I Paesi Bassi (denominazione ufficiale in lingua olandese: "Nederland" /ne:dərlɑnt/; sineddoche diffusa nel linguaggio comune, ma comunque molto impropria: Olanda)[1] sono uno Stato membro dell'Unione europea situato nell'Europa occidentale e costituente la parte principale del Regno dei Paesi Bassi il quale comprende anche le isole caraibiche di Aruba, Bonaire, Curaçao, Saba, Sint Eustatius e Sint Maarten.
I Paesi Bassi confinano a sud con il Belgio, a est con la Germania e a nord e ad ovest con il mare del Nord. La capitale dei Paesi Bassi è Amsterdam, ma il governo, il parlamento e la residenza del sovrano si trovano tutti a L'Aia (Den Haag), dove hanno pure sede la Corte internazionale di giustizia e la Corte Penale Internazionale.
I Paesi Bassi sono tra gli Stati membri fondatori della CECA, della CEE, e dell'Unione europea. Attualmente il sovrano è la regina Beatrice, mentre il primo ministro è Mark Rutte.
Nella lingua italiana ci si riferisce comunemente ai Paesi Bassi con "Olanda".[2] I Paesi Bassi vengono cioè identificati con una sua regione storica (regione che rappresenta la parte più popolata del Paese). In particolare il nome "Olanda" propriamente identifica soltanto due delle dodici province dei Paesi Bassi: l'Olanda Settentrionale e l'Olanda Meridionale. (Questo è simile a quanto accade per il Regno Unito al quale spesso ci si riferisce con "Gran Bretagna" o "Inghilterra" mentre nella realtà la Gran Bretagna e l'Inghilterra sono solo una parte del Regno Unito).
Allo stesso modo, l'aggettivo "olandese" è utilizzato per indicare tutto ciò che si riferisce ai Paesi Bassi e non solo all'Olanda. Inoltre, per quanto riguarda la lingua, in luogo dei più corretti "neerlandese" e "nederlandese", è corrente, per indicare la lingua ufficiale dei Paesi Bassi (parlata in tutto lo Stato, nonché nelle Fiandre, la parte nederlandofona del Belgio), l'uso del nome "olandese", che dovrebbe invece riguardare solo i dialetti parlati nelle province dell'Olanda Settentrionale e dell'Olanda Meridionale.
Sottomesso da Giulio Cesare nel I secolo a.C., il sud dei Paesi Bassi costituì la frontiera del mondo romano fino alla disgregazione dell'Impero.
In seguito nel paese si stanziarono Sassoni, Batavi, Frisoni e Franchi. Nell'VIII secolo i Paesi Bassi erano parte dell'Impero Carolingio fondato da Carlo Magno e nel X secolo del Sacro Romano Impero. Successivamente vi sorsero vari principati semi-indipendenti, anche se essi rimasero formalmente soggetti all'Impero fino al XV secolo, quando passarono sotto il controllo diretto della famiglia imperiale degli Asburgo.
Nel XVI secolo la Riforma protestante fu accolta con favore dalla popolazione olandese. L'imperatore Carlo V finì per accettare la situazione, ma dopo la sua abdicazione (1556) l'intransigenza del suo erede Filippo II (re di Spagna) provocò una rivolta, che scoppiò nel 1566 nelle Fiandre e dilagò poi per tutto il Paese. Ad essere contestati furono soprattutto le restrizioni delle autonomie locali messe in atto dalla politica accentratrice di Filippo II, nonché il rafforzamento dei poteri dell'Inquisizione. Numerosi calvinisti si diedero al saccheggio di chiese e alla distruzione di immagini sacre e il re di Spagna rispose inviando nei Paesi Bassi il terribile duca d'Alba che, costituendo nel 1567 il cosiddetto "tribunale dei torbidi", mise a morte centinaia di rivoltosi. Guglielmo d'Orange riuscì a fuggire in Germania e a tornare in patria nel 1572 con una flotta: scoppiò una nuova insurrezione contro la presenza spagnola. Le province del Belgio, che erano a maggioranza cattolica, dopo avere riacquistato la vecchia autonomia grazie alla mediazione di Alessandro Farnese, tornarono a riappacificarsi con la Spagna, mentre le province del Nord, quelle che oggi formano l'Olanda, proseguirono nella lotta. Anche in virtù della bancarotta di Filippo II del 1575, gli insorti riuscirono infine a dichiarare l'indipendenza nel 1579, ma fu solo nel 1648, con la pace di Vestfalia alla fine della Guerra dei Trent'anni, che anche la Spagna ne riconobbe l'effettiva autonomia e sovranità.
Nel XVII secolo gli olandesi fondarono numerose colonie in India, Indonesia, Africa e nelle Americhe, i cui commerci furono gestiti dalla Compagnia Olandese delle Indie Occidentali. Tuttavia il secolo terminò con una serie di guerre che segnarono la fine dell'espansione dei Paesi Bassi.
