Come costruire il nemico perfetto

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La settimana scorsa si è concluso il primo grado del processo ad A.V., la ragazza quindicenne accusata di aver tentato di "rubare" una neonata nel quartiere di Ponticelli a Napoli lo scorso maggio, vicenda che, amplificata e distorta a dovere dai media per alimentare un'atmosfera di tensione politicamente conveniente, ha scatenato pogrom contro i vicini campi rom e diversi episodi di violenza razzista in tutta Italia. L'accusa alla ragazza è stata formulata sull'inverosimile racconto della madre della bambina "rapita", cui l'avvocato della difesa non ha potuto porre ulteriori domande in merito allo svolgimento dei fatti, e, nonostante la donna avesse un precedente di polizia per falsità ideologica, il Tribunale per i Minorenni di Napoli ha accolto la tesi della PM, fondata sull'idea che la madre della neonata non avrebbe avuto alcuna ragione o interesse ad accusare la ragazzina se il fatto non fosse realmente accaduto. Di conseguenza, nonostante studi accademici e operatori sociali confermino che l'idea della "zingara rapitrice" non è altro che una leggenda razzista, la ragazza accusata non solo si è vista negare diritti fondamentali come la traduzione degli atti nella sua lingua, ma ha anche subito una condanna per sequestro di persona. Se confermata in appello, questa iniqua sentenza stabilirebbe un precedente molto grave, non solo perché finora il mito dei rom che "rubano" i bambini non era avvalorato da nessuna condanna per sequestro (e semmai è vero il contrario, cioè che sono i bambini rom a essere rapiti), ma anche perché l'intero svolgimento del processo, condotto nel disprezzo dei diritti umani e della ricostruzione razionale dei fatti, si inserisce alla perfezione nell'atmosfera che sta generando l'orrore del pacchetto sicurezza in elaborazione proprio in questi giorni, pacchetto che sia la pm che la giudice hanno citato nei loro discorsi nonostante in quel momento non fosse stato ancora approvato (attendiamo la motivazione della sentenza per vedere il contesto in cui è citato).
Un altro passo, insomma, verso la criminalizzazione delle persone più deboli e di chi resiste all'integrazione a ogni costo in questa nostra società di produttori/consumatori omologati, ciechi, timorosi e sempre più impoveriti dagli interessi aziendali.

Leggi l'appello della Rete contro il pacchetto sicurezza per il corteo del 31 gennaio.
Napoli verso la manifestazione: assemblea e pullmann per Roma.

Il pacchetto sicurezza è in elaborazione?! ...trova le coincidenze!

Approfondimenti
"Troppa sicurezza nuoce gravemente alla libertà"
"Sicurezza per chi?"

Riflessioni a freddo sul passaggio dell'Onda

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Ad un mese dalla discussione alla Camera per la Conversione in legge del DL 180 passata nel silenzio prenatalizio che ha placato i moti dell'Onda, si rilancia un momento di riflessione sullo stato dell'arte e sul destino dell'università ed del movimento che ha animato le proteste in Italia negli utimi mesi dello scorso anno.

Onda su Onda Una videonarrazione del movimento studentesco napoletano e nazionale attraverso le immagini girate in tre mesi di cortei, iniziative, situazioni, occupazioni e sperimentazioni, con l'intervento in studio di alcuni tra le/i protagoniste/i.

:: Contributi video ::
L'onda si racconta - Considerazioni del Gambero Losco - Considerazioni genitori_docenti

Onda 2.0
L'onda non sta a guardare: bloccato il senato accademico all'Università Orientale 1 - 2

La Campania per la Palestina

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"La vita è tutto un quadriglio”

Sergio Piro ci ha lasciati.
Con lui perdiamo uno dei maggiori sostenitori della liberazione dei folli dall'universo repressivo dell'istituzione manicomiale.
Perdiamo una mente critica che sapeva guardare con lucidità ai processi sociali della nostra città, un intellettuale irriducibilmente refrattario alle lusinghe del potere.
Un punto di riferimento e un compagno per molt* di noi.

::Approfondimenti::
Chi era Sergio Piro
Un articolo autobiografico.
Trascrizione di un dibattito con gli studenti del liceo Giambattista Vico

Romeo: Napoli punto e a capo....

