- published: 24 Aug 2013
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CinemaScope 55 was a large-format version of CinemaScope introduced by Twentieth Century Fox in 1955, which used a film width of 55.625 mm.
Fox had introduced the original 35mm version of CinemaScope in 1953 and it had proved to be commercially successful. However the additional image enlargement needed to fill the new wider screens that had been installed in theatres for CinemaScope resulted in visible film grain. The obvious solution was to use a larger film so that less enlargement would be needed. CinemaScope 55 was the result of this thinking, and was one of three "High Definition" film systems introduced in the mid 1950s, the other two being Paramount's VistaVision and the Todd-AO 70 mm film system.
Fox determined that a system that produced a frame area approximately 4 times that of the 35mm CinemaScope frame would be the optimum trade-off between performance and cost, and the 55.625mm film width was chosen because it provided that. Camera negative film had a larger grain than the film stocks used for prints so there was some logic in using a larger frame on the negative than on prints. Since prints need to allow space for soundtracks whilst camera negative doesn't, CinemaScope 55 had different frame dimensions for camera negative and print film.
E questo faro,
che taglia le onde del mare di notte,
guarda chi pesca e non dice mai niente,
guarda chi pesca e non dice mai niente…
E questo faro che la notte gira, la luna mi spia,
divento parte di una litografia,
appesa su un muro, ora sono al sicuro,
c'?…
E resto solo, lo sguardo un po' basso,
guardo i miei piedi, le scarpe un po' vecchie di pioggia,
il mare vorrebbe toccarmi e sabbia bagnata sento tra i denti…
E come il tempo che mi fa invecchiare
non so cosa dire,
come la ruggine su di un motore
non lo fa partire,
e come il vento che gli alberi fa spogliare
tutto regolare,
come la pioggia se c'? il sole
e chi lo pu? spiegare…
Sono qui in piedi a due passi dal mare ed a tre dal piacere,
ti vedo sdraiata su un telo nel buio,
forse aspetti qualcuno o forse ? solo il destino…
mi avvicino la lingua tra i denti e i piedi tra la sabbia,
camminando calpesto un castello ma neanche mi accorgo,
e continuo da te…
(Non so che dire)
forse niente ? la cosa migliore,
e ad un tratto un diverso calore mi prende la mano,
mi sento un po' strano,
ma il pensiero mi piace e mi rende felice l'idea,
di veder la mia vita in un cinemascope,
ci ripenso e mi rende felice,
e lei forse ? l'attrice della mia vita in cinemascope…
E come il tempo che mi fa invecchiare
non so cosa dire,
come la ruggine su di un motore
non lo fa partire,
e come il vento che gli alberi fa spogliare
tutto regolare,
come la pioggia se c'? il sole
e chi lo pu? spiegare…
E poi ancora la luce del faro,
l'ombra sulla spiaggia,
la vita che cambia,
e poi ancora il faro che gira,
la litografia,
le scarpe un po' vecchie di pioggia,
il telo nel buio,
la lingua tra i denti,
il castello di sabbia tra i piedi,
la barca che pesca e non dice mai niente,
la barca che pesca e non dice mai niente…
E l'idea,
di veder la mia vita in un cinemascope,
ci ripenso e mi rende felice,
e lei forse ? l'attrice della mia vita in cinemascope…
E come il tempo che mi fa invecchiare
non so cosa dire,
come la ruggine su di un motore
non lo fa partire,
e come il vento che gli alberi fa spogliare
tutto regolare,
come la pioggia se c'? il sole