Torino: 21 anni di occupazione @ Barocchio Squat

21 anni fa il Barocchio veniva occupato, non solo per avere un tetto sopra la testa, ma per avere uno spazio dove vivere liberi per creare e sperimentare nuovi modi di collettività, lontani dalle dinamiche malsane imposte dalla società. Le persone che circondano e vivono il posto portano avanti quotidianamente la logica della condivisione, eliminando dalle radici lo scambio monetario. La ricostruzione, in seguito all’incendio che nel febbraio 2013 ne ha distrutto una buona parte è finalmente completata, grazie a tutte le realtà che hanno portato solidarietà nelle più svariate forme. Ancora una volta l’autogestione e il mutuo appoggio vincono sulla burocrazia e le lungaggini statali, che per analoghe opere impiegano decenni e centinaia di migliaia di euro pubblici.

Con queste poche righe vogliamo esprimere la gioia di avere nuovamente un tetto sopra la testa e sopratutto la soddisfazione per le modalità con cui tutto ciò è stato realizzato, all’insegna della libertà, dell’autodeterminazione e dell’autocostruzione.

3 GIORNI  per festeggiare i 21 anni del Barocchio ed inaugurare il nuovo tetto

come una fenice risorge dalle ceneri

Ven.1 novembre

CENA INFUOCATA: vieni a cucinare il piatto piu’ piccante che tu possa sopportare ed innaffialo con buon vino.

a seguire JUKE JOINT in concerto, blues Torino

Sab.2 novembre

h15 Street Parade per le vie del centro, benefit inguaiati dalla repressione

(orecchio teso radio blackout 105,250)

dalle 24 SERATA DANZ….E’ Bella Vita, il bar sei tu

shakera cocktail libera il bacino

Main stage: Black Milk- Dj Sakko-Bebe’-Dott.ssa Antonomasia

Elettrofficine: Diatz-Luke Antho-Yashin-Zanardi

Dom.3 novembre

gran gala della pizza. Porta gli ingredienti e prepara la pizza più buona.

