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19/02/2012 - 17:35
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Il governo greco è giunto al secondo stadio del piano per il rientro economico finanziario. Se il primo era prostrarsi, supinamente, davanti al mostro capitalismo, distruggendo così in un solo mandato innumerevoli diritti che la popolazione aveva aquisito con anni di lotte, il secondo è quello di reprimere i contestatori e di oscurare i loro mezzi di informazione.
    
Attaccare gli strumenti di informazione attraverso il mezzo televisivo e i giornali di regime, per criminalizzare il dissenso, per creare del vuoto intorno alle voci e ai corpi fuori dal coro, per affievolire le resistenze, "tagliare i ponti". Succede sempre così, ogni volta che le piazze esprimono delle posizioni forti, ogni volta che uomini e donne alzano la testa, ogni volta che l'informazione indipendente diventa fondamentale. Attaccare gli strumenti di partecipazione e condivisione attraverso leggi liberticide, che siano europee, mondiali o nazionali poco importa.
    
Questo meccanismo si ripete a livello mondiale, in tutti i regimi: da quelli democratici a quelli dittatoriali.
    
Spesso sono adottabili degli strumenti tecnici per difendersi, ma da soli non bastano. La solidarietà, il libero pensiero e la controinformazione sono l'unica arma indispensabile e intramontabile.
    
Raccogliamo, dunque,  l'invito greco ed esprimiamo solidarietà ad indymedia atene e agli uomini e donne colpiti da un'aspettata repressione. Non è la prima volta che indymedia  in Grecia è oggetto di repressione, infatti gà nel 2009 indymedia Atene  e indymedia Patrasso venivano attaccate a seguito della rivolta ad Atene a seguito della morte del giovane Alexis.  Oggi, in un momento di grande tensione sociale, le voci libere vengono imbavagliate in Grecia come nel resto del mondo. Per questo motivo occorre, ancora     di più, essere presenti ed attivi nell'opera di informazione libera.  
    
13/02/2012 - 22:09
Europe Vampire

Lacrime e sangue sparse in tutta Europa, in particolare  quella mediterranea ma, mentre in Italia il primo ministro va  a spasso per gli USA, le garanzie dei lavoratori vengono travolte e i media non fanno altro che parlare della neve, accade che, in Grecia, non si osservano maniacalmente le previsioni meteo ma si lotta per l'esistenza ed esplode una giusta rabbia popolare.

26/01/2012 - 17:26
La valle non si arresta
Questa mattina all'alba, 26 Gennaio, un'imponente operazione poliziesca e mediatica contro il movimento No Tav ha portato all'arresto di 25 attivisti, ed a misure restrittive nei confronti di altri 14.
Il copione seguito è stato studiato a tavolino (6 mesi di gestazione); prevede un mix eterogeneo di arresti che coinvolgono attivisti di provenienti da tutta Italia ed appartenenti a diverse aree di movimento, che accorsero il 3 Luglio scorso in solidarietà con le popolazioni in lotta. Colpiti dalla repressione anche 3 Valsusini fra i più attivi nel movimento No Tav.
L'obiettivo di Caselli, procuratore capo di Torino,  è chiaramente quello di dividere il movimento e delegittimarlo agli occhi dell'opinione pubblica. Del resto, Caselli non e' nuovo a simile operazioni  di attacco dei movimenti; paladino della sinistra...
14/12/2011 - 18:42
unite against racism

Ripubblichiamo un articolo apparso su indymedia Napoli ricordando che le aggressioni di stampo fascista sono all'ordine del giorno:

Samb Modou e Diop Mor, due nostri concittadini senegalesi, sono stati trucidati nella maniera più assurda e gratuita, mentre lavoravano inconsapevoli nei mercati. Altri tre migranti della stessa nazionalità, Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheike, sono feriti gravemente in due distinte aggressioni a colpi d’arma da fuoco.


L’autore di questa mattanza si chiama(va) Gianluca Casseri. Alla fine, circondato dalla polizia, probabilmente si spara in bocca.

I giornali on-line sottolineano la militanza fascista di Casseri e la sua vicinanza/internità ai “fascisti del terzo millennio” di Casa Pound. Che immediatamente cercano di prendere le distanze: non potendo negare i rapporti puntano a sminuirli, dichiarano che non si tratta di un iscritto ma di un “simpatizzante” e ripuliscono il più possibile la rete dalle tracce di frequentazioni...

14/10/2011 - 21:35
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IL NUMERO DEL LEGAL TEAM PER IL 15 OTTOBRE A CUI POSSONO RIVOLGERSI
TUTTE LE PERSONE CHE HANNO PROBLEMI E':
06491563 (Casa dei diritti sociali)

Il 15 Ottobre il mondo (map) prenderà le strade e le piazze. Dalle Americhe all’Asia, dall’Africa all’Europa tutte e tutti coloro che hanno a cuore i diritti delle persone prima dei profitti saranno in movimento determinato contro la violenza sociale, economica e fisica di chi la crisi globale l’ha generata.

A scendere in strada sarà tutto il fronte sociale che rifiuta la già in atto gestione della crisi dell’economia neoliberista con la volontà di affermare la propria esistenza come corpus protagonista di una alternativa attiva ai poteri governativi, finanziari e speculativi. L’eterogeneità delle molteplici componenti che hanno raccolto la call del movimento indignados spagnolo è ben descritta dal consistente numero di assemblee, comunicati, iniziative ed azioni che nelle ultime settimane...

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