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Francesco Guccini - Live @RSI 1982 (Concerto completo)
In questo concerto, tenutosi all'RSI Televisione Svizzera Italiana nel gennaio del 1982, Francesco Guccini percorre proprio i tempi dei suoi inizi, riappropriandosi di canzoni che avevano dato il successo ai Nomadi: Canzone per un'amica, Auschwitz, Dio è morto, insieme ai classici di sempre.
Introduzione (Canzone per un'amica) 00:00
Canzone per un'amica 01:28
Canzone del bambino nel vento (Auschwitz) 07:43
Dio è morto 14:54
Venezia 18:02
Il vecchio e il bambino 23:20
Canzone dei dodici mesi 27:59
Bisanzio 35:28
Bologna 41:28
Canzone di notte N°2 47:53
Un altro giorno è andato 55:01
La locomotiva 01:00:28
Ascolta su Spotify:
http://bit.ly/guccinirsi
Acquista ora:
http://bit.ly/rsiguccini
Non dimenticare d'iscriverti al canale di Nar International per non perdere il Meglio della ...
published: 19 Nov 2017
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Le Canzoni di Francesco Guccini come Poesie: "Non temo la morte, mi rallegro di essere ancora qua"
Cantautore, poeta, scrittore, musicista, Francesco Guccini è tutte queste cose e anche qualcosa in più. Dal 2012 ha smesso di scrivere canzoni, ma la scrittura e la lettura restano due delle attività più importanti della sua vita e alle spalle ha lasciato pagine intere di testi da cui ogni giorno migliaia di persone attingono. Per questo motivo Bompiani ha deciso di mettere alcune delle sue Canzoni, dalle più note a vere e proprie chicche nelle mani di Gabriella Fenocchio, filologa e studiosa di letteratura italiana del Novecento, che ha analizzato i testi del cantante di Pàvana come se fossero poesie, contestualizzandole e analizzandone gli aspetti stilistici, retorici e ritmici, riconsegnandoci una serie di testi che sono leggibili come poesie, indipendentemente dall'accompagnamento musi...
published: 23 Dec 2018
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Francesco Guccini - L'avvelenata
Regia Il Movimento Collettivo (Cerchierini, Romagnoli, Salvati)
Prodotto da Raffaella Tommasi, Stefano Salvati e Stefano Zappaterra per IMAGinACTION
Direttore della Fotografia Il Movimento Collettivo
Assistente operatore Roberto Porcelli
Dronista Flavio Vichi
Regia backstage Giacomo Banchelli
Colorist Walter Cavatoi
Montaggio Il Movimento Collettivo
Assistente di produzione Claudia Piraccini e Sara Mottaran
Assistente di regia Niccolò Torresani e Matteo Dalmonte
Si ringraziano:
il Comune di Cervia
il Centro Visite Saline di Cervia
il Bagno Cerviamare
il Bagno Roma
la Banda Città di Cervia
Riccardo Guerrini per l'utilizzo del Woodpecker
l'Associazione Culturale Pescatori
il Ristorante La Pantofla Circolo Pescatori
la Gastronomia Cervia Carni
le Ville Foschi di Cervia
Il Chiosco del Lago di...
published: 23 Oct 2019
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Francesco Guccini - Lettera
Music video by Francesco Guccini performing Lettera.
published: 13 Mar 2009
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Francesco Guccini - Canzone per un'amica
Francesco Guccini - Canzone per un'amica
published: 13 Sep 2008
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Farewell - Francesco Guccini
E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent' anni portati così,
come si porta un maglione sformato su un paio di jeans;
come si sente la voglia di vivere
che scoppia un giorno e non spieghi il perchè:
un pensiero cullato o un amore che è nato e non sai che cos'è.
Giorni lunghi fra ieri e domani, giorni strani,
giorni a chiedersi tutto cos' era, vedersi ogni sera;
ogni sera passare su a prenderti con quel mio buffo montone orientale,
ogni sera là, a passo di danza, a salire le scale
e sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buonumore,
quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel cuore.
Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova,
era tanto potere parlarci, giocare a guardarci,
tra gli amici che ridono e suonano attorno ai tavoli pieni ...
published: 13 Jan 2011
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Francesco Guccini - Acque
Album: Parnassius Guccinii anno:1993
Testo:
L' acqua che passa fra il fango di certi canali
tra ratti sapienti e pneumatici e ruggine e vetri
chissà se è la stessa lucente di sole o fanali
che guardo oleosa passare rinchiusa in tre metri.
Si può stare ore a cercare se c'è in qualche fosso
quell' acqua bevuta di sete o che lava te stesso
o se c'è nel suo correre un segno od un suo filo rosso
che leghi un qualcosa a qualcosa, un pensiero a un riflesso.
Ma l' acqua gira e passa e non sa dirmi niente di gente, me, o di quest' aria bassa,
ottusa e indifferente cammina e corre via lascia una scia e non gliene frega niente...
E cade su me che la prendo e la sento filtrare,
leggera infeltrisce i vestiti e intristisce i giardini,
portandomi odore d' ozono, giocando a danzare,
proietta rico...
published: 11 Dec 2010
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Cristoforo Colombo - Francesco Guccini.mpg
Una pillola di storia in poesia di grande attualità, con la carica emotiva che solo il Maestro ci sa regalare.
Cristoforo Colombo :
E' gia stanco di vagabondare sotto un cielo sfibrato
per quel regno affacciato sul mare che dai Mori è insidiato
e di terra ne ha avuta abbastanza, non di vele e di prua,
perché ha trovato una strada di stelle nel cielo dell'anima sua.
