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Tempi duri per chi ha il potere: vice-presidente del governo accolto da fischi e lancio di yogurt, durante una visita vicino a Keratea

Il vice presidente del governo, Theodoros Pangalos, è stato notato la scorsa sera in un ristorante di Kalyvia – vicino Keratea. Gli abitanti presenti lo hanno avvicinato chiedendgli di andarsene e che la polizia antisommossa venga ritirata da Keratea. L’attacco subito da Pangalos è solo l’ultimo di una lunga serie in cui i rappresentanti dei maggiori partiti politici sono stati affrontati dalla gente in strada, nelle università e in altri spazi pubblici:

Piccole storie dalla Grecia a gestione FMI: 1000 scuole chiuderanno e circa 4000 insegnanti perderanno il lavoro a seguito dei tagli all’istruzione

Come già annunciato dal ministro dell’educazione greco ieri, 1.933 scuole in tutto il paese saranno accorpate per giungere a un totale di 877 (totale appross. 16.000). Come risultato il lavoro di circa 4.000 insegnanti delle scuole accorpate è minacciato.

L’unione degli insegnanti (OLME) ha convocato uno sciopero nazionale per il 30 marzo in risposta. Le scuole sono già state occupate dagli studenti mentre, secondo le decisioni dell’OLME, da tutte le scuole che saranno accorpate sventolerà una bandiera nera.

Trovati a Creata i corpi di altri tre migranti Bengalesi in fuga dalla Libia

La mattina di lunedì, la guardia costiera ha trovato i corpi senza vita di altri tre migranti Bengalesi vicino al porto di Suda, a Creta. Nella notte di Sabato, 5 marzo, durante il trasporto a bordo della nave “Ionian King”, 49 migranti Bengalesi si erano lanciati in mare per evitare il rimpatrio forzato. 35 erano stati salvati, tre erano morti e ne mancavano ancora 11 all’appello. Contando i corpi trovati lunedì, la conta dei morti ha raggiunto quota 6, mentre 8 risultano ancora dispersi
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Raid delle unità anti-terrorismo, sei arresti a Volos ed Atene

Ieri mattina le unità anti-terrorismo hanno arrestato un totale di sei persone in una serie di perquisizioni mattutine nelle città di Atene e Volos.

La polizia dice anche di aver scoperto una così detta “casa sicura” nella città di Volos, e che gli arresti sono connessi al caso della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Nel pomeriggio una manifestazione si è tenuta in solidarietà agli arrestati nel quartiere di Volos dove sono avvenuti i fermi.

“Io non pagherò”, impazza in Grecia

Bloccano i caselli autostradali per consentire agli automobilisti di viaggiare gratis. Coprono con sacchetti di plastica le biglietterie automatiche della metropolitana impedendo ai pendolari di pagare. Anche alcuni  medici si sono uniti a loro, impedendo ai pazienti di pagare i ticket presso gli ospedali statali.
Alcuni la chiamano disobbedienza civile. Altri mentalità ‘anarcoide.’ Comunque lo si voglia definire, il movimento ‘I Won’t Pay’ (Io Non Pagherò) ha scatenato un acceso dibattito in una Grecia ferita dalla crisi del debito, per far fronte alla quale il governo è stato costretto ad adottare drastiche misure di austerity – tra maggiori imposte, tagli salariali e pensionistici e picchi al rialzo nei prezzi dei servizi pubblici.
Ciò che era iniziato sotto forma di protesta attuata da un minuscolo gruppo di cittadini pendolari imbestialiti
per l’aumento dei pedaggi autostradali si è sviluppato in un vasto movimento che sta interessando sempre più settori della società – secondo molti manovrato dai partiti di sinistra, desiderosi di cavalcare il malcontento popolare.

