Startspecial: Nuovo certificato SSL temporaneo  
 
  04-06-2011 09:58  
  Siamo spiacenti di informarvi che siamo stati costretti a introdurre temporaneamente un nuovo certificato SSL per l'interfaccia open-posting di Indymedia Svizzera.  
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Billy, Silvia, Costa liberi!  
Feature Categoria repressione - :  
  11-07-2011 12:28  
  I nostri compagni Billy, Silvia e Costa saranno processati al tribunale federale di Bellinzona nella settimana dal 18 al 22 luglio. Sono accusati di aver tentato di attaccare con dell'esplosivo i laboratori di ricerca nel campo delle nanotecnologie di IBM nei pressi di Zurigo e dall'aprile 2010 si trovano in carcere preventivo con delle condizioni di detenzione molto strette fra cui un'assurda restrizione della posta e con improvvisi trasferimenti di prigione.
La loro lotta non si è fermata con l'incarcerazione, cosa che è stata mostrata con diverse iniziative, come ripetuti scioperi della fame a cui ha partecipato anche Marco Camenisch e numerosi scritti. La repressione non è dunque riuscita nel suo intento primordiale: quello di isolare e annientare la volontà di lottare.
Inoltre la solidarietà dei compagni non è mancata, come dimostrano i molteplici scambi di lettere, saluti sotto le carceri e azioni dirette solidali verso i tre.

Differenti attività ed iniziative avranno luogo in Ticino in loro solidarietà, prima e durante il processo.

>>Programma di mobilitazione per il processo<<

::Antirep::
  • Opuscolo conosci i tuoi diritti (manuale di consigli giuridici per affrontare la repressione)
  • Numeri del collettivo anti-repressione attivi dal 17.7 al 23.7 (dell'estero togliere lo zero iniziale e aggiungere 0041):
    italiano/francese: 076 774 69 52
    tedesco: 079 626 84 21
::Aggiornamenti::
  • [14.7] Ulteriori informazioni sulla mobilitazione [it | fr | de]
  • [18.7] Presidio al carcere la Stampa [1 | 2]
  • [19.7] Presidio davanti al tribunale [1 | 2 | 3], cariche dell'antisommossa [1 | 2] e cronaca del processo farsa [1]
  • [20.7] Cronaca del secondo giorno di processo [1] e quella dei media mainstream [1 | 2]. L'antisommossa insegue un corteo spontaneo in città [1 | 2]. Film "RFID la police totale" [1]
  • [21.7] Lettera di Marco Camenisch sul processo [1]. Nel pomeriggio presidi, volantinaggio e cortei spontanei a Lugano. Poi tensioni per antisommossa e fascisti al presidio al carcere [1] | 2 | 3]; dai media mainstream [1]
  • [22.7] Corteo per Bellinzona fino al presidio davanti al tribunale [1 | 2], poi la sentenza degli infami [1 | 2]
  • [23-27.7] Diverse azioni dirette in solidarietà ai tre [1 | 2 | 3 | 4 | 5]
  • [27.7] Comunicato sul processo e sulla settimana di mobilitazione [1]
::Comunicati di solidarietà::

Affinità anarchiche | CS()A il Molino | Soccorso Rosso Svizzero (de) | Animal Liberation (de) | La Scintilla

::Approfondimenti sul tema::
Libertà per tutt* i/le prigionier*!!
Libertà per Billy, Silvia, Costa e Marco
 
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Mobilitazioni contro il WEF 2011  
Feature Categoria anticapitalismo / antiglobalizzazione - WEF - :  
  20-01-2011 22:34  
  - Tutti gli anni a Davos si tiene il World Economic Forum (WEF) e anche quest'anno Klaus Schwab, il mentore del WEF, ha invitato Presidenti, Ministri, Young Global Leaders e naturalmente gli autoproclamatisi Timonieri della Finanza a riunirsi per discutere del nostro futuro. Il quarantunesimo raduno del Forum Economico Mondiale - dal motto "norme condivise per una nuova realtà" - avrà luogo fra il 26 e il 30 gennaio.

Il movimento contro il WEF scenderà in piazza con il motto "non lasciamoci dividere" e attuando forme di protesta variegate.

Per gli/le interessat*, oltre alle manifestazioni del 22 gennaio a S.Gallo (14'00 Bahnhofplatz) e del 29 gennaio a Davos, sono previsti altri momenti di lotta in tutta la Svizzera.