Se lo sente, non può più fallire, scoprirà un nuovo mondo;
quell'attesa lo lascia impaurito di toccare già il fondo.
Non gli manca il coraggio o la forza per vivere quella follia
e anche senza equipaggio, anche fosse un miraggio ormai salperà via.
E la Spagna di spada e di croce riconquista Granata,
con chitarre gitane e flamenco fa suonare ogni strada;
Isabella è la grande regina del Guadalquivir
ma come lui è una donna convi...
published: 06 May 2012
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Francesco Guccini - Natale a Pavana
Ascolta il disco qui:
https://BMGItaly.lnk.to/NoteDiViaggio
Note di Viaggio - Capitolo 1 - Venite Avanti...
Le Canzoni di Francesco Guccini
Prodotte da Mauro Pagani
TRACCIA 1: Francesco Guccini - Natale a Pavana
https://www.instagram.com/gucciniofficial
https://www.facebook.com/francescogucciniofficial
BMG Rights Management
CODICE ISRC VIDEO: IT7ZU1900011
CREDITI VIDEO:
Produzione video: Nubifilm Studio
Regia e montaggio: Andrea Longhin e Claudio Spanu
Team Operatori Pavana: Roberto Losurdo e Stefano Bianchi
Ass. Operatore Milano: Adamo Scieghi
Visual e riprese aeree: Nubifilm Studio
Attore: Francesco Molinaro
Si ringrazia Garage Studio
published: 25 Nov 2019
1:08:12
Francesco Guccini - Live @RSI 1982 (Concerto completo)
In questo concerto, tenutosi all'RSI Televisione Svizzera Italiana nel gennaio del 1982, Francesco Guccini percorre proprio i tempi dei suoi inizi, riapproprian...
In questo concerto, tenutosi all'RSI Televisione Svizzera Italiana nel gennaio del 1982, Francesco Guccini percorre proprio i tempi dei suoi inizi, riappropriandosi di canzoni che avevano dato il successo ai Nomadi: Canzone per un'amica, Auschwitz, Dio è morto, insieme ai classici di sempre.
Introduzione (Canzone per un'amica) 00:00
Canzone per un'amica 01:28
Canzone del bambino nel vento (Auschwitz) 07:43
Dio è morto 14:54
Venezia 18:02
Il vecchio e il bambino 23:20
Canzone dei dodici mesi 27:59
Bisanzio 35:28
Bologna 41:28
Canzone di notte N°2 47:53
Un altro giorno è andato 55:01
La locomotiva 01:00:28
Ascolta su Spotify:
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In questo concerto, tenutosi all'RSI Televisione Svizzera Italiana nel gennaio del 1982, Francesco Guccini percorre proprio i tempi dei suoi inizi, riappropriandosi di canzoni che avevano dato il successo ai Nomadi: Canzone per un'amica, Auschwitz, Dio è morto, insieme ai classici di sempre.
Introduzione (Canzone per un'amica) 00:00
Canzone per un'amica 01:28
Canzone del bambino nel vento (Auschwitz) 07:43
Dio è morto 14:54
Venezia 18:02
Il vecchio e il bambino 23:20
Canzone dei dodici mesi 27:59
Bisanzio 35:28
Bologna 41:28
Canzone di notte N°2 47:53
Un altro giorno è andato 55:01
La locomotiva 01:00:28
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- published: 19 Nov 2017
- views: 219745
6:06
Le Canzoni di Francesco Guccini come Poesie: "Non temo la morte, mi rallegro di essere ancora qua"
Cantautore, poeta, scrittore, musicista, Francesco Guccini è tutte queste cose e anche qualcosa in più. Dal 2012 ha smesso di scrivere canzoni, ma la scrittura ...
Cantautore, poeta, scrittore, musicista, Francesco Guccini è tutte queste cose e anche qualcosa in più. Dal 2012 ha smesso di scrivere canzoni, ma la scrittura e la lettura restano due delle attività più importanti della sua vita e alle spalle ha lasciato pagine intere di testi da cui ogni giorno migliaia di persone attingono. Per questo motivo Bompiani ha deciso di mettere alcune delle sue Canzoni, dalle più note a vere e proprie chicche nelle mani di Gabriella Fenocchio, filologa e studiosa di letteratura italiana del Novecento, che ha analizzato i testi del cantante di Pàvana come se fossero poesie, contestualizzandole e analizzandone gli aspetti stilistici, retorici e ritmici, riconsegnandoci una serie di testi che sono leggibili come poesie, indipendentemente dall'accompagnamento musicale e riaprendo il dibattito sulle differenze tra musica e poesia: "Sono stato ben contento di queste analisi che hanno dato un certo valore alle mie canzoni, mi ha fatto piacere, anche se tante volte mi sono chiesto: "Sei sicura che io abbia voluto dire veramente quelle cose?", però c'è stato un vicendevole scambio di opinioni sul lavoro". Ci sono le più famose come "L'avvelenata", "Eskimo", "Auschwitz", "Radici", ma anche pezzi meno noti come "100 Pennsylvania Ave", "Canzone delle bambine portoghesi" e "Canzone delle domande consuete": "Delle volte, forse, ho scritto delle buone canzoni, ho scritto anche delle musiche piacevoli, decenti, ma non mi sono mai messo come musicista, sulle parole forse riuscivo meglio, ecco il perché della mia preferenza (...) Non mi manca scrivere canzoni, perché scrivo libri, è un altro modo di scrivere, ma è sempre scrittura". Guccini ci ha aperto la sua casa di Pàvana e con lui abbiamo parlato di musica, poesia, tempo che passa, memoria, della morte dell'Appennino e anche della morte.
