11|12|10 a Terzigno

***Sabato 11 dicembre***
Doppio appuntamento - a carattere nazionale - lanciato insieme dai movimenti della Val di Susa e di Terzigno, contro l'economia dei disastri e delle "grandi opere", contro la speculazione per il diritto alla salute e all'ambiente!

Nella manifestazione di Terzigno convergeranno anche i comitati di tutta la regione e di quelle vicine, oltre alle realtà studentesche, sociali e lavorative.
Ci sarà un grande corteo popolare per pretendere la chiusura e la bonifica delle discariche del parco del Vesuvio, a partire dalla Sari, in cui in questi giorni stanno sversando di tutto, ma anche per uscire definitivamente dall'emergenza, con un piano rifiuti basato su raccolta differenziata, riciclo e riuso, senza mega-discariche e inceneritori che minacciano e distruggono la nostra salute!

Il corteo, che sarà anche un momento di riappropriazione del territorio ipermilitarizzato, partirà alle 14.00 dalla ex-stazione Fs di Boscoreale (e l'attuale stazione della Circumvesuviana) in via Giovanni della Rocca.
Dalle ore 22.00 presso l'area mercatale d Boscotrecase, concerto di solidarietà dei 99Posse, Daniele Sepe ed EZezi, Pennelli di Vermeer.

** Fotoreport dal corteo 1 - 2 **

Il giorno dopo -domenica 12 dicembre - dalle ore 10.00 presso il laboratorio Ska di piazza del Gesù: Assemblea-conferenza dei comitati ambientalisti campani sulla battaglia per le alternative alla distruzione delle discariche e dell'incenerimento e sul piano nazionale alla speculazione distruttiva delle cosiddette "grandi opere" e dell'economia dei disastri. Per il diritto a una vera qualità della vita e della democrazia!

L'odore acre dell'emergenza

***Aggiornamenti***
- Gio 4/11 - Napoli: presidio alla Provincia
- Mer 3/11 - Continua la rivolta contro gli sversamenti presso la discarica Sari (Terzigno). La polizia carica a Taverna del Re.
- Mar 2/11- Fiaccolata a Giugliano in sostegno ai comitati contro la riapertura di Taverna del Re.
- Sab 30/10 - I sindaci firmano il testo: Stop a Cava Vitiello i comitati e 10000 persone scendono in piazza dicono NO all'accordo

- Ven 29/10 - Arrestati 4 compagni nella notte a Pianura mentre esprimevano solidarietà alle popolazioni in lotta dei paesi vesuviani.
- Gio 28/10 - Ore 18:30 assemblea regionale presso la sede del comitato contro la discarica a Boscoreale.
- Mer 27/10 - Conferenza stampa indetta dai comitati alle ore 16.30 presso il Presidio. Ufficiale la riapertura della discarica di Taverna del Re
- Mar 26/10

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Come previsto il miracolo non c'è stato.
Sono notti illuminate dai bagliori della protesta. Immagini che si susseguono davanti agli occhi di spettatori assuefatti alla vista di una terra martoriata da anni di ecomafie e gestioni commissariali della cosa pubblica.
L'eterna emergenza rifiuti Campana, gestita a suon di decreti speciali e vuoti proclami, infiamma il Vesuvio come in passato aveva infiammato le campagne di Acerra e Pianura.
La decisione di aprire una nuova discarica, a Terzigno, in pieno Parco Nazionale del Vesuvio scatena la rabbia della popolazione ancora una volta beffata dalle decisioni del potere centrale e locale e ancora una volta la macchina del fango mediatica si scatena nell'accusare la popolazione in rivolta di essere guidata dalla camorra o da gruppi di estremisti violenti senza rendersi conto che, quella popolazione in rivolta, sta combattendo la camorra che in Campania, oramai, e' completamente infiltrata all'interno delle istituzioni.


Non sono bastati un paio di show nel centro storico di Napoli, le discariche occupate dai militari, la violenza e la disinformazione di regime: la monnezza fa ancora una volta capolino dal tappeto sotto cui l'avevano cacciata.
Tolto il velo di ipocrisia e la diffamazione che l'informazione mainstream pratica ai danni delle comunità in lotta rimangono le voci e i volti di chi tenta di fermare lo scempio e l'odore acre dell'emergenza.

A Terzigno, come era ad Acerra ed a Pianura, non ci sono bandiere di partito, non ci sono striscioni di centri sociali, c'e' solo la rabbia e la disperazione di gente comune, normale, che si vede cancellata il futuro per interessi meramente economici.

