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Saronno (Varese): 27-09 Corteo contro gli sgomberi e per le case e gli spazi occupati

27 settembre 2014 telos

SABATO 27 SETTEMBRE
CORTEO A SARONNO
ore 14.30 in piazza San Francesco, Saronno
CONTRO GLI SGOMBERI
PER LE CASE E GLI SPAZI OCCUPATI

Ottenere agibilità; prendersi spazi; costruire luoghi dove potersi esprimere liberamente; strappare momenti di libertà e di autodeterminazione; respirare e non più soffocare nel grigiore!
Uscire dalla noia e dalla banalità della vita preconfezionata: di questo stiamo parlando.
Uno spazio fisico può, in certi casi, riuscire a soddisfare questi bisogni; ma si deve fare i conti con la realtà circostante.
Sappiamo bene che luoghi di questo tipo non sono ben accetti dal potere costituito e quindi devono essere distrutti.
Se nella prassi uno sgombero può chiudere un luogo fisico, ciò che è stato non può essere cancellato.
Da quando il TeLOS non esiste più come spazio le iniziative di piazza sono aumentate esponenzialmente, ciò che poteva sembrare imbrigliato fra quattro mura si è riversato all’esterno, come un vaso di Pandora.
Il TeLOS per 5 anni è stato associato ad uno stabile colorato, ma quello che stiamo raccogliendo in queste settimane ci dice che è stato molto di più. Quello che più di ogni altra cosa ha rotto l’apatia imperante anche in una città come Saronno è un modo diverso di stare insieme, di fare comunità, di relazionarsi e di opporsi al marcio che ci circonda.

Il corteo del 27 vuole ricordare a chi ci impone una vita su due soli binari che non abbiamo voglia di seguirli: decidiamo noi come e dove muoverci, se e quando deragliare.
Manifesteremo per le strade di Saronno la rabbia per lo sgombero e la voglia di continuare a lottare e resistere come già sta accadendo dal giorno stesso dello sgombero e come accadrà sicuramente anche dopo il corteo. Lo faremo riprendendoci spazio, perchè la città è di chiunque la viva e non di chi la compra, lo faremo con le pratiche che più ci rappresentano insieme a chiunque si senta di condividerle.
Vorremmo che chiunque abbia anche solo per qualche attimo goduto del piacere e della leggerezza di stare senza catene al TeLOS venga ad esprimere rabbia, dissenso, complicità per le strade di Saronno insieme a noi.

Hanno sgomberato il Telos, l’hanno murato e imbiancato, ci vorrebbero fare sparire da Saronno con denunce, arresti, avvisi orali e fogli di via, vorrebbero controllare e reprimere ogni forma di dissenso, vorrebbero estirpare ogni idea che non rientri nel consentito, ci vorrebbero ligi e rispettosi  dell’Autorità, della Legge, non ci avranno mai perchè…

Nostra patria il mondo intero
Nostra legge la libertà
Ed un pensiero ribelle in cor ci sta


TeLOS itinerante

Saronno (Varese): Comunicato sullo sgombero del TeLOS

SULLO SGOMBERO DEL TELOS

Sul perchè
Diciamolo subito e chiaramente: che uno spazio occupato e non chiuso su se stesso ma rivolto in fuori, deciso a mettere i bastoni tra le ruote a chi aspira alla città dormitorio, alla città movida etc sia stato sgomberato non è certamente qualcosa di cui scandalizzarsi. Se ci scandalizziamo è per la mole di solidarietà arrivataci in faccia in nemmeno un giorno dallo sgombero.
Il motivo dello sgombero è di ordine pubblico: la proprietà non sa che farsene dello stabile, non ha progetti se non fumosi ed ipotetici siti commerciali, strade e idee varie ed eventuali. [Read More]

Saronno (Varese): Sgomberato il TeLOS

A partire dalle 4.30 circa, della mattina del 10 settembre, sono iniziate le operazioni di sgombero del TeLOS di Saronnno. Un gruppo di solidali si è radunato dalle prime ore a una certa distanza, visto il blocco dell’area attuato dalle forze repressive. Un compagno, nel tentativo di superare la barriera di sbirri è stato caricato su una volante e smollato a un paio di chilometri dal presidio. Attualmente, a sgombero terminato, sette occupanti si trovano in stato di fermo nella questura di Varese. [Read More]

