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Lunedì 24 Ottobre 2011 11:34

Un anno e sei mesi per non aver commesso il fatto

altAggiornamento 25/10/2011

Si è tenuta oggi una conferenza stampa per denunciare l'illegittimità della sentenza nei confronti di Luca e Fabio:

Ascolta l'intervento dell'avvocato Gian Luca Vitale

Pier Paolo del comitato di solidarietà con rifugiate/i e migranti

Claudio del centro sociale Gabrio e del comitato di solidarietà con rifugiate/i e migranti

Ziad uno degli  occupanti di casa bianca

Dana del centro sociale Askatasuna

 

Torino

Una anno e sei mesi, questa è la sentenza in primo grado emessa dal giudice per gli scontri avvenuti il 27 gennaio del 2009, quando sotto la prefettura la polizia caricò il corteo dei rifugiati.

Brevemente i fatti: i rifugiati dopo l'ennesimo incontro con gli amministratori comunali per chiedere casa, lavoro e residenza (sancite dalla convenzione di Ginevra), ricevevano l'ennesimo esito negativo, palesando una volta in più l'incapacità politica di rispondere a chiare richieste negando di fatto i diritti dei rifugiati.

In concomitanza a questo incontro si svolgeva, sotto il comune, il presidio organizzato dal Comitato di Solidarietà con Rifugiati e Migranti. Appresa la notizia del fallimentare incontro,  il presidio partì in corteo per raggiungere la prefettura con l'intenzione di chiedere un incontro fra il prefetto e una delegazione di rifugiati. La richiesta dei rifugiati non avrà nessuna risposta, perché il gruppo di rifugiati venne caricato violentemente e senza preavviso dalle forze dell'ordine.

A quella carica inaspettata, nella quale furono investite anche donne e bambine, il gruppo di rifugiati, rispose,legittimamente difendendosi, con lancio di oggetti.

La situazione dei rifugiati in quel periodo era aggravata dalla mancanza di diritti che le istituzioni locali avrebbero dovuto garantire, esasperando il tutto con promesse più volte disattese, lasciando, così facendo, uomini, donne e bambini nella più completa incertezza di vita.

La sentenza di oggi, avvenuta in un particolare contesto politico sociale, fatto di mobilitazioni contro la crisi e le misure di austerità promosse dal governo, forse influenzata dal clamore mediatico di questi giorni in occasione del 15 ottobre romano, appare eccessiva se non assurda.

Proprio in questi giorni a Torino, una nuova manifestazione di rifugiati ha posto l'attenzione sul diritto di asilo e permesso di soggiorno,casa e migliori condizioni di vita all'interno dei «centri di accoglienza». 

Per domani, 25 ottobre, alle ore 11 conferenza stampa indetta dal Comitato di Solidarietà con Rifugiati e Migranti, davanti allo stabile occupato dai rifugiati «casa bianca» in via revello 61.

 

Leggi il comunicato di solidarietà del Network antagonista torinese

Leggi il comunicato di solidarietà del csoa Gabrio

Leggi il comunicato di solidarietà dei Cobas Scuola -Torino

 

 

 

 

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