Peter Brian Gabriel (Chobham, 13 febbraio 1950) è un cantante, polistrumentista, compositore, produttore discografico e attivista britannico.
Dopo aver raggiunto il successo nel celebre gruppo dei Genesis come cantante, flautista e percussionista, ha intrapreso la carriera solista. Recentemente è stato impegnato nella produzione e promozione della world music e nello studio di nuovi metodi di distribuzione della musica online. È anche noto per il suo costante impegno umanitario.
[modifica] Periodo Genesis
Nel 1966 Gabriel è ancora uno studente della Charterhouse Public School e assieme ad alcuni suoi compagni forma il gruppo Garden Wall. Dopo alcuni mutamenti nell'organico e nell'impostazione musicale, il gruppo l'anno dopo si trasforma in Genesis. Ne fanno parte Tony Banks, Anthony Phillips, Mike Rutherford e il batterista Chris Stewart. Il nome del gruppo viene suggerito da un altro studente della Charterhouse, Jonathan King, che sarà anche produttore del primo album: From Genesis to Revelation.
Come amante della musica soul, il cantato di Peter Gabriel si ispira a varie fonti, ma in modo particolare a Nina Simone, a Gary Brooker dei Procol Harum e a Cat Stevens per il quale Gabriel suona il flauto nell'album Mona Bone Jakon del 1970.
I Genesis si affermano dapprima in Italia, Belgio, Germania e in altri paesi europei per poi raggiungere il successo anche in patria. La fama della band è in gran parte dovuta proprio all'esuberante presenza scenica, al trucco e ai costumi di Peter Gabriel, e alle sue parti recitate che introducono ogni brano musicale nelle esibizioni dal vivo. Il fondale utilizzato dai Genesis a quel tempo è un telo bianco fluorescente, con numerose luci ultraviolette puntate su un palco relativamente sgombro, in modo che tutti i componenti appaiano come delle silhouette e che invece risaltino i costumi colorati e il trucco di Peter Gabriel.
Tra i costumi più famosi indossati da Gabriel (pensati dallo stesso come un modo per superare la sua paura del palcoscenico) ricordiamo "The Flower" (indossato per "Supper's Ready", dall'album Foxtrot), The Watcher of the Skies (per " Watcher of the Skies ", dall'album Foxtrot), Magog (sempre per Supper's Ready), Britannia (per Dancing with the Moonlit Knight, dall'album Selling England by the Pound), The Old Man (per The Musical Box, dall'album Nursery Cryme), Rael (per quasi tutte le esibizioni legate all'album The Lamb Lies Down on Broadway) e "The Slipperman" (per "The Colony of Slippermen" tratta dallo stesso LP).
L'abbandono di Gabriel (che sconvolge i fan del gruppo e mette in serio dubbio la sopravvivenza della band stessa) è il risultato di numerosi fattori. I Genesis avevano sempre operato come un collettivo, ma l'attenzione riservata dai media alla figura di Gabriel porta alla paura che egli venga ingiustamente considerato l'unica fonte creativa del gruppo. Le tensioni aumentano a partire dall'ambizioso concept album The Lamb Lies Down on Broadway, durante la composizione del quale Gabriel prende il completo sopravvento sulla stesura dei testi, non riuscendo a interagire con il resto della band impegnata nella stesura della musica. Durante la composizione dell'album, Peter Gabriel riceve un telegramma del regista William Friedkin (da tempo incuriosito dalla storia scritta da Gabriel riportata nel retro di copertina di Genesis Live e interessato anche dalle storielle inventate dal musicista tra un brano e l'altro nei concerti) dove gli si chiede di andare a Hollywood per scrivere insieme una sceneggiatura. L'interesse di Gabriel in questo progetto cinematografico contribuisce ulteriormente all'abbandono del gruppo. Tale decisione viene presa prima dell'inizio del tour in supporto di The Lamb Lies Down on Broadway, ma Gabriel rimarrà sino alla sua completa conclusione e il progetto con il regista americano verrà abortito.
Il definitivo punto di rottura arriva in seguito alla travagliata gravidanza e nascita della prima figlia di Gabriel, Anna. Quando egli decide di stare al fianco della figlia malata invece di registrare e andare in tour, il risentimento del resto del gruppo porta Gabriel al definitivo abbandono. Questa storia è stata anche da lui raccontata nella canzone Solsbury Hill.