Milano: Nuova ocupazione circolo anarchico

– Circolo anarchico – Ripa dei Malfattori, 83

<<Associazione di malfattori>> – così si intitolava l’articolo del codice penale con cui l’Italia umbertina, alla fine dell’Ottocento, tentava di cancellare ogni attività sovversiva. Ancora oggi – a 150 di distanza – i <<malfattori>> rendono vivo un luoghi annichiliti dalla crisi e dalla speculazione per costruire un futuro migliore e rendere il presente degno di essere vissuto. E’ per questo che sabato 12 ottobre siamo entrati all’interno dello stabile di Ripa di Porta Ticinese 83, applicando uno dei metodi che stanno alla base del nostro operare: l’azione diretta. Fino al giugno del 2013 ci siamo riuniti presso il Circolo dei Malfattori, in via torricelli 19, e andandocene ci siamo voluti portare dietro il nome; per cui abbiamo “battezzato” la nuova occupazione: Circolo anarchico – Ripa dei Malfattori. Circolo anarchico perchè d’ora in poi la vita interna dello spazio sarà regolata da principi antiautoritari sintetizzabili nella vecchia formula, ma a noi ancora cara: <<nè servi, nè padroni>>. Molti già ci conoscono, e di conseguenza conoscono le attività che intendiamo portare avanti: cene e aperitivi a prezzi popolari (e, alle volte, senza prezzi), musica e teatro, proiezioni, presentazioni di libri e dibattiti, corsi e autoformazione variamente declinata. Siamo aperti a chiunque, tramite l’autogestione, abbia voglia di sperimentare uno spazio politico basato sul consenso e la democrazia diretta. L’unica differenza rispetto al passato è che potremo permetterci di stiracchiare di più gli orari e i decibel, visto che non abbiamo vicini a portata d’orecchio. Sceriffi, vincoli e schifezze Qualche parola va spesa per lo spazio che ci siamo scelti. Lo stabile di Ripa di Porta Ticinese 83 è un edificio popolare della prima metà del Novecento affacciato sul Naviglio Grande, di proprietà del comune di Milano. Gli inquilini originari sono stati allontanati nel 2009 per decisione comunale, e gli occupanti che gli erano subentrati sono stati sgomberati nel giugno 2010 su mandato di un detestabile vicesindaco-sceriffo che si distingueva per le tendenze fasciste e l’ascella pezzata. Da allora la casa è stata lasciata a marcire, divenendo un precario rifugio per senza casa e tossicodipendenti, e ghiotta occasione di imbosco per gli spacciatori. L’edificio è sottoposto a vincolo storico-artistico (in pratica il comune non può abbattere e ricostruire, come senz’altro preferirebbe fare), e quindi le istituzioni hanno tentato di trovargli una destinazione nell’avvilente farsa di Expo 2015; nel caso specifico, sarebbe dovuto diventare un albergo low-cost per il turismo giovanile. Nell’attesa di trovare investitori, per contrastare eventuali nuove occupazioni l’amministrazione comunale si è impegnata a ditruggere le scale interne, tagliare i servizi, murare le finestre, saldare le porte; oltre a questo, bisogna aggiunge la quantità di schifo accumulato in un triennio di abbandono e il deterioramento delle strutture. Dal canto nostro, ritenendo inutile spreco l’abbandono dello stabile, aborrendo qualunque scelta speculativa e senza aver alcuna fiducia in chi governa la città, abbiamo cominciato i lavori. Sicuri da morire Chi governa ama riempirsi la bocca di parole come degrado e sicurezza. E in questo caso, come in molti altri, proprio i corifei della legge e dell’ordine si sono dimostrati la causa prima del degrado e della mancanza di sicurezza. Dallo sgombero del giugno 2010, nello stabile e nel parco adiacente si sono avuti due stupri, mentre una persona tossicodipendente è morta in un incendio. Non possiamo avere la certezza che certe brutture non si verificheranno più grazie alla nostra presenza, ma non c’è dubbio che saremo un forte disincentivo. Malfattori in circolo Al momento la nostra occupazione si concentra negli spazi dell’ex gommista che fra il 2009 e il 2010 avevano già ospitato il Laboratorio Zero. Stiamo inoltre faticosamente pulendo il cortile interno, ed eventualmente ci allargheremo ad altri locali al piano terra, con vari progetti ancora in fase di determinazione (orto, ciclofficina, sala prove, infoshop, e chissà cos’altro). Siamo aperti a suggerimenti e intenzionati a rimanere. Le nostre assemblee sono pubbliche e si svolgono il martedì sera. a rimanere. Le nostre assemblee sono pubbliche e si svolgono il martedì sera.

Bologna: Nuova Occupazione in via Saliceto

Oggi è stato occupato un stabile in via saliceto 47.
L’abbiamo occupato perché siamo senza una casa e con centinaia di edifici e appartamenti vuoti a Bologna non vogliamo più continuare  a dover dare le nostre magre entrate (ottenute barcamenandoci tra lavori in nero e contratti di una settimana a paghe da fame) a proprietari strozzini a cui i nostri soldi servono per pagarsi il suv, pellicce e settimane bianche mentre per noi ci sono solo camere ammuffite.
L’abbiamo occupato perché in questo quartiere vediamo la “riqualificazione” e la speculazione dei soliti potenti che avanza, che vogliono rendere una zona popolare il nuovo centro amministrativo della città, cacciando poco a poco i suoi abitanti, con retate, sfratti, aumento dei prezzi di ben di ogni tipo, in nome di una sicurezza che è solo quella del portafogli dei ricchi, mentre riteniamo fondamentale opporci alle decisioni prese sulla base di interessi economici sulle nostre vite, su come e dove dovremmo incontrarci, su come dovremmo gestire le nostre amicizie, i nostri sogni, le nostre vite.
Questo stabile è di proprietà di una ditta che ha il compito di ristrutturarlo per rivenderlo a prezzi più alti, non sappiamo con che destinazione, ma non vogliamo l’ennesimo albergo o ufficio per una dirigenza che altro non fa che aumentare il divario tra chi i soldi ce li ha e chi invece ne ha sempre meno.
Abbiamo occupato per poter vivere in un posto fuori dalle logiche e dalle gerarchie della competizione, del lucro, per dare vita ad un luogo di incontro libero, per poterci conoscere ed organizzare contro i meccanismi soffocanti della metropoli che ci vuole muti al posto che hanno riservato per noi.

Siete tutti invitati da subito a vivere o visitare lo spazio.

Vediamoci tutti e tutte Sabato 26 ottobre ore 18 assemblea aperta ed alle ore 20 cena popolare per discutere insieme di quello che vogliamo fare per non delegare ad altri le decisioni che ci riguardano.

