine degli anni novanta grazie alla pressione esercitata dalle associazioni francesi che difendono i diritti degli immigrati).
- Europei dell'Est, molti dei quali rumeni, un gruppo in forte crescita a partire della caduta del Muro di Berlino.
In confronto con il Regno Unito, gli immigrati dal Sud-est asiatico non sono ancora molto numerosi a Parigi, anche se il loro numero è aumentato sostanzialmente negli anni novanta. In confronto agli Stati Uniti, c'è un numero molto limitato di immigrati di origine latino-americana e filippina. Anche gli immigrati dal Medio Oriente non sono molti, ma tra questi c'è una numerosa comunità libanese (per la maggior parte ricchi libanesi di religione cristiana esiliati), grazie ad antichi legami tra la Francia e il Libano. Anche i russi sono poco numerosi a Parigi, nonostante un'antica tradizione di presenza russa a Parigi prima della Rivoluzione russa del 1917.
Parigi è una metropoli di rango internazionale sotto il profilo culturale, politico ed economico, detiene tradizionalmente un'indiscussa ed eccezionale supremazia nel contesto nazionale, tanto da poter assurgere a simbolo della Francia stessa e da costituirsi contemporaneamente come causa degli squilibri territoriali che affliggono la nazione. Situata al centro del bacino della Senna, che la collega al mare, Parigi è un importantissimo nodo nella rete delle comunicazioni.
[modifica] Amministrazione
Prima del 1964, Parigi faceva parte del dipartimento della Seine, che conteneva la città ed i sobborghi circostanti.
Mappa degli
arrondissement municipali di Parigi
Dal 1965, il Comune di Parigi è uno degli otto dipartimenti della regione dell'Ile-de-France. Il suo identificativo assoluto è 75, che si trova anche nelle targhe delle auto oltre che nei codici postali.
Con la riforma amministrativa furono infatti creati 3 nuovi dipartimenti che formano un anello attorno a Parigi, e costituiscono la prima cintura periferica (la petite couronne): Hauts-de-Seine, Senna-Saint-Denis e Val-de-Marne. Al di là, i dipartimenti di Val-d'Oise, Yvelines e dell'Essonne costituiscono le grande couronne. L'insieme costituisce la région parisienne, cioè la metropoli di Parigi. L'ottavo dipartimento dell'Île-de-France, che da solo rappresenta circa la metà del territorio regionale, è quello orientale di Seine-et-Marne.
l'Hotel de Ville, sede del consiglio comunale
Mentre normalmente i dipartimenti sono divisi in cantoni, la città di Parigi è divisa in 20 arrondissement municipali (circondari municipali), numerati in ordine progressivo partendo dal centro e muovendosi a spirale verso l'esterno, ciascuno dei quali è un municipio (mairie), con il suo consiglio e il suo sindaco. Ogni arrondissement, d'altra parte, elegge anche i propri rappresentanti al Consiglio di Parigi (Conseil de Paris), che è anche il consiglio generale del dipartimento. Le elezioni comunali e di arrondissement sono contestuali: i parigini scelgono i 517 consiglieri di arrondissement, tra i quali 163 divengono contemporaneamente consiglieri comunali. In ogni arrondissement le elezioni avvengono su due turni: la lista che ottenga la maggioranza assoluta, o relativa al secondo turno, ottiene la metà dei seggi in blocco, e una quota proporzionale dei restanti seggi. Le liste sono bloccate, e i sindaci sono eletti dai relativi consigli come pure gli assessori (adjoint).
Bertrand Delanoë, esponente del Partito socialista francese (PS), è il sindaco di Parigi dal 18 marzo 2001, e possiede un mandato spirante nel 2014. Come eccezione alla regola usuale per le città francesi, alcuni poteri normalmente esercitati dal sindaco sono invece affidati ad un rappresentante del governo nazionale, il prefetto di Polizia. Ad esempio, Parigi non ha una forza di polizia municipale, anche se ha alcuni controllori del traffico. Questo fatto è un'eredità della situazione vigente fino al 1977, in cui Parigi non aveva un sindaco, ma era in pratica governata dall'amministrazione prefettizia. Va ricordato che alla radice dello smembramento del Dipartimento della Senna (Département de la Seine) ci fu proprio lo straordinario potere che il prefetto della Senna si trovava a gestire, quasi pari a quello del Primo ministro.