[modifica] Carriera solista
Gabriel si è rifiutato di dare un titolo ai suoi primi quattro album da solista poiché voleva che fossero considerati come dei numeri di una rivista più che come opere indipendenti. Questi primi album vengono comunemente differenziati usando un numero secondo l'ordine di pubblicazione o a seconda dell'immagine di copertina. Abbiamo dunque I, II, III e IV o anche rispettivamente Car, Scratch, Melt e Security. Anche dopo aver acconsentito a dare un titolo ai suoi lavori, Peter Gabriel ha sempre usato parole di una sillaba: So, Us e Up. Anche la sua ultima raccolta di successi ha un titolo molto breve, Hit.
[modifica] Il periodo "senza titolo"
Gabriel registra il suo primo album solista tra il 1976 e il 1977 affiancato dal produttore Bob Ezrin; l'album, come detto, viene semplicemente chiamato col nome dell'artista, l'affascinante copertina è a opera dello Studio Hypgnosis. Le sonorità non sono molto lontane in realtà da quelle del gruppo appena abbandonato e il materiale contenuto nell'album è di ottima qualità: il primo successo arriva col singolo Solsbury Hill, un pezzo autobiografico che racconta i suoi pensieri sull'abbandono dei Genesis. Nella canzone Gabriel canta, "My friend would think I was a nut..." ("I miei amici penseranno che sono pazzo...") alludendo alla sua decisione di intraprendere un periodo di introspezione e riflessione, coltivando cavoli, suonando a lungo il pianoforte, praticando lo yoga e il training autogeno e passando più tempo con la propria famiglia. Pur soddisfatto del suo primo album, Gabriel ritiene che la canzone Here Comes the Flood sia stata "iperprodotta". Una versione molto più semplice è stata pubblicata da Robert Fripp nel suo album Exposure. Un'altra versione molto scarna con solo voce e pianoforte è invece presente nelle raccolte di Gabriel Shaking the Tree (1990) e Hit (2002). Per Solsbury Hill viene realizzato il suo primo videoclip, seguito subito da Modern Love, diretto da Peter Medak e girato su delle scale mobili.
Gabriel collabora col chitarrista Robert Fripp (King Crimson) che nel 1978 produce il secondo album solista dell'ex-Genesis. Questo album è più oscuro e sperimentale, segna l'abbandono di sonorità progressive e contiene alcuni pezzi validi, ma nessun grande successo commerciale.
Il terzo album di Peter Gabriel, pubblicato nel 1980, vede la collaborazione con Steve Lillywhite che aveva precedentemente prodotto i primi lavori degli U2 e la partecipazione di Kate Bush, Phil Collins e Robert Fripp. Da canzoni come Games Without Frontiers e Biko si può incominciare a notare il nuovo interesse di Gabriel per la world music (specialmente per le percussioni). Da notare anche la particolare produzione e il largo uso di effetti sonori. Ad esempio: la totale assenza di piatti dalla batteria, una scelta sonora destinata a influenzare la produzione di molti dischi pop e rock negli anni ottanta. Per la prima volta Gabriel è al numero 1 nel Regno Unito. Per Games Without Frontiers viene realizzato un clip da David Mallet.
Le sessioni di registrazione presso la sua casa in campagna tra il 1981 e il 1982, affiancato dal co-produttore e tecnico David Lord, portano alla pubblicazione del quarto lavoro di Peter Gabriel. Security (così la Geffen ordinò di chiamarlo negli U.S.A.) fu in assoluto il primo album a venire interamente registrato su nastri digitali. In Security è stata utilizzata la prima e costosissima versione del sintetizzatore Fairlight CMI. L'album vede la partecipazione di Peter Hammill. Gabriel combina così una varietà di campionature e suoni con percussioni tribali e altri strumenti poco conosciuti, in modo da creare un'atmosfera completamente nuova sia dal punto di vista sonoro che emozionale. Inoltre, la copertina contiene un'immagine imperscrutabile e inquietante. Nonostante il suono peculiare dell'album e i temi talvolta ardui, l'album vende bene. Il singolo Shock the Monkey diviene una hit grazie anche a un video diretto da Brian Grant per l'epoca molto rivoluzionario.
Subito dopo, Gabriel viene invitato dal regista Alan Parker a scrivere le musiche per il film Birdy - Le ali della libertà; la colonna sonora include sia brani inediti che riletture in chiave strumentale di brani già contenuti nel terzo e quarto album.