Ai lacrimogeni e alle cariche della Polizia la popolazione risponde con pietre e petardi, si brucia la bandiera, si preparano molotov… Chi, per difendere i propri figli, la propria vita, la propria terra, non farebbe lo stesso?
Lo Stato qui in Campania non dialoga più, lo Stato nel Sud Italia manda solo militari e blindati, lo Stato nel meridione oramai ha perso totalmente la sua rappresentanza. Il tricolore oramai, qui in Campania, significa solo Camorra ed Ecomafie, bruciarlo non e' un delitto, e' un dovere!

::Altre Info::
Terzigno non deve sapere - la prova dell'ipocrisia e del tradimento delle istituzioni.
Verso un nuovo ciclo rifiuti L'esempio di Benevento
La risposta dello Stato: Bertolaso "Andiamo avanti"
e Maroni "Vogliono il morto"
La camorra sta dietro i manifestanti, o dietro le discariche?
A Terzigno usato il gas Cs come al G8 di Genova!
Comunicato sul "papello" di Bertolaso

:: Altri link ::

Movimento Vesuvio in lotta il blog
Una montagna di balle
"Zero Waste international alliance"
La mappa dei rifiuti con schede sui siti e le discariche
Rassegna stampa sulle questioni rifiuti da Napoli Monitor

Manifestazione nazionale contro la repressione: 6 novembre a Napoli

repressioneDalle cariche contro le popolazioni di Terzigno che difendono la propria terra dalla devastazione ambientale, agli sgomberi dei nuovi spazi liberati a Milano (Ripa, Fornace ed Edera), ovunque il dissenso viene represso in maniera sempre più dura e immediata.
Le mobilitazioni antifasciste in particolar modo sono oggetto di attenzioni particolari da parte della magistratura. Da più di tre mesi Tonino , compagno anarchico, si trova in carcere per “concorso esterno in tentato omicidio” nell’accoltellamento di un neofascista di CasaPound, gesto per il quale l’autore si è costituito assumendosi fin da subito tutte le responsabilità. Eppure Tonino dopo ben due Riesami si trova ancora in carcere, chiaramente perché è stato in prima linea nelle lotte contro la riapertura della discarica di Pianura a Napoli nel 2008, contro CasaPound e perché anarchico. Anche a Teramo il 12 ottobre sono stati arrestati quattro antifascisti, a Pistoia continua la montatura giudiziaria nei confronti di tre militanti antifa.

La repressione e il controllo sociale si intensificano sempre di più. Piovono ovunque arresti, denunce, misure restrittive, licenziamenti, sanzioni amministrative mentre le condizioni di vita diventano sempre più precarie. Chiunque si permette di alzare la testa viene definito socialmente pericoloso e represso. Socialmente pericoloso è chi lotta contro la devastazione del proprio territorio, contro le politiche razziste e securitarie, contro i licenziamenti politici e lo sfruttamento del lavoro, contro il ricatto della precarietà e la disoccupazione. Socialmente pericoloso è chi con la pratica e le idee contrasta gli strumenti del potere, siano essi l'autoritarismo della democrazia o l'abuso dei metodi che sempre più si avvicinano alle pratiche fasciste, la militarizzazione delle nostre strade e la mercificazione delle nostre vite.
corteo tonino
Se lottare significa essere socialmente pericolosi, abbiamo già scelto.

Continueremo a lottare.

Contro la repressione.

Tonino libero, liberi tutti.

.::Sabato 6 novembre::.
corteo nazionale a Napoli, concentramento in piazza Mancini (di fronte alla stazione centrale)
alle ore 16:00.

::: Altre info e aggiornamenti :::

Ascolta la puntata di Maldestra, l’osservatorio antifascista di RoR sul corteo

Un anno e sei mesi di pena sospesa per quattro compagni napoletani che hanno attuato un’azione di solidarietà con la lotta di Terzigno.

Tredici arresti tra i disoccupati napoletani (5 ai domiciliari e 8 in carcere) per l’occupazione di una sala del consiglio regionale.