Il successivo XVIII secolo fu relativamente tranquillo fino alla Rivoluzione francese del 1789: pochi anni dopo i francesi invasero i Paesi Bassi, dove costituirono dapprima la Repubblica Batava e poi il Regno di Olanda, fino a che non li annessero alla Francia.
Il Congresso di Vienna restaurò lo Stato olandese, trasformandolo in monarchia. Il regno perse vari possedimenti extraeuropei, ma vi furono accorpati il Belgio ed il Lussemburgo. Questa situazione non durò a lungo: nel 1830 il Belgio ottenne l'indipendenza grazie all'aiuto francese e nel 1839 anche il Lussemburgo divenne indipendente.
I Paesi Bassi proclamarono la propria neutralità in entrambe le guerre mondiali. Nella Prima guerra mondiale essa venne sostanzialmente rispettata. Invece nella seconda guerra mondiale il paese fu occupato dalla Wehrmacht nel corso della campagna di Francia. Il paese fu posto sotto l'amministrazione di un reichskommissariat tedesco: Arthur Seyß-Inquart; molti furono gli ebrei deportati e le fucilazioni collettive. La resistenza che si sviluppò fu assai ramificata e ben organizzata, ma gli Alleati vi fecero poco affidamento. Nel 1942 anche il vasto impero coloniale nel Pacifico (Indonesia ed isole adiacenti) venne occupato dal Giappone. Nel settembre 1944 gli Alleati, liberati Francia e Belgio, erano ai confini dei Paesi Bassi, ma lì si fermarono per scarsità di carburante e stanchezza delle truppe. Il maresciallo Montgomery diede inizio all'operazione Market-Garden, grande offensiva aviotrasportata, che però fallì a causa dell'inaspettata resistenza tedesca, delle incomprensioni negli alti comandi e delle avverse condizioni meteorologiche. I morti e le distruzioni provocati furono ingenti. I tedeschi si riorganizzeranno, contendendo il paese all'avanzata alleata. La liberazione giunse solo nel maggio 1945.
Nel 1948 i Paesi Bassi formarono l'unione doganale del Benelux con Belgio e Lussemburgo. A partire dal 1949 i Paesi Bassi rinunciarono a gran parte del loro impero coloniale. Grazie anche agli aiuti statunitensi del Piano Marshall la perdita delle colonie non portò a difficoltà economiche, anzi l'economia olandese attraversò una fase di rapida crescita.
Nel 1954 le relazioni coloniali fra Paesi Bassi, Suriname e la colonia di Curaçao e le sue dipendenze (chiamate in seguito Antille Olandesi), si interruppero. Suriname e le Antille Olandesi ottennero lo status di "stato", il che garantiva loro autonomia negli affari interni: i Paesi Bassi rinunciarono a una porzione di sovranità sul regno (in materia di affari esteri e cittadinanza). Con lo statuto venne istituito un nuovo regno federale.
Nel 1975 il Suriname lasciò il Regno dei Paesi Bassi e divenne una repubblica indipendente. Nel 1986 Aruba (fino ad allora parte delle Antille) ottenne lo status di nazione, e divenne indipendente dalle Antille, ma restò sempre all'interno del Regno. Da allora e sin al 2010, il Regno dei Paesi Bassi consisteva di tre parti costituenti i Paesi Bassi, le Antille Olandesi e Aruba. Il 10 ottobre 2010, in seguito a referendum le Antille Olandesi si sono divise: le isole di Bonaire, Saba e Sint Eustatius (isole BES) sono diventati comuni a statuto speciale dei Paesi Bassi, mentre Curaçao e Sint Maarten hanno ottenuto lo status di nazioni costitutive del Regno.
La politica estera olandese è dominata dall'impegno a creare o rafforzare le istituzioni internazionali di cui fa parte, come l'ONU, la NATO e l'Unione Europea.
Tipico paesaggio dei Paesi Bassi.
La principale caratteristica della geografia olandese è la piattezza del territorio: circa il 50% della superficie si trova a meno di 1 metro sotto il livello del mare. Una catena di dune e dighe lungo le coste e le rive dei fiumi principali impediscono che queste zone vengano inondate, mentre numerose stazioni di pompaggio provvedono a rimuovere l'acqua piovana in eccesso.
La lotta per strappare il territorio al mare ed ai fiumi è uno dei temi ricorrenti della storia e della geografia olandese. Infatti buona parte del territorio è costituito da polders, ovvero da terreni strappati al mare o a lagune e paludi costiere.
Il punto più elevato dei Paesi Bassi è il Vaalserberg (321 m s.l.m.), nell'estremo sud-est del paese.
I Paesi Bassi sono divisi in due parti principali da un intricato sistema di fiumi che ha origine dalla Schelda, e soprattutto dalla Mosa e dal Reno, che in territorio olandese formano un complicato delta, I cui rami più importanti sono noti come Waal, Lek, IJssel e Amstel.
Questa divisione è rilevante anche dal punto di vista culturale, come evidenziato dai differenti dialetti parlati nel nord e nel sud, ed ancor più dalla predominanza cattolica nella regione a sud dei fiumi e protestante calvinista nel nord, in particolare nelle province frisone a nord dell'IJssel.
