Torino: Nasce InfOccupa – il mensile della Torino Ribbelle!

Infoccupa-febbraio2014-2

InfOccupa: un foglio che, a partire da quest’anno, troverete in giro per Torino gratuitamente e dove verranno riportate tutte le iniziative del mese di posti occupati e non. Un nuovo modo per diffondere per la città iniziative politiche e ludiche senza ricorrere a passaparola virtuali ma reali.

Lo troverete ogni mese sul sito del Mezcal Squat: SCARICATE e DIFFONDETE!

[Read More]

Ravenna: Studenti occupano in corteo, rinasce lo spazio Selva

Sabato 1 marzo a Ravenna rinasce lo spazio studentesco selva occupato!

Oggi, dopo un mese dal rogo dello Spazio Studentesco Selva, che ha privato chi da tempo viveva quello spazio come luogo di creazione delle lotte studentesche e che era punto di incontro per una socialità alternativa; i giovani, gli studenti e le studentesse di Ravenna sono tornati in piazza.
Il Comune e le istituzioni locali non hanno saputo dare una risposta, limitandosi a spendere solo tante belle parole. Per questo motivo giovani, studenti e studentesse hanno sfilato per le strade della città.
Dopo essersi fermati davanti al Comune, dove si è ribadito con forza e determinazione le motivazioni e bisogni, il corteo si è diretto verso via Mariani 42, dove un nuovo spazio, da anni lasciato all’incuria e all’abbandono, è stato occupato e restituito alla città e agli studenti.
La Selva trova una nuova sede in pieno centro città per rilanciare con ancora più forza i percorsi di lotta degli studenti!
Già da stasera partiranno le iniziative del nuovo spazio con una cena sociale.
Strappiamo spazi lasciati al degrado dalle istituzioni che non riescono a darci risposte! LA SELVA CONTINUA!

Collettivo Autonomo Studentesco Ravenna

Lecce: nasce il Binario 68 Occupato

Vogliamo tutto,
Riappropriamoci degli spazi.

Quando la vita diventa ogni giorno piú misera e di fronts a se non si vede nient’altro che marginalizzazione ed esclusione, l’unica via percorribile é quells del conflitto permanente. Questi sistema reprime, lasciando morire spazi liberi e inutilizzati. Vogliamo che la cittá diventi un luogo aperto in cui a telecamere, sbirri, movida e
Turismo si sostituiscano socialitá, lo stare insieme e la gioia spontanea. Ecco perché abbiamo deciso di riprenderci un posto in disuso da anni, senza Dover chiedere autorizzazione alle istituzioni e senza scendere a compromessi con esse; rifiutando in questo modo ogni tipo di autorità, esponendosi in prima persona, praticando l’autogestione dal basso. Attraverso la pratica dell’occupazione vogliamo esprimere Una maniera diversa di intendere la vita ed rapporti umani, rompendo le logiche del profit to e della sopraffazione. In questo spazio vogliamo portare avanti tematiche di
critica anticapitalistica ed antiautoritaria, organizzando lotte slegate da partiti e sindacati e supportando tutte quelle pratiche che in cittá sono diventate delle consuetudini radicate (sport popolare, cene sociali, cineforum, feste benefit, ciclofficina, biblioteca popolare, doposcuola per Ragazzi, etc.). Noi con queste attivitá vogliamo far rivivere il
quartiere attraverso la solidarietá ed il mutuo appoggio. Questi sono dunque alcuni dei motivi che ci hanno portato ad occupare, sicuri che in questo periodo storico (come anche in passato) sia una cosa giusta da praticare.
SQUAT THE WORLD!

Inziative nella prima settimana di occupazione e tutti i giorni:
H.10 assemblea pubblica
H.13 pranzo popolare

BINARIO 68 OCCUPATO
via birago, 68c- LECCE

Notre Dame des Landes (Nantes-FR): Lettera ai comitati locali, notizie ed azioni future

dsc_8646.cleaned-31fa9

19 dicembre 2013
tradotto da http://zad.nadir.org/spip.php?article2051

Prossimo incontro dei comitati locali:

sabato 18 gennaio 2014 dalle ore 10 alle ore 19 a Fay-de-Bretagne.
Manifestazione a Nantes: 22 febbraio 2014

Dicembre 2013, dalla ZAD di Notre Dame des Landes

Cari comitati, eravamo in diversi a sentire il bisogno di scrivervi dal movimento d’occupazione sulla ZAD. Qualche mese fa, in un atmosfera di tregua, grazie alla forza della solidarietà combattiva dell’autunno scorso, molti di noi intravedevano la possibilità di un abbandono del progetto aeroporto. Immaginavamo già cosa sarebbe diventato il futuro della zona in termini sociali, agricoli e politici. Se queste riflessioni erano allora cruciali e ci aiutavano a dare un nuovo soffio alla lotta e un sovrappiù di senso al movimento, sentiamo oggi un ritorno di tensione.

