|
Recent articles by Commissione Sindacale FdCA
Dove sono i nostri Apr 22 14 Scuola: con i precari contro il precariato e contro la disoccupazione Mar 24 14 Sul XVII Congresso CGIL Mar 23 14 È uscito il "Bollettino Sindacale", N°.8![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Un nuovo numero del "Bollettino Sindacale" della Commissione Sindacale FdCA è ora disponibile sul sito in formato PDF. "Bollettino Sindacale", N°.8l'epoca degli accordi separatiE' uscito il nuovo Bollettino Sindacale della Commissione Sindacale Federazione dei Comunisti Anarchici. Il Bollettino è in formato PDF e può essere liberamente scaricato dal sito web dell'FdCA. Contenuto:
Scarica la versione PDF (192 kb)Si possono anche ordinare copie della versione cartacea scrivendo a sindacale@fdca.it Federazione dei Comunisti Anarchici |
Front pageهەڵوێستی سەربەخۆی جەماوەر لە نێوان داعش و & Contra a Copa e a Repressão: Somente a Luta e Organização! Nota Pública de soldariedade e denúncia Uruguay, ante la represión y el abuso policial To vote or not to vote: Should it be a question? Mayday: Building A New Workers Movement Anarchist and international solidarity against Russian State repression Argentina: Atentado y Amenazas contra militantes sociales de la FOB en Rosario, Santa Fe Réponses anarchistes à la crise écologique A verdadeira face da violência! Face à l’antisémitisme, pour l’autodéfense Reflexiones en torno a los libertarios en Chile y la participación electoral Mandela, the ANC and the 1994 Breakthrough: Anarchist / syndicalist reflections Melissa Sepúlveda "Uno de los desafíos más importantes es mostrarnos como una alternativa real" Declaración del FAO ante la coyuntura electoral chilena y el quiebre en el movimiento libertario Are Republican “Libertarians” Anarchists? Tareas del Anarquismo social chileno. Lo “libertario” como espacio de disputa. Italia / Svizzera | Lotte sindacali | it Thu 10 Jul, 20:56 I tranvieri di Genoa hanno segnato un passaggio importante e guadagnato una posizione fondamentale: hanno bloccato la privatizzazione e non hanno accettato peggioramenti alla loro prestazione lavorativa e questo serve come riferimento al resto del paese. Siglato l’accordo. Spetterà ai lavoratori dell’azienda trasporti trarre le conclusioni da un accordo con luci e ombre. Per quel che ci riguarda abbiamo sostenuto la loro battaglia, ci interessa qui fare una riflessione e fissare alcuni punti. La lotta è stata contro i licenziamenti, contro il peggioramento delle condizioni di lavoro, contro la riduzione del salario attraverso l’eliminazione dei contratti sia aziendali che nazionali, contro la perdita delle parti normative,delle tutele e dei diritti. Questo significa per la classe l’azione del capitale di privatizzare, esternalizzare le aziende in capo al “pubblico”, poi le ovvie ricadute sul servizio e i cittadini. Sosteniamo incondizionatamente la lotta dei lavoratori AMT di Genova. Siamo stati e saremo sempre al loro fianco in piazza per la difesa dei loro salari, dei loro diritti e per la salvaguardia ed il rilancio della mobilità pubblica.
Blocco dei licenziamenti, il finanziamento degli ammortizzatori sociali, la battaglia contro la precarietà, la riduzione del prelievo fiscale a carico dei lavoratori, i diritti fondamentali (casa, salute, trasporti), i punti essenziali per impostare immediatamente una battaglia condivisa e credibile. Scendiamo in strada, scioperiamo, produciamo conflitto; organizziamo l’opposizione sociale. Questo è quello che dobbiamo fare senza esitazione alcuna. 1.500 lavoratori degli stabilimenti della Riva Acciaio, e non sappiamo quanti sono i lavoratori dell'indotto, sono stati secondo la dicitura cara alla FIAT "messi in libertà". In sostanza gli stabilimenti della Riva Acciaio situati nel nord Italia sono stati chiusi: la più classica delle SERRATE. Dignità, diritti, lavoro, le richieste urlate con tutti gli accenti dello sfruttamento da un corteo condotto e guidato da lavoratori autorganizzati, a cui non è mancata la solidarietà di qualche centro sociale, degli studenti di Bologna, di attivisti di varie sigle sindacali e politiche. Lo sciopero nazionale nel settore della logistica indetto per il 15 maggio unito alla manifestazione della FIOM di sabato 18 maggio a Roma rappresentano due scadenze importanti nel trito e ridotto panorama sindacale attuale. Mesi di mobilitazione confluiscono in uno sciopero nazionale in un settore in cui la mancanza di regole contrattuali sia normative che salariali riduce il lavoro a uno stato servile e i lavoratori nella quasi totalità migranti a una dipendenza schiavistica legata al ciclo della circolazione a bassissimo costo. La questione Ilva a livello nazionale sta diventando il centro del dibattito dell'intero movimento interessato alla questione di salute e sicurezza in fabbrica e sul territorio, sotto diversi aspetti, politici, sindacali, culturali, tecnoscentifici.