Gabriel ha intrapreso un tour per ognuno dei suoi primi quattro album. Lo stile dal vivo era lo stesso utilizzato ai tempi dei Genesis, alle volte anche più spettacolare e drammatico. Acrobazie, giochi di specchi, trucchi e costumi eccentrici erano la norma. Nel tour del 1982/1983 Gabriel suonò in apertura a un concerto di David Bowie; critica e pubblico furono dell'opinione che Gabriel avesse messo in ombra persino Bowie, malgrado questi fosse all'apice della sua carriera.
[modifica] Gli anni del successo commerciale
Nonostante avesse già ottenuto sia il successo commerciale che della critica, Peter Gabriel raggiunge il vertice della popolarità nel 1986 col suo quinto album: So. Il suo nuovo lavoro produsse svariati singoli di enorme successo come Sledgehammer (numero 1 anche negli USA), la commovente Don't Give Up in duetto con Kate Bush, Big Time e In Your Eyes. So è co-prodotto dal canadese Daniel Lanois. Il singolo Sledgehammer era accompagnato da un video molto innovativo e visivamente strabiliante creato in collaborazione col regista Stephen R. Johnson, la Aardman Animations e dai fratelli Quay. Il video vince numerosi premi agli MTV Video Music Awards del 1987, tra cui quelli per il miglior video dell'anno e la miglior regia e ridefinisce gli standard dell'industria dei video musicali. Stephen R. Johnson realizza anche il clip di Big Time. All'interno dell'album vi è anche la partecipazione dell'ex batterista dei Police, Stewart Copeland.
Gabriel ha giocato un ruolo importante nel supporto di Amnesty International, partecipando al U.S.A. Conspiracy of Hope Tour nel 1986 e allo Human Rights Now! Tour del 1988.
Nel 1989, Peter Gabriel pubblica Passion: Music for The Last Temptation of Christ, colonna sonora del film L'ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese. Per molti quest'album rappresenta il culmine del suo lavoro nel campo della world music, e ottiene un Grammy Award nella categoria Best New Age Performance e una nomination ai Golden Globe nella categoria Miglior colonna sonora per un film.
Nel 1992 Gabriel pubblica Us, sempre co-prodotto da Daniel Lanois. In quest'album l'artista affronta il dolore derivante dai suoi problemi personali accumulati negli anni, come il matrimonio fallito e la lontananza dalla sua prima figlia. L'introspezione che caratterizza quest'album raggiunge la vetta nella canzone Digging in the Dirt (Scavando nella sporcizia) che Gabriel usa come metafora per descrivere l'atto di scavare dentro se stessi per portare alla luce le cose che ci causano malessere. Il relativo videoclip viene realizzato dal documentarista John Downer, scelto personalmente da Gabriel dopo aver visionato un suo lavoro. Gabriel descrive la sua pena causata dal non poter vedere la figlia nella canzone Come Talk to Me ("Vieni a parlarmi") in collaborazione con Sinead O'Connor. Il risultato è uno degli album più personali dell'artista.
Us è stato seguito poi da un tour mondiale la cui caratteristica principale consisteva nei due palcoscenici separati, uno rotondo e uno quadrato, uniti da un ponte che Gabriel attraversava a bordo di una barca.
Gabriel vince altri tre Grammy Awards: Miglior video musicale 1992 per Digging in the Dirt, nel 1993 per Steam e nel 1995 per il tour Secret World Live.
Nel 2000 Peter Gabriel pubblica il successore di Us, OVO, colonna sonora per lo spettacolo al Millennium Dome di Londra. Nel 2002 viene pubblicato Long Walk Home: Music from the Rabbit-Proof Fence, che contiene le musiche per il film australiano Rabbit-Proof Fence (in Italia distribuito col titolo La generazione rubata), ispirato a una serie di eventi realmente accaduti. La colonna sonora ottiene una nomination ai Golden Globe. Nel settembre del 2002, Gabriel pubblica Up, il suo ultimo album di inediti a tutt'oggi. Up è interamente autoprodotto e segna il ritorno a delle sonorità molto meno commerciali, con tematiche oscure simili a quelle dei suoi primi album solisti. L'album mostra anche la piena libertà di Gabriel dalle regole dell'airplay radiofonico: eccetto la canzone The Drop, nessun brano in Up dura meno di sei minuti e alcune attraversano dei veri e propri movimenti con grandi cambiamenti sia di suono che di tematica. Il primo singolo estratto è The Barry Williams Show, il cui video è diretto da Sean Penn.
