London calling

Incendi riot

da www.finimondo.org

Quante volte è successo? Un giovane alle prese con agenti in divisa che vogliono arrestarlo o umiliarlo. Non ci sta. Ma la sua fuga o il suo atteggiamento orgoglioso vengono maldigeriti da chi è abituato ad essere temuto e riverito. E che per questo ristabilisce la propria autorità messa in discussione nell'unico modo che conosce, con la violenza. Uno, due colpi d'arma da fuoco e il giovane recalcitrante viene messo a posto. Sistemato. Liquidato. Un esempio per gli altri, per i suoi simili. Ma è un esempio che talvolta non funziona. Ottiene un risultato diametralmente opposto alle aspettative. Anziché suscitare la passiva obbedienza presso coloro a cui viene rivolto, scatena in loro una furiosa ribellione.

Dopo la Parigi del novembre 2005, dopo l'Atene del dicembre 2008, ed a poche settimane dalla San Francisco del luglio 2011, è la volta di Londra. Giovedì 4 agosto, nel quartiere di Tottenham, la polizia ha ucciso un uomo che stava scappando per sottrarsi all'arresto. Si chiamava Mark Duggan, aveva 29 anni, una compagna e quattro figli.

Hanno sparato ad altezza d'uomo per uccidere (aggiornato)

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L'Italia è uno dei pochi paesi europei  in cui la polizia non è dotata di numeri di riconoscimento sulla divisa o sul casco, utili per individuare le responsabilità dei singoli poliziotti di fronte ad eventuali abusi.

Protetti dall'anonimato delle loro divise, nei fatti al riparo da ogni procedimento giudiziario e disciplinare,  si trincerano dietro una fitta rete di reciproche coperture e protezioni, come è più volte emerso durante i processi che hanno visto coinvolti esponenti vari delle forze dell'ordine.

Genova ne è stato un esempio lampante come altrettanto lampante è l'esempio recentemente pubblicato anche su questo sito (http://www.youtube.com/watch?v=okrTnRL77O0&feature=youtu.be)

In Val Susa, durante lo svolgimento dell'iniziativa "no tav = no mafia", un poliziotto ha sparato a distanza ravvicinata un lacrimogeno in faccia ad un fotografo che stava documentando l'iniziativa. Il poliziotto, immaginiamo, godrà dell'immunità di branco propria delle forze dell'ordine in assetto antisommossa.

TENTATO OMICIDIO

A una settimana dallo sgombero del presidio NoTav per consentire l'apertura dei lavori preliminari del tunnel esplorativo, migliaia di persone assediano e riconquistano parzialmente gli stessi luoghi, dopo una battaglia durata ore di scontri.

Manifestazione nazionale NoTAV

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Prime corrispondenze audio: Ore 9:30 e ore 11:00

Steaming da Radio Blackout: Ogg Vorbis - MP3 (per chi ha connessioni lente o 3G) - MP3 (per connessioni via adsl)

Diretta disponibile anche sul nuovo sito di Indymedia in allestimento, con aggiornamenti twitter costanti.

Attacco al presidio della Maddalena (2)

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Nella mattina del 27 giugno al presidio no-tav della Maddalena si assite a scene da guerra civile. Le forze dell'ordine usano una quantità impressionante di lacrimogeni contro i manifestanti, costringendoli a precipitose fughe fra i monti e fermano un pacifista che si era diretto, con il suo solo corpo disarmato, contro la ruspa intenta a demolire il guard rail dell'autostrada e aprire la via ai militari.

 

REFERENDUM : l'oblio dell'impero della comunicazione.

referendum

Una cappa di silenzio mediatico attanaglia le nostre vite e minaccia le nostre esistenze, impedendoci una scelta libera e consapevole. Ormai in Italia ci siamo tristemente abituati: succede così per l'uso dei condom, per la procreazione assistita, per le scelte sessuali per non parlare poi dei servizi come sanità e scuola in primis picconati, nel buio della stanza dei bottoni, a suon di tagli. 

Indymedia non è morta

indysnotdead

In questi giorni molti nodi Indymedia di lingua italiana non sono stati visibili per motivi tecnici. Sempre per questioni tecniche sono stati persi gli ultimi post, questo non per una scelta dei vari nodi locali ma, semplicemente, per via di un disguido. Stiamo lavorando al ripristino dei dati persi, e soprattutto per migliorare lo strumento di Indymedia che, per crescere, ha bisogno anche di te! Collabora al progetto iscrivendoti alle mailing list, pubblicando, leggendo e diffondendo Indymedia. Indymedia vive, viva Indymedia.

LIBERTA' PER PIETRO, LUCA, MASSI, DANIELE E VITTORIO!

Arresto Firenze

L'indagine per Associazione a Delinquere a carico di 78 compagni fiorentini si conclude in grande stile all'alba del 4 maggio, quando va in scena una maxi operazione di polizia, digos e dei servizi segreti interni: il bilancio è di 5 compagni sottoposti agli arresti domiciliari, 17 obblighi di firma, decine di perquisizioni in abitazioni private e perquisizione dello Spazio Liberato 400Colpi, intorno al quale ruota l'intera inchiesta.

 

Una nuova Indymedia Italia

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Indymedia Italia torna ad essere un nodo di pubblicazione aperto. Non solo quindi un semplice aggregatore di post pubblicati sugli altri nodi del network.

Una decisione aspramente dibattuta e giunta al termine di un lungo periodo di discussione che ha indotto le liste a rivedere di nuovo e per intero la struttura del sito.

Una decisione comunque inevitabile visto l'evolversi della situazione e la condizione di stallo riguardante una buona parte del network italiano.

Syndicate content

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