http://youmedia.fanpage.it/video/af/XB5hq-SwuiIRtxeb
https://wn.com/Le_Canzoni_Di_Francesco_Guccini_Come_Poesie_Non_Temo_La_Morte,_Mi_Rallegro_Di_Essere_Ancora_Qua
Cantautore, poeta, scrittore, musicista, Francesco Guccini è tutte queste cose e anche qualcosa in più. Dal 2012 ha smesso di scrivere canzoni, ma la scrittura e la lettura restano due delle attività più importanti della sua vita e alle spalle ha lasciato pagine intere di testi da cui ogni giorno migliaia di persone attingono. Per questo motivo Bompiani ha deciso di mettere alcune delle sue Canzoni, dalle più note a vere e proprie chicche nelle mani di Gabriella Fenocchio, filologa e studiosa di letteratura italiana del Novecento, che ha analizzato i testi del cantante di Pàvana come se fossero poesie, contestualizzandole e analizzandone gli aspetti stilistici, retorici e ritmici, riconsegnandoci una serie di testi che sono leggibili come poesie, indipendentemente dall'accompagnamento musicale e riaprendo il dibattito sulle differenze tra musica e poesia: "Sono stato ben contento di queste analisi che hanno dato un certo valore alle mie canzoni, mi ha fatto piacere, anche se tante volte mi sono chiesto: "Sei sicura che io abbia voluto dire veramente quelle cose?", però c'è stato un vicendevole scambio di opinioni sul lavoro". Ci sono le più famose come "L'avvelenata", "Eskimo", "Auschwitz", "Radici", ma anche pezzi meno noti come "100 Pennsylvania Ave", "Canzone delle bambine portoghesi" e "Canzone delle domande consuete": "Delle volte, forse, ho scritto delle buone canzoni, ho scritto anche delle musiche piacevoli, decenti, ma non mi sono mai messo come musicista, sulle parole forse riuscivo meglio, ecco il perché della mia preferenza (...) Non mi manca scrivere canzoni, perché scrivo libri, è un altro modo di scrivere, ma è sempre scrittura". Guccini ci ha aperto la sua casa di Pàvana e con lui abbiamo parlato di musica, poesia, tempo che passa, memoria, della morte dell'Appennino e anche della morte.
http://youmedia.fanpage.it/video/af/XB5hq-SwuiIRtxeb
- published: 23 Dec 2018
- views: 113259
4:45
Francesco Guccini - L'avvelenata
Regia Il Movimento Collettivo (Cerchierini, Romagnoli, Salvati)
Prodotto da Raffaella Tommasi, Stefano Salvati e Stefano Zappaterra per IMAGinACTION
Direttore d...
Regia Il Movimento Collettivo (Cerchierini, Romagnoli, Salvati)
Prodotto da Raffaella Tommasi, Stefano Salvati e Stefano Zappaterra per IMAGinACTION
Direttore della Fotografia Il Movimento Collettivo
Assistente operatore Roberto Porcelli
Dronista Flavio Vichi
Regia backstage Giacomo Banchelli
Colorist Walter Cavatoi
Montaggio Il Movimento Collettivo
Assistente di produzione Claudia Piraccini e Sara Mottaran
Assistente di regia Niccolò Torresani e Matteo Dalmonte
Si ringraziano:
il Comune di Cervia
il Centro Visite Saline di Cervia
il Bagno Cerviamare
il Bagno Roma
la Banda Città di Cervia
Riccardo Guerrini per l'utilizzo del Woodpecker
l'Associazione Culturale Pescatori
il Ristorante La Pantofla Circolo Pescatori
la Gastronomia Cervia Carni
le Ville Foschi di Cervia
Il Chiosco del Lago di Cervia
la scuola Passi di Danza Sant'Alberto
la Libreria Booklet Independent di Milano Marittima
le Officine del Sale di Cervia
Si ringraziano tutte le persone che hanno partecipato:
Adami Ambra
Andreani Valeria
Antonellini Giorgia
Avarello Davide
Babini Marisol
Baldassarri Giovanni
Baldassarri Roberto
Baldini Giampaolo
Baldini Virginia
Baldocchi Anna Maria
Balducci Ferruccio
Balzani Piero
Balzani Beatrice
Banchelli Giacomo
Barbieri Cristina
Barduzzi Andrea
Baroncini Barbara
Battistini Cristian
Battistini Matteo
Beliuschi Nadia
Belletti Ivan
Ben Ammar Yasmin
Beneventi Palmiro
Benzi Jacopo
Bolotti Dario
Brunelli Agide
Brusoni Barbara
Buratti Giulia
Buscaroli Giuseppe
Caccavo Antonella
Campione Gabriele
Campodonico Claudio
Casadei Angelo
Casadio Michela
Caselli Beatrice
Castellucci Raffaele
Cavedo Shirley
Cavedo Stiv
Cazzoli Manuela
Cefalo Loredana
Cellie Giampaola
Chiari Francesco
Cicala Paolo
Cicognani Vittoria
Ciglione Cristina
Colangelo Luca
Colli Stefano
Cordelli Agostino
Cristallo Gianluca
D'urso Christian
Dal Borgo Davide
Dal Reno Sandra
Damassa Luca
De Stefani Diego
Decuzzi Giovanni
Di Felice Angelo
Domeniconi Denis
Domeniconi Flavio
Doumbia Issa
Errichetti Antonio
Fabbri Giulia
Fabbri Chiara
Fabbri Roberta
Fabbri Andrea
Falloni Nicole
Faccani Samantha
Fantozzi Anna