:: Aggiornamenti ::
[26.1] Berna: appeso striscione in stazione
[26.1] S.Gallo: rivendicazione di attacco contro facoltà di economia
[27.1] Zurigo: attaccata sede Credit Suisse
[27.1] Berna: azione e volantinaggio all'UBS
[27.1] Davos: risveglio col botto al lussuoso Posthotel
[28.1] Basilea: azione e volantinaggio alla stazione
[29.1] Davos: polizia sovraeccitata - cariche e fermi [ 1 | 2 ]

:: Assieme nelle strade - contro il WEF ::
Attività | Manifestazioni | Film | Concerti | Diversi

Le proteste degli scorsi anni: 2009 | 2008 | 2007 | 2006 | 2005 | 2004 | 2003 | 2002 | 2001
 
  deutsch (Versione originale) | italiano [ Continua... ]  
Offensiva leghista contro i rom  
Feature Categoria migrazioni / antirazzismo / NoBorder - :  
  16-09-2010 23:24  
  il volantino Il Mattino della Domenica è da sempre un giornale a chiaro stampo razzista e xenofobo, ma domenica scorsa [12.09.10] il tiro è stato pesantemente alzato. In prima pagina capeggiava un titolone a caratteri cubitali contro il popolo rom, che nel corso degli utlimi tempi, sull'ondata di razzismo dilagante, è sempre più preso di mira [1 | 2] all'interno della Fortezza Europa .

Ci sono persone che hanno prontamente deciso che questo ennesimo attacco non poteva sciogliersi tranquillamente come neve al sole e durante la notte tra martedì e mercoledì [14-15.09.10] hanno compiuto diverse azioni dirette che denunciano la politica nazifascista della Lega.

Il mondo istituzionale e i media mainstream, assolutamente passivi durante i primi giorni che hanno seguito la provocazione leghista, si sono quindi scagliati condannando chi non ha ingoiato il boccone amaro ed è passato all'azione, dimostrando quanto di questi tempi sia meno grave istigare al razzismo che denunciare i razzisti. Eppure vengono i brividi al solo pensare che in un passato affatto lontano anche la "democratica" Svizzera ha permesso e finanziato esperimenti di eugenetica per sradicare il nomadismo che durarono per quasi mezzo secolo [1 | 2 | 3 | 4].

Per il prossimo sabato (18.09.10) a partire dalle 13'30 il CSOA il Molino invita dunque singoli, gruppi, associazioni e altre forme aggregative a manifestare il proprio dissenzo al sempre più violento attacco alla dignità umana attraverso il facile capro espiatorio dei rom con un

>> presidio davanti alla sede della Lega e del Mattino della Domenica <<

Approfondimenti:
I pregiudizi contro gli zingari spiegati al mio cane| Rom... come atomi nel vento | Luoghi comuni contro rom e sinti | No Border Camp a Bruxelles dal 26.09.10 al 3.10.10

Aggiornamenti:
Resoconto del presidio | Foto | Comunicato post-manifestazione

Articoli apparsi sul newswire:
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7

 
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Google vuole impadronirsi della rete! La Net-neutrality è in pericolo!  
Feature Categoria anticapitalismo / antiglobalizzazione - media/net-attivismo - :  
  11-08-2010 10:00  
  Google is evil La net-neutrality è un'espressione che fa riferimento al principio secondo cui tutti i pacchetti di bit hanno diritto a "viaggiare" sulla rete internet senza discriminazioni e alla stessa velocità.
Questo principio ha permesso alle applicazioni internet di venire introdotte e di evolvere indipendentemente, creando così quella che viene chiamata la rete delle reti: una piattaforma universale e neutrale.

Questo caposaldo, che fino ad oggi ha più o meno governato la rete, è messo in pericolo da Google e Verizon (fornitore di banda larga americano e di telecomunicazioni) che hanno stipulato un piano per trasformare l'internet che conosciamo in una rete piena di ostacoli che potranno essere superati solo pagando.
L'idea è quella di creare nella rete una corsia preferenziale per i contenuti commerciali e a pagamento e far transitare tutto ciò che è difficilmente monetizzabile (controcultura, autoproduzioni, informazione indipendente) in una seconda corsia naturalmente meno efficiente ed efficace rispetto alla prima.

