nov 14 2013

In una splendida mattina di maggio… (di Nicola Gai e Alfredo Cospito)

Il 12 novembre Alfredo Cospito e Nicola Gai sono stati condannati, rispettivamente, a 10 anni e 8 mesi e a 9 anni e 4 mesi. Sono accusati di sparato alle gambe ad Adinolfi, dirigente dell'Ansaldo Nucleare, personaggio che si era battuto per la libertà di inquinare e che aveva concretamente contibuito alla proliferazione del cancro nucleare nel mondo. Una condanna ostativa, che non prevede quindi sconti, domiciliari o uscita anticipata.

Il modo migliore per esprimere solidarietà ai due prigionieri ci sembra quello di riproporre, un'altra volta, gli scritti che coraggiosamente Continua

nov 10 2013

L’imbarazzo della scelta…

L’ordine sociale forma un blocco. Un blocco della stessa fusione. È possibile, a seconda della tinta, dare ad ogni filone un nome diverso. Vi si trova il filone del capitalismo, il filone del clericalismo, il filone del militarismo e molti altri ancora. Ma non è possibile assestare una picconata ad un determinato filone senza intaccarne un altro, da tanto si incrociano, si mescolano e si mischiano. Provengono tutti da una medesima colata.

Albert Libertad

scarica il pdf: http://www.anarchaos.org/2013/11/opuscolo-limbarazzo-della-scelta/

 

 

Da mesi si parla di MUOS e delle proteste Continua

ott 14 2013

Lacrime, sangue e affari. Dal disastro del Vajont al naufragio di Lampedusa (di Dino Erba)

riceviamo questo documento e lo pubblichiamo, nonostante non sia una fonte anarchica

LACRIME, SANGUE E AFFARI
DAL DISASTRO DEL VAJONT AL NAUFRAGIO DI LAMPEDUSA

l disastro del Vajont è il tragico simbolo di una lunga serie di opere inutili, dannose e pericolose che senza tregua hanno costellato e costellano la passata e la recente storia
del nostro Paese. E probabilmente costelleranno anche la storia futura.
Con protervia, la classe padronale italiana ha sempre perseguito i propria affari con il più sordido cinismo, trovando sempre il compiaciuto sostegno di un ceto politico pronto a … Continua

set 20 2013

La metropoli e la guerra di classe (di Michele Fabiani)

Siamo giunti alla terza ed ultima parte di questa fatica estiva dedicata alla questione della città e della salute che conseguirebbe dalla sua distruzione. In un primo momento abbiamo analizzato la relazione fra metropoli e linguaggio. Poi abbiamo visto la questione più reale della metropoli e del potere. Infine, in questo percorso dall’astratto al concreto (un commentatore mi ha criticato per questo), ci occupiamo ora della relazione che corre fra la nascita della città e la nascita dell’oppressione di classe.

 

Ricapitolando. Il potere nasce con le città

Nel precedente … Continua

set 05 2013

Vita e opera dell’anarchico Omar Aziz e il suo impatto nell’autorganizzazione della rivoluzione in Siria

Sul nostro forum, sempre vitale, è stato postato questo articolo; che ci pare giusto di pubblicare in home.

http://ita.anarchopedia.org/Vita_e_opera_dell%27anarchico_Omar_Aziz_e_il_suo_impatto_nell%27autorganizzazione_della_rivoluzione_in_Siria

Vita e opera dell'anarchico Omar Aziz e il suo impatto nell'autorganizzazione della rivoluzione in Siria 
 
Omar Aziz (affettuosamente soprannominato Abu Kamal dai suoi amici) nacque a Damasco. Rientrò in Siria dal suo esilio in Arabia Saudita e negli Stati Uniti nei primi giorni della rivoluzione siriana. Intellettuale, economista, anarchico, marito e padre, all'età di 63 anni si è impegnato nella lotta rivoluzionaria. Lavorò con attivisti locali per raccogliere e distribuire Continua
lug 22 2013

L’equivoco del Marx libertario (di Tiziano Antonelli)

Teoria e prassi

L'equivoco del Marx libertario

tratto dal numero 25, anno 93, di Umanità Nova

Quando vogliono rinfrescare la concezione politica del loro profeta, i marxisti tirano in ballo i testi scritti da Marx sulla Comune di Parigi e comunemente raccolti ne “La guerra civile in Francia”.

Si tratta dell'Indirizzo che il Consiglio Generale dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori pubblicò dopo la caduta della Comune, e che fu redatto da Carlo Marx; in questo testo si accenna al funzionamento della Comune di Parigi, alla necessità del proletariato di abbattere lo Stato e creare una

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giu 29 2013

La metropoli e il potere (di Michele Fabiani)

«Il primo che, avendo cintato un terreno, pensò di dire “questo è mio” e trovò delle persone abbastanza stupide da credergli, fu il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassini, quante miserie ed errori avrebbe risparmiato al genere umano chi, strappando i piuoli o colmando il fossato, avesse gridato ai simili: “Guardatevi dal dare ascolto a questo impostore! Se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra non è di nessuno siete perduti!”»

(J.-J. Rousseau, Origine della disuguaglianza

 

 

 

Dopo aver … Continua

mag 04 2013

La rivoluzione non è affare di partito (di Otto Rühle)

 fonte

http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-marxismo-libertario-otto-ruhle-la-rivoluzione-non-e-affare-di-partito-1920-108409521.html

di Otto Rühle

 

I

Il parlamentarismo si afferma insieme al dominio della borghesia ed é con esso che nascono i partiti politici [1]. La borghesia trova nei parlamenti l’arena dei suoi primi conflitti con la corona e con la nobiltà. Essa si organizza politicamente per conferire alla legislazione una forma corrispondente alle esigenze del capitalismo. Il capitalismo, d’altronde, non possiede un carattere omogeneo: i diversi strati sociali e gruppi d’interesse, in cui si suddivide la borghesia, fanno valere ciascuno le proprie differenti rivendicazioni. È per farsi … Continua

apr 28 2013

Insuscettibile di ravvedimento – una conversazione con Pasquale “Lello” Valitutti

Il movimento anarchico ieri e oggi, prima e dopo la strage di Piazza Fontana, tra gioia, repressione e lotta armata; il percorso di un’esperienza individuale e l’importanza di una svolta epocale; e soprattutto l’urgenza dell’azione diretta, dell’attacco, della prontezza. Stralci da una conversazione con Pasquale Valitutti nella quale, più che del passato, si parla del nostro presente.

ascolta il contributo:

http://www.radiocane.info/insuscettibile-di-ravvedimento-una-conversazione-con-pasquale-valitutti/Continua

apr 01 2013

La metropoli e il linguaggio (di Michele Fabiani)

Sono passati quasi 6 anni da quando scrissi Distruggere le città. Forse dovrei dire, da quando cominciai a scrivere. Dato che quello scritto rimase incompleto, interrotto dall’operazione repressiva del 23 ottobre 2007. Nonostante incompleto e nonostante marginale, sul piano quantitativo, rispetto ad altre cose di cui mi sono occupato, Distruggere le città è di gran lunga il testo che più ha suscitato interesse e critiche, osservazioni e polemiche. Ad esempio, ogni volta che vado a presentare il libro Sperimentiamo l’Anarchia, il capitolo terzo, Distruggere le città appunto, riempie … Continua

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