I pro-aeroporti, prefettura, Vinci e consociati riprendono vigore: annunci di “venti di guerra”, commenti vittoriosi sul rifiuto dei ricorsi a livello europeo, fughe su possibile spiate, pubblicazione prossima dei decreti della prefettura necessari per “migliorare il progetto”, rapporto dubbioso della Direzione Generale dell’Aviazione Civile sul costo di mantenimento dell’aeroporto attuale di Nantes, preparazione del trasferimento delle razze e dei lavori sulla rete stradale, autorizzazione europea al governo francese di sbloccare 150 milioni di euro per la costruzione dell’aeroporto… Il cielo che si scurisce in questo inizio d’inverno è ofuscato da sporchi rumori e segnali convergenti. Ci richiama alla necessità di focalizzarci seriamente sulla possibilità dell’avvio dei lavori, fin dall’inizio dell’anno, accompagnato o preceduto da nuove offensive poliziesche. Con questa lettera vogliamo far fronte al più urgente, fare il punto sulle minacce che pesano sulla ZAD e sulle prospettive di azioni, manifestazioni e reazioni nei mesi a venire. Abbiamo infatti la sensazione di non essere sempre riusciti a trasmettere il punto della situazione fin dalla fine dell’occupazione poliziesca, o in maniera frammentaria. Vediamo che, da lontano, non è sempre facile capire cosa sia successo nel bocage.

Prima di proseguire, ricordiamo che non parliamo a nome dell’insieme del “movimento di occupazione”, entità multipla ed eterogenea, senza rappresentazione unificata (e menomale!). Cercheremo comunque nella seconda parte di fare risuonare fino da voi alcune voci di occupantx: speriamo così di rilanciare i dialoghi e gli scambi necessari per progettare insieme il seguito. L’inizio dell’anno 2014 sarà senza dubbio decisivo e bisogna prepararsi di conseguenza. Non potremmo vincere le battaglie che si annunciano senza contare sulla forza d’insieme di tutti i comitati. Uno degli obiettivi importanti di questa lettera è per altro l’invito ad un incontro con i comitati locali, specialmente quelli che sono vicini geograficamente, il sabato 18 gennaio 2014 (luogo vicino alla ZAD da precisare) in vista della preparazione di prossime azioni comuni.
[Read More]

Amburgo: contributo audio da radiocane su amburgo e la zona rossa

Amburgo. Inizio 2014. Stato d’eccezione dichiarato in città, alcuni quartieri dichiarati “zone di pericolo” a tempo indeterminato.
Un passo indietro. Amburgo. 21 dicembre 2013. Un enorme corteo a difesa di uno storico spazio del movimento cerca di partire dal punto di concentramento e dispiegarsi per la città . La polizia si schiera subito con mezzi corazzati e impedisce di fatto alla manifestazione di prendere il via. Da qui seguono ore e ore di scontri diffusi per le strade. Una stazione di polizia non dimenticherà presto questa giornata. Un corteo partecipato e determinato, come non se ne vedeva da parecchio tempo nella Germania democratica e pacificata che risponde con l’armamentario della pacificazione democratica: zone rosse, perquisizioni a tappeto, polizia ovunque. Per scovare la trama dei quelle giornate, le istanze di rivolta che le hanno animate, i pezzi di mondo che vi si sono incrociati, ci siamo affidati al racconto di un compagno di Amburgo.

Ascolta il contributo

Spoleto: Sgomberata L’Evasione, la lotta non si ferma

Dopo aver resistito 9 ore, dalle 11 alle 20 circa, l’intervento della DIGOS ha messo fine all’occupazione di viale Marconi 115, a Spoleto.

Dalle 16 sono arrivati i primi agenti, ai quali è stato risposto che non eravamo intenzionati ad andarcene. Stessa cosa abbiamo risposto al padrone dello stabile. Da quel momento la presenza degli agenti ai cancelli è stata costante e dopo qualche ora c’è stato il blitz.

Un nutrito numero di forze del disordine si sono arrampicate sul tetto, stile nocs, riuscendo a trovare un varco, riconquistando di fatto la palazzina e impedendo di fatto qualsiasi forma di resistenza.

Non ci sono fermi e, formalmente, nemmeno identificati; anche se molti compagni, essendo Spoleto una piccola città, sono stati ovviamente riconosciuti dalle guardie.

Non volendo cadere in nessun tipo di vittimismo, facciamo sapere che la repressione non ci ferma e che questa occupazione crea un precedente in un territorio dove simili forme di conflitto fino ad ora erano impensabili. La prossima volta ci faremo trovare ancora meglio organizzati.

