TRADUZIONE Montagne del mio Piemonte che baciate in fronte questa mia Città Montagne del mio Paese che strizzate l'occhio al Paradiso portate lassù nel Cielo i sogni di un Torinese Diteglielo che a questa Città manca il fiato per protestare diteglielo "diamole una mano diamole un po' di sole e un cielo sereno" gridate fate un po' di confusione lassù, lassù nel Cielo portate lassù nel Cielo i sogni di un Torinese gridate fate un po' di confusione lassù, lassù nel Cielo NOTA Secondo la tradizione, durante la battaglia dell'Assietta (1747) che portò la coalizione Austro piemontese a sconfiggere i Francese, i comandanti Piemontesi solevano comandare ai soldati BUGIA NEN (non muoverti) ciò perché i militari dovevano mantenere la posizione qualunque cosa succedesse. Da allora i Torinesi stessi si autodefinirono dei BUGIA NEN sia ad indicare la loro testa dura, sia ad indicare il loro attaccamento alla storia, alle tradizioni. E se andate a Torino è ancora così. Una città ancorata al suo glorioso passato che nessuno osa tradire, neanche i giovani, neanche chi non è Torinese purosangue. E malgrado Torino avanzi, si ammoderni, cambi, rimarrà sempre la città di ieri, perché un Torinese non potrà mai fare a meno dei suoi caffé, delle sue passeggiate sotto i portici, delle sue vie dal nome così antico (Corso Unione Sovietica, Ponte Umberto, Corso Regina Margherita, Piazza Albertina, Corso Madama Cristina e avanti così). Perché Torino, senza il suo passato non sarebbe più la fantastica città che è, la mia città, la mia vera Capitale! CIAO TURIN, TI T'EM FASE SUGNE?!

• published: 17 Dec 2013
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