Napoli IndyMedia

L’avvicinarsi della scadenza referendaria vede a Napoli, come altre città in Italia, l’infittirsi di appuntamenti e chiamate alla piazza per portare finalmente a termine una battaglia di tanti anni.

E’ importante innanzitutto andare a votare affinché l’istituto referendario sopravviva in Italia, a dispetto di chi vuole definitivamente affossare un istituto di diritto e garanzia della nostra Costituzione, ma è importante anche dire sì alla pubblicizzazione dell’acqua “bene comune”, dire sì contro la rincorsa all’energia nucleare, dire sì all’uguaglianza di tutti di fronte alla legge, perché non possono esistere legittimi impedimenti per sfuggire da anni ai processi solo per la carica ministeriale che temporaneamente si investe.

Per partecipare alla campagna ed alla battaglia dei referendum del 12 e 13 giugno 2011:

- 4 giugno alla Sanità – foto - audio: Zanotelli sui referendum

- 5 giugno a Materdei

- 8 giugno catena umana a Piazza Trieste e Trento

- 9 giugno
ore 17:00 – al centro sociale “ CARLO GIULIANI”
ore 19:00 – a Piazza Medaglie d’Oro

- 10 giugno a Porta di Massa

Informazioni&approfondimenti

- Forum italiano movimenti per l’acqua

- Fermiamo il nucleare

Il 15 maggio migliaia di persone sono scese nelle strade delle più grandi città spagnole, per manifestare la propria indignazione per le misere condizioni sociali imposte dalle banche e dai partiti. Dopo poche ore l’indignazione si trasforma in un movimento che non si riconosce in questo sistema e vuole essere protagonista politico del miglioramento della propria vita e del proprio futuro, sostituendosi alla democrazia dei partiti e dei sindacati confederali. Per questo motivo è stata occupata la Plaza del Sol a Madrid, e successivamente tante altre città hanno seguito l’esempio.

Giorno dopo giorno, migliaia di persone sono scese nelle strade per confrontarsi ed organizzare il dissenso e la costruzione di un nuovo mondo. Così è nato un movimento eterogeneo in cui tante realtà sociali convivono e lottano contro la crisi che stanno pagando.

Di fronte a tutto ciò lo stato spagnolo non è rimasto indifferente, e sin dal primo giorno, con minacce, pestaggi e cariche della polizia ha intimidito i manifestanti. In alcuni casi, come a Madrid, Granada, Barcellona e Lleida, ha tentato di sgomberare le piazze occupate, arrestando alcuni manifestanti, ma di risposta c’è stata un partecipazione ancora più numerosa e decisa alla protesta.

Nonostante i limiti e le contraddizioni interne a questo movimento, la mobilitazione va avanti e cresce quotidianamente, appoggiando ed unendosi alle lotte dei lavoratori, degli immigrati e di altre categoria sociali, proprio in nome della rottura delle divisioni di classi che imporrebbe il capitale (disoccupati, lavoratori, studenti, immigrati, giovani e vecchi…).

A distanza di una quindicina di giorni echi della protesta spagnola arrivano in Europa. Ad Atene, a Londra ed in altre città si sta diffondendo l’emulazione dell’occupazione delle piazze!

CLICCA QUI PER GUARDARE LA MAPPA DEGLI ACCAMPAMENTI!

PROSSIMI APPUNTAMENTI

15 Giugno: Sciopero generale in Grecia contro l’accordo del governo con il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Centrale Europea ed Unione Europea. Dalla sera del 14 Giugno si tenterà di bloccare il parlamento!

19 Giugno: Mobilitazione internazionale degli Indignat@s1

CRONISTORIA (IN CONTINUO AGGIORNAMENTO)