piemonte / altro "13/03/2010 23:59:59"

Nonostante l'appello ad una partecipazione più attiva al collettivo, l'ultima riunione ha visto la partecipazione di un numero ancora troppo ristretto di persone che non sono in grado, al momento, di far fronte in maniera soddisfacente alle esigenze di gestione che il sito richiede.
Avendo appurato che anche altre realtà locali della rete italiana di Indymedia stanno affrontando le stesse difficoltà, si è deciso di mantenere attivo il progetto partecipando alla discussione nazionale per capire in che modo ripensare Indymedia.
Il newswire continuerà quindi a funzionare regolarmente, mentre la colonna centrale delle feature svilupperà le tematiche più calde apparse sul newswire.

L'appello a partecipare attivamente, non solo con la tastiera, rimane e si fa più pressante.
NON ODIARE I MEDIA, CREALI.

Indymedia Piemonte

provincia di torino / ambiente "04/02/2010 10:25:00"


Nel 2005 la partecipazione attiva e la determinazione di tutti quanti hanno abbracciato la lotta No Tav ha segnato una battuta d'arresto per i lavori della Torino-Lyon. Ora, a distanza di 5 anni, i fautori dell'alta velocità tornano all'attacco con la realizzazione dei carotaggi preliminari, primo passo verso il futuro impianto dei cantieri della linea ferroviaria. Lo scopo è sondare la resistenza del movimento. La popolazione ha prontamente raccolto la sfida, e in queste prime settimane dell'anno si sta mobilitando in Valsusa e a Torino con azioni dirette, cortei, assemblee, iniziative di controinformazione. L'obiettivo è fermare le trivelle!

 

SUSA

9 febbraio

Alle due di questa mattina nel parcheggio dei pullman olimpici di Susa è arrivata una nuova trivella, con al seguito ingenti forze di polizia, che si sono concentrate all'uscita dell'autostrada sulla SS25. Secondo le intenzioni comunicate dai vertici della questura, le forze dell'ordine proteggeranno la trivella, ma non irromperanno nel presidio; i presidianti non saranno fatti avvicinare, eventualmente potrà passare una delegazione di amministratori. Questa mattina si è svolto un volantinaggio informativo al mercato di Susa. Nel pomeriggio per proteggere la trivella sono arrivate ulteriori forze dell'ordine.
Alle 17 si terrà la riunione per decidere il da farsi. L'invito è ad accorrere il più numerosi possibile

Info e contatti:
Presidio di Susa: cell. 3463939507
Radio Blackout: cell. 3466673263
http://www.radioblackout.org
http://www.radioblackout.org/2010/radio-notav/

 

Prossimi appuntamenti:

TORINO, mercoledì 10 febbraio
Ore 17, presidio davanti alla stazione di Porta Nuova (Corso Vittorio Emanuele, Via Sacchi)

 

VAL DI SUSA

Resoconto giornate dal 16 al 31 gennaio

Resoconto giornate dal 9 al 15 gennaio


TORINO

Resoconto giornate dal 26 gennaio

Resoconto giornate dal 12 al 24 gennaio

 

Contatti

Presidio di Susa: cell. 3463939507

Presidio di Sant'Antonino - NoTav Valsangone: cell. 3802696138

No Tav Autogestione per Torino e cintura:
cell. 3386594361
e-mail: notav_autogestione@yahoo.it

Radio Blackout: cell. 3466673263
http://www.radioblackout.org
http://www.radioblackout.org/2010/radio-notav/

 

provincia di torino / repressione "01/02/2010 10:10:00"

1° febbraio. Demolita la Boccia Squat. [foto]

30 gennaio. Concluso l'incontro informativo nei pressi de Lostile, ed il contest di graffiti. Dalle 17 festa itinerante per il compleanno dell'Asilo Squat. [aggiornamenti]

29 gennaio. Terzo sgombero a Torino nel giro di una settimana: oggi è il turno de Lostile. Repressa duramente, con botte da ignoti e fermi di polizia, l'occupazione simbolica della sede del PD in piazza Palazzo di Città in risposta ai fatti del mattino.
Risulterà poi che i picchiatori, armati di manganelli telescopici e spray urticante, appartengono al servizio d'ordine del PD. [articolo della busiarda][video]

Alle 18.30 si è tenuto un presidio solidale in corso Giulio Cesare angolo corso Brescia. [aggiornamenti; foto]

28 gennaio. Sgomberata la Boccia Squat, 121 di via Giacomo Medici, occupata l'8 febbraio 2008, sgomberata per la prima volta il 18 febbraio 2008 e pochi giorni dopo, il 23 febbraio, rioccupata.

Qui la storia della Boccia e una cronaca dello sgombero.

Alle ore 20 si è tenuta un'assemblea assieme agli ex occupanti.

Chi fa vivere le case abbandonate dà fastidio perché, nella Torino dei locali e della movida più “frizzante d’Europa”, mostra la possibilità di relazioni non mercificate, di una socialità all’insegna della condivisione, della “Bellavita”.
Dall'inizio di quest'anno, nel giro di pochissimi giorni, una nuova ondata di repressione si è abbattuta sulle case occupate di Torino. Prima della Boccia è toccato al Velena Squat, che lunedì ha subito il terzo sgombero in un anno. L'ex palazzina dei vigili di corso Chieri, vuota dal 20 ottobre, era stata rioccupata il sabato precedente. Durante le operazioni della polizia si è raccolto un presidio di solidarietà agli occupanti che resistevano sul tetto. Al termine della giornata, assemblea all'Asilo di via Alessandria.