[modifica] Musicisti e collaboratori
Mentre il divario fra i vari album è continuato a crescere nel tempo (sei anni tra So e Us, dieci tra Us e Up), Gabriel ha sempre mantenuto una squadra abbastanza stabile di musicisti e tecnici. Tony Levin, bassista e suonatore di Stick, ha per esempio partecipato a ogni progetto e tour di Gabriel sin dal 1976; il chitarrista David Rhodes è stato con Gabriel sin dal 1979, sia in studio che in tour. Peter Gabriel è noto anche per le sue collaborazioni con artisti di spicco: dai co-produttori come Bob Ezrin, Robert Fripp, Steve Lillywhite e Daniel Lanois, ai musicisti come Billy Cobham, Shankar, Youssou N'Dour, Larry Fast, Nusrat Fateh Ali Khan, Sinéad O'Connor, Kate Bush, Paula Cole, Papa Wemba, Manu Katché, Stewart Copeland, Joni Mitchell, Tom Robinson, The Call, Tony Childs, Nona Hendryx.
Nel corso degli anni Gabriel ha collaborato più volte con la cantante britannica Kate Bush; la Bush ha registrato i cori per le canzoni Games Without Frontiers e No Self Control, e nel 1980 e nel 1986 duetta con Gabriel in Don't Give Up. Nel 1979 Gabriel è apparso come ospite nello speciale televisivo della Bush e il loro duetto sulle note di Another Day di Roy Harper venne quasi pubblicato come singolo.
Gabriel ha anche collaborato con Laurie Anderson nella lavorazione di due versioni di una canzone dell'artista statunitense, Excellent Birds. La prima versione sarebbe stata pubblicata nel suo album Mister Heartbreaker e un'altra leggermente diversa, intitolata This is the Picture (Excellent Birds) sarebbe apparsa su So di Gabriel. Nel 1987 Laurie Anderson, mentre consegnava un premio a Gabriel, raccontò che una volta le sessioni di registrazione si erano protratte sino a tarda notte e la voce di Gabriel aveva cominciato a suonare strana, quasi sognante. Scoprirono poi che si era addormentato davanti al microfono, ma aveva continuato a cantare.
Sempre nel 1987 appare nell'album omonimo di Robbie Robertson, duettandoci in Fallen Angel e apparendo nel relativo videoclip.
Nel 1988 Gabriel registrò un duetto con Joni Mitchell per il suo album Chalk Mark in a Rainstorm. La canzone venne chiamata My Secret Place e divenne un singolo di discreto successo, anche grazie al videoclip in b/n diretto da Anton Corbijn.
Nel 1994 appare nell'album The Glory of Gershwin prodotto da George Martin e registrato da vari artisti che interpretano brani del grande compositore americano insieme al celebre armonicista a bocca Larry Adler. L'album è registrato in occasione dell'ottantesimo compleanno di Adler e vede la partecipazione di 16 grandi voci tra cui Elton John e Sting. Peter interpreta una struggente versione di Summertime.
Nel 2000 Peter Gabriel, assieme a Zucchero, Anggun, Patrick Bruel, Stephan Eicher, Faudel, Lokua Kanza, Laam, Nourith, Axelle Red partecipa a un progetto di beneficenza per la lotta contro l'AIDS, cantando il singolo di Erick Benzi "Qui Sait".
Sorprendentemente, nel 1998 Gabriel appare nella colonna sonora di Babe: Pig in the City, non come compositore ma come cantante nella canzone That'll do, scritta da Randy Newman. La canzone venne nominata agli Oscar e alla cerimonia di consegna dei premi Gabriel e Newman esiguirono dal vivo il pezzo. Gabriel appare anche nella colonna sonora di Shall We Dance? nel 2004, cantando "The Book of Love" dei The Magnetic Fields. La stessa è stata utilizzata da Bill Lawrence nell'ultimo episodio serie televisiva Scrubs, come pezzo di chiusura della serie.