Iniziative di pressione e di contrasto contro questo atto di pirateria oligarchica da parte di Google si stanno moltiplicando nella rete.
È possibile rimanere informati su queste iniziative attraverso Twitter al tag #netneutrality

::Approfondimenti::
- L'imbarazzo di Google sulla vicenda: la smentita e la conferma di voler demolire la net-neutrality. Commenti all'articolo
- Le nonne di Wired Italia guardano la Google Tv

::Net-neutrality e non solo::
- Il lato oscuro di Google -
- Controllo dell'informazione e degli utenti nel web -
podcast
- Bisogna difendere la rete.
- Switch-off the Internet? WTF!?!
 
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Azioni contro il G20 a Toronto  
Feature Categoria anticapitalismo / antiglobalizzazione - media/net-attivismo - migrazioni / antirazzismo / NoBorder - repressione - :  
  28-06-2010 23:08  
  Smash G20 A Toronto, in Canada, i Soliti Paesi si sono radunati per decidere le nuove correzioni da apportare al neoliberismo. Già prima dell'inizio del summit la polizia stava creando un clima di intimidazione, specialmente verso i senzatetto, mentre nei parchi erano aumentate notevolmente la sorveglianza e le contravvenzioni. Anche i controlli alle frontiere sono stati intensificati e a diversi giornalisti e attivisti statunitensi è stato rifiutato l'accesso al Canada.

Martedí 22 centinaia di persone hanno improvvisato un carnevale di resistenza per denunciare gli abusi e la criminalizzazione verso i movimenti queers.

Durante il G20 l'area adiacente al perimetro di sicurezza del summit è stata posta sotto uno statuto speciale che di fatto revoca i diritti civili a chiunque vi entri. Giovedí 24 un attivista è stato arrestato senza motivo alcuno, soltanto perché si era avvicinato troppo alle barriere. Nel pomeriggio un corteo di un migliaio di persone è sflilato attraverso la città.

Malgrado la le numerose perquisizioni immotivate, le minacce di repressione e la presenza sproporzionata di polizie, venedí 25 diverse migliaia di manifestanti sono sfilati in un vibrante corteo per le vie di Toronto. La protesta si è conclusa con i discorsi degli attivisti di "No one is illegal" e della "Coalition ontarienne contre la pauvreté". Durante la manifestazione la polizia ha compiuto diversi arresti arbitrari e, irritata per la presenza della stampa alternativa che ne documentava le azioni, ha rotto la macchina fotografica a un mediattivista e ha picchiato sul volto un giornalista. Durante la serata centinaia di persone si sono accampate nel parco cittadino e per tutta la notte hanno rivendicanto il diritto all'alloggio per tutt*.

Anche le giornate di sabato 26 e domenica 27 sono state caratterizzate da una massiccia e ingiustificata repressione poliziale; con controlli a tappeto, irruzioni nelle sedi dei collettivi, arresti mirati da parte di agenti in borghese infiltrati nel corteo e arresti preventivi di massa (domenica i fermi sono stati 500) [1 | 2].


::Aggiornamenti::
G20 summit protest live reports | Centre de médias alternatifs Québeq | Toronto media co-op | Toronto community mobilisation

::Approfondimenti::
Dalle strade di Toronto in rivolta | A report and our aspirations | Il G20 per i miliardari | Il fallimento del grande circo chiamato G20
 
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Al passo con i tempi - lo Stato nei nostri computer  
Feature Categoria media/net-attivismo - repressione - :  
  09-06-2010 13:09  
  Controllo Evidentemente l'introduzione dell'intercettazione indiscriminata del traffico dei providers svizzeri non era sufficiente, perché qualche settimana fa, in un comunicato intitolato «Sorveglianza delle telecomunicazioni al passo con i tempi», il dipartimento federale di giustizia e polizia ha reso pubblico il nuovo disegno di legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni. Il progetto, predisposto già dal 2000, è iniziato nel 2006 su incarico del Consiglio Federale ed è stato portato avanti in un silenzio stampa quasi assoluto.

La legge doterà la polizia di un nuovo mezzo di controllo: un trojan che potrà essere istallato nei computer dei potenziali sospetti, permettendo allo Stato di controllarne il traffico alla fonte. Tecnicamente questa è l'unica maniera per eludere facilmente la crittografia, che negli ultimi anni è stata adottata massicciamente dagli utenti ma soprattutto dai fornitori di servizi, vanificando così le intercettazioni.