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Ancora Napoli sulle prime pagine nazionali: l'affaire global service-romeo, il consiglio comunale all'ennesimo remake, ma le mani sulla città hanno radici profonde: undicimila udienze di sfratto, le ombre della camorra sulla dismissione del patrimonio comunale, assegnatari di case popolari intrappolati in una "lite amministrativa" da 18 anni, una commissione d'inchiesta sul contratto della Romeo "bocciata" dal Consiglio Comunale già nel 2000. Ma in piena crisi post-fordista del "Rinascimento Bassoliniano", frullava con la "questione morale"dentro i partiti, onde studentesche fanno sentire la loro voce, poichè global service è anche all'università orientale e reti civiche innaugurano la campagna contro Romeo spa.

martedì 20 gennaio: assemblea pubblica della campagna contro Romeo spa

Federico II elezioni blindate

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Continuano le manifestazioni di dissenso verso le "elezioni delle rappresentanze studentesche" all'Università Federico II del 16 e 17 dicembre. In questi giorni di forte mobilitazione studentesca a livello nazionale e locale contro la legge 133, dopo aver ottenuto un rinvio delle votazioni (previste inizialmente il 2 e il 3 dicembre), nonostante le proteste da più parti culminate con l'occupazione dell'edificio "Mezzocannone 16", il movimento studentesco si è dovuto confrontare con una realtà molto complessa e ostile. Le elezioni si sono tenute in un clima di militarizzazione e illegalità , grazie anche alle pressioni e minacce degli aspiranti delegati di liste neofasciste.
Tra astensionismo di massa, seggi blindati dalla polizia, disinformazione e speculazioni, non si capisce come sia possibile legittimare questa farsa a vantaggio di pochissimi aspiranti giovani politicanti.

Federico II disoccupata: il comunicato

la posa della prima sacchetta

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Drammatico epilogo per la cava di Chiaiano e per le sorti del Parco delle Colline, dopo mesi di resistenza e consapevolezza, nonostante i recenti ingenti ritrovamenti di amianto, gli allagamenti delle ultime ore e gli appelli istituzionali sempre inascoltati
“Lunedì 15 dicembre apre la discarica" aveva annunciato Bertolaso, prima dell’allagamento dei giorni scorsi; il giorno dopo, martedì, Silvio sarà a Napoli, natalizio gallo sulla munezza ....

MANIFESTAZIONE A CHIAIANO LUNEDI' 15 in diretta video & audio & foto
13/12 nuovo video su scandalo amianto e ricostruzione complessiva
13/12 Amianto nella cava di Chiaiano: Chiediamo Chiarezza - Chiediamo Sicurezza!" Lettera dei sindaci

PRECEDENTI FTR SU CHIAIANO PUBBLICATE SU INDYMEDIA NAPOLI
Chiaiano, un sito da bonificare
Jatevenne
Discariche e manganelli
TUTTE LE NOTIZIE SU CHIAIANO

lo schiaffo

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Un nuovo comandante dei vigili urbani a Napoli...finalmente... Peccato abbia dei modi un po' bruschi: picchia i giornalisti che osano parlare di lui....e questo non ci va giù!!
Solidarietà a chi fa informazione e viene schiaffeggiato, sdegno per Sementa!!

Devastazione&Saccheggio

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A pochi mesi dalla strage di immigrati a Castelvolturno, la polizia ritorna in quei luoghi, ma stavolta per sgomberare i migranti, e da' spettacolo.
Alle 5.30 circa 70 volanti circondano l'American Palace, luogo simbolo dell'insediamento delle comunità africane e vi fanno irruzione. Circa 200 fra poliziotti e vigili del fuoco cercano armi, munizioni o esplosivi, nonchè 4 latitanti, perquisendo e sfasciando i locali dello stabile. Non li trovano.
Alle 11.00 della stessa mattinata va in scena la replica. Una seconda irruzione, questa volta dei carabinieri: stesse modalità e nessuna traccia di droga o di armi.
Quando cala il sipario rimangono 77 persone fermate, e le denuncie di altri immigrati giunti all'American Palace solo nel pomeriggio: sono spariti denaro e documenti. Tra questi 57 migranti, non in regola con i documenti, sono stati trasferiti nei centri di espulsione di Lamezia Terme (20), Roma (16), Bologna(10) e Modena (10).
Quando cala il sipario restano qualche commento e nessuna indignazione di un'opinione pubblica paralizzata nel clima di paura ed odio razziale che continua a montare nel BelPaese.
In attesa che vada in parlamento il "pacchetto sicurezza" che - alla luce di questi fatti - assume tutto un altro amaro sapore.

Leggi i comunicati del Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta e dei Missionari Comboniani di CastelVolturno
Guarda i video a cura di InsuTv.

Questa non è la nostra storia [ftr da italy.indymedia]

Dopo 7 anni, alla Diaz ancora vergogna
Il 13 novembre, dopo 11 ore di camera di consiglio, è stata emessa la sentenza per l'incursione delle forze dell'ordine all'interno della scuola Diaz la notte del 21 luglio 2001. Nessuna condanna per i vertici della polizia che firmarono il mandato di perquisizione e pene ridotte per gli agenti che commisero i fatti.

ftr di approfondimento su http://italy.indymedia.org/

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