Gli/Le Occupanti

flyer-festival-web

Mas Castelló ha sido desalojado, el festival se hará igualmente en otro lugar.

Jueves 7 noviembre
17:00 Merienda de traje – Kata de pasteles
19:00 Bienvenida y taller de pancartas: trae material para pancartas, plantillas, spray, radiografias, rotuladores, banderolas, pinturas (todo nuestro material está secuestrado en Mas Castelló!)
20:00 Punto de la situación de la lucha contra la MAT, campada de Fellines, Mas Castelló (un mes y medio de okupación y su desalojo)
21:00 Cena de traje – trae lo que quieres encontrar y compartelo!
22:00 Dj’s y musikilla

Viernes 8 noviembre
09:00 Desayuno
11:30 Charla: los efectos de los campos electromagneticos
14:00 Comida: Sopa de Piedras
16:00 Taller de encuadernación con fotocopiadora libre
20:00 Charla: La M.A.T.
21:00 Cena: bocadillos de seitan
22:00 Conciertazo con:
- Gasoil Amoeba (Sludge ‘n’ Roll Strumental, KCN)
- Oburaco (hc)
- Policia Interior (hc, Girona)
- Kolapso (rock-punk, Terres de l’ebre)
- Rotten Apple (hc)
02:00 Dj’s

Sabado 9 noviembre
09:30 Desayuno
14:00 Comida de traje
16:00 Cabaret:
- Compañia Circolate
- La Paya S.A.
- Espectaculo de Telas
- Mag Isere
21:00 Cena de traje
22:00 Conciertazo con:
- Terrorificamente puesto (Kinki hop, Extea, Iruña)
- Incertezza Assoluta (Hc Prog, KCN)
- Illinois
- Trempant (Punk-Hc, Esparra)
- Outsider (Hc, BCN)
02:00 Dj LaMari

Domingo 10 noviembre
08:00 Desayuno
09:00 Encuentro en la fira de intercambio de Mieras con info-point sobre la M.A.T.

Lunes 11 noviembre
08:00 concentración en frente de los juzgados en Figueres en suporte a los okupantes del Mas Castelló desalojado que se irán a declarar en frente del juez.

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Orriols (Girona): Mas Castelló è stata sgomberata

Oggi mercoledi 16 ottobre, alle 6 e mezza di mattina gli sbirri, mentre cercavano d’ entrare dalla porta e non riuscendovi, accedevano all’interno della casa con una scala, rompendo un vetro della finestra della sala da pranzo. Ci hanno chiusx in una stanza e hanno perquisito tutta la casa. La “brigada de información” (tipo digos) si e’ portata via vario materiale (fanzines, un computer, telefoni cellulari, attrezzi…). Una persona e’ stata colpita alla testa mentre tentava di proteggere il suo cane dalla polizia.

Contammo piu’ di 10 furgoni della sbirraglia.

Sei persone sono chiamate a dichiarare a Figueres l’l1 novembre, accusate di occupazione e possibile sedizione (ribellione e resistenza contro il governo).

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Orriols (Girona): Repressione quotidiana contro la lotta NoMAT e arresto di una compagna

Repressione quotidiana nel contesto della lotta contro la M.A.T.

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Sono stata fermata dalla polizia sul sentiero che porta al benzinaio. Tutto e cominciato come quello che penso dovesse essere un controllo di documenti aleatorio, che mi ha portado ad essere detenuta con false accuse da parte della polizia, a passare una notte in custodia e a dover affrontare un processo. Il fatto che io non fossi di queste parti ha giocato un ruolo decisivo nello svolgimento del conflitto, che e degenerato fino a comportamenti fascisti e a violenze da parte della polizia.

Posso solo presumere che la ragione che si cela dietro questa repressione e quella di dividerci e di fare in modo che la protesta resti una questione “locale”. Ma non e locale, e una lotta globale che riguarda tutte e tutti, e che non dovrebbe essere combattuta solo da un piccolo gruppo di persone che si sentono responsabili, ma da tuttx quellx che hanno una coscienza sociale e ambientale.

La risposta a questa massiccia intimidazione da parte della polizia non dovrebbe essere una retrocessioneun’organizzazione e un supporto ancora più forti ad ogni livello possibile. Grazie per tutto il supporto e la solidarietà che mi avete dato, io sono ancora presa bene.

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