Nel gruppo Ciccolella di Terlizzi, azienda florovivaistica, quotata in borsa e osannata dai ceti politici come esempio di innovazione rivolta alla salvaguardia dei livelli occupazionali, si è abbattuta la scure dei licenziamenti. Settanta lavoratori che tra Natale e Capodanno si sono trovati espulsi dal lavoro senza nessun tentativo negoziale per salvaguardare la dignità ed il mantenimento del posto di lavoro. more >>
L'accordo è finalmente il punto di arrivo del percorso intrapreso dai padroni, che ha subito un'accellerazione dal 2009, si è servito come testa di sfondamento dell'accordo separato in FIAT con le successive fasi, fino al sostegno legislativo dello stesso accordo attraverso l'art. 8 sulle deroghe ai contratti e alle leggi in sede aziendale, attualmente in vigore.
Abbiamo passato mesi di soporifera assuefazione agli psicodrammi di una politica istituzionale sempre più avvitata sull'autoconservazione. Una politica paga della riuscita trasformazione autoritaria impressa dalle politiche neoliberali della oligarchia finanziaria. Una elite che ormai comanda ed impera in tutto il mondo, totalmente sorda alle necessità e alle urgenze di una crisi causata dall'esproprio delle ricchezze a danni delle forze più deboli della società. Ma ora le realtà di lotta e di opposizione ricominciano a muovere qualche passo.
Di fronte all'evolversi della tragedia ILVA, da più parti si invoca la nazionalizzazione come risposta alla strafottenza e all'arroganza della famiglia Riva, una risposta radicale e di classe che tramite esproprio salverebbe capre e cavoli, letteralmente produzione e ambiente. Come quando a suo tempo si parlava di nazionalizzazione delle banche. Peccato che non sia così. [English]
Se lo sciopero con manifestazione del 28 giugno di tutto il gruppo FIAT riuscirà sarà un segnale forte sulla strada, lunga, della capacità di costruire la reazione della classe lavoratrice che passa per il recupero della dignità, della sua autonomia e della sua unità rispetto ai processi capitalisti in atto.
Un nuovo patto tra produttori che deve garantire la ripresa dell'accumulazione dei profitti a spese dei diritti e dei salari, deve prevedere la pace sociale e la rimozione di ogni forma di conflitto sindacale. more >>
I tranvieri di Genoa hanno segnato un passaggio importante e guadagnato una posizione fondamentale: hanno bloccato la privatizzazione e non hanno accettato peggioramenti alla loro prestazione lavorativa e questo serve come riferimento al resto del paese.
Siglato l’accordo. Spetterà ai lavoratori dell’azienda trasporti trarre le conclusioni da un accordo con luci e ombre. Per quel che ci riguarda abbiamo sostenuto la loro battaglia, ci interessa qui fare una riflessione e fissare alcuni punti. La lotta è stata contro i licenziamenti, contro il peggioramento delle condizioni di lavoro, contro la riduzione del salario attraverso l’eliminazione dei contratti sia aziendali che nazionali, contro la perdita delle parti normative,delle tutele e dei diritti. Questo significa per la classe l’azione del capitale di privatizzare, esternalizzare le aziende in capo al “pubblico”, poi le ovvie ricadute sul servizio e i cittadini.
Sosteniamo incondizionatamente la lotta dei lavoratori AMT di Genova. Siamo stati e saremo sempre al loro fianco in piazza per la difesa dei loro salari, dei loro diritti e per la salvaguardia ed il rilancio della mobilità pubblica.
Blocco dei licenziamenti, il finanziamento degli ammortizzatori sociali, la battaglia contro la precarietà, la riduzione del prelievo fiscale a carico dei lavoratori, i diritti fondamentali (casa, salute, trasporti), i punti essenziali per impostare immediatamente una battaglia condivisa e credibile.
Scendiamo in strada, scioperiamo, produciamo conflitto; organizziamo l’opposizione sociale. Questo è quello che dobbiamo fare senza esitazione alcuna. more >> |