(Continued)

Lo sciopero della fame dei 300 migranti è finito. La lotta per un mondo di uguaglianza solidarietà e libertà continua…

Originale in greco

Il 25 gennaio del 2011 300 migranti ad Atene e Salonicco hanno iniziato un durissimo sciopero della fame, rivendicando le cose più basilari: diritti uguali ai lavoratori locali e la legalizzazione di tutti i migranti che vivono lavorano o si spostano attraverso il paese.

44 giorni dopo e dopo che 100 degli scioperanti sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere, lo stato ha dovuto abbandonare l’atteggiamento intransigente, fatto di minacce di deportazione degli scioperanti, ed è infine stato costretto a negoziare ufficialmente con loro, venendo incontro alla maggior parte delle loro richieste:

  • Diminuzione del tempo di residenza minimo, ora posto a 12 anni, necessario per poter fare domanda di permesso di soggiorno a 8 anni ( per ogni migrante sul territorio greco)
  • Diminuzione dei “crediti lavorativi richiesti” a 120, rispetto ai 200 precedenti (come per i lavoratori locali
  • Diminuzione di crediti lavorativi neessari per avere la copertura assicurativa da 80 a 50 (come per i greci)
  • In particolare per i 300 scioperanti è stata concessa la possibilità di rinnovare indefinitamente il loro “stato di tolleranza” (6 mesi) fino a l raggiungimento dei requisiti per la richiesta di permesso. Gli sarà concesso di viaggiare liberamente verso e dal loro paese di origine. I 300 migranti in sciopero hanno rischiato le loro vite non su base individualistica o utilitaristica ma per una rivendicazione collettiva, in una lotta che riguarda la dignità dell’intera classe lavoratrice. Questa segue le lotte del recente passato, dai contadini-migranti a Manoliada, Ilia e Skala (Lakonia), allo sciopero dei pescatori migranti a Michaniona (Salonicco). La lotta dei 300 lavoratori migranti prova che nulla è impossibile

Se i 300 sono riusciti ad ottenere questo, immaginiamo cosa possono insieme migliaia di migranti, lavoratori, sfruttati!

Assemblea degli anarchici/anti-autoritari/libertari/compagni solidali

 

“La rivolta greca” di B.Jourdan

La corrispondenza di Brandon Jourdan da Atene con gli ultimi sviluppi nel paese:

Mentre il governo greco sviluppa le misure di austerity impostegli da Unione Europea e IMF, grandi proteste anti-austerità continuano a susseguirsi nel paese.

Aggiornamenti dallo Sciopero Generale

Questo post è in aggiornamento, con notizie dalla manifestazione di Atene e nelle principali città greche.

20:07 (GMT+2) Atene: La situazione pare tranquilla al momento e la folla è stata dispersa anche se alcune centinaia di persone hanno dato vita a un asseblea a Propylaea. Ci sono stati 23 fermi confermati, dei quali nove sono stati confermati in arresto. A breve foto  e video.

18:35 (GMT+2) Atene: Una folla di centinaia di persone ha divelto le panchine di piazza Sintagma per alimentare un fuoco di fronte al parlamento. La polizia ha tentato di disperdere il presidio circondando i manifestanti minacciosamente, ma la gente ha difeso le sue posizioni. Dopo poco la polizia ha caricato pesantemente utilizzando lacrimogeni e picchiando.

17:37 (GMT+2) Atene: Dopo una breve tregua c’è stato almeno un altro scontro a piazza Syntagma. La polizia ha tentato di disperdere la folla e una persona è stata picchiata almeno da 10 poliziotti  per poi essere arrestata. La tensione è salita e la stazione della metro è stata chiusa un’altra volta.

16:50 (GMT+2) Atene:C’è un appello per un assembramento a piazza Syntagma per le 19.00. C’è la conferma del ferimento di almeno 6 persone. Numerosoe moto e poliziotti antisommossa sono radunati in viale Alexandras.

Volos: Tre vivaci cortei per un totale di 3-4.000 persone.