Fasto Morgana
Fasto Alessandro
Feliziani Andrea
Fetti Simone
Fiorini Marco
Forest Federica
Foschi Matteo
Freddi Donata
Gabriele Klaus
Galisi Asia
Gambi Tito
Garavini Emanuele
Gargiulo Lucia
Gasparini Vittorio
Gazi Alomguir Bashar
Germano Maria
Germanò Andrea
Ghetti Valeria
Ghinassi Ginevra
Grassi Lorenzo
Grassi Domenico
Guidazi Anastasia
Guidi Daniela
Iaccarino Maura
Zucchini Irene
Jacopo Milanesi
Kovalchuk Oleksandr
Landi Serena
Landi Serena
Fantini Linda
Lisanti Sara
Liverani Veronica
Liverani Edoardo
Livieri Azzurra
Livieri Gianluca
Longhin Leonardo
Lotti Federica
Luca Agostinelli
Luciani Nicole
Maccolini Maura
Maiari Edoardo
Marchionni Raffaella
Marco Tomaini
Marconi Roberta
Marcori Filippo
Marina Ridolfi
Mattarozzi Adriano
Mattiolimarica
Mazza Virgilio
Mazzotti Valentina
Mellonicaterina
Melloni Maria Francesca
Migani Antonio
Minguzzi Gianluca
Molecon Eleonora
Montanari Max
Montanari Giada
Monti Chiara
Morelli Sabrina
Morigi Lorenzo
Morsellimassimo
Mottaran Sara
Mussonimichela
Negri Noemi
Oppi Massimo
Orioli Francesco
Orioli Simona
Osti Graziella
Palma Sonia
Pandey Satish
Pantini Vitaliana
Parmigiani Natalia
Pascucciachille
Pasini Serenella
Pasini Mariagiovanna
Peroni Nicola
Pesenti Giovanni
Pirini Luca
Pischedda Manuela
Polastrini Jessica
Poletti Giovanni
Rathore Yogprathp Singh
Recinelli Fabio
Reggiani Elisa
Roma Andrea
Romagnoli Lucia
Russo Lucio
Sanasi Maria
Sandroni Andrea
Sarti Stefano
Sartini Stefano
Sartini Michele
Sberveglieri Licia
Scala Fulvio
Seminerio Aurora
Serra Maria Eugenia
Serravalle Martina
Sgarzi Valter
Simoncini Daniela
Sirotti Tania
Sirotti Davide
Spadaro Pietro
Stornello Mattia
Suprani Genni
Tagliapietro Mara
Taini Paola
Tarroni Ilaria
Tassinari Laura
Tercon Elettra
Tercon Giulia
Tittarelli Ilaria
Tosseghini Giorgia
Tommasi Ambra
Valpiani Iacopo
Vanni Silvia
Varga Marissa
Vassura Simona
Venere Rayssa
Verdin Gian Franco
Versari Raimondo
Vincenzi Elisa
Vio Lary
Viscovich Sandro
Vitali Patrizia
Vitali Egidio
Xu Cuimei
Zaccaria Arianna
Zammataro Salvatore
Zanotti Daniele
Vitelli Chiara
Music video by Francesco Guccini performing L'avvelenata. © 2019 Universal Music Italia Srl
http://vevo.ly/KsvzAY
https://wn.com/Francesco_Guccini_L'Avvelenata
Regia Il Movimento Collettivo (Cerchierini, Romagnoli, Salvati)
Prodotto da Raffaella Tommasi, Stefano Salvati e Stefano Zappaterra per IMAGinACTION
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Assistente operatore Roberto Porcelli
Dronista Flavio Vichi
Regia backstage Giacomo Banchelli
Colorist Walter Cavatoi
Montaggio Il Movimento Collettivo
Assistente di produzione Claudia Piraccini e Sara Mottaran
Assistente di regia Niccolò Torresani e Matteo Dalmonte
Si ringraziano:
il Comune di Cervia
il Centro Visite Saline di Cervia
il Bagno Cerviamare
il Bagno Roma
la Banda Città di Cervia
Riccardo Guerrini per l'utilizzo del Woodpecker
l'Associazione Culturale Pescatori
il Ristorante La Pantofla Circolo Pescatori
la Gastronomia Cervia Carni
le Ville Foschi di Cervia
Il Chiosco del Lago di Cervia
la scuola Passi di Danza Sant'Alberto
la Libreria Booklet Independent di Milano Marittima
le Officine del Sale di Cervia
Si ringraziano tutte le persone che hanno partecipato:
Adami Ambra
Andreani Valeria
Antonellini Giorgia
Avarello Davide
Babini Marisol
Baldassarri Giovanni
Baldassarri Roberto
Baldini Giampaolo
Baldini Virginia
Baldocchi Anna Maria
Balducci Ferruccio
Balzani Piero
Balzani Beatrice
Banchelli Giacomo
Barbieri Cristina
Barduzzi Andrea
Baroncini Barbara
Battistini Cristian
Battistini Matteo
Beliuschi Nadia
Belletti Ivan
Ben Ammar Yasmin
Beneventi Palmiro
Benzi Jacopo
Bolotti Dario
Brunelli Agide
Brusoni Barbara
Buratti Giulia
Buscaroli Giuseppe
Caccavo Antonella
Campione Gabriele
Campodonico Claudio
Casadei Angelo
Casadio Michela
Caselli Beatrice
Castellucci Raffaele
Cavedo Shirley
Cavedo Stiv
Cazzoli Manuela
Cefalo Loredana
Cellie Giampaola
Chiari Francesco
Cicala Paolo
Cicognani Vittoria
Ciglione Cristina
Colangelo Luca
Colli Stefano
Cordelli Agostino
Cristallo Gianluca
D'urso Christian
Dal Borgo Davide
Dal Reno Sandra
Damassa Luca
De Stefani Diego
Decuzzi Giovanni
Di Felice Angelo
Domeniconi Denis
Domeniconi Flavio
Doumbia Issa
Errichetti Antonio
Fabbri Giulia
Fabbri Chiara
Fabbri Roberta
Fabbri Andrea
Falloni Nicole
Faccani Samantha
Fantozzi Anna
Fasto Morgana
Fasto Alessandro
Feliziani Andrea
Fetti Simone
Fiorini Marco
