Luigi Proietti, detto Gigi (Roma, 2 novembre 1940), è un attore, comico, regista, cantante, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.
Protagonista di molti film e di numerose fiction televisive di successo, personalità tra le più complete e valide dello spettacolo italiano, è considerato da molti l'erede artistico di Ettore Petrolini.
Come attore teatrale è particolarmente apprezzato per le sue doti di affabulatore e trasformista.
[modifica] Gli inizi come cantante
Figlio di Romano Proietti, di Porchiano del Monte, e della casalinga Giovanna Ceci, di San Clemente di Leonessa, ha vissuto i primi dieci mesi della sua vita in una casa in via di sant'Eligio (una traversa di Via Giulia) a Roma.[1] Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica presso il liceo "Augusto" di Roma, si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell'Università La Sapienza, che abbandonerà a sei esami dalla laurea. Appassionato di musica sin da bambino, suona la chitarra, il pianoforte, la fisarmonica e il contrabbasso, e nel tempo libero inizia ad esibirsi come cantante nelle feste studentesche, nei bar all'aperto, e, più avanti, nei night-club più celebri della capitale.
[modifica] Attore nel teatro sperimentale
Nello stesso momento inizia a frequentare il corso di mimica del Centro Universitario Teatrale tenuto da Giancarlo Cobelli, il quale nota subito le sue qualità di musicista e lo scrittura per uno spettacolo d'avanguardia da lui diretto, Can Can degli italiani (1963), composto da famosi scrittori quali Ercole Patti e Luigi Malerba, dove mette in musica un aforisma di Ennio Flaiano, Oh come è bello sentirsi....
A partire dal 1964 ricopre ruoli di contorno sul palcoscenico con il Gruppo Sperimentale 101 sotto la direzione di Antonio Calenda, dallo stesso Cobelli e anche con Andrea Camilleri, non ancora diventato celebre come scrittore. Il suo primo ruolo lo recita all'aperto, travestito da upupa, nella rappresentazione de Gli uccelli di Aristofane (1964) diretto da Giuseppe Di Martino. Dal 1968 ottiene ruoli da protagonista in diversi spettacoli messi in scena dal Teatro Stabile de L'Aquila, tra cui Il dio Kurt di Alberto Moravia e Operetta di Witold Gombrowicz.
[modifica] Successo nella commedia musicale
Il primo, inaspettato successo arriva nel 1970, quando viene improvvisamente chiamato a sostituire Domenico Modugno, ufficialmente a causa di un incidente capitatogli (ma ufficiosamente, sembra, a causa di dissapori con l'autore e co-protagonista della commedia, Renato Rascel) nella parte di Ademar nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluja brava gente.
[modifica] Trionfo negli One-Man-Show
Dopo aver recitato nel 1974 il ruolo di Neri Chiaramantesi nel dramma di Sem Benelli La cena delle beffe, accanto a Carmelo Bene e Vittorio Gassman, nel 1976 stringe un proficuo sodalizio con lo scrittore Roberto Lerici, insieme al quale scrive e dirige i suoi spettacoli, rimasti nella storia, A me gli occhi, please (1976), riportato in scena nel 1993, 1996 e nel 2000, in una memorabile performance allo Stadio Olimpico della sua città natale, oltre a Come mi piace (1983), Leggero leggero (1991) e, per la televisione, Attore, amore mio (1982) e Io, a modo mio (1985).
In questi spettacoli Proietti, totalmente privo di guida registica, ha modo di scatenare la sua verve attoriale come monologhista, cantante, imitatore, ballerino, in estenuanti tour de force che ottengono un dirompente successo di pubblico; dalle 6 serate inizialmente previste si superano agevolmente le 300, con oltre 2000 spettatori di media a riempire i teatri tenda ed i palasport di tutta l'Italia, ammirato e stimato anche da importanti personalità come Federico Fellini (il quale dapprima pensa a lui per il ruolo di Casanova nel suo film Il Casanova di Federico Fellini, poi assegnato a Donald Sutherland e del quale sarà un efficace doppiatore) ed Eduardo De Filippo[senza fonte]. La collaborazione tra Proietti e Roberto Lerici si può benissimo paragonare a quella, altrettanto proficua, tra Giorgio Gaber e Sandro Luporini per il teatro canzone. Dopo la morte di Roberto Lerici, avvenuta nel 1992 per infarto, Proietti porta in scena e dirige altri due spettacoli solisti, Prove per un recital (1996) e Io, Totò e gli altri (2002). Nel 2004 ha portato in tour lo spettacolo "Serata d'Onore" premiato il 20 agosto all'Arena di Catanzaro con il "Riccio d'Argento" come migliore spettacolo dell'anno nella rassegna "Fatti di Musica".