16:30 (GMT+2) Atene: Un manifestante è stato gravemente ustionato da un candelotto lacrimogeno ed è stato ricoverato in ospedale. E’ gravemente ferito a un ginocchio. Al momento sono confermati 20 fermi e 4 o 5 arresti. Un poliziotto motociclista nel tentativo di investire un manifestante è stato attaccato con una molotov e il suo mezzo è stato distrutto dalle fiamme. Si sta tentando di organizzare un concerto serale a piazza Syntagma. La maggior parte della gente resterà fino ad allora.

Salonicco: 100-200 manifestanti si stanno dirigendo alla stazione di polizia Aristotelous in solidarietà con le persune detenute lì al momento.

16:10 (GMT+2) Aene: La polizia ha sgomberato la maggior parte di piazza Syntagma attaccando con lacrimogeni e motociclisti. La gente sta cominciando a rientrare in piazza.. Da un altoparlante è stata annunciata un’assemble di fronte al parlamento. La stazione centrale della metro è stata riaperta.

Salonicco: arresti a caso da parte della polizia in borghese. Scontri nei pressi di piazza Aristotelous alcuni minuti fa. I manifestanti hanno attaccato la stazione di polizia Ano Polis con cocktail molotov.

15:38 (GMT+2) Atene: Diverse migliaia di persone sono riunite in piazza Syntagma, dove i cordoni di polizia proteggono il parlamento. La chiamata per tutti è di tornare a piazza Syntagma. Almeno 30 persone sono state arrestate davanti al ministero degli affari esteri. E’ in corso una riunione per decidere della violazione dell’asilo universitario. Molta gente si raduna in piazza Omonia per poi marciare verso Syntagma. Le stazioni della metro del centro sono state intenzionalemnte chiuse dalla polizia.

15:23 (GMT+2) Manifestazioni si stanno tenendo in numerose città greche tra cui: Salonicco, Patrasso, Ioannina, Kozani, Agrinio, Naxos, Rethymno, Volos, Arta, Heraklion, Larisa, Serres, Kefallonia, Mytilene, etc.  Nella città di Drama il municipio è stato occupato per un breve periodo di tempo.

15:05 (GMT+2) Atene: gruppi di persone si stanno riunendo di fronte al parlamento chiedendo a tutti di unirsi a loro. Alcuni da Exarchia stanno cercando di formare un’assemblea. Molti report dicono che la folla è simile a quella del corteo del 5 magtgio 2010 (250.000 persone). Migliaia di manifestanti sono ancora per le strade attorno ad Exarchia e Propyleia e stanno tentando di accedere a piazza Syntagma. Numerosi agenti antisommossa bloccano le strade. In varie zone di Atene sassaiole contro la polizia che risponde con gas lacrimogeni e granate stordenti. Un numero imprecisato di arresti è stato effettuato. Le stazioni centrali della metro sono state chiuse per brevi periodi. Una folla numerosa occupa ancora piazza Syntagma.

14:28 (GMT+2) Salonicco: La polizia ha tentato di spezzare il corteo attccandolo con una gran quantità di lacrimogeni e granate stordenti. Molti ATM sono stati danneggiati, scontri in Piazza Aristotele enelle strade circostanti.

14:10 (GMT+2) Atene è come una camera a gas. Violenti scontri ovunque, molti manifestanti sono stati feriti, compresi vecchi e disabili. Tantissimi poliziotti in borghese. La gente continua a stare in strada e a difenderrsi.

13:57 (GMT+2) Atene: il corteo è stato completamente coperto dai lacrimogeni e  spezzato in varie parti. Scontri in tutta Atene, alcune testimonianze parlano di moto della polizia in fiamme. Alcun arresti casuali. La gente ha provato ad invadere il palazzo del ministero delle Finanze in piazz Syntagma.

13:40 (GMT+2) Migliaia di persone si sono riunite a piazza Syntagma. Grande uso di gas lacrimogeni nel tentativo di disperdere la folla. Molotov sono state lanciate contro la polizia antisommossa fuori dal parlamento.