Forest Federica
Foschi Matteo
Freddi Donata
Gabriele Klaus
Galisi Asia
Gambi Tito
Garavini Emanuele
Gargiulo Lucia
Gasparini Vittorio
Gazi Alomguir Bashar
Germano Maria
Germanò Andrea
Ghetti Valeria
Ghinassi Ginevra
Grassi Lorenzo
Grassi Domenico
Guidazi Anastasia
Guidi Daniela
Iaccarino Maura
Zucchini Irene
Jacopo Milanesi
Kovalchuk Oleksandr
Landi Serena
Landi Serena
Fantini Linda
Lisanti Sara
Liverani Veronica
Liverani Edoardo
Livieri Azzurra
Livieri Gianluca
Longhin Leonardo
Lotti Federica
Luca Agostinelli
Luciani Nicole
Maccolini Maura
Maiari Edoardo
Marchionni Raffaella
Marco Tomaini
Marconi Roberta
Marcori Filippo
Marina Ridolfi
Mattarozzi Adriano
Mattiolimarica
Mazza Virgilio
Mazzotti Valentina
Mellonicaterina
Melloni Maria Francesca
Migani Antonio
Minguzzi Gianluca
Molecon Eleonora
Montanari Max
Montanari Giada
Monti Chiara
Morelli Sabrina
Morigi Lorenzo
Morsellimassimo
Mottaran Sara
Mussonimichela
Negri Noemi
Oppi Massimo
Orioli Francesco
Orioli Simona
Osti Graziella
Palma Sonia
Pandey Satish
Pantini Vitaliana
Parmigiani Natalia
Pascucciachille
Pasini Serenella
Pasini Mariagiovanna
Peroni Nicola
Pesenti Giovanni
Pirini Luca
Pischedda Manuela
Polastrini Jessica
Poletti Giovanni
Rathore Yogprathp Singh
Recinelli Fabio
Reggiani Elisa
Roma Andrea
Romagnoli Lucia
Russo Lucio
Sanasi Maria
Sandroni Andrea
Sarti Stefano
Sartini Stefano
Sartini Michele
Sberveglieri Licia
Scala Fulvio
Seminerio Aurora
Serra Maria Eugenia
Serravalle Martina
Sgarzi Valter
Simoncini Daniela
Sirotti Tania
Sirotti Davide
Spadaro Pietro
Stornello Mattia
Suprani Genni
Tagliapietro Mara
Taini Paola
Tarroni Ilaria
Tassinari Laura
Tercon Elettra
Tercon Giulia
Tittarelli Ilaria
Tosseghini Giorgia
Tommasi Ambra
Valpiani Iacopo
Vanni Silvia
Varga Marissa
Vassura Simona
Venere Rayssa
Verdin Gian Franco
Versari Raimondo
Vincenzi Elisa
Vio Lary
Viscovich Sandro
Vitali Patrizia
Vitali Egidio
Xu Cuimei
Zaccaria Arianna
Zammataro Salvatore
Zanotti Daniele
Vitelli Chiara
Music video by Francesco Guccini performing L'avvelenata. © 2019 Universal Music Italia Srl
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- published: 23 Oct 2019
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4:16
Francesco Guccini - Lettera
Music video by Francesco Guccini performing Lettera.
Music video by Francesco Guccini performing Lettera.
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Music video by Francesco Guccini performing Lettera.
- published: 13 Mar 2009
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5:18
Farewell - Francesco Guccini
E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent' anni portati così,
come si porta un maglione sformato su un paio di jeans;
come si sente la voglia di vivere
ch...
E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent' anni portati così,
come si porta un maglione sformato su un paio di jeans;
come si sente la voglia di vivere
che scoppia un giorno e non spieghi il perchè:
un pensiero cullato o un amore che è nato e non sai che cos'è.
Giorni lunghi fra ieri e domani, giorni strani,
giorni a chiedersi tutto cos' era, vedersi ogni sera;
ogni sera passare su a prenderti con quel mio buffo montone orientale,
ogni sera là, a passo di danza, a salire le scale
e sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buonumore,
quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel cuore.
Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova,
era tanto potere parlarci, giocare a guardarci,
tra gli amici che ridono e suonano attorno ai tavoli pieni di vino,
religione del tirare tardi e aspettare mattino;
e una notte lasciasti portarti via, solo la nebbia e noi due in sentinella,
la città addormentata non era mai stata così tanto bella.
Era facile vivere allora ogni ora,
chitarre e lampi di storie fugaci, di amori rapaci,
e ogni notte inventarsi una fantasia da bravi figli dell' epoca nuova,
ogni notte sembravi chiamare la vita a una prova.
Ma stupiti e felici scoprimmo che era nato qualcosa più in fondo,
ci sembrava d' avere trovato la chiave segreta del mondo.
Non fu facile volersi bene, restare assieme
o pensare d' avere un domani e stare lontani;
tutti e due a immaginarsi: "Con chi sarà?" In ogni cosa un pensiero costante,
un ricordo lucente e durissimo come il diamante
e a ogni passo lasciare portarci via da un' emozione non piena, non colta:
rivedersi era come rinascere ancora una volta.
Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione,
e il peccato fu creder speciale una storia normale.
Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo,
sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo.
E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa;
siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa.
"The triangle tingles and the trumpet plays slow"...
Farewell, non pensarci e perdonami se ti ho portato via un poco d' estate
con qualcosa di fragile come le storie passate:
forse un tempo poteva commuoverti, ma ora è inutile credo, perchè
ogni volta che piangi e che ridi non piangi e non ridi con me...
https://wn.com/Farewell_Francesco_Guccini
E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent' anni portati così,
come si porta un maglione sformato su un paio di jeans;
come si sente la voglia di vivere
che scoppia un giorno e non spieghi il perchè:
un pensiero cullato o un amore che è nato e non sai che cos'è.
Giorni lunghi fra ieri e domani, giorni strani,
giorni a chiedersi tutto cos' era, vedersi ogni sera;
ogni sera passare su a prenderti con quel mio buffo montone orientale,
ogni sera là, a passo di danza, a salire le scale
e sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buonumore,
quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel cuore.
Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova,
era tanto potere parlarci, giocare a guardarci,
tra gli amici che ridono e suonano attorno ai tavoli pieni di vino,
religione del tirare tardi e aspettare mattino;
e una notte lasciasti portarti via, solo la nebbia e noi due in sentinella,
la città addormentata non era mai stata così tanto bella.
Era facile vivere allora ogni ora,
chitarre e lampi di storie fugaci, di amori rapaci,
e ogni notte inventarsi una fantasia da bravi figli dell' epoca nuova,
ogni notte sembravi chiamare la vita a una prova.
Ma stupiti e felici scoprimmo che era nato qualcosa più in fondo,
ci sembrava d' avere trovato la chiave segreta del mondo.
Non fu facile volersi bene, restare assieme
o pensare d' avere un domani e stare lontani;
tutti e due a immaginarsi: "Con chi sarà?" In ogni cosa un pensiero costante,
un ricordo lucente e durissimo come il diamante
e a ogni passo lasciare portarci via da un' emozione non piena, non colta:
rivedersi era come rinascere ancora una volta.
Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione,
e il peccato fu creder speciale una storia normale.
Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo,
sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo.
E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa;
siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa.
"The triangle tingles and the trumpet plays slow"...
Farewell, non pensarci e perdonami se ti ho portato via un poco d' estate
con qualcosa di fragile come le storie passate:
forse un tempo poteva commuoverti, ma ora è inutile credo, perchè
ogni volta che piangi e che ridi non piangi e non ridi con me...
- published: 13 Jan 2011
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6:43
Francesco Guccini - Acque
Album: Parnassius Guccinii anno:1993
Testo:
L' acqua che passa fra il fango di certi canali
tra ratti sapienti e pneumatici e ruggine e vetri
chissà se è...
Album: Parnassius Guccinii anno:1993
Testo:
L' acqua che passa fra il fango di certi canali
tra ratti sapienti e pneumatici e ruggine e vetri
chissà se è la stessa lucente di sole o fanali
che guardo oleosa passare rinchiusa in tre metri.
Si può stare ore a cercare se c'è in qualche fosso
quell' acqua bevuta di sete o che lava te stesso
o se c'è nel suo correre un segno od un suo filo rosso
che leghi un qualcosa a qualcosa, un pensiero a un riflesso.
Ma l' acqua gira e passa e non sa dirmi niente di gente, me, o di quest' aria bassa,
ottusa e indifferente cammina e corre via lascia una scia e non gliene frega niente...
E cade su me che la prendo e la sento filtrare,
leggera infeltrisce i vestiti e intristisce i giardini,
portandomi odore d' ozono, giocando a danzare,
proietta ricordi sfiniti di vecchi bambini,
colpendo implacabile il tetto di lunghi vagoni,
destando annoiato interesse negli occhi di un gatto,
coprendo col proprio scrosciare lo spacco dei tuoni
che restano appesi un momento nel cielo distratto.
E l' acqua passa e gira e colora e poi stinge, cos'è che mi respinge e che m' attira;
acqua come sudore, acqua fetida e chiara, amara senza gusto né colore.
Ma l' acqua gira e passa e non sa dirmi niente di gente, me, o di quest' aria bassa,
ottusa e indifferente cammina e corre via lascia una scia e non gliene frega niente...
E mormora e urla, sussurra, ti parla, ti schianta,
evapora in nuvole cupe rigonfie di nero
e cade e rimbalza e si muta in persona od in pianta
diventa di terra, di vento, di sangue e pensiero.
Ma a volte vorresti mangiarla o sentirtici dentro,
un sasso che l' apre, che affonda, sparisce e non sente,
vorresti scavarla, afferrarla, lo senti che è il centro
di questo ingranaggio continuo, confuso e vivente.
Acque del mondo intorno di pozzanghere e pianto, di me che canto al limite del giorno,
tra il buio e la paura del tempo e del destino freddo assassino della notte scura.
Ma l' acqua gira e passa e non sa dirmi niente di gente, me, o di quest' aria bassa,
ottusa e indifferente cammina e corre via lascia una scia e non gliene frega niente...
https://wn.com/Francesco_Guccini_Acque
Album: Parnassius Guccinii anno:1993
Testo:
L' acqua che passa fra il fango di certi canali
tra ratti sapienti e pneumatici e ruggine e vetri
chissà se è la stessa lucente di sole o fanali
che guardo oleosa passare rinchiusa in tre metri.