[modifica] Direttore artistico e regista
Dal 1978 assume la direzione artistica insieme a Sandro Merli del Teatro Brancaccio di Roma, creando un suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per i giovani attori (la stessa cosa farà Vittorio Gassman con la sua Bottega Teatrale di Firenze), portando in scena con i suoi allievi durante gli anni ottanta numerosi spettacoli assai apprezzati. Nello stesso momento si cimenta anche con la regìa teatrale, specializzandosi in adattamenti teatrali di successi cinematografici, oltre a curare la messa in scena di diverse opere liriche tra il 1983 e il 2002. Nel 1996 scrive e dirige un suo testo, Mezzefigure, mentre nel 1998 è la voce del narratore della fiaba Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev, sotto la direzione orchestrale di Enrique Mazzola. Nel 2005 dirige Pino Quartullo e Sandra Collodel in Quella del piano di sopra, commedia brillante di Pierre Chesnot replicata nelle stagioni successive, ottiene un notevole successo accanto a Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli nella versione moderna nel classico di Hennequin e Veber La Presidentessa (già interpretato da lui nel 1968 per la regìa di Franco Enriquez) portato più volte in tournée. Dal 2007 non è più direttore artistico del Teatro Brancaccio ma del GranTeatro di Roma.
[modifica] Attore cinematografico
Nel 1966 debutta contemporaneamente sul grande e piccolo schermo. Al cinema non è però un vero debutto poiché già a quattordici anni viene scritturato come comparsa nel film Il nostro campione, diretto nel 1955 da Vittorio Duse. In ogni caso il suo primo ruolo, per una curiosa coincidenza, è quello di un maresciallo dei carabinieri, lo stesso che trenta anni dopo lo porta alla grandissima notorietà. Tinto Brass è il primo regista a valorizzarlo con un ruolo da protagonista nel suo film L'urlo del 1970, quindi partecipa a film di Bolognini, Monicelli, Petri e Magni, ma forse soltanto Alberto Lattuada gli offre un ruolo pienamente compiuto sul versante drammatico nel film Le farò da padre (1974).
Partecipa inoltre ad alcuni film americani diretti da registi di prestigio come Lumet, Altman e Ted Kotcheff, nonché col francese Bertrand Tavernier. È fuor di dubbio che il suo ruolo brillante più celebre sia quello dello sfortunato indossatore Bruno Fioretti, che inventa qualsiasi stratagemma per poter giocare ai cavalli in società con alcuni suoi amici perdendo regolarmente, nella commedia di Steno Febbre da cavallo (1976), diventata col tempo un vero oggetto di culto tanto che nel 2002 se ne realizzerà un sequel a furor di popolo, Febbre da cavallo - La mandrakata, diretto dal figlio di Steno, Carlo Vanzina, definito dallo stesso attore un ritorno sul luogo del delitto. Con Vanzina tornerà a lavorare in Le barzellette (2004), Un'estate al mare (2008), Un'estate ai Caraibi (2009) e La vita è una cosa meravigliosa (2010).
Si cimenta con successo anche nel campo del doppiaggio, dove inizia nel 1964 prestando la voce al Gatto Silvestro dei cartoon della Warner Bros, quindi a celebri divi del grande schermo come Robert De Niro, Sylvester Stallone, Richard Burton, Richard Harris, Dustin Hoffman, Charlton Heston e Marlon Brando, nonché per George Segal in Tenderly di Franco Brusati e persino a Michel Piccoli nel Diabolik di Mario Bava. È notevole il suo pirotecnico doppiaggio del personaggio del genio della lampada nel film Aladdin (1992), prodotto dalla Walt Disney Pictures, che ripeterà anche nei due sequel distribuiti soltanto in home video, Il ritorno di Jafar ed Aladdin e il re dei ladri e persino in due videogames ispirati al film, La sfida per Agrabah e La bottega dei giochi di Aladdin.
Prenderà parte ad oltre quaranta film nel ruolo di protagonista assoluto tra i quali Meo Patacca (1973), Febbre da cavallo (1976), L'eredità Ferramonti (1976), Mi faccia causa (1984), Mille bolle blu (1992), Le barzellette (2004) e Tutti al mare (2011).
[modifica] Attore televisivo
Nel 1966 Proietti debutta in televisione nello sceneggiato I grandi camaleonti, diretto da Edmo Fenoglio. Insieme ad Ugo Gregoretti compare in ruoli soddisfacenti, come quello del truffatore Alfred Jingle ne Il Circolo Pickwick (1967), trasposizione dell'omonimo romanzo di Charles Dickens, dove compone e canta anche la sigla finale, La ballata di Pickwick. Proprio durante le sedute di registrazione di questa canzone, incontra un giovane di Poggio Bustone, che in quel brano suona la chitarra, musicista sotto contratto con la casa discografica Ricordi e destinato alla grande notorietà, Lucio Battisti. Sarà il loro primo ed ultimo incontro, ricordato in seguito dallo stesso Proietti in un'intervista durante una trasmissione celebrativa sul cantante.