Qui la storia del Velena e la cronaca dell'ultimo sgombero.

 

Il pacchetto sicurezza, approvato dal governo questo 23 luglio, vara una serie di leggi, che pesano sulle categorie che più dovrebbero essere protette, su chi vive ai margini, sugli immigrati e sui più poveri.

Leggi razziste e diseguali che prevedono la colpevolezza non per quello che si fa, ma per quello che si è, per la propria condizione, per il proprio status, non per un reato commesso.

Un immigrato privo di documenti regolari diventa di fatto un criminale che merita di essere rinchiuso in un CIE (centri di identificazione ed espulsione - veri e propri lager) fino a sei mesi, per poi essere deportato nel proprio paese di origine, in cui con ogni probabilità non voleva e non poteva vivere.

 

Leggi diseguali e razziste perché prevedono sanzioni e pene più alte per gli immigrati per il semplice fatto di essere tali, perché istituiscono un registro per la schedatura di chi è privo di fissa dimora, perché senza permesso di soggiorno non si potrà avere un'iscrizione anagrafica, né usufruire dei servizi pubblici come i nidi, le scuole materne o i servizi sociali.

Gli unici servizi previsti sono le scuole dell'obbligo e l'assistenza sanitaria di base, dove nessuno però può garantire ad un immigrato irregolare di non venire denunciato, poiché tutti coloro che ricoprono pubblici uffici sono tenuti per legge a denunciarli, e possono a loro volta essere denunciati dai colleghi per non aver adempiuto ai propri compiti.

 

Ecco il ripresentarsi di alcune tecniche fasciste, come la paura della delazione o le ronde che non sono poi diverse dallo squadrismo, e che vengono previste da questo pacchetto sicurezza.

Senza parlare dell'inasprirsi delle pene che prevedono il carcere da sei mesi a tre anni per il reato di danneggiamento, spesso dato a chi occupa case, o per fatti successi durante manifestazioni...

 

Alessandria. Sabato 10 ottobre

corteo contro il pacchetto sicurezza

Appuntamento alle 15 al “cavallo” dei giardini antistanti la stazione FS – corso Crimea

http://piemonte.indymedia.org/article/5870

piemonte / migrazioni e antirazzismo "10/09/2009 16:42:53"

Il 12 ottobre 2008 un gruppo di rifugiati/e provenienti dalla Somanlia ha occupato lo stabile dell'ex clinica San Paolo in Corso Peschiera 178, uno stabile in disuso da parecchi anni. I rifugiati/e stanno lottando per ottenere quei diritti basilari (casa, lavoro, cure mediche) che dovrebbero essere garantiti ad ogni essere umano.

Adesso, dopo quasi un anno, il comune ha proposto il trasferimento dei rifugiati in parte nel nuovo progetto dell'ex caserma di via Asti ed in parte, per le persone individuate come destinatarie del progetto FER, nel Centro Fenoglio di Settimo Torinese. Ma lo stessso Comitato di Solidarietà la considera una proposta emergenziale che non rappresenta una risposta sul terreno dei diritti per i rifugiati e le rifugiate che da anni stanno chiedendo con lotte e mobilitazioni (casa, lavoro, residenza); la residenza, per citare il nodo politico principale, è una delle parole d'ordine cardine di ogni mobilitazione dei rifugiati e delle rifugiate, e la "soluzione" via Asti, non la affronta e non la risolve, aprendo ancora una volta una contraddizione incredibile che vedrà rifugiati e rifugiate ospitati per mesi all'interno di una struttura pubblica in una città che però rifiuta a queste persone il diritto ad avere una residenza anagrafica, con tutti i problemi che questo continua a comportare. Solo alcuni dei richiedenti asilo sono disposti a trasferirsi nelle nuove destinazioni, altri invece avrebbero deciso di non accettare l'offerta del comune, ma di continuare a battersi per i diritti di tutti/e proseguendo nella via che hanno intrapreso fino ad adesso. Lo sgombero dell'ex clinica San Paolo e' previsto per venerdi 11. Il Comitato di Solidarieta' con Rifugiati e Migranti ha quindi indetto un presidio in corso Peschiera 178 per venerdi 11 alle ore 8.00.

Aggiornamenti: 1 - 2

Comunicato per presidio 11-9

newsfilter

Comunicati

textcariche agli antifascisti 10-02-10 17:31 by membri del. comitato antifascista 18 giugno

textSIAMO TUTTI OPERAI THYSSEN! 09-02-10 19:06 by Collettivo Comunista Piemontese Coordinamento Collettivi Comunisti

textComunicato Radio Blackout: 09-02-10 10:35 by Radio Blackout

textautonomia proletaria-organizzazione-partito 08-02-10 20:10 by contropiano

textRoma si ribella alla crisi 08-02-10 17:03 by Rete Romana Contro la Crisi

altro >>

IMC network

© 2001-2010 Indymedia piemonte. Tutto il contenuto è liberamente riutilizzabile, può essere stampato e può essere copiato in rete e altrove, per scopi non commerciali e citando la fonte. Le opinioni sono quelle di chi contribuisce e non sono per forza condivise da Indymedia piemonte. Disclaimer | Privacy