La giustificazione del controllo è la solita: le telecomunicazioni vengono utilizzate anche a fini riprovevoli. Ma come ha scritto l'Electronic Frontier Foundation (EFF), «la difesa del diritto alla comunicazione anonima è vitale per una democrazia. Grazie a essa le minoranze possono esprimersi in maniera critica senza temere le maggioranze, spesso intolleranti verso individui o gruppi impopolari». E chi controllerebbe inoltre i nostri controllori? Perché ricordiamolo, nel passato non si sono mostrati affatto estranei all'abuso di potere... [ 1 | 2 | 3 ]

Dettaglio ancora più preoccupante, la legge prevederebbe l'utilizzo del trojan anche al di fuori di un procedimento penale. L'ennesima misura eccezionale quindi, che si aggiunge alle dinamiche di repressione preventiva che si sono affermate negli ultimi anni: schedatura preventiva del DNA, regolamentazione dell'arresto preventivo, arresti preventivi e indiscriminati durante manifestazioni politiche, ecc.

::Approfondimenti::
* La traduzione del lungo articolo della Wochenzeitung, che ha intervistato diverse personalità a proposito del funzionamento del trojan.
* Surveillance Self Defence: come proteggersi dai trojan, articolo dell'EFF scritto in seguito alla scoperta dell'uso di trojan da parte dell'intelligence statunitense.
 
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Esercito israeliano assalta gli attivisti di Freedom Flotilla  
Feature Categoria media/net-attivismo - migrazioni / antirazzismo / NoBorder - repressione - :  
  31-05-2010 17:30  
  Attacco alla Freedom Flotilla ::Aggiornamenti del 1° giugno
610 gli attivisti della Freedom Flotilla detenuti | corrispondenza dalla palestina | Proteste e scontri a Parigi ed Atene | Altre due navi dirette verso Gaza | La retrospettiva della narrazione mediatica del massacro d'Israele | La storia non insegna

Durante le prime ore di oggi [lunedì 31 maggio] l'esercito israeliano ha assaltato un'imbarcazione della Freedom Flotilla, nove navi con a bordo circa 700 persone e circa 10'000 tonnellate di aiuti umanitari.

L'attacco si è concluso con un vero massacro: almeno 16 attivisti uccisi e decine di feriti.
Sulle navi c'erano rappresentanti di ONG come Free Gaza Movement, European Campaign to end the Siege on Gaza, oltre a parlmanentari, giornalisti, reporter e medici.

L'attacco si è configurato come un vero e proprio atto d'infamia in quanto avvenuto in acque internazionali, a oltre 50 miglia dalle acque territoriali israeliane, e quello delle persone a bordo delle imbarcazioni come un sequestro in acque internazionali. Dal momento dell'attacco israeliano non è inoltre più stato possibile avere notizie delle persone presenti sulle navi.
L'unica informazione trapelata è che eccetto due, tutte e nove le navi sequestrate, sono state portate nel porto di Ashdod, zona resa inaccessibile ai media.

Iniziative di denuncia e di solidarietà si stanno moltiplicando in queste ore:
Proteste ad Istanbul, in Svizzera (Ginevra, Lugano) ed in Italia

::Aggiornamenti::
Aggiornamenti su twitter nonostante la censura: #freegazaorg | #freedomflotilla
-->Aggiornamenti su Indymedia Italia<--

::Multimedia::
Corrispondenza radio dal porto israeliano di Ashdod | Interviste audio ad Arrigoni e altri attivisti italiani
video: Immagini dell'attacco | Attacco alla nave della pace

::Approfondimenti sulla Freedom Flotilla::
[eng] I 9 convogli della Freedom Flotilla | [eng] La Freedom Flotilla | Israele rinnova le minacce alla Flotilla | La Striscia di Gaza si prepara ad accogliere la Freedom Flotilla

::Link::
Indymedia Italia | Infopal | Save Gaza | Electronic Intifada | Free Gaza Movement | Maan News
 
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Liberare tutte, liberare tutti!  
Feature  
  02-05-2010 09:00  
  alberello Che senso può ancora avere oggi il carcere, istituzione totalizzante il cui scopo non è assolutamente quello che si prefigge? In carcere ci finiscono coloro che per tratti sociali, culturali, sessuali, ideologici e altri non rientrano sotto i canoni del buon cittadino. Ma cosa vuol dire essere buon cittadino? Avere la "fortuna" di essere nato in un Paese ricco avendone la cittadinanza, da genitori che hanno un reddito medio-alto? Sviluppare durante la propria vita solo la cultura e gli interessi propinati dalla società? Passare una vita da sfruttat* dal capitale, dallo Stato, dal patriarcato senza che questo inneschi nessun atto di ribellione volontario o involontario? Abbassare lo sguardo e non notare le ingiustizie?