Con Gregoretti lavora ancora nel 1974 in uno spettacolo sperimentale che tenta di fondere il varietà con lo sceneggiato, Sabato sera dalle nove alle dieci, dove Proietti è conduttore, compone e canta la sigla iniziale ed interpreta quattro ruoli, e, infine in uno sceneggiato ispirato ad Emilio Salgari, Le tigri di Mompracem (1974), ricordato per il largo uso del chroma key, dove interpreta il ruolo di Sandokan due anni prima di Kabir Bedi.
Insieme ad Antonello Falqui raggiunge la vetta massima a livello artistico sul piccolo schermo, col varietà Fatti e fattacci (1975), insieme a Ornella Vanoni, Giustino Durano e Massimo Giuliani, girato a colori, dove interpreta il cantastorie di una scalcinata compagnia di saltimbanchi in un viaggio a puntate attraverso il folklore di quattro città italiane, Roma, Milano, Napoli e Palermo. Alla Sicilia dedicherà ancora un omaggio in quello stesso anno, cantando in lingua siciliana la celeberrima Ballata di Carini, musicata da Romolo Grano ed utilizzata come sigla iniziale del film L'amaro caso della baronessa di Carini (1975), diretto da Daniele D'Anza, con Ugo Pagliai e Janet Agren.
[modifica] Conduttore e regista televisivo
Nel 1981 rientra in televisione con lo sceneggiato Fregoli diretto da Paolo Cavara, ispirato alla vita del grande trasformista Leopoldo Fregoli e suo ennesimo tour de force, nel quale riveste i panni di ben 75 personaggi, oltre a comporre e cantare la sigla di chiusura, Prima de pija' sonno.
Inoltre è conduttore dei varietà Fantastico 4 (1983) diretto da Enzo Trapani e Di che vizio sei? (1988) per la regìa di Adolfo Lippi. A lui fu affidata la conduzione del tradizionale spettacolo RAI di Capodanno per la particolare edizione del 2000, dove annunciò l'avvento del nuovo Millennio.
Come regista televisivo debutta nel 1990 con una delle prime sitcom italiane, Villa Arzilla, basato sulle vicende di un gruppo di anziani pensionanti in una casa di riposo, dove appare in brevi cameo come giardiniere della villa, e dove riunisce un bel gruppo di grandi attori e attrici del passato come Giustino Durano, Fiorenzo Fiorentini, Ernesto Calindri, Marisa Merlini e Caterina Boratto. Otto anni più tardi si dirige nel film Un nero per casa (1998) dove interpreta la parte principale di un architetto.
[modifica] I trionfi sul piccolo schermo
Nel 1992 inizia ad ottenere un consistente successo con le serie di telefilm Un figlio a metà, bissato dal seguito Un figlio a metà - Un anno dopo (1994), diretti da Giorgio Capitani, dove interpreta il ruolo di un doppiatore cinematografico (che esercita anche nella realtà e con successo), quindi sempre diretto da Capitani nella sitcom Italian Restaurant (1994) con Nancy Brilli dove è il proprietario di un ristorante italiano a New York (nella realtà Proietti, per breve tempo, ha effettivamente gestito un ristorante).
Nel 1996 arriva il trionfo inaspettato della serie televisiva Il Maresciallo Rocca, creato dalla coppia di scrittori Laura Toscano e Franco Marotta ed ancora diretto da Capitani nella quale l'attore romano interpreta il ruolo di Giovanni Rocca, vedovo con tre figli a carico, maresciallo comandante della stazione dei Carabinieri di Viterbo, che tra un caso e l'altro si innamora di una deliziosa farmacista, interpretata da Stefania Sandrelli (nella vita reale Proietti non ha fatto il militare per esubero di leva). La serie, partita in sordina su Rai 2, conquista i favori del pubblico fino a superare agevolmente i dieci milioni di telespettatori ed a mettere in seria concorrenza trasmissioni ampiamente collaudate come il Festival di Sanremo. Il colossale successo impone ai due autori, ai registi (al veterano e collaudato Capitani si alternano Lodovico Gasparini, José María Sánchez e Fabio Jephcott) ed al protagonista la realizzazione di ben cinque stagioni, realizzate tra il 1998 e il 2005, e della miniserie conclusiva Il maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia nel 2008, tutte su Rai Uno.
