[Pi] Appello per il CdA

Dopo più di due mesi di mobilitazione in cui le istituzioni universitarie hanno espresso pubblicamente la loro vicinanza al movimento in un fronte comune di opposizione alla legge 133 per la difesa dell’università pubblica, il 26 novembre 2008 l’università di Pisa ha approvato in una seduta del suo Consiglio di Amministrazione (CDA) il bilancio 2009.

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[Pi] Comunicati sul presidio del 25 novembre

Una raccolta di comunicati stampa e resoconti del presidio davanti al CdA a Pisa il 25 novembre.

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[Pi] Resoconto della giornata di venerdì 21 novembre

La giornata di venerdì 21 è stata ricchissima di eventi, riassunti di seguito.

Premessa: la scorsa settimana, per mezzo di alcuni rappresentanti in senato accademico e cda, il tavolo “analisi del bilancio” di UNIVERSITÀ 2.0 ha chiesto al rettore ed ai presidi di facoltà la concessione della sospensione della didattica per lunedì 24 novembre, dalle 10.00 alle 13.00, per permettere lo svolgimento di un’assemblea d’Ateneo in cui si possa discutere il bilancio che dovrà essere approvato in consiglio d’amministrazione martedì 25.

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[Pi] Annullata convocazione consiglio di Facolta’

In considerazione della particolare tensione venutasi a creare in ambito studentesco in relazione alla esigenza di espressione di  parere della Facoltà sulla proposta del Dipartimento di Informatica di istituzione di una Scuola Superiore di Informatica, ritengo opportuno ANNULLARE LA CONVOCAZIONE del Consiglio ordinario di oggi 19.11.2008.

Nel contempo invito tutti, docenti e studenti della Facoltà, a riflettere nel merito della questione in vista di un prossimo sereno e costruttivo confronto.
Il Preside della Facoltà di Scienze MFN – Prof. Umberto Mura

Messaggio dell’European Anomalous Wave all’Onda italiana

Messaggio dell’European Anomalous Wave all’Onda italiana, dopo il 14 Novembre e l’assemblea della Sapienza.

Siamo gli studenti e le studentesse, i ricercatori e le ricercatrici, i docenti e le docenti di Madrid, Copenhagen, Amsterdam, Berlino, Parigi, Londra, Lione, Bruxelles, Barcellona, Lisbona, Granada, Murcia, Siviglia, Valencia, Stoccarda, Istanbul, Aarhus…

Siamo quegli italiani all’estero per studio o per lavoro, che non hanno saputo resistere al richiamo di un’Italia in mobilitazione da due mesi, e in poco tempo e con poche risorse hanno dato vita a presidi, cortei e azioni di ogni tipo negli ultimi giorni e particolarmente il 14 Novembre.

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