Solidarietà a tutte le prigioniere e a tutti i progionieri.

Costa, Silvia e Billy sono compagn* anarchici/he da anni attiv* nelle lotte ecologiste radicali, per la liberazione animale, contro nocività come biotecnologie, nanotecnologie, nucleare e nel supporto e sostegno solidale dei prigionieri e delle prigioniere. Da metà aprile si trovano in carcere in Svizzera.

::Comunicato di solidarietà stilato da differenti realtà europee::
"Il 15 Aprile sono stati arrestati in svizzera Costantino, Silvia e Billy, con l’accusa di trasporto e tentato uso di materiale esplosivo.
Vogliamo ribadire la nostra solidarietà incondizionata nei loro confronti, perché la loro identità e la loro lotta è quella di tutti e tutte le rivoluzionarie, perché con passione, tenacia e volontà hanno sempre lottato contro lo Stato ed il Capitalismo, che producono da sempre guerre, morte, devastazioni ambientali, sfruttamento, oppressione e profitto per il dominio. Ed il controllo e e la ricerca bio-nano-tecnologica sono alcuni degli strumenti nelle mani del potere per poter mantenere questo stato di cose.
Esistono tre tipologie di persone: quelli che stanno alla finestra e osservano quella che accade, quelli che stanno alla finestra e commentano quello che accade e poi ci sono quelli che le cose le fanno accadere. Questi ultimi che hanno compreso la necessità di agire in prima persona per liberarsi dalla catene di questa società sono gli indispensabili e noi stiamo dalla loro parte.

La solidarietà è nostra arma

Solidarietà a Costa, Silvia e Billy [1, 2, 3, 4, 5]
Solidarietà a Marco Camenisch
Solidarietà a tutti e tutte le prigioniere rivoluzionarie.
"

Per contattare Billy, Costa e Silvia: >>

Libertà per i prigionieri del 1 maggio a Zurigo!

::Azioni di solidarietà::
Biel >> , >>
Berna >>

::Approfondimenti vari::
Freiheitx3 >>
L'IBM, la Svizzera ed il Nazismo >>
Perché opporsi alle nanotecnologie? >>
Solidarietà a Ivo e Philipp >>
Sul carcere siti di approfondimento : dentroefuori ¦ contro i reati associativi ¦ blog federico aldrovandi ¦ informacarcere ¦ giumuragiubox ¦ la biblioteca dell'evasione
Anche nelle carceri svizzere si muore: 30.04.2010 Zurigo >> , 12.03.2010 Lausanne >>
 
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[Bolivia] Conferenza Mondiale dei Popoli sul Cambio Climatico  
Feature Categoria anticapitalismo / antiglobalizzazione - ecologia - :  
  24-04-2010 21:40  
  Orizzonte piano A Cochabamba (Bolivia) dal 19 al 22 aprile decine di migliaia di persone si sono riunite per la prima Conferenza Mondiale dei Popoli su Cambiamento Climatico e Diritti della Madre Terra (CMPCC). Annunciata dal governo boliviano a una settimana dalla repressione e dal fallimento del vertice ONU sul clima di Copenhagen, proponeva il coinvolgimento della societa' civile allo scopo di analizzare seriamente il fenomeno del cambiamento climatico in relazione alla societa': cause strutturali, flussi migratori, popoli indigeni, trasferimento di tecnologie, debito ecologico, ecc.

L'evento si e' svolto con conferenze, eventi autogestiti e diciassette gruppi di lavoro, i cui documenti finali sono stati riassunti nel cosidetto Accordo dei Popoli che sara' presentato al COP16 che si terra' a Cancun, Messico.
A un diciottesimo gruppo di lavoro e' stata rifiutata la partecipazione alla conferenza, in quanto trattava di problemi ambientali e umani in relazione a progetti minerari attualmente in corso in Bolivia. Analogamente alle critiche emerse durante la 3a Fiera Internazionale dell'Acqua, anche questo gruppo ha stilato un documento finale molto severo verso certe politiche dello Stato boliviano.