Proietti interpreterà un altro personaggio creato da Toscano e Marotta, L'avvocato Porta, in due serie dirette da Franco Giraldi, ma con minor successo. Nel 2005, dopo essere apparso come veterinario in un film diretto da José Maria Sànchez, il 19 marzo è uno degli ospiti d'onore nella fortunata trasmissione di Renzo Arbore Speciale per me - meno siamo meglio stiamo, dove canta tre canzoni sue, tra le quali la celeberrima Chi me l'ha fatto fa', e si produce nella divertente recitazione de Il lonfo, probabilmente la più nota delle poesie metasemantiche di Fosco Maraini, recitata successivamente anche nella puntata del 7 febbraio 2007 della trasmissione Parla con me, condotta su Raitre da Serena Dandini. Nel 2009 Proietti gira una fiction su San Filippo Neri dal titolo Preferisco il Paradiso, trasmessa su RaiUno nell’autunno 2010 con ottimi ascolti. Nel 2010 recita nella miniserie tv Il signore della truffa nel ruolo dell’ex truffatore di lungo corso Federico Sinacori, una co-produzione Artis e Rai Radiotelevisione Italiana, destinata alla prima serata RaiUno.[2]
[modifica] Attore radiofonico
Alla radio incontra un notevole successo nella celeberrima trasmissione Gran varietà, dove partecipa durante le stagioni 1973-1974 interpretando il personaggio di un ladruncolo, ed in quella del 1975-1976, dove è un irresistibile conquistatore femminile che a parole (e con tre ipotesi) è infallibile, ed alla prova dei fatti accumula continui disastri, ma non si abbatte mai, come canta inesorabile accompagnandosi alla chitarra alla fine dei suoi sketch. Personaggio tra i più azzeccati della sua carriera, lancia un tormentone di successo (Invidiosi!) destinato a rimanere nel ricordo. Dietro il microfono tornerà soltanto nel 1995 come voce narrante dello sceneggiato Belfagor, ovvero il fantasma del Louvre.
Personalità multiforme e poliedrica dello spettacolo italiano, si cimenta anche nella poesia, seguendo l'esempio del Belli, di Trilussa e dello stesso Petrolini, componendo diversi sonetti pubblicati negli anni novanta in una rubrica del quotidiano romano Il Messaggero. Compare in diversi spot pubblicitari, tra cui quello ultimo, notissimo, per una marca di caffè. Partecipa inoltre al Festival di Sanremo del 1995, insieme a Peppino Di Capri e Stefano Palatresi, col nome di Trio Melody, dove presenta il brano Ma che ne sai... (...se non hai fatto il piano bar).
Artista esuberante e simpatico sulla scena quanto riservatissimo sulla sua vita privata, dal 1967 è il compagno di una ex guida turistica svedese, Sagitta Alter, ed ha due figlie: Susanna e Carlotta.
[modifica] Attore cinematografico
- Il nostro campione, regia di Vittorio Duse (1955)
- Se permettete parliamo di donne, regia di Ettore Scola (1964)
- Le piacevoli notti, regia di Armando Crispino e Luciano Lucignani (1966)
- La ragazza del bersagliere, regia di Alessandro Blasetti (1966)
- Lo scatenato, regia di Franco Indovina (1967)
- Una ragazza piuttosto complicata, regia di Damiano Damiani (1968)
- La matriarca, regia di Pasquale Festa Campanile (1968)
- La virtù sdraiata (The Appointment), regia di Sidney Lumet (1969)
- L'urlo, regia di Tinto Brass (1970)
- Dropout, regia di Tinto Brass (1970)
- Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970)
- La mortadella, regia di Mario Monicelli (1971)
- Bubù, regia di Mauro Bolognini (1971)
- Gli ordini sono ordini, regia di Franco Giraldi (1972)
- Meo Patacca, regia di Marcello Ciorciolini (1973)
- La Tosca, regia di Luigi Magni (1973)
- La proprietà non è più un furto, regia di Elio Petri (1973)
- Le farò da padre, regia di Alberto Lattuada (1974)
- Conviene far bene l'amore, regia di Pasquale Festa Campanile (1975)
- Languidi baci, perfide carezze, regia di Alfredo Angeli (1976)
- Febbre da cavallo, regia di Steno (1976)
- Bordella, regia di Pupi Avati (1976)
- Chi dice donna, dice donna, regia di Tonino Cervi (1976)
- L'eredità Ferramonti, regia di Mauro Bolognini (1976)
- Casotto, regia di Sergio Citti (1977)
- Un matrimonio (A wedding), regia di Robert Altman (1978)
- Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d'Europa (Who is killing chefs of Europe?), regia di Ted Kotcheff (1978)
- Due pezzi di pane, regia di Sergio Citti (1979)