[modifica] WOMAD e altri progetti
Peter Gabriel è da molto tempo interessato e coinvolto nella world music. La prima prova della forte influenza che questa musica ha su Gabriel è rintracciabile sin dal suo terzo album del 1980. Questa influenza è cresciuta col tempo ed è anche il fattore principale dietro la creazione del movimento WOMAD (World of Music, Arts and Dance). Gabriel ha inoltre creato i Real World Studios con sede a Box nel Wiltshire e un'etichetta discografica affine, chiamata Real World Records, in modo da facilitare la creazione e la distribuzione della world music di vari artisti. Col tempo ha anche cercato di sensibilizzare il mondo occidentale circa il lavoro di artisti come Yungchen Lhamo, Nusrat Fateh Ali Khan e Youssou N'Dour. Gabriel è anche da lungo tempo impegnato personalmente in campo umanitario, fatto che lo ha portato alla costituzione di una società nonprofit, Witness, che fornisce video camere agli attivisti umanitari in modo che essi possano denunciare gli orrori della povertà e gli abusi. La canzone "We Do What We're Told (Milgram's 37)" dall'album So del 1986, si riferisce agli esperimenti condotti dallo psicologo statunitense Stanley Milgram e in modo particolare ai 37 dei 40 soggetti che durante uno degli esperimenti mostrarono completa obbedienza e sottomissione.
Durante gli anni novanta, Peter Gabriel ha sviluppato sistemi avanzati di intrattenimento multimediale su CD-ROM, creando gli acclamati progetti Xplora e Eve. Questi due CD-ROM nonostante il veloce progresso tecnologico possono ancora essere utilizzati su tutti i nuovi computer installando la versione di quicktime presente nel cd-rom e facendola convivere con la versione di quicktime attuale.
Gabriel è anche uno dei fondatori di On Demand Distribution (OD2), uno dei primi servizi online di download musicale. Questa tecnologia è ora usata da MSN Music UK e da altre società ed è diventata la piattaforma di download principale per i negozi in Europa. OD2 è stata comprata nel giugno 2004 dalla US Company Loudeye.
Inoltre, Gabriel è il co-fondatore (assieme a Brian Eno) di un sindacato per musicisti chiamato Mudda, acronimo di "Magnificent Union of Digitally Downloading Artists".
Nel giugno del 2005, Gabriel e l'imprenditore industriale David Engelke hanno rilevato la Solid State Logic, un'azienda leader nella produzione di console per il missaggio e di componenti audio digitali.
Nel 2007 Gabriel promuove il progetto WE7. Il primo artista italiano a rappresentare WE7 è Roberto Tardito.
[modifica] Lavori recenti
Recentemente, Peter Gabriel ha collaborato con le aziende di videogiochi Cyan Worlds e Ubisoft per aiutarli nella produzione del suono dei loro ultimi giochi. Nel 2003 il videogioco Uru: Ages Beyond Myst conteneva la canzone "Burn You Up, Burn You Down" in vari spezzoni. La canzone, mixata in maniera diversa, vede la collaborazione con i Blind Boys of Alabama (che collaborarono anche per la canzone "Sky Blue") e appariva in una copia per la stampa dell'album Up, ma venne cancellata al momento dell'uscita dell'album. Nel 2004 rinnova la collaborazione con Cyan Worlds collaborando al videogioco Myst IV: Revelation, per il quale oltre a registrare una nuova versione della canzone del 1987 "Curtains", si è prestato anche come doppiatore di uno spirito guida.
Gabriel ha suonato al fianco di Cat Stevens (per la prima volta dopo la collaborazione del 1970) per il concerto organizzato da Nelson Mandela 46664 a Johannesburg.
Peter Gabriel ha avuto due figlie dal suo primo matrimonio: Melanie e Anna. Melanie è stata cantante durante il Growing Up Tour del 2002, mentre Anna ha girato un documentario dello stesso tour chiamato Growing Up Tour: A Family Portrait. Il documentario è disponibile, come per il concerto, in DVD. Nel 2002 Gabriel e la sua seconda moglie hanno avuto un figlio, Isaac.
Recentemente Gabriel ha introdotto The Filter, un'applicazione per iTunes che può generare automaticamente delle playlist a seconda del tipo musica che si seleziona. Ha inoltre partecipato alla colonna sonora del film Disney WALL•E con il brano Down to Earth.
Nel 2008 è stato pubblicato Big Blue Ball, un album registrato da Peter Gabriel e numerosi altri artisti (quali Sinéad O'Connor, Natacha Atlas e Papa Wemba) in tre settimane durante le estati del 1991, 1992 e 1995 presso i Real World Studios dello stesso Gabriel.[1]
Nel 2009 Peter Gabriel ha registrato un album di cover, intitolato Scratch My Back. L'album è uscito nel febbraio 2010.