Si può stare ore a cercare se c'è in qualche fosso
quell' acqua bevuta di sete o che lava te stesso
o se c'è nel suo correre un segno od un suo filo rosso
che leghi un qualcosa a qualcosa, un pensiero a un riflesso.
Ma l' acqua gira e passa e non sa dirmi niente di gente, me, o di quest' aria bassa,
ottusa e indifferente cammina e corre via lascia una scia e non gliene frega niente...
E cade su me che la prendo e la sento filtrare,
leggera infeltrisce i vestiti e intristisce i giardini,
portandomi odore d' ozono, giocando a danzare,
proietta ricordi sfiniti di vecchi bambini,
colpendo implacabile il tetto di lunghi vagoni,
destando annoiato interesse negli occhi di un gatto,
coprendo col proprio scrosciare lo spacco dei tuoni
che restano appesi un momento nel cielo distratto.
E l' acqua passa e gira e colora e poi stinge, cos'è che mi respinge e che m' attira;
acqua come sudore, acqua fetida e chiara, amara senza gusto né colore.
Ma l' acqua gira e passa e non sa dirmi niente di gente, me, o di quest' aria bassa,
ottusa e indifferente cammina e corre via lascia una scia e non gliene frega niente...
E mormora e urla, sussurra, ti parla, ti schianta,
evapora in nuvole cupe rigonfie di nero
e cade e rimbalza e si muta in persona od in pianta
diventa di terra, di vento, di sangue e pensiero.
Ma a volte vorresti mangiarla o sentirtici dentro,
un sasso che l' apre, che affonda, sparisce e non sente,
vorresti scavarla, afferrarla, lo senti che è il centro
di questo ingranaggio continuo, confuso e vivente.
Acque del mondo intorno di pozzanghere e pianto, di me che canto al limite del giorno,
tra il buio e la paura del tempo e del destino freddo assassino della notte scura.
Ma l' acqua gira e passa e non sa dirmi niente di gente, me, o di quest' aria bassa,
ottusa e indifferente cammina e corre via lascia una scia e non gliene frega niente...
- published: 11 Dec 2010
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5:52
Cristoforo Colombo - Francesco Guccini.mpg
Una pillola di storia in poesia di grande attualità, con la carica emotiva che solo il Maestro ci sa regalare.
Cristoforo Colombo :
E' gia stanco di vagabondar...
Una pillola di storia in poesia di grande attualità, con la carica emotiva che solo il Maestro ci sa regalare.
Cristoforo Colombo :
E' gia stanco di vagabondare sotto un cielo sfibrato
per quel regno affacciato sul mare che dai Mori è insidiato
e di terra ne ha avuta abbastanza, non di vele e di prua,
perché ha trovato una strada di stelle nel cielo dell'anima sua.
Se lo sente, non può più fallire, scoprirà un nuovo mondo;
quell'attesa lo lascia impaurito di toccare già il fondo.
Non gli manca il coraggio o la forza per vivere quella follia
e anche senza equipaggio, anche fosse un miraggio ormai salperà via.
E la Spagna di spada e di croce riconquista Granata,
con chitarre gitane e flamenco fa suonare ogni strada;
Isabella è la grande regina del Guadalquivir
ma come lui è una donna convinta che il mondo non pùo finir lì,.
Ha la mente già tesa all'impresa sull'oceano profondo,
caravelle e una ciurma ha concesso, per quel viaggio tremendo,
per cercare di un mondo lontano ed incerto che non sa se ci sia
ma è già l'alba e sul molo l'abbraccia una raffica di nostalgia.
E naviga, naviga via
verso un mondo impensabile ancora da ogni teoria
e naviga, naviga via,
nel suo cuore la Niña, la Pinta e la Santa Maria.
E' da un mese che naviga a vuoto quell'Atlantico amaro,
ma continua a puntare l'ignoto con lo sguardo corsaro;
sarà forse un'assurda battaglia ma ignorare non puoi
che l'Assurdo ci sfida per spingerci ad essere fieri di noi.
Quante volte ha sfidato il destino aggrappato ad un legno, senza patria bestemmi in latino prendi il bere d'impegno,
per fortuna che il vino non manca e trasforma la vigliaccheria
di una ciurma ribelle e già stanca, in un'isola di compagnia.
E naviga, naviga via,
sulla prua che s'impenna violenta lasciando una scia,
naviga, naviga via
nel suo cuore la Niña, la Pinta e la Santa Maria.
Non si era sentito mai solo come in quel momento
ma ha imparato dal vivere in mare a non darsi per vinto;
andrà a sbattere in quell'orizzonte, se una terra non c'è,
grida: "Fuori sul ponte compagni dovete fidarvi di me!"
Anche se non accenna a spezzarsi quel tramonto di vetro,
ma li aspettano fame e rimorso se tornassero indietro,
proprio adesso che manca un respiro per giungere alla verità,
a quel mondo che ha forse per faro una fiaccola di libertà.
E naviga, naviga là
come prima di nascere l'anima naviga già,
naviga, naviga ma
quell'oceano è di sogni e di sabbia
poi si alza un sipario di nebbia
e come un circo illusorio s'illumina l'America.
Dove il sogno dell'oro ha creato
mendicanti di un senso
che galleggiano vacui nel vuoto
affamati d'immenso.
Là babeliche torri di cristallo
già più alte del cielo
fan subire al tuo cuore uno stallo
come a un Icaro in volo
Dove da una prigione a una luna d'amianto
"l'uomo morto cammina"
dove il Giorno del Ringraziamento
il tacchino in cucina
e mentre sciami assordanti d'aerei
circondano di ragnatele
quell'inutile America amara
leva l'ancora e alza le vele.
