Freak folk

JovaSoloJam - LaBoheme in a funky-rub-a-dub-folk-freak-rude-crudo-rough style

• Report rights infringement
• published: 29 Apr 2016
• views: 3077

questo pezzo che sta in lorenzo2015cc è nato proprio dal puro giocare con la musica. Ero in giro per le lontane americhe a fare concerti da matti nei posti disparati e pensavo ad un rap che avesse come ritornello una frase dall'aria famosa della bohème di puccini. E' un verso che mi torna spesso in mente quello : "in povertà mia lieta scialo da gran signore, rime ed inni d'amore", quel in povertà mia lieta è una questione che sempre mi torna in mente. E' possibile una povertà (povertá non miseria) lieta? Non lo so, forse, non lo so, boh (nella bohème è possibile perché la ricchezza dell'animo poetico dei protagonisti riempie di romanticismo la questione e la povertà rafforza per contrasto la loro efficacia narrativa) ma la questione è affascinante da porre al centro di una meditazione. Quelle due parola "povertà" e "lieta" sono il cuore del francescanesimo, lo sanno anche i sassi, ma anche i sassi sanno che il francescanesimo è tutt'altro che una pratica di rinuncia , è in realtà uno dei punti più alti della filosofia di sempre, una zona impraticabile ai non santi come sono io e come siamo noi con una connessione Wi-Fi . In realtà è l'abbondanza a rapirmi: di parole, di cose, di idee, di cazzate, di opinioni, di stimoli, di religioni, di video, di immagini, di odori, di svincoli, di frutta, di cibo, di km, di baci, di tutto e di più come dice la pubblicità. E' l'abbondanza a rapirmi ma nell'abbondanza c'è una povertà che si manifesta quanto più l'accumulo è evidente, la certezza, o meglio la sensazione, che esiste qualcosa che non occupa spazio, ma che è infinito. La musica a volte ci porta in quella zona, la musica è una gran bella cosa, e io sto scrivendo una sequela di cose mentre carica il video...ora è carico. Ciao p.s. ho il vicino di studio che rompe li cojoni se suono e canto forte chettepossino ma fra un po' lo mollo questo studio che scade l'affitto e sono pure contento un rompipalle in meno nella mia vita.

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questo pezzo che sta in lorenzo2015cc è nato proprio dal puro giocare con la musica. Ero in giro per le lontane americhe a fare concerti da matti nei posti disparati e pensavo ad un rap che avesse come ritornello una frase dall'aria famosa della bohème di puccini. E' un verso che mi torna spesso in mente quello : "in povertà mia lieta scialo da gran signore, rime ed inni d'amore", quel in povertà mia lieta è una questione che sempre mi torna in mente. E' possibile una povertà (povertá non miseria) lieta? Non lo so, forse, non lo so, boh (nella bohème è possibile perché la ricchezza dell'animo poetico dei protagonisti riempie di romanticismo la questione e la povertà rafforza per contrasto la loro efficacia narrativa) ma la questione è affascinante da porre al centro di una meditazione. Quelle due parola "povertà" e "lieta" sono il cuore del francescanesimo, lo sanno anche i sassi, ma anche i sassi sanno che il francescanesimo è tutt'altro che una pratica di rinuncia , è in realtà uno dei punti più alti della filosofia di sempre, una zona impraticabile ai non santi come sono io e come siamo noi con una connessione Wi-Fi . In realtà è l'abbondanza a rapirmi: di parole, di cose, di idee, di cazzate, di opinioni, di stimoli, di religioni, di video, di immagini, di odori, di svincoli, di frutta, di cibo, di km, di baci, di tutto e di più come dice la pubblicità. E' l'abbondanza a rapirmi ma nell'abbondanza c'è una povertà che si manifesta quanto più l'accumulo è evidente, la certezza, o meglio la sensazione, che esiste qualcosa che non occupa spazio, ma che è infinito. La musica a volte ci porta in quella zona, la musica è una gran bella cosa, e io sto scrivendo una sequela di cose mentre carica il video...ora è carico. Ciao p.s. ho il vicino di studio che rompe li cojoni se suono e canto forte chettepossino ma fra un po' lo mollo questo studio che scade l'affitto e sono pure contento un rompipalle in meno nella mia vita.