Attualmente Peter Gabriel sta registrando un nuovo album, il cui titolo provvisorio è I/O (Input-Output).
[modifica] Apparizioni recenti
Il 10 febbraio 2006 Peter Gabriel canta Imagine di John Lennon alla Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali, a Torino. Il 3 luglio 2007 torna a Roma e suona per la seconda volta a Capannelle, in occasione del RomaRock Festival, per la tournée europea del "Warm Up Tour"; durante questo tour vengono eseguite delle canzoni che mancavano da molto tempo dalle sue scalette e sono state selezionate direttamente dai fan tramite il suo sito internet. Tra queste D.I.Y., On The Air e Mother Of Violence, tratti dal secondo album. Uno dei suoi commenti ai brani dimenticati sarà Vogliamo spazzare via la ruggine.
Nel 2006 vince il premio "Man of peace 2006" ,opera in bronzo dal titolo "Dafne per la Pace" realizzata da Virgilio Mortet, consegnato al Summit dei Nobel per la pace al Campidoglio, a Roma.
Nel 2009 vince insieme a José Antonio Abreu il premio Polar Music Prize che viene considerato come il "Nobel della Musica" e assegnato dall'Accademia Reale Svedese della Musica.
- Tra il 1978 e il 1979 Gabriel pensò seriamente a un film tratto da The Lamb Lies Down on Broadway. La scelta della regia cadde su Alejandro Jodorowsky, il cui film El Topo lo aveva sempre impressionato, diventando poi l'ispirazione per la storia narrata in The Lamb. Il regista e Gabriel lavorarono parecchi mesi alla sceneggiatura del film ma purtroppo, per problemi legati agli alti costi produttivi, il progetto naufragò.
- Negli anni ottanta Gabriel ha composto Undercurrents, un brano di 17 minuti per lo spettacolo dell'Assemblea Teatro Torino intitolato Nei segni dell'alveare, ispirato all'opera Le città invisibili di Italo Calvino.
- In una intervista del 2011 rilasciata alla rivista on-line The Quietus, Gabriel ha raccontato che nel 1977, in Svizzera, lui e la sua band furono arrestati perché sospettati di essere membri della banda terroristica Baader Meinhof. Dovevano andare in Francia per un concerto e fermatisi per telefonare furono scambiati da alcuni residenti per terroristi (Gabriel aveva una sciarpa che gli copriva il viso, la moglie di Tony Levin indossava vestiti militari). La polizia svizzera li trattenne parecchie ore poi, intuìto l'errore, li rilasciò. Il concerto francese iniziò alle 23.00.
- Dal 10 maggio 2003 è cittadino onorario del comune di Arzachena, dove possiede una villa[2].
- 1987 – CV The video (videoclip)
- 1990 – POV (Point of View) (concerto di Atene 1988)
- 1993 – All About Us (videoclip)
[modifica] CD-ROM interattivi
- ^ Big Blue Ball Big Blue Ball Website.
- ^ Cerimonia per Peter Gabriel cittadino onorario di Arzachena Corriere della sera.
- AA. VV., Peter Gabriel, interviste, storie e travestimenti. Discografia completa da solo e con i Genesis,. Arcana, 1985 ISBN 88-85008-77-1
- Armando Gallo, Peter Gabriel, Omnibus Press, 1986 (libro fotografico a tiratura limitata) ISBN 0-7119-0783-8
- Tommaso Ridolfi, Peter Gabriel, Sognando un mondo reale, Gammalibri, 1987
- Spencer Bright, Peter Gabriel, an authorized biography, Pan Books, 1988
- Giampiero Cara, Alessandro Staiti, Peter Gabriel, Big Parade, 1989
- Alfredo Marziano, Peter Gabriel, Suoni senza frontiere, Auditorium, 1998
- Ida Tiberio, Peter Gabriel, Esplorazioni nel mondo reale, Giunti, 1998
- Mario Giammetti, Peter Gabriel il trasformista, Arcana, 1999
- Chris Welch, La vita segreta di Peter Gabriel, Giunti, 2000
- Libri di traduzione testi
- Peter Gabriel: edito, inedito, inatteso, Sconcerto, 1983 (trad. Bernardo)
- Peter Gabriel, Edizioni Grafiche Lo Vecchio, 1997 (trad. Francesco Fabiano)
- Le canzoni di Peter Gabriel, Editori Riuniti, 2004 (trad. Davide Castellini)
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