La geografia olandese ha subito consistenti evoluzioni in età storica. Nel 1287 una grande tempesta travolse le dune costiere e permise al mare di riversarsi nell'interno del Paese, formando il golfo noto come Zuiderzee. Nel 1932, con la costruzione della cosiddetta piera (diga di sbarramento) fra la Frisia e l'Olanda settentrionale questo golfo è stato nuovamente separato dal mare e trasformato nel lago IJsselmeer, che è poi stato parzialmente prosciugato, formando la provincia di Flevoland.
Il clima dei Paesi Bassi è oceanico temperato. Gli inverni non sono eccessivamente freddi e le temperature medie di gennaio sono comprese tra i +3/+3,5 °C della costa atlantica nord-occidentale e i +1/+1,5 °C delle zone sud-orientali al confine con la Germania, anche in pieno inverno non sono affatto rare le giornate nuvolose o coperte, caratterizzate da venti occidentali miti e da temperature di alcuni gradi sopra lo zero, mentre quando predominano masse d'aria fredda di origine artica, marittima o continentale, si possono registrare forti gelate notturne e la temperatura può restare diversi gradi al di sotto dello 0 °C anche nelle ore diurne, non rare le nevicate, ma la persistenza della neve al suolo è in genere piuttosto breve. L'estate è fresca e moderatamente piovosa, con temperature medie di luglio comprese tra i +16 °C del litorale Atlantico settentrionale e i +19 °C delle zone sud-orientali. Le precipitazioni seppure non particolarmente abbondanti (quasi ovunque comprese tra i 600 e i 700 mm/m²) sono ben distribuite in ogni mese dell'anno, con un massimo relativo in autunno (settembre-ottobre) e un minimo, poco pronunciato, verso la fine dell'inverno (novembre).
La popolazione dei Paesi Bassi è di circa 16 milioni di abitanti[3], con una densità di 397 ab/km² e con una popolazione urbana del 89,6%.[senza fonte]
Popolazione in migliaia - Dati del 2005 a cura della
FAO
[modifica] Multiculturalismo
Nei Paesi Bassi negli ultimi anni, come in altri stati dell'Unione Europea, si è assistito a un ampio dibattito sul multiculturalismo. Si stima che circa il 21% della popolazione abbia uno o entrambi i genitori nati all'estero.
Sta facendo parecchio discutere i politici olandesi, negli ultimi tempi, il dato che riguarda la città di Rotterdam: attualmente un terzo degli abitanti è nato all'estero, prevalentemente in paesi mediorientali o nordafricani. A Rotterdam, peraltro, il tasso di fecondità dei cittadini olandesi autoctoni è bassissimo, mentre quello degli immigrati è ampiamente superiore alla soglia di rimpiazzo, tanto che nelle scuole elementari e medie circa due bambini su tre sono immigrati o figli di immigrati.[4] È stato calcolato che, se proseguono le tendenze attuali, entro il 2015 l'islam diventerà la religione predominante in città.[5]
L'attuale composizione etnica del Paese è la seguente:
- 80,9% olandesi
- 2,4% indonesiani
- 2,4% tedeschi
- 2,2% turchi
- 2,0% surinamesi
- 1,9% marocchini
- 0,8% originari delle Antille olandesi e di Aruba
- 6,0% altri[senza fonte]
il blu rappresenta i cattolici, il rosso il verde e il viola i protestanti, l'azzurro i musulmani, il blu le altre religioni, e l'arancione i non catalogati
Le religioni più diffuse nei Paesi Bassi sono il protestantesimo (specie nella forma calvinista della Chiesa riformata olandese) nel nord e il cattolicesimo nelle province meridionali (vedi Chiesa cattolica nei Paesi Bassi). Gli olandesi si dichiarano al 34% credenti in Dio, al 37% credenti in una qualche sorta di spirito o forza vitale, al 27% non credenti.[6]
Fino alla seconda guerra mondiale la minoranza ebraica ammontava a 140.000 unità; a causa dell'Olocausto (102.000 vittime) e della successiva emigrazione verso Israele, questo numero è fortemente diminuito ed oggi si stimano solo alcune decine di migliaia di appartenenti.[senza fonte]
A partire dagli anni sessanta l'arrivo di lavoratori stranieri (specialmente dalla Turchia, dal Marocco e da altri paesi del Maghreb) e di numerosi cittadini olandesi originari delle colonie ha grandemente aumentato il numero di musulmani nei Paesi Bassi. Oggi i musulmani sono circa 945.000 (circa 5% della popolazione).[senza fonte]
Fin dal XVI secolo i Paesi Bassi sono stati considerati uno dei luoghi più tolleranti del mondo in materia religiosa. Tuttavia; negli ultimi anni gli omicidi dell'uomo politico Pim Fortuyn (nel 2002, ad opera di un estremista di sinistra) e del regista Theo van Gogh (nel 2004, ad opera di un estremista islamico) hanno parzialmente scosso la fiducia dell'opinione pubblica in questo approccio.