::Approfondimenti::
Lettera aperta della CJA | Indymedia Argentina | Resoconto indyano | Globalproject | Turbolence | Video di Democracy Now | America Latina en movimiento

::Rassegna stampa::
Il Manifesto | The Guardian | Los Tiempos
 
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:: Grecia : la rivolta non si ferma ::  
Feature Categoria anticapitalismo / antiglobalizzazione - repressione - :  
  08-04-2010 23:00  
  ftr grecia Il 6 dicembre 2008 Alexandros Grigoropoulos viene ucciso a Atene da un poliziotto. Scoppia in tutta Grecia la rivolta sociale , le manifestazioni spontanee e organizzate, le occupazioni, gli scioperi, i saccheggi, gli ordigni contro obiettivi economici e politici non si contano. Numerose azioni di solidarietà si svolgono in tutto il mondo [a Lugano: 1, 2] . Da allora è passato un anno e mezzo, il governo di destra in settembre è caduto, il nuovo governo di sinistra guidato da Papandreou ha deciso di affidarsi al perenne stato poliziesco di emergenza per tentare di calmare la protesta.
Sono iniziate ondate di arresti, fra cui anche quello di Alfredo Bonanno, settantenne italiano importante teorico dell'anarchismo insurrezionalista. A inizio dicembre 2009 Atene era sotto assedio militare per paura che il livello della protesta s’innalzasse ulteriormente [1, 2]. Con frenesia il potere greco approva varie legge per ridurre il diritto al dissenso politico. Ma davanti alla bancarotta dello Stato greco la protesta non è incanalabile. La crisi dopo aver colpito le banche e l’industria mondiale sta colpendo le finanze di interi Stati. L’Unione Europea preoccupata di un effetto a domino valuta l’ipotesi di inviare in Grecia enormi aiuti finanziari per salvare il capitalismo e intanto ha fatto pressione affinché il governo greco varasse un durissimo piano di austerità. Il piano viene approvato in gennaio e da allora strade, porti, aeroporti, ferrovie, frontiere, fabbriche vengono ripetutamente bloccati, gli scioperi generali , l'ultimo l'11 marzo, si susseguono. I lavoratori si rifiutano di pagare da soli la crisi. La situazione politica diventa sempre più tesa , il 12 marzo un altro militante anarchico, Lambros, è ucciso dalla polizia nel corso di una presunta azione “antiterrorista”. Il 28 marzo una bomba uccide un ragazzo afgano di 15anni e ferisce sua sorella, i media tradizionali accusano le Cellule di Fuoco di essere gli artefici. Ma facilmente viene a mente un parallilismo con Piazza Fontana e il terrore di Stato italiano .

::Ultimi aggiornamenti::
11.04.2010 ¦ accordo raggiunto tra l'UE e il governo greco per un finanziamento di 30 miliardi di euro a cui si dovrebbero aggiungere i 10 miliardi del Fondo monetario internazionale [1]. ¦ 6 compagn* vengono arrestat*, in risposta viene occupato il politecnico e gli uffici dell'Unione degli Editori dei Quotidiani di Atene.

::Resoconti di indymedia atene, mese di marzo 2010::
31-28 27-22 21 20-16 15-12 11 10-9 8-7 6-5 4-3 marzo 2010

::Maggiori siti dove reperire informazioni::
Inform-azionein italiano
Indymedia Atene in greco e inglese
After the Greek Riots in inglese
dalla Grecia in italiano
Indymedia Roma in inglese e in italiano

::Brochures in Francese sulla rivolta del 2008::
Grecia la revolte de décembre 2008
Jours de rage

::Approfondimenti vari::
Vari articoli indiani nostrani sulla situazione greca: 1
Sull’estrema destra in grecia: 1 ¦ 2
Movimenti sociali e partiti greci prima della rivolta: 1
Opuscolo-dvd sulle rivolte carcerarie in Grecia, aprile 2007: 1

 
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Manifestazione antirep a Aarau [20.02.2010]  
Feature Categoria anticapitalismo / antiglobalizzazione - repressione - :  
  12-02-2010 15:00  
  solidarät! Una manifestazione anti repressione è stata organizzata ad
Aarau per il 20 febbraio 2010, ore 15.00, Igelweid.