E naviga, naviga via
più lontano possibile
da quell'assordante bugia
naviga, naviga via
nel suo cuore la Niña, la Pinta e la Santa Maria
https://wn.com/Cristoforo_Colombo_Francesco_Guccini.Mpg
Una pillola di storia in poesia di grande attualità, con la carica emotiva che solo il Maestro ci sa regalare.
Cristoforo Colombo :
E' gia stanco di vagabondare sotto un cielo sfibrato
per quel regno affacciato sul mare che dai Mori è insidiato
e di terra ne ha avuta abbastanza, non di vele e di prua,
perché ha trovato una strada di stelle nel cielo dell'anima sua.
Se lo sente, non può più fallire, scoprirà un nuovo mondo;
quell'attesa lo lascia impaurito di toccare già il fondo.
Non gli manca il coraggio o la forza per vivere quella follia
e anche senza equipaggio, anche fosse un miraggio ormai salperà via.
E la Spagna di spada e di croce riconquista Granata,
con chitarre gitane e flamenco fa suonare ogni strada;
Isabella è la grande regina del Guadalquivir
ma come lui è una donna convinta che il mondo non pùo finir lì,.
Ha la mente già tesa all'impresa sull'oceano profondo,
caravelle e una ciurma ha concesso, per quel viaggio tremendo,
per cercare di un mondo lontano ed incerto che non sa se ci sia
ma è già l'alba e sul molo l'abbraccia una raffica di nostalgia.
E naviga, naviga via
verso un mondo impensabile ancora da ogni teoria
e naviga, naviga via,
nel suo cuore la Niña, la Pinta e la Santa Maria.
E' da un mese che naviga a vuoto quell'Atlantico amaro,
ma continua a puntare l'ignoto con lo sguardo corsaro;
sarà forse un'assurda battaglia ma ignorare non puoi
che l'Assurdo ci sfida per spingerci ad essere fieri di noi.
Quante volte ha sfidato il destino aggrappato ad un legno, senza patria bestemmi in latino prendi il bere d'impegno,
per fortuna che il vino non manca e trasforma la vigliaccheria
di una ciurma ribelle e già stanca, in un'isola di compagnia.
E naviga, naviga via,
sulla prua che s'impenna violenta lasciando una scia,
naviga, naviga via
nel suo cuore la Niña, la Pinta e la Santa Maria.
Non si era sentito mai solo come in quel momento
ma ha imparato dal vivere in mare a non darsi per vinto;
andrà a sbattere in quell'orizzonte, se una terra non c'è,
grida: "Fuori sul ponte compagni dovete fidarvi di me!"
Anche se non accenna a spezzarsi quel tramonto di vetro,
ma li aspettano fame e rimorso se tornassero indietro,
proprio adesso che manca un respiro per giungere alla verità,
a quel mondo che ha forse per faro una fiaccola di libertà.
E naviga, naviga là
come prima di nascere l'anima naviga già,
naviga, naviga ma
quell'oceano è di sogni e di sabbia
poi si alza un sipario di nebbia
e come un circo illusorio s'illumina l'America.
Dove il sogno dell'oro ha creato
mendicanti di un senso
che galleggiano vacui nel vuoto
affamati d'immenso.
Là babeliche torri di cristallo
già più alte del cielo
fan subire al tuo cuore uno stallo
come a un Icaro in volo
Dove da una prigione a una luna d'amianto
"l'uomo morto cammina"
dove il Giorno del Ringraziamento
il tacchino in cucina
e mentre sciami assordanti d'aerei
circondano di ragnatele
quell'inutile America amara
leva l'ancora e alza le vele.
E naviga, naviga via
più lontano possibile
da quell'assordante bugia
naviga, naviga via
nel suo cuore la Niña, la Pinta e la Santa Maria
- published: 06 May 2012
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5:30
Francesco Guccini - Natale a Pavana
Ascolta il disco qui:
https://BMGItaly.lnk.to/NoteDiViaggio
Note di Viaggio - Capitolo 1 - Venite Avanti...
Le Canzoni di Francesco Guccini
Prodotte da Mauro P...
Ascolta il disco qui:
https://BMGItaly.lnk.to/NoteDiViaggio
Note di Viaggio - Capitolo 1 - Venite Avanti...
Le Canzoni di Francesco Guccini
Prodotte da Mauro Pagani
TRACCIA 1: Francesco Guccini - Natale a Pavana
https://www.instagram.com/gucciniofficial
https://www.facebook.com/francescogucciniofficial
BMG Rights Management
CODICE ISRC VIDEO: IT7ZU1900011
CREDITI VIDEO:
Produzione video: Nubifilm Studio
Regia e montaggio: Andrea Longhin e Claudio Spanu
Team Operatori Pavana: Roberto Losurdo e Stefano Bianchi
Ass. Operatore Milano: Adamo Scieghi
Visual e riprese aeree: Nubifilm Studio
Attore: Francesco Molinaro
Si ringrazia Garage Studio
https://wn.com/Francesco_Guccini_Natale_A_Pavana
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Le Canzoni di Francesco Guccini
Prodotte da Mauro Pagani
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CODICE ISRC VIDEO: IT7ZU1900011
CREDITI VIDEO:
Produzione video: Nubifilm Studio
Regia e montaggio: Andrea Longhin e Claudio Spanu
Team Operatori Pavana: Roberto Losurdo e Stefano Bianchi
Ass. Operatore Milano: Adamo Scieghi
Visual e riprese aeree: Nubifilm Studio
Attore: Francesco Molinaro
Si ringrazia Garage Studio
- published: 25 Nov 2019
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