La lingua nazionale è il nederlandese (più conosciuto, anche se impropriamente, come olandese), che è una lingua germanica. Inoltre nella provincia di Frisia e nelle vicinanze il frisone è parlato da circa 700.000 persone ed è riconosciuto come lingua ufficiale di tutti i Paesi Bassi. La Frisia è una regione bilingue, in quanto sia il frisone sia il nederlandese sono riconosciuti come lingue ufficiali.
Inoltre sono parlati vari dialetti sassoni e francofoni come il Nedersaksisch (Basso Sassone, parlato nel nord-est) ed il Limburgs (nel Limburgo), che hanno qualche forma di riconoscimento ufficiale.
Vi sono poi le lingue parlate dai numerosi immigrati, fra cui l'arabo, il turco, il cinese, il malese e le altre lingue della regione indonesiana.
Infine, buona parte della popolazione conosce almeno l'inglese ed ha nozioni di francese e tedesco.
[modifica] Ordinamento dello Stato
[modifica] Suddivisioni amministrative
Il Paese è diviso in 12 Province (Brabante Settentrionale, Drenthe, Flevoland, Frisia, Gheldria, Groninga, Limburgo, Olanda meridionale, Olanda settentrionale, Utrecht, Overijssel e Zelanda), a loro volta divise in un totale di 443 municipalità ordinarie (gemeenten) e 3 municipalità speciali d'oltremare; esse sono governate da consigli provinciali e municipali.
[modifica] Città principali
Altre città importanti sono Rotterdam e L'Aia.
[modifica] Ordinamento scolastico
L'istruzione elementare (fra i 6 ed i 12 anni) è stata resa obbligatoria nel 1900 (l'obbligo fu poi esteso fino ai 15 anni nel 1969 e fino a 16 anni nel 1975) e l'analfabetismo è praticamente scomparso.
Nei Paesi Bassi l'istruzione è obbligatoria fra i 5 ed i 16 anni. Esistono scuole pubbliche, scuole speciali e scuole private. Le scuole pubbliche sono finanziate dal governo e controllate dalle amministrazioni locali. Le scuole speciali ricevono dal governo il medesimo trattamento finanziario delle scuole pubbliche, ma rispondono a una particolare commissione: queste scuole sono generalmente basate su qualche genere di religione, ideologia o filosofia educativa, per cui esistono ad esempio scuole speciali cattoliche, o scuole speciali basate sul metodo Montessori. Le scuole speciali possono rifiutarsi di ammettere uno studente nel caso i suoi genitori (o lui stesso, se maggiorenne) indichino di non rispettare i valori morali propugnati dalla scuola stessa. Le scuole private non ricevono fondi governativi e godono di maggiori libertà (riguardo ad es. alle ammissioni). Tuttavia, come tutte le altre scuole, anche le scuole private sono soggette al controllo di un'agenzia governativa chiamata Onderwijsinspectie (ispettorato dell'educazione), che ha il potere di chiuderle nel caso di gravi violazioni.
Le scuole si dividono in elei (Basisonderwijs, di 8 anni; le prime due classi comprendono bambini di 4 e 5 anni), secondarie (Voortgezet Onderwijs, da 4 a 6 anni, secondo il tipo di scuola; coloro che seguono un corso di 6 anni possono accedere direttamente all'università) e terziarie o professionali (di diversi tipi e che forniscono una specializzazione professionale o consentono di intraprendere studi universitari).
[modifica] Scuole secondarie
Nei Paesi Bassi si possono scegliere una serie di tipi di scuole superiori, che differiscono nella maggiore o minore attenzione data alle materie teoriche. il livello più basso, paragonabile alle professionali, è il VMBO che però spesso diventa un bacino che raccoglie sia studenti che preferiscono materie pratiche, sia casi disperati che devono arrivare a 16 anni. Molti genitori cercano di evitarlo proprio per questo motivo. Seguono Havo, VWO e Gimnasium che danno tutti accesso al'università, i primi due con uno o più anni integrativi dopo le elementari, che si chiamano classi ponte. Il gimnasium è un po' l'equivalente del liceo classico, con latino e greco e una serie di altre materie che definiscono l'indirizzo umanistico o scientifico.
[modifica] Sistema sanitario
Le forze armate dei Paesi Bassi sono divise in quattro elementi, come la Koninklijke Marechaussee, che svolge compiti di Polizia come i carabinieri italiani
Il Regno si fonda sullo Statuto del Regno dei Paesi Bassi; questo documento è applicabile in ogni parte del regno.
Ognuna delle tre parti costituenti possiede la propria costituzione: la Costituzione dei Paesi Bassi (Grondwet van het Koninkrijk der Nederlanden), la Costituzione delle Antille Olandesi (Staatsregeling van de Nederlandse Antillen), e la Costituzione di Aruba (Staatsregeling van Aruba). Ognuna delle tre parti possiede anche una propria amministrazione ed un proprio parlamento. Insieme formano una federazione sotto una monarchia ed un singolo Capo di Stato. Le istituzioni a livello federale sono in gran parte quelle olandesi, con o senza la rappresentanza dei territori d'oltremare.