Marciapiede mobile nel Metrò di Parigi
Mappa oraria con alcune distanze coperte ferroviariamente partendo da Parigi
Gli aeroporti di Parigi sono contraddistinti dal codice aeroportuale IATA PAR.
Parigi è servita da due aeroporti principali: l'aeroporto Charles De Gaulle, nella vicina Roissy-en-France (dipartimento 95) a nord-est della città (a 30 km dal "punto zero", circa 30 miniti in auto) e l'aeroporto di Orly (dipartimento 94), che si trova a sud della città (a 20 km dal "punto zero", circa 20 minuti in auto).
Un terzo aeroporto, più piccolo, è l'aeroporto di Beauvais-Tillé (dipartimento 60), a nord di Parigi, a 90 km dal "punto zero", circa 1 ora e 20 minuti in auto, e viene utilizzato per i voli charter e dalle compagnie low-cost.
Un quarto aeroporto, principalmente cargo, è l'aeroporto di Vatry (dipartimento 51), ad est di Parigi, a 210 km dal "punto zero", circa 2 ora e 25 minuti in auto.
L'aeroporto di Le Bourget (dipartimento 93) attualmente ospita solo jet privati, il Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget e il Musée de l'air et de l'espace; esso si trova a nord di Parigi, a 20 km dal "punto zero", circa 20 minuti in auto.
La capitale francese è il maggior nodo ferroviario nazionale, nel quale si accentra anche la quasi totalità delle linee ad alta velocità. È anche un nodo primario in Europa, e la rete ferroviaria s'irradia da sette stazioni di testa: Paris Austerlitz, Paris Bercy, Paris Est, Paris Lyon, Paris Montparnasse, Paris Nord e Paris St.Lazare. La ex-stazione terminale di Paris Orsay, chiusa negli anni cinquanta, è oggi un museo.
[modifica] Trasporti urbani
Parigi è densamente coperta da un sistema di metropolitane, il Métro (14 linee), così come da un grande numero di linee di autobus. Queste si interconnettono con una rete regionale ad alta velocità, la RER (Réseau Express Régional), e con la rete ferroviaria: treni pendolari, linee nazionali e TGV (o simili come Thalys ed Eurotunnel). Esistono due tramvie tangenziali nei sobborghi: la linea T1 va da Saint-Denis a Noisy-le-Sec, la linea T2 va da La Défense a Issy. Una terza linea a sud della città, T3, è stata completata alla fine del 2006. L'intera rete metropolitana è coperta da segnale per i telefoni cellulari ed è gestita, come tutti i trasporti urbani parigini, dalla compagnia RATP.
È allo studio un progetto di automazione della metro, che verrebbe guidata "a distanza" senza un conducente. La misura comporterebbe un calo occupazionale e nel contempo l'incremento del 30% della frequenza delle corse. La linea 14 è interamente automatizzata.
La città è il nodo principale della rete autostradale francese, ed è circondata da una tangenziale interna, il Boulevard Périphérique o il "périph" (35 km) ed due esterne (la A86, ovvero "Périphérique de l'Ile de France", e la N 104 "Francilienne"). Gli svincoli del "Boulevard Périphérique" sono chiamati 'Portes', in quanto corrispondono alle antiche porte della città essendo il viadotto costruito sulla traccia delle ultime mura di Parigi. Le due tangenziali esterne sono ancora in via di completamento, in particolare per la A86 risulta ancora non completo il tratto a sud-ovest tra la A13 e la N12. La "Francilienne", invece, delimita grosso modo la regione Ile-de-France e risulta ancora ben lontana dall'essere completata.