12:53 (GMT+2) “La manifestazione è una delle più grandi che Atene ha visto negli ultimi anni. Bel tempo e morale alto. Ci stiamo lentamente dirigendo verso piazza Syntagma” (txt dal corteo)

12.50 (GMT +2) Atene la manifestazione  è enorme Alcuni report parlano di una partecipazione superiore a quella dello sciopero generale dell’anno scorso. Il corrotto presidente del GSEE (confederazione generale dei lavoratori greci), Panagopoulos, è stato insultato dai manifestanti. Il PAME (l’organizzazione sindacale del partito comunista greco) ha organizzato un corteo separato, come sempre, al quale stanno partecipando migliaia di persone. La testa del corteo ha già raggiunto Syntagma (di fronte al parlamento) mentre in migliaia non sono ancora partiti in corteo. La polizia in borghese continua ad arrestare chi ha con se zaini o borse.

12.30 (GMT +2), Atene: Arresti preventivi di lavoratori appartenenti alle organizzazioni sindacali radicali. Migliaia di persone stanno ancora confluendo. Molt polizia in borghese intorno a Exarchia e nelle strade circostanti

Salonicco: Poliziotti in borghese inseguiti da manifestanti. Alcune telecamere distrutte, il corteo è partito

Patrasso: più di 4000 persone alla manifestazione per le vie centrali della città. Anche i migranti si sono uniti al corteo.

12.00 (GMT +2): Migliaia di persone si stanno riunendo nelle zone centrali di Atene, Patrasso, Salonicco etc. I cortei non si sono mossi in quanto ancora molta gente sta confluendo in strada. Migliaia di poliziotti (antisommossa, motociclisti e in borghese) stanno manovrando intorno ai concentramenti tentando di intimidire le persone che si uniscono alla manifestazione. Secondo le autorità, le forze di polizia da molte parti del paese sarebbero confluite ad Atene per contribuire al piano repressivo.

Richiesta di Solidarietà, dai 300 migranti in sciopero della fame in Grecia

-Il 25 Gennaio, 300 migranti hanno intrapreso uno sciopero della fame ad Atene e Salonicco

La loro richiesta principale è di essere regolarizzati

In questo momento, in cui la crisi finanziaria è scoppiata con violenza e  forze politiche ultrareazionarie sono in grande avanzata, potrebbe sembrare come una domanda massimalista.

Per questo motivo dobbiamo fare attenzione alle loro richieste per creare rotture simboliche nel sistema e raggiungere vittorie politiche.

L’establishment politico e i media mainstream in Grecia hanno già iniziato a fare pressione sui migranti in lotta e su chi li sostiene.

E’ urgente radunare il maggior suopporto possibile!

Quelli che intendono firmare sono invitati a mandare il loro riferimento a:

ypografes.allilegyi.stin.apergia@gmail.com

Solidarietà ai 300 migranti in lotta!

I lavoratori dei trasporti pubblici continuano il loro sciopero dopo più di un mese; la linea verde della metro trasporterà gli scioperanti alla manifestazione per lo sciopero generale

I lavoratori dei trasporti pubblici di Atene continuano la loro mobilitazione, che dura da un mese, contro tagli, aumenti dei biglietti e privatizzazione della rete.

Lunedì 21/2, gli autobus non faranno servizio dalle 11.00 alle 16.40; i trm si fermeranno dalle 11.00 alle 16.00.

Martedì 22/2 i tram non funzioneranno ancora tra le 11.00 e le 16.00, mentre la linea verde della metro (linea 1) non funzionerà dalle 12.00 alle 16.00

Il giorno 23 tutti i traporti saranno bloccati in occasione dello sciopero, in ogni caso la linea verde della metro funzionerà dalle 9.00 alle 17.oo per facilitare l’afflusso dei manifestanti al corteo per lo sciopero generale.

I lavoratori delle linee 2 e 3 della metro e della rete tranviaria si incontreranno lunedì (21/2) per decidere della loro mobilitazione.