I Paesi Bassi adottarono una Costituzione fin dalla fondazione del regno (1815).
Il sovrano ha un ruolo largamente cerimoniale; i suoi compiti principali sono la scelta del primo ministro e la nomina dei giudici. Il sovrano può essere sia un re che una regina, ma curiosamente tutti i sovrani del XX secolo sono stati delle regine.
Una commissione congiunta ha proposto alcune riforme significative per le Antille Olandesi che ha portato il 28 novembre 2005 a siglare un accordo tra il Governo federale e i Governi di ognuna delle isole che entrerà in vigore il 1 luglio 2007[7]. Secondo queste riforme, Curaçao e Sint Maarten adotteranno uno status aparte (divenendo due nuovi Stati entro il Regno dei Paesi Bassi)[7]. Bonaire, Saba e Sint Eustatius diverranno parte dello Stato dei Paesi Bassi come openbaar lichaam[8] o municipalità speciali (bijzondere gemeente)[9]. Queste municipalità somiglieranno sotto molti aspetti ad ordinari Comuni olandesi (avranno un sindaco[10] ed un consiglio comunale), e introdurranno la maggior parte della legge olandese, sebbene mantenendo transitoriamente le leggi delle Antille Olandesi[8] Ci saranno, comunque, alcune deroghe per queste isole a causa della loro distanza dai Paesi Bassi continentali, e non saranno obbligate ad adottare l'euro[10].
Il Governo del Regno consisterà del governo dei Paesi Bassi e di un ministro per ciascuno Stato caraibico (Aruba, Curaçao e Sint Maarten); le municipalità speciali saranno rappresentate nel governo dei Paesi Bassi facendo parte integrante di questi e potendo votare per il parlamento di Amsterdam[8]
Per Bonaire, Saba e Sint Eustatius, i Paesi Bassi hanno proposto di condurre uno studio[11] per la concessione dello status di Regioni Ultraperiferiche dell'Unione Europea[8].
Il Parlamento (noto come 'Stati Generali') esercita il potere legislativo ed è composto di una camera bassa (150 membri) ed una camera alta (75 membri) con poteri ridotti.
Dopo essere stati coinvolti nella Seconda guerra mondiale i Paesi Bassi hanno abbandonato la loro tradizionale neutralità, proponendosi di favorire l'integrazione europea, le relazioni transatlantiche, lo sviluppo del Terzo Mondo, la diffusione della democrazia ed il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani. I Paesi Bassi generalmente perseguono i propri interessi nel quadro di organizzazioni multilaterali come l'Unione europea, l'ONU e molte altre.
La politica dei Paesi Bassi in materia di sicurezza è principalmente basata sulla partecipazione alla NATO, di cui il paese è membro dal 1949. I Paesi Bassi hanno inviato truppe per le forze di peacekeeping dell'ONU in Bosnia. Molto più controverso è stato l'invio di un contingente di oltre 1.000 uomini nella coalizione internazionale dell'Iraq, tanto che nella primavera 2005 questo è stato ritirato. Un contingente olandese di circa 1.000 uomini si trova attualmente in Afghanistan.
I Paesi Bassi hanno un'economia prospera ed aperta, nella quale il governo ha alquanto ridotto il proprio ruolo a partire dagli anni ottanta. Il settore pubblico raccoglie comunque il 46% del PIL. Essendo uno dei 12 membri della prima ora dell'unificazione monetaria europea, il 1º gennaio 1999 i Paesi Bassi hanno sostituito il fiorino olandese con l'euro, anche se la nuova valuta ha fatto la sua comparsa fisica solo nel gennaio del 2002.
Come in gran parte delle economie più sviluppate, il principale settore economico è quello dei servizi, che contribuisce molto più della metà del PIL. In particolare sono importanti le imprese di trasporto e distribuzione, le banche e le assicurazioni. Molto sviluppato è il settore della progettazione architettonica ed urbanistica, che concentra in questo paese almeno una decina dei primi cento studi di architettura del mondo.
L'attività industriale ed estrattiva fornisce circa il 30% del PIL. Le industrie più sviluppate sono quella chimica, quella alimentare, quella elettrica ed elettronica e quella delle costruzioni. I Paesi Bassi sono anche importanti produttori di gas naturale.
Il settore agricolo contribuisce circa il 4% del PIL, ed impiega il 4% della manodopera attiva. Grazie all'elevata meccanizzazione, l'agricoltura olandese fornisce grandi surplus che possono essere destinati all'industria alimentare ed esportati. I Paesi Bassi sono al terzo posto al mondo per valore delle loro esportazioni agricole.
Il paesaggio olandese è piatto ed estremamente verdeggiante, percorso da fiumi, spesso abitato da numerose mucche.
Attrazioni particolari sono costituite dalle dighe (ad es. quelle del Piano Delta, o la grande Afsluitdijk), dai campi di tulipani e dai mulini a vento.
