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Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti.

Primo Levi

 
ANCORA UN FURTO!
Ai lavoratori metalmeccanici verrà consegnato insieme alla busta paga di novembre un modulo con cui si richiede il pagamento di un “contributo sindacale straordinario”.
Questo contributo, stabilito a seguito dell'Accordo 15 ottobre 2009 e del successivo Protocollo d'intesa 25 febbraio 2010, siglati da FIM-CISL, UILM-UIL e Federmeccanica, consiste in 30 Euro che vengono richiesti ai lavoratori non iscritti ai sindacati a titolo di "quota associativa straordinaria a fronte dell'attività di negoziazione svolta".( va detto che alcuni anni fa, questa pratica è stata posta in essere anche per volontà della CGIL a discapito di chi non era iscritto con la triplice. Alle poste stava diventando una pratica usuale. Le segreterie sindacali sono comunque tutte uguali, chi ci rimette sono i lavoratori.) Al contributo in questione si applica inoltre la clausola del "silenzio assenso", ovvero i 30 euro saranno direttamente trasferiti dalle tasche dei lavoratori che non esprimano il loro esplicito rifiuto a quelle di FIM e UILM.
Un meccanismo truffaldino, che chiede spudoratamente ai lavoratori di pagare gli artefici della svendita dei loro diritti e delle loro condizioni di lavoro.
L’Unione Sindacale Italia – AIT invita tutti i lavoratori a rifiutare il pagamento di questo vergognoso balzello, riconsegnando alle aziende il modulo che verrà fornito con la busta paga di novembre.
Non un soldo vada a finire nelle tasche di questi imbroglioni che, come i padroni, ingrassano alle spalle dei lavoratori!
Segreteria nazionale USI-AIT
 
Livorno il 23 ottobre
La Federazione Anarchica Livornese ringrazia quanti hanno contribuito alla riuscita della manifestazione del 23 ottobre.
Questa manifestazione è stata il risultato di un percorso unitario fra forze politiche e sociali, ha collegato le lotte degli studenti, dei lavoratori della scuola, dei precari e degli altri settori del movimento dei lavoratori alle tematiche antifasciste e antimilitariste.
La giornata del 23 ha dimostrato che i temi dell'opposizione alla guerra, ai tagli dei servizi sociali, ai licenziamenti sono diffusi tra i ceti popolari.
Questa giornata ha anche mostrato la contrapposizione tra la Livorno delle istituzioni, riunita a festeggiare gli strumenti delle guerre di aggressione che l'Italia sta combattendo, e la Livorno popolare che non accetta più di essere messa a tacere. Dispiace che i rappresentanti ufficiali dell'antifascismo abbiano preferito partecipare alla commemorazione di un episodio della guerra di aggressione scatenata dal fascismo. Anche a Livorno le proteste e le lotte fanno paura, per questo le contestazioni pacifiche vengono criminalizzate – i fischi allo stadio, le uova alla CISL, il corteo notturno degli studenti -, per questo si cerca di intimorire con denunce e condanne.
La riuscita della manifestazione di sabato 23 ottobre dimostra che la repressione non riuscirà a fermare l'opposizione popolare alla guerra, ai licenziamenti, ai tagli ai servizi sociali.

 
L’UNIONE SINDACALE ITALIANA E’ AL FIANCO DI TUTTI GLI IMMIGRATI
I LAVORATORI IN REGOLA, CONSIDERATI COME CITTADINI DI SERIE B; I LAVORATORI COSTRETTI AL LAVORO NERO E PRECARIO; I BRACCIANTI TRATTATI COME SCHIAVI; I DISOCCUPATI RELEGATI AI MARGINI DELLA SOCIETA’; QUELLI TRATTATI COME BESTIE NEI LAGER CHIAMATI CIE; QUELLI RICACCIATI VERSO LA MORTE NEI PAESI D’ORIGINE
Le lavoratrici e i lavoratori migranti, attraverso la legislazione sull'immigrazione con la legge Bossi-Fini (preceduta dalla Turco-Napolitano), con il "contratto di soggiorno" sono stati resi altamente ricattabili (e più lo sono loro, più lo siamo tutti) perché precari dal punto di vista del lavoro e della vita. Perdendo il lavoro si perde la carta di soggiorno rischiando d'essere deportato in veri e propri lager: i Cie, i Centri di Identificazione e di Espulsione.
Questa connessione, permesso di soggiorno-lavoro, ha moltiplicato le condizioni di "irregolarità" in cui molti immigrati sono ricattati, creando un vero e proprio mercato delle braccia a bassissimo costo, soggetto ad un sistema spietato di nuovo caporalato (svincolato da ogni tutela contrattuale e giuridica), dalle fabbriche e dai cantieri edili delle valli padane alle campagne del meridione.
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Solidarietà
Spett. Serenissima Ristorazione S.p.A.
Via della Scienza, 26/A
36100 Vicenza
Il Sindicato Oficios Varios CNT di Camas – Siviglia, aderente come il nostro sindacato all’A.I.T. (Asociacion Internacionale del Trabajo - Associazione Internazionale dei Lavoratori) ci informa che l’azienda Italiana “L’Unica” che vi appartiene e che opera in Spagna sotto il nome di “Dujonka” ha licenziato due lavoratrici, Carmen e Weleska, membri del sindacato CNT, impiegate nella mensa scolastica della scuola “El Manantial” a Barmujos (Siviglia), le quali difendevano i propri diritti e quello dei bambini ad una corretta alimentazione.
Vi chiediamo di intervenire urgentemente presso la vostra filiale spagnola per far reintegrare le lavoratrici ingiustamente licenziate
Distinti saluti e a disposizione per ulteriori chiarimenti sulla vicenda
Guido Barroero
Segretario nazionale USI-AIT
 
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