Lebane (Serbian Cyrillic: Лебане) is a town and municipality in southern Serbia, a part of the Jablanica District. The municipality is located at 41°45'N and 21°45'E and has a population of 21,802 while the town itself has 10,062 inhabitants (according to 2011 census). The elevation of the town of Lebane is between 275.2 and 420 masl.
The town is located at the confluence of the rivers Jablanica and Šumanska Reka, in the alluvial plain created by the former. Just northeast of the town a larger plain called Leskovačko polje extends toward the town of Leskovac, which is the district seat.
Ethnic groups in the municipality (2002 census):
From 1929 to 1941, Lebane was part of the Vardar Banovina of the Kingdom of Yugoslavia.
The most significant historical monument in the vicinity of the town and within the boundaries of the municipality is the 6th century AD late Roman or early Byzantine town Justiniana Prima, locally better known as Caričin Grad, located c. 7 km from Lebane. The town is built by the Eastern Roman Emperor Justinian I to reputedly mark the location of his birth. The archaeological excavations on this site have been on-going since 1917 and large parts of the ancient settlement have since been uncovered including the impressive fortifications.
Lascia aperta la finestra che entra aria dammi un po' di tregua, lascia che io segua, che vedale cose come sono, sii buono lascia che mi arrivi il suono in stereo e non in mono. Dammi una visione a tutto campo dammi tempo, conta fino a cento, sento qualcosa che da sotto fa rumore suona forte dove nasce ma se esce muore lascialo suonare, c'e' gente che lo vuol sentire! Non metterci le mani non si puo' imitare altrimenti perde quel sapore particolare quel ruvido che rende originale. Smolla, non si controlla, il tipo gira sulla schiena e sulla testa e intorno c'e' la folla. Lscia fare a chi sa farlo bene conviene togliersi di mezzo, la Pina non si tiene!
La La La He He Hei La La La He He Hei ti parlo d'arte che sta fuori dai musei di gente agile, abile nel muoversi di notte dipinge lettere illegali con le tasche vuote. Suonano le bombole di chi ci crede suonano le ruote di una tavola sul marciapiede suona il maicrofono che tengo in mano suona chiaro, suona come sono. Lascia aperta la finestra che entra aria nuova, ci si prova, l'importante e' che anche tu ci creda! La senti nei polmoni, nel cavallo basso dei tuoi pantaloni, la senti nei campioniche girano sereni nella base, ribaltano le case del tuo paese.