Segue il volantino che distribuiremo domani nel quartire, insieme ai pacchi di pasta. La domenica infatti era il giorno in cui avevamo previsto la distribuzione di generi alimentari.

La lotta insomma non si fermerà con lo sgombero.



Testo del volantino che verrà distribuito domenica 9 febbraio:

SOLIDARIETA’ DI CLASSE
Ieri a Spoleto abbiamo espropriato uno stabile abbandonato da anni,con l’intenzione di ristrutturarlo e renderlo un punto d’aggregazione per tutta quella fascia sociale maciullata da una crisi che non ha contribuito a creare.
Pare , però, che la questura preferisca tenerlo abitato da ratti, pantegane e scarafaggi invece che da persone intenzionate a riqualificare lo stabile con progetti politici. Non a caso, dopo aver resistito per nove ore(dalle 11 alle 20)…. siamo  stati sgomberati.
Oggi diamo la pasta porta a porta,in quello stesso quartiere nel quale intendevamo intervenire con la nostra stessa azione. Nel nostro programma di occupazione, avevamo infatti previsto che nella domenica avremmo distribuito pacchi di generi alimentari. Con questo gesto vogliamo dimostrare che la repressione non ci fermerà.
La nostra non è né elemosina né tantomeno l’ennesima trovata elettorale, ma un gesto semplice di solidarietà di classe.
NON CHIEDIAMO NIENTE
RIPRENDIAMOCI TUTTO!!!
SOLO LA LOTTA PAGA
Ribellarsi è giusto, possibile e necessario.

Ex Comitato di occupazione «L’Evasione»

Spoleto: Nuova occupazione – comunicato de L’Evasione

Oggi ore 11 un gruppo di studenti, lavoratori, disoccupati, ha occupato un fabbricato, sito all’inizio di viale  Marconi N° 115, lasciato in disuso da anni con lo scopo di ristrutturalo e farlo diventare un centro d’aggregazione per tutti coloro che quotidianamente vivono sulla propria pelle i soprusi di un sistema economico basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Tale meccanismo disumano viene sorretto e spalleggiato dalla classe politica dirigente che ne è diretta espressione (indipendentemente dalla bandiera di riferimento). Infatti, non a caso, assistiamo ad un continuo attacco al salario dei lavoratori che viene portato avanti sia in maniera diretta, cioè riducendone lo stipendio come nel caso Electrolux, sia indiretta ovvero tramite l’aumento dei beni di servizio come ad esempio sanità, affitti, generi alimentari, trasporti ed infrastrutture. In tale ottica dobbiamo leggere la costruzione del nuovo tratto E45 “Orte-Mestre” che oltre a causare ingenti  danni ambientali alle regioni interessate, comporterà per migliaia di proletari  il pagamento  d’un tratto stradale prima gratuito. Stesso discorso per quanto riguarda l’aumento dell’autobus. E’ sulla scia di queste batoste sociali che la necessità di far sentire la propria voce muta in eco perpetuo questo grido d’oppressione. Grido accentuato anche dalla presenza di fabbricati, case ed edifici abbandonati e caduti in disuso, conseguenza diretta delle conseguenze che il capitale porta seco. E’ impensabile che tale speculazione continui imperterrita a spese del proletariato. Oggi più che mai è forte il bisogno di riappropriarsi di questi spazi e restituirli a chi, giovani o non, necessità di spazi ricreativi.

Occupiamo, ma lo facciamo senza nessuna mitologia dell’occupazione. Siamo convinti che la proprietà immobiliare sia solo una delle tante forme nelle quali si esprime e si deposita la ricchezza. L’occupazione per noi è solo una delle forme con cui attaccare ed espropriare il capitale.

Si comunica inoltre che oggi stesso partiranno servizi quali lo “Sportello lavoro” (ogni Lunedì dalle 13:00 alle 15:00), lo “Sportello per la casa e contro gli sfratti” (ogni Martedì dalle 18:00 alle 20:00), la “Distribuzione generi alimentari”, fino esaurimento scorte (ogni Domenica dalle 12:00 alle 13:00), e, tra le attività, il “Corso di Italiano gratuito per Stranieri” (ogni Mercoledì e Giovedì dalle 20:00 alle 22:00) e le “Ripetizioni gratuite di Latino e Greco, per i primi due anni di Liceo, e Filosofia, per il triennio (ogni Mercoledì dalle 16:00 alle 19:00).

D’altra parte non è auspicabile una arrendevolezza per principio, un mero eclissare i nostri bisogni. Si deve reagire, contro questa società del capitale, ripartendo dai propri bisogni, e conquistando, un passo alla volta, la nostra vita.

Alla base del nostro percorso c’è il punto fermo del rifiuto di ogni trattativa e di ogni dialogo con le istituzioni.

LO STATO BORGHESE SI ABBATTE E NON SI CAMBIA.