Questa manif nasce al seguito di diversi fatti avvenuti ad Aarau negli ultimi mesi. Due anarchici Philipp e Ivo rischiano fino a 3 anni di prigione per incendio doloso e questo dopo aver passato quasi due mesi in carcere preventivo in condizioni alquanto discutibili.
Da denunciare è anche la sistematica repressione subita dalle molte azioni di solidarietà che sono state programmate dalle simpatizzanti e dai simpatizzanti. Un tour informativo sta facendo il giro di differenti città svizzero-tedesche per approfondire la situazione.
La mobilitazione non è pensata solo come atto di solidarietà, ma anche come forte presa di posizione contro il potere poliziesco. Il messaggio non può essere frainteso: contro la polizia vuole dire contro il capitalismo:

Siamo contro la polizia perché essa esiste solamente per perpetuare la condizioni attuali, condizioni che noi ripudiamo.

n°anti-rep: 077 414 99 60
primi soccorsi: 078 928 45 40

::Approfondimenti::
Le ultime sulla manif >>
Appello alla manifestazione >>
Video di mobilitazione indy ¦ youtube
Infoportale Aargrau >>
Approfondimenti sulle lotte contro le carceri >>
Contatti: antirepaarau@immerda.ch
 
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WEF 2010: CALL TO ACTION  
Feature Categoria anticapitalismo / antiglobalizzazione - WEF - :  
  19-01-2010 23:00  
  Wipe Out WEF ! WEF 2010: CALL TO ACTION Il quarantesimo vertice del World Economic Forum si terrà ancora una volta a Davos dal 27 al 31 gennaio, in una Svizzera sempre più blindata.
La sfida che si sono dati quest'anno i leaders globali è di “ripensare, riprogettare e ricostruire” il mondo (c'è chi può). La crisi economica sta scaturendo in una sfiducia nei confronti del sistema neoliberista da loro promosso, e diventa impellente trovare una soluzione per perpetuare lo sfruttamento globale.
Oltre alle chiacchierate private e mondane tra potere politico e potere economico - grande asso da sempre nella manica del WEF, che è riuscito così a far fronte alla concorrenza di altri eventi - all'ordine del giorno si può leggere:
- Come rafforzare la coesione economica e lo stato sociale - Come ridurre i rischi globali e come far fronte ai fallimenti del sistema - Come garantire la sostenibilità - Come migliorare la sicurezza - Come creare un quadro di valori - Come creare istituzioni efficienti.
Gli organizzatori definiscono il forum di quest'anno una vera “chiamata all'azione”.

E c'è chi risponde all'appello!!!

::Appuntamenti::
[16 gennaio 2010] Occupazione di Paradeplatz a Zurigo.
[16 gennaio 2010] Antiwef festival a Lucerna.
[23 gennaio 2010, ore 14.00, Theaterplatz] Manifestazione antiwef a Lucerna. La manifestazione è stata approvata dalla città. [1]
[27-31 gennaio 2010] Proteste a Davos. [1]
[29-30 gennaio 2010] Controvertice “L'altro Davos” a Basilea.
[30 gennaio 2010, ore 13.00, Barfüsserplatz] Manifestazione antiwef, Basilea.[1] [2]

::Le proteste degli anni scorsi::
2009 | 2008 | 2007 | 2006 | 2005 | 2004 | 2003 | 2002 | 2001

 
  [ Continua... ]  
Sgomberi a Zurigo. L'Autonome Schule vive!  
Feature Categoria anticapitalismo / antiglobalizzazione - spazi liberati - repressione - :  
  09-01-2010 11:00  
  Giovedì 7 gennaio la polizia, in modo inaspettato e violento, ha sgomberato l'Autonome Schule in Ringstrasse 57 a Zurigo, scuola autonoma che dall'aprile scorso aveva rianimato il padiglione in disuso di una vecchia scuola, proponendo la libera diffusione e condivisione della conoscenza attraverso dei corsi negli ambiti i più disparati: dall'alfabetizzazione informatica, alla cucina etnica fino all'apprendimento della lingua tedesca per migranti e sans papier. Lo sgombero arriva inaspettato, senza alcun preavviso, senza alcun ultimato, anzi dopo che il Municipio nella seduta del 25.11.2009 si era detto di principio tollerante verso l’occupazione di padiglioni in disuso.
Lo stesso giorno i funzionari della città di Zurigo hanno tagliato l'elettricità e tolto l'acqua ad un altro stabile occupato situato in Wehntalerstrasse.
Già prima di questi due fatti, il 19 novembre 2009, la polizia aveva sgomberato con la forza uno squat in Mommsenstrasse arrestando tre persone. L'unica risposta che la città di Zurigo è riuscita fino ad ora a dare ai tentativi di diffusione della cultura e di ricerca di stili di vita alternativi al sistema dominante è stata la repressione.
In serata, la reazione degli occupanti si è fatta sentire. Una scuola vuota è stata occupata per qualche ora da un ottantina di persone.