Sono numerose le dune, specialmente lungo le coste, ma anche nell'interno (ad es. nel parco degli Hoge Veluwe, in Gheldria).
Le coste sono basse e sabbiose. Nel nord le Isole Frisone Occidentali sono separate dal continente dal Waddenzee (mare dei guadi) che presenta fondali così bassi che con la bassa marea è possibile camminare dalla costa fino alle isole. Le isole stesse (Texel, Vlieland, Terschelling, Ameland e Schiermonnikoog) sono grandi banchi di sabbia che proteggono la costa, coperte da dune e da foreste di pini.
[modifica] Parchi nazionali
I parchi nazionali Olandesi coprono 1.065 km², ovvero circa il 3% del territorio dei Paesi Bassi. I parchi sono piuttosto piccoli e non sono pensati per custodire delle grandi meraviglie naturali, ma per preservare aree particolari che sono rimaste relativamente immuni allo sviluppo agricolo ed industriale.
Al momento esistono 11 parchi nazionali. I più famosi gli Hoge Veluwe, il Biesbosch ed il parco di Schiermonnikoog (sull'omonima isola).
[modifica] Pittura e arti figurative
La pittura olandese ha una grande tradizione che risale almeno ai maestri fiamminghi del tardo medioevo e del primo rinascimento (Jan Van Eyck, Hyeronimus Bosch, Pieter Bruegel il Vecchio).
Come in campo politico, il XVII secolo fu il secolo d'oro della pittura olandese, con le opere di Rembrandt van Rijn, Johannes Vermeer, Frans Hals, Jacob Van Ruisdael e molti altri.
Molti anche gli artisti attivi nell'800, come l'impressionista Isaac Israëls. Tuttavia il più famoso pittore olandese fu sicuramente Vincent van Gogh, attivo prima il Olanda, poi in Francia alla fine del XIX secolo.
Nel corso del XX secolo altri importanti artisti olandesi sono stati Piet Mondrian (iniziatore del movimento artistico De Stijl), Theo Van Doesburg, M. C. Escher, i pittori Geer van Velde e Bram van Velde, Peter Alma. Di grande importanza per il design l'opera di Gerrit Rietveld.
I primi olandesi a raggiungere fama internazionale per i propri scritti furono probabilmente i filosofi Erasmo da Rotterdam e Spinoza, che furono attivi nel XVI e nel XVII secolo. Essi però generalmente non scrissero in olandese, bensì in latino.
Nel XVII secolo tuttavia l'olandese iniziò ad essere usato come lingua letteraria, ad esempio dal drammaturgo Joost van den Vondel e da P. C. Hooft; la prima traduzione in olandese della Bibbia, nota come De Statenbijbel risale al 1637 ed è considerata una delle pietre miliari nell'evoluzione della lingua olandese.
Nel XIX secolo Multatuli pubblicò quello che probabilmente è il più importante romanzo della letteratura olandese, Max Havelaar; in esso si denunciava il cattivo trattamento degli indigeni nelle colonie olandesi.
L'opera letteraria olandese più nota è invece il Diario di Anna Frank, anche se formalmente la sua autrice non ha mai avuto la cittadinanza olandese (la famiglia Frank era originaria della Germania, da cui era fuggita alla fine degli anni trenta).
[modifica] Musica e danza
Il contributo olandese al patrimonio storico della musica classica mondiale è alquanto scarso, principalmente perché i calvinisti consideravano frivola la musica. Salvo che il primo metodo per fortepiano della storia della musica fu pubblicato da Francesco Pasquale Ricci, maestro di cappella Imperiale in Olanda, e dedicato alla principessa Louise d'Orange Nassau (poi ripubblicato con una seconda parte di J.C. Bach, suo amico, nel 1786 circa) m e che ebbe compositrici quali la Duchessa di Boetzelaer. Al giorno d'oggi comunque vi sono numerose orchestre (fra cui la più famosa è quella del Concertgebouw di Amsterdam) ed alcuni teatri d'opera (in particolare il Muziektheater di Amsterdam) e notevoli esecutori di musica antica.
Nel campo della musica Jazz i Paesi Bassi hanno un ruolo importante in Europa: sono sede del più importante festival jazz d'Europa (il Festival Jazz del Mare del Nord, tenuto in estate all'Aia). Possiedono numerosi conservatori che insegnano il jazz ad alto livello e possono quindi vantare numerosi e ottimi esecutori, per citarne alcuni: Peter Beets, Fay Claassen, Heyn Van de Geyn.
I Paesi Bassi possono vantare un ruolo importante anche nella musica metal. Essi infatti sono patria di diverse band che si sono distinte per l'innovazione verso un metal meno purista e che si sono dedicate invece a provare le varie combinazioni tra metal e musica classica e sinfonica, creando varie versioni di Symphonic Metal e Gothic Metal. I maggiori esponenti di tale genere sono i The Gathering, gli Ayreon, gli Stream of Passion, gli After Forever, i Within Temptation e gli Epica.