I diritti non si arrestano! Arrestiamo la riforma! Mercoledì 20 tutti in piazza

I diritti non si arrestanoA oltre due anni di distanza dalla sua approvazione, le conseguenze della Riforma Gelmini si fanno duramente sentire: taglio dei fondi, classi di 40 alunni, strutture fatiscenti, precari costretti ad inseguire di mese in mese il rinnovo del contratto, mancanza di borse di studio. È anche per questo che lo scorso 15 ottobre gli studenti insieme a lavoratori, precari, disoccupati sono tornati in piazza. Al corteo gli studenti arrivano grazie ad un nuovo biglietto, Gratuito Campania, per protestare contro l’aumento del costo dei trasporti. La gente è tanta, la voglia di continuare anche: si decide che una delegazione porti le rivendicazioni degli studenti e dei precari alla Regione. Ma i manifestanti percorrono solo pochi metri: la Digos nel giro di pochi istanti fa scattare una vera e propria caccia all’uomo. Non importa se si deve ricorrere alle maniere forti: manganellate, ma anche e soprattutto calci, pugni e spintoni. Anche i commercianti che solidarizzano con gli studenti vengono minacciati. Saso, giovane ricercatore precario, viene caricato in macchina e portato in Questura e per ore gli viene negata la possibilità di parlare con un avvocato. Nel tardo pomeriggio, mentre tutti gli altri manifestanti mantengono il presidio davanti alla Questura, a Saso viene notificato l’arresto e il processo per direttissima.

Il giorno dopo durante l’udienza oltre 200 persone manifestano fuori dal Palazzo di Giustizia di Napoli: cadono le accuse montate dalla Questura, l’arresto non viene convalidato, Salvatore viene rilasciato.

Il 20 ottobre - partenza da p.zza del Gesù ore 9:30 - una nuova manifestazione, di tutte le realtà napoletane in lotta, per bloccare la Riforma ma anche per dire a gran voce che nessuna repressione potrà fermare la nostra voglia di lottare.

Il futuro non è ancora scritto!

GUARDA il video

Per maggiori informazioni

Leggi il volantino della manifestazione con tutte le adesioni

Cau Napoli

Red-Net

Silvio rimembri ancor

Copertoni Terzigno

Il miracolo non c'è mai stato e noi, che lo sapevamo, non possiamo gioire.

La città è di nuovo piena di spazzatura, le discariche scoppiano , la raccolta differenziata non si è mai realizzata, l'inceneritore ha fatto fetecchia ....e forse.... viene Silvio ????

MANIFESTAZIONE VENERDI 1 OTTOBRE ORE 19,00

Leggi il volantino

Ascolta le Interviste dal corteo
Guarda il VIDEO a cura di Radiodimassa

 

 

Altre infomazioni:

- Terzigno, resistenza al buio (monitor 24 settembre)

- Vesuvio, discariche e manganelli (monitor 25 settembre)

- Cariche a Terzigno 26 settembre

- Terzigno, l'anarchia del potere

Adunata Sediziosa... Ora piu' che mai!

Occupazione Officina99Da anni oramai Adunata Sediziosa e' l'appuntamento dove tutte le realta' del movimento napoletano e campano si incontrano per dare vita a dibattiti in una atmosfera di condivisione e costruzione dal basso che oramai nella nostra societa' sta andando perduta.
Giunta alla sua undicasima edizione, Adunata Sediziosa e' anche un momento di riappriopiazione della periferia e di immersione in uno dei quartieri di Napoli, Gianturco, da sempre vittima di speculazioni politiche ed economiche.

Come tutti gli anni, i giorni di Adunata sediziosa sono giorni di fermento per il C.S.O.A. Officina99 che si anima sin dal mattino, con iniziative, proiezioni, dibattiti e concerti, e come ogni anno, in questi 11 lunghi anni, le Forze dell'Ordine si adoperano in tutte le maniera per mettere i bastoni tra le ruote e per rendere lo svolgimento di questo straordinario momento di agregazione sempre piu' difficile... Ma quest'anno ce la stanno mettendo tutta, piu' del normale!

Stamattina (16 Settembre 2010) intorno alle 14.00 la Guardia di Finanza si e' presentata alle porte di Officina99 mentre alcuni compagni si stavano curando dell'allestimento per l'imminente inizio di Adunata Sediziosa e hanno effettuato una perquisizione che e' terminata con il trasferimento in caserma di 6 compagni.
Da anni Officina99 combatte una dura battaglia contro il proibizionismo e ospita ogni anno la Festa della Semina e del Raccolto. Proprio con questa scusa i CANI delle Forze dell'Ordine si sono fatti largo nel C.S.O.A., hanno sequestrato le piante che si trovavano all'interno di Officina99 e hanno posto in stato di fermo i 6 compagni che vi erano presenti al momento.

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