Salotto Gran Torino - Valentino Castellani

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• published: 29 Apr 2011
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Salotto Gran Torino Oggi, abbiamo ospite Valentino Castellani. Elena Rabbia: "Lei è diventato sindaco della città in un momento molto complicato. Quanto è cresciuta da allora, Torino?" Valentino Castellani: "Torino proprio cambiata da allora e parliamo di 18 anni fa perché io ho cominciato nel '93 e, nel '93, Torino era nel profondo della crisi dell'industria manifatturiera, quindi più in basso di così non si poteva andare. Torino è cambiata e soprattutto è diventata una città plurale e FIAT è ancora una risorsa importante ed una parte del futuro di Torino, anche se non la sola risorsa, e soprattutto, Torino, si è posizionata sulla mappa del mondo ed è diventata una città anche turistica e dell'innovazione. Ci sono ancora molte sfide davanti a noi ma credo che questo cambio di Torino l'abbia affacciata a un futuro molto diverso da quello del secolo scorso". Elena Rabbia: "Negli anni del suo mandato a sindaco si sviluppò un modello di integrazione considerato esemplare in molte parti d'Italia. Quali furono le politiche attuate per arrivare a questa situazione?" Valentino Castellani: "Noi siamo partiti quando il fenomeno esplose, nel 1990 e io rischiai di perdere le elezioni del secondo mandato nel '97, tutte giocate contro il sindaco. Noi mandammo un messaggio molto forte e innovativo parlando di "legalità e solidariet" e lo dico perché, allora nel centrosinistra, la parola "legalità" era una parola un po' nuova, soprattutto quando la si voleva declinare assieme alla parola solidarietà, perché sembrava cioè quasi che noi del centrosinistra fossimo solo sul versante della solidarietà, e che a difendere la legalità ci fosse solo la destra. noi avemmo il coraggio di lanciare questo slogan e mi ricordo Domenico Carpanini, che poi fu il mio vice-sindaco, con il quale attuammo, soprattutto in San Salvario, delle politiche integrate di intervento sul territorio e sul sociale insieme alla dovuta e doversosa repressione. E' un processo lento, complicato e difficile e penso che sul tema dell'immigrazione sia arrivato il momento di non parlare più di integrazione soltanto ma di parlare dell'immigrazione come risorsa. A me piacerebbe di più usare la parola "interazione" che significa comunità diverse e con stili di vita e valori che devono essere condivisi perché ispirati alla costituzione repubblicana del nostro paese, ma nel rispetto reciproco profondo essendo anche l'immigrazione una grande risorsa per la nostra economia". http://www.pierofassinosindaco.it