- Non ti conosco più amore, regia di Sergio Corbucci (1980)
- Di padre in figlio, regia di Alessandro e Vittorio Gassman (1982)
- "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", regia di Renzo Arbore (1983)
- Mi faccia causa, regia di Steno (1984)
- Mille bolle blu, regia di Leone Pompucci (1993) - voce narrante
- Eloise, la figlia di d'Artagnan (La fille de d'Artagnan), regia di Bertrand Tavernier (1994)
- Panni sporchi, regia di Mario Monicelli (1999)
- Febbre da cavallo - La mandrakata, regia di Carlo Vanzina (2002)
- Le barzellette, regia di Carlo Vanzina (2004)
- Un'estate al mare, regia di Carlo Vanzina (2008)
- Un'estate ai Caraibi, regia di Carlo Vanzina (2009)
- La vita è una cosa meravigliosa, regia di Carlo Vanzina (2010)
- Tutti al mare, regia di Matteo Cerami (2011)
- Box Office 3D - Il film dei film, regia di Ezio Greggio (2011)
[modifica] Attore televisivo
- La maschera e il volto, regia di Flaminio Bollini (1965)
- Il circolo Pickwick da Charles Dickens, regia di Ugo Gregoretti (1968) (nel ruolo del truffatore Alfred Jingle)
- La fantastica storia di don Chisciotte della Mancia da Miguel de Cervantes, regia di Carlo Quartucci (1970) (nel ruolo di don Chisciotte)
- Le tigri di Mompracem da Emilio Salgari, regia di Ugo Gregoretti (1974) (nel ruolo di Sandokan)
- Romanzo popolare italiano, regia di Ugo Gregoretti (1975)
- Fregoli di Roberto Lerici e Paolo Cavara, regia di Paolo Cavara (1981) (nel ruolo di Leopoldo Fregoli)
- Viaggio a Goldonia da Carlo Goldoni, regia di Ugo Gregoretti (1982)
- Gli innocenti vanno all'estero, regia di Luciano Salce (1983) (nel ruolo della guida turistica Ferguson)
- La bella Otero, regia di José María Sánchez (1984)
- Io a modo mio, regia di Eros Macchi (1985) (nel ruolo del conduttore e di personaggi vari)
- Sogni e bisogni, regia di Sergio Citti (1985) (episodio Micio micio, nel ruolo del meccanico)
- Facciaffitasi, serie telefilm, regia di José Maria Sànchez (1987)
- Liebe ist stärker als der Tod, film tv, regia di Juraj Herz (1988)
- Villa Arzilla, sitcom, regia di Gigi Proietti (1990) (nel ruolo del giardiniere della villa, anche soggetto e sceneggiatura)
- Passioni, soap-opera, regia di Fabrizio Costa (1993) (nel ruolo di fra' Joao)
- Un figlio a metà, film tv, regia di Giorgio Capitani (1994) (nel ruolo del doppiatore Sandro Giacomelli)
- Italian Restaurant, sitcom, regia di Giorgio Capitani (1994) (nel ruolo del ristoratore Giulio Broccoli, anche sceneggiatura)
- Un figlio a metà - Un anno dopo, film tv, regia di Giorgio Capitani (1995) (nel ruolo del doppiatore Sandro Giacomelli)
- Il maresciallo Rocca, serie di 8 film tv (Una morte annunciata, Senso di colpa, Morte di una ragazza polacca, Violenza privata, Morire d'amore, L'ostaggio, L'amica del cuore e La vendetta), regia di Giorgio Capitani (1996) (nel ruolo di Giovanni Rocca)
- L'avvocato Porta, film tv, regia di Franco Giraldi (1997) (nel ruolo di Antonio Porta)
- Il maresciallo Rocca 2, serie di 4 film tv (Un maledetto incastro, Senza perché, Un delitto diverso ed Enigma finale), regia di Giorgio Capitani e Lodovico Gasparini (1998) (nel ruolo di Giovanni Rocca)
- Un nero per casa, film tv, regia di Gigi Proietti (1998) (nel ruolo dell'architetto Lorenzo Paradisi)
- Avvocato Porta - le nuove storie, film tv, regia di Franco Giraldi (2000) (nel ruolo di Antonio Porta)
- Il maresciallo Rocca 3, serie di 4 film tv (Un grido nel buio, Il mistero dello scheletro, Crudele destino e Ultima sfida), regia di Giorgio Capitani e José Maria Sànchez (2001) (nel ruolo di Giovanni Rocca)
- Il maresciallo Rocca 4, serie di 6 film tv (Senza perdono, Un amore grande, Per fatto personale, La ragazza col cagnolino, Veleni e L'ultima sfida), regia di Giorgio Capitani e Fabio Jephcott (2003) (nel ruolo di Giovanni Rocca)
- Mai storie d'amore in cucina, film tv, regia di Giorgio Capitani e Fabio Jephcott (2004) (nel ruolo del ristoratore Marcello Bruni)
- Il veterinario, film tv, regia di José Maria Sànchez (2004) (nel ruolo del dottor Gigi Garulli)
- Il maresciallo Rocca 5, serie di 6 film tv (Il mistero di Santa Brigida', Menzogne, La trappola, Il figlio di nessuno, Il male ritorna) regia di Giorgio Capitani e Fabio Jephcott (2005) (nel ruolo di Giovanni Rocca)