[modifica] Luoghi d'interesse per arrondissement
Ogni arrondissement è composto di quartieri: si indicano qui distintamente, insieme ad alcuni dei luoghi notevoli che ospitano, senza alcuna pretesa di completezza, cercando però di non dimenticare nessuna delle vie e delle piazze pedonali, e i più importanti spazi verdi e giardini (Parigi conta 426 spazi verdi, tra giardini e parchi pubblici, di varie dimensioni).
Parigi è luogo di molte acque, ormai quasi tutte regolate nel sottosuolo. Ma l'anima della città rimane la Senna, tutta arginata all'inizio del '900, accompagnata dai suoi quais (lungofiume), attraversata dai suoi ponti (sono 23, dal Pont Sully al Pont d'Iena), solcata da chiatte e battelli, quasi tutti allestiti (o riorganizzati) durante il Secondo Impero. I parchi sono tutti attrezzati e molto curati dall'amministrazione della città: non contando il bois de Vincennes (12.me arr.) e il bois de Boulogne, il più grande è il parco de la Villette (55 ettari), il secondo è il giardino delle Tuileries, e il terzo è il Parc des Buttes-Chaumont (19.me arr., 25 ettari). Sono inoltre degni di nota il Parc Monceau, piccolo ma raffinato parco, circondato da musei specialisti quali il Musée Nissim de Camondo, il Musée Jacquemart-André ed il Musée Cernuschi, non distante dalla Stazione ferroviaria di St.-Lazare, il Parc André Citroën, aperto nel 1995 nel 15º arrondissement, sulla riva destra della Senna fra i ponti Mirabeau e Garigliano, ed il Parc Montsouris, nella Città universitaria (14º arrondissement).
Inoltre:
arrondissement
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quartieri
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monumenti e musei
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giardini e altro
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1.er
Il Louvre con la piramide.
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- Les Halles, grandissimo centro commerciale e di servizi, servito da un importante nodo della metropolitana.
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2.me
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3.me
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4.me
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5.me
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- la Sorbona, l'Università fondata in epoca medioevale.
- il jardin des Plantes
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6.me
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7.me
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- l'Hôtel des Invalides, museo e mausoleo di molti celebri soldati francesi fra cui Napoleone.
- il Museo d'Orsay, realizzato nella ex stazione ferroviaria di Orsay, dismessa nel 1937, che ospita principalmente opere degli Impressionisti.
- il Musée Rodin, una grande collezione di opere del più noto scultore francese.
- il Palazzo Borbone, È la sede dell'Assemblée Nationale, il Parlamento francese.
- la Tour Eiffel.
- l'Hôtel Matignon, residenza del Primo ministro francese.
- l'Hôtel de Boisgelin, sede dell'Ambasciata italiana.
- il Ponte Alessandro III
- il Musée de Les Égouts de Paris, un percorso tra i cunicoli delle fogne parigine.
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8.me
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- le Salles Pleyel, Chopin, Debussy, Rameaux, al Faubourg Saint-Honoré, sale da concerto dove si esibisce il Gotha musicale e artistico del mondo.
- il Parc Monceau.
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9.me
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10.me
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11.me
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12.me
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13.me
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14.me
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- il Musée du Montparnasse, ospitato in quella che fu la residenza dell'artista Marie Vassilieff, al numero 21 della Avenue du Maine, descrive la storia della grande comunità artistica di Montparnasse.
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15.me
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16.me
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'
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17.me
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- la Square des Batignolles
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18.me
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19.me
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- parco delle Buttes-Chaumont: il terzo parco di Parigi, per dimensioni, dopo La Villette e il giardino delle Tuileries; completamente artificiale, creato durante la ristrutturazione di Haussmann.
- La Villette, il più grande parco di Parigi (25 ettari); ospita moltissime strutture, a cominciare dalla Città della scienza.
- la Square de la Butte-du-Chapeau-Rouge
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20.me
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- il Père Lachaise: cimitero monumentale che ospita le tombe di molti personaggi famosi, francesi e non.