L'alto successo riscosso dall'Autonome Schule di Zurigo dimostra il bisogno di momenti di condivisione e diffusione libera delle conoscenze al di fuori delle logiche di mercato. L'Autonome Schule vive!

::Petizione:: firma la petizione di solidarietà

::Comunicati di solidarietà::
Denk-Mal Bern | CCCZH | Unsere Uni

::Altri articoli dal newswire di indy svizzera::
[08.01] Medienmitteilung der Autonomen Schule Zürich (ASZ) | École autonome de zurich expulsée hier

::Link:: Autonome Schule Zurigo
 
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Lotte contro le carceri  
Feature Categoria migrazioni / antirazzismo / NoBorder - repressione - :  
  28-12-2009 21:30  
  Odio il carcere Negli ultimi vent'anni le carceri del mondo occidentale hanno subito un vero e proprio "boom penitenziario". Negli USA il numero di detenuti è triplicato, in Italia duplicato. In Svizzera negli ultimi anni si è denunciato più volte la situazione di sovraffollamento delle carceri. [ 1 | 2 | 3 ] Quest'aumento è da imputare all'affermarsi di una nuova ondata ideologica di repressione, "tolleranza zero", che vede nella durezza e sicurezza della pena la soluzione ai disagi sociali, il carcere duro si giustifica come difesa dalla criminalità. Grazie al populismo di questo discorso, l'opinione pubblica aderisce.
"La legge è uguale per tutti", eppure in carcere ci sono soprattutto le classi povere e gli stranieri. I centri di detenzione per i clandestini [1 | 2] ne sono la prova più aberrante. La globalizzazione con le nuove ondate migratorie, la crisi dello stato sociale, la precarizzazione del mondo del lavoro, e la crisi economica sono i motivi strutturali di quest'esplosione penitenziaria.
Inoltre, l'incarceramento per questioni politiche non cessa di essere una pratica usata da parte dello Stato. Da Genova in poi, il movimento è continuamente confrontato all'abuso dell'incarceramento preventivo. Durante l'appena conclusosi vertice sul clima di Copenhagen, molte manifestazioni sono state di fatto disciolte da arresti preventivi di massa, che sebbene di durata breve e in strutture straordinarie, sono proccupanti per il futuro della libertà di manifestazione. La recente operazione Tarnac in Francia non è che l'ennesima prova che il carcere mantiene la sua storica funzione principale: di repressione e controllo nei confronti di chi non aderisca ai criteri di "buona cittadinanza" per origine, per appartenenza sociale o per scelta. [ 1 | 2 ]

Rompiamo il silenzio, pretendiamo che il carcere torni a essere un argomento politico importante, diamo la nostra solidarietà a chi è dentro:
il 31 dicembre capodanno davanti alla Stampa dalle 22'30.
Azioni analoghe sono previste anche a Bergamo e a Brescia.

::Maggiori informazioni sulla situazione carceraria::
Associazione Pantagruel | Associazione Antigone | Informa carcere | Fuoriluogo.it | Ildue.it |Dentro e fuori le mura | informa-azione.info/anticarceraria

::Repressione in Ticino::
Dossier abusi di polizia

::Solidarietà verso i compagni in carcere::
per I. e P. ad Arau | per Camenisch | lettera di Camenisch | freecamenisch.it

::Di carcere si muore::
Stefano Cucchi | Marcello Lonzi
La storia di Mumia Abu-Jamal
 
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Aggiornamenti dal Cop15  
Feature Categoria media/net-attivismo - :  
  12-12-2009 23:32  
  Se cerchi o vuoi pubblicare informazioni, aggiornamenti, appuntamenti relativi al COP15 a Copenhagen/Danimarca, visita il sito che i collettivi italofoni di indymedia hanno appositamente creato per questo evento: http://nocop.italy.indymedia.org


Leggi i report delle giornate di protesta: 14 dicembre | 13 dicembre | 12 dicembre
Segui le manifestazioni in tempo reale guardando i ticker di nocop.italy.indymedia.org
 
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