I Paesi Bassi (specialmente la provincia del Limburgo) sono una delle nazioni in cui la musica per orchestre di fiati conosce il maggiore sviluppo. Possiedono infatti alcune delle migliori orchestre di fiati del mondo, e ogni quattro anni organizzano, nella città di Kerkrade, il World Music Contest, universalmente riconosciuto come il più importante concorso mondiale per orchestre di fiati, fanfare e brass band.
Amsterdam è poi una delle scene più importanti al mondo per la musica pop-rock e per la cosiddetta world music.
I Paesi Bassi sono all'avanguardia per la danza moderna, con importanti compagnie all'Aia (Nederlands Dans Theater, Introdans) e Rotterdam (Scapino ballet, Danse Academie). La compagnia Nazionale di Balletto di Amsterdam tende invece ad eseguire principalmente un repertorio classico.
I Paesi Bassi sono il luogo di sviluppo di molti generi di musica elettronica tra cui la gabber e la trance. I maggiori esponenti di questo genere nel panorama europeo e internazionale sono senz'altro Tiësto e Armin Van Buuren, rispettivamente i dj n.2 e 1 nel mondo secondo "DJ Mag".[12]
L'industria cinematografica olandese è piuttosto piccola e produce circa 20 pellicole all'anno, spesso cofinanziate dallo Stato. Fra i registi olandesi si segnalano il documentarista Joris Ivens ed i noti registi hollywoodiani Paul Verhoeven (RoboCop, Basic Instinct) e Jan de Bont (Speed). Fra gli attori il più famoso è indubbiamente Rutger Hauer.
Fra i più famosi film realizzati nei Paesi Bassi si segnalano Amsterdamned, L'albero di Antonia e Fanfara.
Nei Paesi Bassi si tengono annualmente diversi festival cinematografici, fra cui il Festival Internazionale del Cinema di Rotterdam (in febbraio) e l'International Documentary Film Festival di Amsterdam (IDFA) a novembre.
Generalmente i film stranieri non vengono doppiati, ma vengono semplicemente sottotitolati in olandese.
Come nella maggior parte degli altri paesi sviluppati, molti degli abitanti dei Paesi Bassi praticano qualche sport a livello amatoriale: oltre un quarto degli olandesi frequenta almeno uno degli oltre 35.000 centri sportivi del paese, e due terzi della popolazione oltre i 15 anni pratica qualche sport. Come altrove, lo sport è anche un importante fenomeno sociale e di costume.
Gli sport più popolari, sia dal punto di vista della pratica attiva che dell'affluenza di pubblico sono il calcio, il ciclismo, il pattinaggio, l'hockey su prato ed il tennis, nei quali i Paesi Bassi possono spesso vantare squadre ed atleti di ottimo livello. La nazionale di calcio olandese ha conquistato tre secondi posti nelle fasi finali dei campionati mondiali di calcio (1974, 1978 e 2010) e ha vinto i campionati europei nel 1988. Altro sport molto popolare è il baseball: nel 2011 la nazionale ha vinto il campionato mondiale disputatosi a Panama e, insieme all'Italia, è la principale potenza europea del "batti e corri".
Da qualche decennio è entrata a far parte dell'interesse degli abitanti anche la pallavolo, sport nel quale, sul finire degli anni '90, grazie alle imprese della propria nazionale maschile, è stata fra le prime potenze a livello mondiale. Da ricordare infatti, il titolo europeo del 1997, ma soprattutto, l'oro olimpico ad Atlanta '96, ottenuto a spese dell'Italia.
Dal punto di vista dei risultati e del numero di partecipanti i Paesi Bassi sono da sempre la patria del kickboxing, vantando le migliori scuole del mondo in tale disciplina ed atleti che hanno scritto la storia di tale sport, come i pluricampioni K-1 Peter Aerts, Ernesto Hoost e Semmy Schilt[13]; di riflesso eccellono anche in altri sport da combattimento come le arti marziali miste, dove lottatori come Bas Rutten, Alistair Overeem e Marloes Coenen si sono resi protagonisti a livello internazionale.
Esistono anche diversi sport tipici olandesi; uno dei più curiosi è il fierljeppen, una sorta di "salto in lungo con l'asta" che si ritiene essere nato dalla pratica dei contadini frisoni di attraversare piccoli canali saltandoli con l'aiuto di un'asta.
Due ragazze nel costume tipico a cavallo tra il XIX e XX secolo
La bicicletta (de fiets in olandese) è uno dei mezzi di trasporto più diffusi e utilizzati. Normalmente ogni famiglia ne possiede più di una e davanti alle stazioni ferroviarie se ne vedono a centinaia incatenate nei parcheggi ad esse adibiti. La tipologia del territorio, particolarmente pianeggiante, è adatta a questo mezzo di trasporto pratico, economico e non inquinante.
Pare che un tempo circa 10.000 mulini a vento abbiano punteggiato la campagna olandese, anche se ora ne restano solo poco più di 500. Introdotti in Europa nel XII secolo, ebbero grande diffusione nei Paesi Bassi per via del territorio piatto, che rende difficile costruire mulini ad acqua ma non ostacola il vento e consente di sfruttarne tutta la forza. Usati per distribuire l'acqua, prosciugare la terra, macinare il grano, i mulini a vento sono un elemento caratteristico del paesaggio e quelli che restano sono spesso preservati come monumenti; alcuni sono tuttora in funzione.