- Il maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia, miniserie TV, regia di Fabio Jephcott (2008) (nel ruolo di Giovanni Rocca)
- Preferisco il Paradiso, miniserie TV, regia di Giacomo Campiotti (2010) (nel ruolo di San Filippo Neri)
- Il signore della truffa, miniserie TV, regia di Luis Prieto (2011)
- I Cesaroni 5, serie TV, (ep. n°5: Un segnalibro nel cuore), regia di Francesco Vicario (2012) (nel ruolo di sé stesso)
- In nome del Papa Re, miniserie TV - (2012)
[modifica] Regista televisivo
[modifica] Attore teatrale
- 1963: Can Can degli italiani, regia di Giancarlo Cobelli (mette in musica ed esegue un aforisma di Ennio Flaiano)
- 1964: Gli uccelli di Aristofane, regia di Giuseppe Di Martino (recita all'aperto travestito da upupa)
- 1964: Romolo il grande di Friedrich Dürrenmatt, regia di Giuseppe Di Martino
- 1964: La caserma delle fate, testo e regia di Giancarlo Cobelli
- 1965: L'arbitro di Luigi Pistilli, regia di Giorgio Magliulo
- 1965: La maschera e il volto di Luigi Chiarelli (nel ruolo dell'avvocato Luciano Spina)
- 1965: Il mercante di Venezia di William Shakespeare, regia di Ettore Giannini (nei ruoli di Menestrello, Selerio e Selerino)
- 1965: Direzione memorie di Corrado Augias, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101)
- 1965: Il re Cervo di Carlo Gozzi, regia di Andrea Camilleri
- 1966: Gioco con la scimmia di Enrico Filippini, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101)
- 1967: Il desiderio preso per la coda di Pablo Picasso, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo di Picasso)
- 1967: Il misantropo di Molière (nel ruolo di Acasto)
- 1968: Le mammelle di Tiresia di Guillaume Apollinaire, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101)
- 1968: La Celestina di Fernando De Rojas, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101, interpretato con Laura Adani, Paila Pavese, Marisa Belli)
- 1968: Riflessi di conoscenza di Corrado Augias, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101)
- 1968: Il tubo e il cubo di Augusto Frassineti, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101)
- 1968: La Presidentessa di Maurice Hennequin e Peter Veber, regia di Franco Enriquez (nel ruolo di Octave Rosiman)
- 1969: Nella giungla delle città di Bertolt Brecht, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo di George Garga)
- 1969: Coriolano di William Shakespeare, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo principale di Coriolano)
- 1969: Il dio Kurt di Alberto Moravia, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo principale di Kurt)
- 1969: Operetta di Witold Gombrowicz, regia di Antonio Calenda (col Gruppo Sperimentale 101)
- 1970: Alleluja brava gente, commedia musicale di Renato Rascel, Domenico Modugno e Iaia Fiastri, regia di Garinei e Giovannini (nel ruolo di Ademar)
- 1974: La cena delle beffe, dramma di Sem Benelli, regia di Carmelo Bene (nel ruolo di Neri Chiaramantesi)
- 1976: A me gli occhi, please di Gigi Proietti e Roberto Lerici, regia di Gigi Proietti (one-man-show, riportato in scena con nuove versioni nel 1993, 1996 e nel 2000 allo Stadio Olimpico di Roma)
- 1978: Commedia di Gaetanaccio di Luigi Magni, regia di Gigi Proietti (nel ruolo principale di Gaetanaccio)
- 1979: Caro Petrolini da scritti di Ettore Petrolini, regia di Gigi Proietti (nei ruoli di Tiberio, Archimede, Benedetto e le macchiette, con gli allievi del suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche)
- 1980: Il bugiardo di Carlo Goldoni, regia di Ugo Gregoretti (nel ruolo di Lelio de' Bisognosi)
- 1981: Stanno suonando la nostra canzone di Neil Simon, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Vernon Gersh)
- 1981: Edipo re di Sofocle, regia di Vittorio Gassman (nel ruolo del Nunzio)
- 1983: Come mi piace di Gigi Proietti e Roberto Lerici, regia di Gigi Proietti (one-man-show)
- 1985: Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, regia di Gigi Proietti ed Ennio Coltorti (nel ruolo di Cyrano)
- 1988: Liolà di Luigi Pirandello, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Liolà)