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Montmartre è stato per lungo tempo un villaggio separato da Parigi. Sull'origine del nome si fanno due ipotesi; potrebbe derivare da Mont Martis (il monte di Marte), poiché la collina fu la sede di un tempio dedicato a Marte, dio della guerra, sotto il periodo romano (sulla collina si trova anche un tempio dedicato a Mercurio); secondo un'altra ipotesi il nome deriva dalla notazione le mont du martyre (il monte del martirio), perché, secondo la leggenda, fu il posto in cui fu decapitato Saint Denis, primo vescovo di Parigi, attorno all'anno 250.
Quando Napoleone III ed il suo urbanista Barone Haussmann decisero di rendere Parigi la più bella città d'Europa, fu necessario garantire agli amici e finanziatori di Haussmann grandi appezzamenti di terreno vicino al centro della città; questo spinse gli abitanti originari verso i confini della città (Clichy, La Villette) e verso la collina di Montmartre. Dato che Montmartre era al di fuori dei confini della città, libera dalle tasse di Parigi e con una produzione di vino locale (tuttora conserva le uniche vigne di Parigi), divenne in breve una zona popolare per il divertimento. L'area si sviluppò come centro dell'intrattenimento decadente alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX, rappresentato dai cabaret del Moulin Rouge e de Le Chat noir (il gatto nero è tra l'altro il simbolo non ufficiale di Montmartre); in questo stesso periodo Montmartre fu il luogo prediletto da pittori come Pissarro, Toulouse-Lautrec, Steinlen, van Gogh, Modigliani, Picasso. In seguito, la collina è stata soppiantata, come quartiere dei pittori, da Montparnasse.
Nell'11º arrondissement, in prossimità di place de la Bastille, vi è uno dei centri della vita notturna di Parigi: rue de Lappe, una via stretta a traffico limitato in cui si trovano molti locali di ogni genere, ognuno con caratteristiche e peculiarità differenti e molto frequentati da giovani studenti. Anche nella stessa rue Oberkampf si trova una moltitudine di piccoli locali, alcuni aperti anche sino all'alba.
[modifica] Squadre sportive
Le squadre sportive parigine più famose sono il Paris Saint-Germain, una squadra di calcio, e lo Stade Français Paris, una squadra di rugby.
Nel baseball la città è rappresentata nel massimo campionato francese, il Championnat de France de baseball dal club universitario Paris Université Club, il quale ha vinto 21 titoli nazionali.
Nella pallacanestro, dopo la scomparsa nel 2007 del Paris Basket Racing, la principale squadra della città è il Paris-Levallois Basket.
- Le società sportive
- Le società sportive del passato
- Le società sportive del presente
- Le società polisportive del presente
[modifica] Periferia e regione della Grande Parigi (Île-de-France)
- quartiere degli affari
- La Défense – a ovest, ospita le sedi delle principali aziende, cinema e centri commerciali.
[modifica] Nomi di Parigi e dei suoi abitanti
Parigi è una città di genere maschile, come testimoniato dalle espressioni "le Grand Paris" o "le Vieux Paris". Ciò nonostante in ambito poetico viene spesso usata la forma femminile («Paris est une blonde, Paris reine du monde», Mistinguett).
In lingua francese la pronuncia del nome della città, Paris, nella convenzione dell'alfabeto fonetico internazionale è [paˈʀi].
Il nome latino classico della città era Lūtētia ([luːˈteːtɪa]), traslitterato dai francesi in Lutèce ([lyˈtɛs]). Il nome fu poi cambiato in Paris, derivato dal nome della tribù gallica dei Parisi.
Parigi è nota come "Paname" ([panˈam]) nel francese informale.
Gli abitanti di Parigi sono detti Parisiens ([paʀiˈzjɛ̃]) in francese e Parigots ([paʀiˈgo]) nel francese informale.