NON CHIEDIAMO NIENTE, CI PRENDIAMO TUTTO.

SOLO LA LOTTA PAGA.

OGGI ALLE 17 ASSEMBLEA PUBBLICA DI INIZIO OCCUPAZIONE. ACCORRETE NUMEROSI. SEGURA’ CENA E SERATA SOCIALE

Comitato Occupazione «L’Evasione»

Roma: Due giorni di occupazioni

Sabato 8 Febbraio abbiamo occupato uno spazio in via Sant’angelo dei Lombardi (zona Villa Gordiani) a Roma. Tre serrande di proprietà dell’INPS, 200 metri quadri in passato utilizzati per un’attività commerciale, una torrefazione, da molti anni in stato di abbandono. Dopo aver aperto, mentre rendevamo il posto accogliente, molte persone incuriosite e ben disposte si affacciavano per conoscerci. Le prime ore sono trascorse serenamente, con una colazione e chiacchierate in strada. Dopo circa tre ore giungevano sul posto le prime volanti della polizia, seguite in breve tempo dalla Digos. Chiarite le nostre intenzioni, immediatamente interveniva la celere che, scesa dai blindati in tenuta antisommossa, si è subito schierata. Nel giro di poco tempo, vista la scarsa difendibilità del posto e l’atteggiamento delle guardie, ci siamo allontanati, scegliendo di determinare noi modalità e tempi della nostra azione.

In seguito allo sgombero un’ assemblea partecipata ha deciso di insistere sullo stesso posto.

La mattina successiva in una quarantina tra compagni e compagne abbiamo riaperto lo spazio.
Questa volta l’intervento di polizia e carabinieri è stato immediato: 5 volanti, due macchine di DIGOS, tre blindati dei carabinieri. Alcuni di noi si trovavano all’interno. Tutti gli altri di fronte all’entrata, compatti. Con forza ci siamo opposti alla pressione del plotone in antisommossa che dopo aver spostato e spintonato via le persone incordonate davanti all’ingresso, ha forzato la serranda stessa. Gli sbirri hanno poi condotto ai loro mezzi i tre che si erano barricati dentro.
Il morale era alto e cantando e intonando cori abbiamo preteso il rilascio immediato dei nostri compagni.
A quel punto un piccolo e rumoroso corteo ha lasciato il quartiere.

Abbiamo occupato ieri, abbiamo occupato oggi,  occuperemo anche domani.

Lo spirito  continua,

FLEX MOB nelle strade.

non ci fermeremo

Tags: ,

Saronno: Sgomberato il TeLOS

fonte: http://www.umanitanova.org/n-4-anno-89/saronno-sgomberato-il-telos

Nella mattinata del 15 Gennaio un imponente schieramento di forze dell’ordine (PS, Digos, CC e Polizia Locale) ha provveduto a blindare via Concordia a Saronno, dove si trova il TeLOS (Territorio Libero Saronnese), uno stabile disabitato da anni che era stato occupato sin dallo scorso mese di settembre da un gruppo di giovani libertari (vedi U.N. n. 39).
Evidentemente, “chi di dovere” si era da tempo dovuto arrendere all’evidenza dei fatti: a nulla infatti erano valsi tutti i tentativi messi in atto per costringere gli occupanti ad arrendersi ed abbandonare lo stabile.
Non erano stati sufficienti i primi tentativi di sgombero da parte dei locali C.C. nell’immediatezza dell’occupazione come non erano bastati i successivi attacchi messi in atto nel mese di novembre direttamente dai sedicenti “proprietari” dello stabile, assistititi moralmente e fisicamente dal loro nume tutelare, un ben noto personaggio saronnese dedito ad affari e politica, che avevano bloccato il cancello di ingresso con una barriera di cemento, murato la porta di ingresso e divelto il portone del locale dove si tenevano i concerti.
Né avevano convinto gli occupanti la serie di attacchi mediante l’irruzione notturna per distruggere tutto quello che si trovava nei locali, arrivando a provocare danni anche al tetto pur di rendere inagibile l’immobile, oppure, ultimamente il tentativo di provocare un incendio.

[Read More]

Torino: Villa Istèria Sgomberata

Torino, giovedì 23 gennaio 2014

Villa Istèria Sgomberata

Questa mattina, dopo le 6, decine e decine di agenti della polizia e carabinieri si sono presentati in Via Santhià 39 per effettuare lo sgombero di Villa Istèria, occupata  l’11 Gennaio 2014.

Gli Occupanti sono stati portati in questura e  trattenuti per un paio d’ore ed in seguito rilasciati con le denunce di danneggiamento ed invasione d’immobile.

Durante lo sgombero e sotto la questura erano presenti alcuni solidali delle Compagne e dei Compagni sgomberati.

Contro sgomberi e repressione!