- 1989: I sette re di Roma di Luigi Magni, regia di Pietro Garinei (nei ruoli di: Enea, Tiberino, Fauno Luperco, Orazio, Bruto e i sette re)
- 1989: Edmund Kean di Raymund Fitzsimmons, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Kean)
- 1991: Leggero leggero di Gigi Proietti e Roberto Lerici, regia di Gigi Proietti (one-man-show)
- 1994: Per amore e per diletto da materiali di Ettore Petrolini (nuovo allestimento dopo quello del 1987, nei ruoli di Gastone, Archimede e Benedetto)
- 1996: Prove per un recital, testo e regia di Gigi Proietti (one-man-show)
- 1996: La morte dell'arcivescovo di Brindisi, testo e regia di Giancarlo Menotti (voce narrante)
- 1996: Il giudizio universale di Claudio Ambrosini, ispirato alla sceneggiatura del film omonimo di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini, regia di Vincenzo Grisostomi (voce che annuncia il Giudizio Universale)
- 1998: La Pietà, testo e regia di Vincenzo Cerami su musiche di Nicola Piovani (voce narrante)
- 2000: Socrate, adattamento di Vincenzo Cerami dai Dialoghi di Platone, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Socrate)
- 2002: Io, Toto e gli altri, testo e regia di Gigi Proietti (one-man-show)
- 2004: Serata d'Onore, testo e regia di Gigi Proietti (one-man-show)
- 2006: Ma l'amor mio non muore, dai materiali di Ettore Petrolini
- 2007: Buonasera...varietà di fine stagione, di e con Gigi Proietti
- 2007: La Papessa Giovanna, con Sandra Collodel e Andrea Pirolli (contributo video, spettacolo ripreso anche nel 2008 e nel 2011)
- 2008: Di nuovo buonasera, regia di Gigi Proietti (Nuova ripresa nel 2009)
- 2008: Viva Don Chisciotte!, regia di Gianpiero Borgia
- 2011: La mostra di Claudio Pallottini e Simona Marchini con Simona Marchini (Regia e contributo audio, spettacolo ripreso anche nel 2012)
- 2011: Di nuovo buonasera... a tutti, regia di Gigi Proietti
- 2012: Apocalisse - L'opera, regia di Jocelyn (Voce registrata di Dio)
[modifica] Regista teatrale
- 1976: A me gli occhi, please di Gigi Proietti e Roberto Lerici (one-man-show, riportato in scena con nuove versioni nel 1993, 1996 e nel 2000 allo Stadio Olimpico di Roma)
- 1978: Commedia di Gaetanaccio di Luigi Magni (anche attore)
- 1979: Caro Petrolini da scritti di Ettore Petrolini (anche attore, con gli allievi del suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche)
- 1981: Stanno suonando la nostra canzone di Neil Simon (anche attore accanto a Loretta Goggi, riportato in scena nel 1998)
- 1983: Come mi piace di Gigi Proietti e Roberto Lerici (one-man-show)
- 1985: Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand (co-regia Ennio Coltorti, anche attore)
- 1987: Per amore e per diletto da materiali di Ettore Petrolini (solo regia, con gli allievi del suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche, riportato in scena nel 1994)
- 1988: Liolà di Luigi Pirandello (anche attore)
- 1989: Guardami negli occhi di Georges Feydeau (solo regia)
- 1989: Karin di Arieh Chen (solo regia)
- 1989: Edmund Kean di Raymund Fitzsimmons (anche attore)
- 1991: Leggero leggero di Gigi Proietti e Roberto Lerici (one-man-show)
- 1991: Due dozzine di rose scarlatte di Aldo De Benedetti (solo regia)
- 1991: La pulce nell'orecchio di Georges Feydeau (solo regia)
- 1992: Cose di casa di Paola Tiziana Cruciani (solo regia)
- 1993: Casa di frontiera di Gianfelice Imparato (solo regia; nel 2001 dalla commedia teatrale, Massimo Costa dirige la versione cinematografica, La Repubblica di San Gennaro)
- 1996: La Capannina di André Roussin (solo regia)
- 1996: Prove per un recital (one-man-show)
- 1996: Mezzefigure (solo testo e regia)
- 1998: Stanno suonando la nostra canzone di Neil Simon (solo regia, nuovo allestimento dopo quello del 1981)
- 1999: Dramma della gelosia, adattamento dalla sceneggiatura del film Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca di Ettore Scola (solo regia)
- 2000: Socrate, adattamento di Vincenzo Cerami dai Dialoghi di Platone (anche attore)
- 2000: Taxi a due piazze di Ray Cooney (solo regia, nuova rappresentazione nel 2005)
- 2001: Falstaff e le allegre comari di Windsor di William Shakespeare e Arrigo Boito, con Giorgio Albertazzi (solo regia)