[modifica] Relazioni internazionali
(FR)
« Seule Paris est digne de Rome; seule Rome est digne de Paris »
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(IT)
« Solo Parigi è degna di Roma; solo Roma è degna di Parigi »
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( Gemellaggio tra le città di Roma e Parigi[15])
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Parigi è gemellata in modo esclusivo e reciproco con[16]:
- Algeri, dal 2003
- Riyad, dal 1997
- Buenos Aires, dal 1999
- Erevan, dal 1998
- Sydney, dal 1998
- Porto Alegre, dal 2001
- San Paolo, dal 2004
- Sofia, dal 1998
- Montréal, dal 2006
- Québec, dal 2003
- Santiago del Cile, dal 1997
- Pechino, dal 1997
- Seul, dal 1991
- Copenaghen, dal 2005
- Il Cairo, dal 1985
- Tbilisi, dal 1997
- Berlino, dal 1987
- Kyōto, dal 1985
- Tokyo, dal 1985
- Amman, dal 1987
- Atene, dal 2000
- Giacarta, dal 1995
- Beirut, dal 1992
- Casablanca, dal 2004
- Rabat, dal 2004
- Città del Messico, dal 1999
- Varsavia, dal 1999
- Lisbona, dal 1998
- Londra, dal 2001
- Praga, dal 1997
- Mosca, dal 1992
- San Pietroburgo, dal 1997
- Madrid, dal 2000
- Ginevra, dal 2002
- Tunisi, dal 2004
- Chicago, dal 1996
- San Francisco, dal 1996
- Washington, dal 2000
- San'a, dal 1987
- ^ Economist Intelligence Unit. (EN) "The cost of living in cities, Trop Cher?". 3 ottobre 2010. URL consultato in data 11 dicembre 2010.
- ^ Global 500 2009: Cities - FORTUNE on CNNMoney.com
- ^ "Petite couronne", area centrale dell'agglomerazione parigina
- ^ Météo gratuite, prévisions météo de Météorologic
- ^ Average temperatures for Paris - July 2010.
- ^ Relevés Paris-Montsouris 1961-1990
- ^ Données climatiques depuis 1873.
- ^ Ammiano Marcellino cita Lutezia come "Parisia civita".
- ^ Dati: prima del 1801 stime tratte da Fierro, op. cit., p. 278; censimenti a partire dal 1801.
- ^ (FR) L'émigration espagnole à Paris (1813-1844)
- ^ (FR) L'immigration des Espagnols dans le département de la Seine
- ^ (FR) Histoire des Juifs de France, Communauté Israélite de Strasbourg
- ^ (FR) La communauté turque, elle ne s’intègre pas, Netlex FOCUS, 28/04/2007
- ^ (FR) L'implantation des Chinois de France à Paris et en Ile-de-France, Dr Pierre Picquart, Chine Informations
- ^ Paris, capitale internationale. URL consultato in data 20 settembre 2009. (FR)
- ^ Les pactes d'amitié et de coopération, site officiel de la Ville de Paris.
- Nouvelle histoire de Paris; Association pour la publication d'une histoire de Paris: diff. Hachette, 1970-, 21 volumi.
- Jacques Hillairet, Dictionnaire historique des rues de Paris, 1600p., Éditions de Minuit, 1963 - ISBN 2-7073-1054-9
- Danielle Chadych e Dominique Leborgne, Atlas de Paris. Évolution du paysage urbain, Parigramme, 2002, 200 pagine.
- Jean Favier, Paris, deux mille ans d'histoire, Fayard, 1997, 1007 pagine.
- Jean-Robert Pitte (dir.) Paris: histoire d'une ville, Hachette, 1993, 192 pagine
- Alfred Fierro, Histoire et dictionnaire de Paris, Parigi, Éditions Robert Laffont, 1996.
- Pascal Varejka, Paris, une histoire en images. Architecture, économie, culture, société... 2000 ans de vie urbaine, Parigi, Parigramme, 2007, 192 pagine.
- Pascal Tonazzi, Florilège de Notre-Dame de Paris, Editions Arléa (Paris), 2007, ISBN 2-86959-795-9
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
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