IF THE BOMB FALLS


Siamo tutti fuoriluogo

in un mondo sempre e nuovamente in guerra, con colonnelli pazzi che bombardano città ribelli e sceriffi globali che sparano contro tutti;
in un mondo nuclearizzato, dai mari radioattivi e dalle terre avvelenate, dove un terremoto è un affare per le iene che ridono e un tumore un cliente in più per le lobbies sanitarie;
in un mondo ossessionato dalla “sicurezza” ma in cui la sorte di ciascuno è affidata a dottor Stranamore e a ministri coglioni, e la salute è in mano alle multinazionali del farmaco e ai trafficanti di scorie;
in un mondo di ospizi di lusso per vecchi ricchi e call center e prigioni per giovani poveri, di anni azzurri e anni di piombo, di lavoro che non c’è e, quando c’è, è una merda, di vite ipotecate per pagare un affitto e di consumatori per noia In un mondo nel quale la crisi economica viene usata per serrarti le palle e l’ennesima “emergenza” per farti chinare la testa;
in un mondo di uomini e donne in fuga dalla guerra e dalla miseria, di campi profughi e deportazioni di massa, di posti di blocco e confini elettrificati, di schiavi per fame e morti per mare;
in questo mondo, il mondo di Hiroshima, di Nagasaki, di Chernobyl, di Fukushima, il mondo di Auschwitz, di Mauthausen, di Gaza, di Ceuta e Melilla, di Porto Palo, di Lampedusa, il mondo di Gradisca, di Pontegaleria, di via Corelli, di via Mattei, di Ventimiglia;
in QUESTO mondo
siamo TUTTI fuoriluogo.
perché in questo mondo 
la vita è bandita, 
costretta fuori,
 in luoghi e angoli di una storia 
che vogliamo ridurre in macerie una volta per tutte, 
per poter finalmente respirare
e dare luogo a nuove forme di vita.


Comunicato dell’Assemblea sui fatti del 22/12/10

Ieri un corteo partecipato da studenti, lavoratori, precari e disoccupati ha percorso le vie del centro cittadino bloccando la circolazione del traffico e raccogliendo la solidarietà di molti passanti.
Durante il corteo è stato bloccato l’ingresso del supermercato Billa in sostegno all’agitazione dei lavoratori della logistica sottoposti a pesanti forme di sfruttamento.
Successivamente si è tenuta una contestazione sotto la sede della Lega Nord, partito razzista del ministro degli interni Maroni, il quale pensa di affrontare le questioni sociali, come quella studentesca, esclusivamente in termini di ordine pubblico.
Infine il corteo si è recato sotto la sede del Secolo XIX per esigere la pubblicazione di un comunicato (qui allegato), che denuncia la criminalizzazione dei movimenti sociali che la stampa quotidianamente mette in opera. Questo è stato impedito dall’intervento della polizia.
Questa, come le altre azioni praticate nelle ultime manifestazioni, è stata un’iniziativa collettiva decisa e attuata a volto scoperto dall’intero corteo, e non una iniziativa isolata di alcuni facinorosi come i media vorrebbero far credere.
Il movimento non si ferma con l’approvazione della riforma Gelmini.
Allarghiamo la lotta a tutti gli sfruttati colpiti dalla crisi.

Diamo appuntamento alla prossima assemblea che si terrà a Balbi 4 giovedì 13 Gennaio 2011.

State agitati…

Genova, 23 dicembre 2010


LA RABBIA DEGNA - presidio a De Ferrari

MERCOLEDI’ 15 DICEMBRE, ORE 17, PIAZZA DE FERRARI
PRESIDIO PER IL RILASCIO IMMEDIATO DEGLI ARRESTATI

Studenti, precari, lavoratori di tutta Italia hanno lasciato correre per le strade di Roma la loro rabbia contro un governo che a tutti sta togliendo il terreno sotto i piedi. I tagli alle risorse pubbliche, i licenziamenti e la cassa integrazione, la precarietà dilagante nelle nostre vite create sotto la scusa di una crisi economica generata da chi non la pagherà.