- 2001: Full Monty di Terence McNally e David Yazbeck, adattamento teatrale del film omonimo con Giampiero Ingrassia e Rodolfo Laganà (solo regia)
- 2002: Una Martin's De Luxe di Claudio Pallottini (solo regia)
- 2002: Io, Toto e gli altri (one-man-show e ripreso nel 2006)
- 2003: Non ti conosco più di Aldo De Benedetti (solo regia)
- 2003: Romeo e Giulietta di William Shakespeare (solo regia, nuova rappresentazione nel 2005)
- 2004: Stregata dalla luna di John Patrick Shanley, adattamento teatrale dal film Moonstruck (solo regia)
- 2005: Quella del piano di sopra di Pierre Chesnot, con Pino Quartullo e Sandra Collodel (solo regia)
- 2005: La Presidentessa di Maurice Hennequin e Peter Veber, con Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli (solo regia)
- 2006: Liolà di Luigi Pirandello, con Gianfranco Jannuzzo e Manuela Arcuri (solo regia)
- 2007: Buonasera - Varietà di fine stagione, regia di Gigi Proietti
- 2008: Di nuovo buonasera, regia di Gigi Proietti (Nuova ripresa nel 2009)
- 2011: La mostra di Claudio Pallottini e Simona Marchini con Simona Marchini (Regia e contributo audio, spettacolo ripreso anche nel 2012)
- 2011: Di nuovo buonasera... a tutti, regia di Gigi Proietti
[modifica] Regista di opere liriche
[modifica] Compositore e cantante
[modifica] Discografìa 45 e 33 giri
- 1963: Oh, come è bello sentirsi..., compone e canta un aforisma di Ennio Flaiano nello spettacolo teatrale Can Can degli italiani
- 1967: La ballata di Pickwick, compone e canta la sigla finale dello sceneggiato Il circolo Pickwick, con Lucio Battisti alla chitarra (mai pubblicata su disco)
- 1970: Amaro fiore mio, canta nella commedia musicale Alleluja brava gente (45 giri RCA PM 3615)
- 1970: Lo Paradiso, canta nella commedia musicale Alleluja brava gente (45 giri RCA PM 3615)
- 1970: Non piangere, compone e canta nel film Dropout
- 1971: Se io non ci sarò, compone e canta nel film La vacanza, regia di Tinto Brass, non comparendo come attore nella pellicola (33 giri General Music ZSLGE 55062)
- 1971: La voglia di scannarli tutti tanti, compone e canta nel film La vacanza, regia di Tinto Brass, non comparendo come attore nella pellicola (33 giri General Music ZSLGE 55062)
- 1972: Fantasia, portami via..., compone e canta nello sceneggiato Il viaggio di Astolfo
- 1972: Chi Me L'Ha Fatto Fa', compone e canta (45 giri RCA PM 3647)
- 1973: Meo Patacca, compone e canta nel film Meo Patacca (33 giri RCA OC 28)
- 1973: Quante n'avemo viste, compone e canta nel film Meo Patacca (33 giri RCA OC 28)
- 1973: Quando 'na donna se pente, compone e canta nel film Meo Patacca (33 giri RCA OC 28)
- 1973: Nun je da' retta Roma, compone e canta nel film La Tosca (33 giri RCA OC 36)
- 1973: Mi madre è morta tisica, canta nel film La Tosca (33 giri RCA OC 36)
- 1973: Che brutta fine ha fatto il nostro amore, compone e canta la sigla finale del varietà Sabato sera dalle 9 alle 10 (45 giri RCA TPBO 1005)
- 1973: Lettera ad un amico, compone e canta (45 giri RCA TPBO 1005)
- 1973: Me so' magnato er fegato (di Claudio Baglioni e Antonio Coggio), canta (45 giri RCA TPBO 1094)
- 1975: La ballata di Carini (di anonimo arrangiata da Romolo Grano), canta in lingua siciliana nella sigla iniziale dello sceneggiato L'amaro caso della baronessa di Carini (45 giri RCA TBBO 1184)
- 1976: Sono un uomo semplice con i peli sul petto, canta nel film Languidi baci... perfide carezze (45 giri RCA TPBO 1268)
- 1976: Dove è andata Marì, compone e canta (45 giri RCA TPBO 1268)
- 1978: Me vie' da piagne, compone e canta nella commedia musicale Gaetanaccio (45 giri RCA BB 6279)
- 1978: Tango della morte, compone e canta nella commedia musicale Gaetanaccio (45 giri RCA BB 6279)
- 1981: Prima de pija' sonno, compone e canta la sigla finale dello sceneggiato Fregoli (45 giri RCA BB 6502)
[modifica] Altre canzoni pubblicate su CD
- Canone RAI (1998/2000), testimonial
- Kimbo Caffè (dal gennaio 2002 all'aprile 2010), testimonial
- TIM (settembre/dicembre 2011), testimonial
- ^ Amici miei: Gigi Proietti, una passeggiata romana, Rai 5, 23 febbraio 2012, 00 h 25 min 04 s. URL consultato il 25 febbraio 2012.
- ^ Proietti, imbroglione in tv: rischiai l' arresto per truffa
- ^ Gigi Proietti
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