Uno dei più conosciuti simboli dei Paesi Bassi è il costume cosiddetto "da olandesina", con la tipica cuffietta a punta, le trecce bionde e gli zoccoli di legno. Come tutti i costumi tradizionali, non viene più indossato nella vita di tutti i giorni, ma i pochi che ne possiedono uno (spesso in qualità di membri di qualche organizzazione "storica") lo sfoggiano solo in occasioni particolari, come feste religiose e popolari; fanno eccezione alcuni piccole località (come Marken) che sono diventate attrazioni turistiche per via del fatto che buona parte della popolazione fa ancora uso dei costumi tradizionali.
I Paesi Bassi sono anche famosi per gli zoccoli, oggetti molto pratici perché con la terra umida, la pioggia e il freddo essi sono molto resistenti e tengono caldi i piedi. Si ha notizia del loro uso a partire dal tardo medioevo quando venivano usati dai contadini che lavoravano soprattutto nelle zone paludose. Fatti di legno di pioppo o di salice (alberi che abbondano nelle zone umide e pianeggianti dei Paesi Bassi, il cui legno consiste di fibre resistenti ed elastiche, facilmente lavorabili), essi non hanno cuciture o pezzi incollati o ad incastro ma vengono da un unico pezzo di legno. Un tempo venivano intagliati a mano, mentre ora generalmente vengono torniti a macchina. Oggi alla produzione "normale" (piuttosto rustica e che viene veramente utilizzata nelle campagne, per quanto sempre di meno), si è aggiunta quella "decorativa", in cui gli zoccoli sono dipinti e decorati in vari modi; questo tipo di produzione è spesso destinata ai turisti.
Tulipani nel Mercato dei Fiori di Amsterdam (1999)
I tulipani sono originari dell'Asia. Furono portati nei Paesi Bassi dal botanico austriaco Carolus Clusius nel XVII secolo; la loro coltivazione si diffuse rapidamente in tutto il Paese, concentrandosi particolarmente nell'Olanda propriamente detta. Ogni inverno i coltivatori olandesi piantano i bulbi e in primavera raccolgono i tulipani arancioni, rossi, gialli, rosa, bianchi, viola, indaco. I bulbi dei tulipani vengono esportati in tutto il mondo. Al mercato delle pulci di Amsterdam si possono acquistare bulbi e tulipani multicolori.
I Paesi Bassi (ed in particolare l'Olanda) producono una notevole varietà di formaggi e ne esportano migliaia di tonnellate in tutto il mondo. Ancora oggi in diverse cittadine, come ad esempio Edam, esiste la pesa pubblica del formaggio; a Bodegraven, Woerden e Gouda (cittadine che hanno dato il loro nomi a diversi tipi di formaggi) durante la settimana si tiene il mercato del formaggio.
[modifica] Legislazione libertaria
I Paesi Bassi hanno mantenuto una condotta tendenzialmente liberista e di tolleranza in numerosi settori. Le droghe leggere sono legali per i maggiorenni; le case di tolleranza sono aperte a tutte le prostitute; i matrimoni omosessuali con diritto all'adozione sono legali; sono permesse unioni civili tra più persone (poligamia)[14]; l'iter per il divorzio è breve; l'aborto è legale; l'eutanasia è legale, anche per i bambini, ma (in quest'ultima eventualità) solo in casi ritenuti gravissimi e dopo pronunciamenti giudiziari.
La principale attrazione turistica dei Paesi Bassi è indubbiamente la capitale Amsterdam, detta da alcuni "la Venezia del nord" per via del centro storico attraversato da numerosi canali. Fra le altre cose, Amsterdam è famosa per la sua atmosfera cosmopolita e variegata che comprende attrazioni come il quartiere a luci rosse e i suoi Coffee-shop. Fra le altre città, le più interessanti dal punto di vista turistico sono probabilmente L'Aia, dove ha sede il governo; Delft, famosa per le sue ceramiche "blu"; Rotterdam, che ha il porto più grande d'Europa, Utrecht ed Haarlem. Fra i centri minori si segnalano Nimega, 's Hertogenbosch, Deventer, Eindhoven, Groninga, Volendam e Marken.
I musei più importanti e famosi dei Paesi Bassi sono il Rijksmuseum ed il Van Gogh Museum, entrambi situati ad Amsterdam. Ad Amsterdam si trova anche la casa di Anna Frank, ora trasformata in museo.
Fuori da Amsterdam si segnalano il Museo Frans Hals di Haarlem, la Mauritshuis e il Gemeentemuseum dell'Aia, il Museo Boijmans van Beuningen di Rotterdam, il Van Abbemuseum di Eindhoven nel Noord-Brabant, ed il Museo Kröller-Müller, situato nel parco nazionale degli Hoge Veluwe.
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