Torino: A 34 mani – Note sulla lotta contro gli sfratti

Quello che segue è uno scritto a 34 mani. È stato redatto da alcuni arrestati del 3 giugno e propone una lettura complessiva dell’inchiesta, delle sue implicazioni e cerca anche di raccontare, ancora una volta, due anni di resistenza e lotta nelle strade di Torino.
Proprio come i migliori romanzi d’avventura verrà pubblicato a puntate, e ognuna di queste affronterà un aspetto differente della storia che ci interessa.
Ne immaginerete certamente la difficoltà di redazione, con gli autori dispersi in celle o case di città differenti; qualcuno sottoposto a censura; con i ritardi e i disguidi propri della corrispondenza carceraria. Ne perdonerete dunque la disomogeneità di stile e pure certe contraddizioni di punti di vista e contenuti. Puntata dopo puntata avrete tra le mani un testo collettivo, sì, ma nel senso della pluralità delle voci, della coralità: non c’era a disposizione alcun direttore d’orchestra che potesse dettar la partitura e, del resto, nessuno l’avrebbe voluto avere.
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Santa Marta (Venezia): Comunicato sui avvenuti all’Ex Ospizio Occupato

Dagli e dalle occupanti dell’Ex Ospizio di Santa Marta con richiesta di pubblicazione, in merito alla versione diffusa dai media di regime al seguente indirizzo:

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/07/29/news/picchiato-a-sangue-calci-e-pungni-a-santa-margherita-1.9680376

Sulle infamanti accuse apparse oggi sulla Nuova Venezia e in merito al comunicato diffuso dal Voina art-group

Scriviamo in merito alle brutali e infamanti accuse apparse oggi sulla Nuova Venezia, a firma di Carlo Mion, e in merito al comunicato diffuso dal Voina art-group riguardante i fatti accaduti davanti alla casa occupata “Ex Ospizio” di Santa Marta.

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Milano: Nuova occupazione, nasce Casa Brancaleone

Comunicato che rivendica l’occupazione di Casa Brancaleone, avvenuta lunedì 28 luglio nella periferia Nord-Ovest di Milano:

Abbiamo occupato via Casella 14 perché da tempo sentivamo la necessità di vivere assieme e sperimentare modalità di autosostentamento libere dalle logiche di mercato e formule di socialità altre dalla noiosa vita passata tra scuola, casa, lavoro e chiesa. [Read More]

Germania: L’occupazione della Foresta di Hambach fa appello alla solidarietà

Traduzione da Machorka:

L’occupazione della Foresta di Hambach fa appello alla solidarietà

Attualmente stiamo bloccando l’espansione della più grande miniera di lignite a cielo aperto in Europa occidentale con piattaforme sugli alberi e barricate attraverso la Foresta di Hambach. Dopo l’ultimo sgombero il 27 marzo 2014 abbiamo ri-occupato la foresta, questa volta costruendo non una ma due sedi separate sugli alberi con più piattaforme, case sugli alberi, stradine nel mezzo e barricate in tutta la foresta. [Read More]

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Torino: Sgomberato Hell Chuncho

cronaca dello sgombero di Hell Cuncho:

Verso le 7 e 30 del mattino viene bloccato il traffico in via bologna per permettere lo sgombero di hell chuncho.
Due occupanti riescono a raggiungere il tetto, un sovreccitato digos li raggiunge in corsa e getta di sotto i viveri e il materiale stipato per la resistenza, poi sempre lo stesso supermerda decide di provare a convincere i ragazzi a scendere prendendone uno dal collo, il quale riesce però a divincolarsi.
Di lì a poco i compagni decidono di scendere dal tetto per evitare problemi ad un altro occupante il cui permesso di soggiorno era scaduto.
I sei occupanti vengono poi denunciati a piede libero per invasione di terreno ed edificio.
A sgombero avvenuto gli occupanti e qualche solidale rimasto fanno un giro per salutare il quartiere, intonando cori e lanciando qualche petardo.
La sbirraglia che evidentemente non aveva nulla di meglio da fare che circondare il gruppo che sostava in un bar e fermare un occupante (purtroppo a differenza di quello che recitano i giornali nessun sasso è stato lanciato alle merde), che verrà rilasciato qualche minuto e qualche minaccia dopo.
Non è un addio ma un arrivederci.

Firenze: Occupazione viale corsica 81, FIFA go home!

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Mercoledi 9 luglio 2014
Dalle 17:30
Discussione sulla situazione brasiliana ripercorrendo le mobilitazione dell’ultimo anno scoppiate per le gravi diseguaglianze e alimentate dalla dura repressione attivata per l’organizzazione dei Mondiali di calcio
+ proiezione video [Read More]

Barcellona: repressione e ricostruzione dopo lo sgombero di Can Vies

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Alcune delucidazioni rispetto alle conseguenze repressive di quello che viene chiamato “effetto Can Vies“, ovvero una settimana di scontri e danneggiamenti vari in solidarietà allo sgombero del centro sociale Can vies di Barcellona. Attualmente rimane in carcerazione preventiva solo un ragazzo, l’altro di origine catalana è uscito da pochi giorni. Si sta aspettando di avere una comunicazione diretta con lui per poter divulgare, nel caso, piu informazioni. Sicuramente non è rosea la sua situazione, vista la mancanza della certificazione di una residenza e l’assenza di famigliari diretti, cose che nella giurisdizione spagnola, all’ora di rilasciare qualcuno in libertà in attesa di processo, contano. [Read More]