Il Sacco della Scuola

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Solo raramente, in pochi periodi, ci è concesso di poter osservare le conseguenze delle scellerate scelte di governo neo-liberiste. Gli eventi di questi giorni sono un esempio da manuale: le scelte sbagliate dei privati producono una crisi ormai endemica, i governi, con la scusa della crisi provvedono alla privatizzazione dei beni comuni, che assicureranno altro profitto che assicurerà altra crisi.
In questo senso il « piano programmatico per la razionalizzazione» come viene chiamata la riforma della Gelmini rappresenta uno spaccato perfetto del sistema vigente. La controriforma Brunetta-Gelmini attuata, un giorno prima della chiusura delle camere, con la legge 133 prevede tagli per otto miliardi di euro all'istruzione, la conseguente riduzione del personale docente e amministrativo: i posti tagliati solo fra i maestri saranno 1.800, per rincarare la dose tornerà a regime introduzione il “ maestro unico” con classi accorpate di più di venti bambini: le conseguenze sulla qualità dell'istruzione saranno, ovviamente, drammatiche.
Istituti professionali e tecnici vengono accorpati assieme riducendo le ore di lezione ed eliminando la sperimentazione.
Ma lo scempio non si ferma qui; alle misure strettamente economiche si accompagnano provvedimenti ideologici,razzisti, classisti e repressivi come l'abbassamento dell'obbligo scolastico dai 16 anni ai 14, il voto in condotta, rivenduto come improbabile argine al fenomeno del bullismo ma più probabilmente addestramento al conformismo, all'omertà ed al silenzio.
Tutto questo mentre l'industria dei finanziamenti alle "private" non conosce crisi: “buoni scuola” tasse regionali per il “diritto allo studio” rappresentano altrettanti regali alla solita lobby ciellina, nell'istruzione come nella sanità.
Ancor più tragica la situazione delle università e della ricerca; la riforma prevede tagli per quanto riguarda la già tragica situazione di assegni di ricerca e borse di dottorato, oltre a questo il blocco dei turnover in ragione di 5 a 1 per il personale docente ed in ragione di 10 a 1 per il personale amministrativo: in pratica per ogni 5/10 pensionamenti solo uno entrerà a ruolo per gli altri solo il limbo del precariato, a questo c'è da aggiungere l ennesimo taglio ai finanziamenti anche per le attività didattico-amministrative.
In queste condizioni i bilanci delle università italiane sono condannati al fallimento nel giro di un anno.
Ma la professorina e il mezzo ministro hanno pensato anche a questo, infatti la ciliegina sulla torta sarà rappresentata dalla possibilità per le università, asfissiate dal debito, di trasformarsi in fondazioni private.
Questo apre una nuova stagione degli orrori, a partire dal saccheggio del patrimonio immobiliare, per arrivare alla soppressione di tutti quei corsi che non sono in grado di formare professionalità utili per un mercato del lavoro moribondo, passando dalle ingerenze dei privati nella didattica.
In poche parole con la riforma, il ministro Gelmini persevera nel percorso di aggressione all'istruzione pubblica a favore di un'idea di conoscenza al servizio del mercato e delle imprese, non più studenti ma "risorse umane" da addestrare ed ideologizzare a piacere in relazione alle necessità di un mercato che continua a far pagare ad altri i suoi fallimenti.

Aggiornamenti:
- 30 ottobre: Pavia corteo no dl 133
- 30 ottobre: Milano corteo no dl 133 foto:[1][2][3]
- 29 ottobre: Milano cortei spontanei per le vie della città report: [1],[2],[3]
- 27 ottobre: Roma Fermato uno studente, ora rilasciato
- 27 ottobre: Saronno Studenti auto-organizzati si mobilitano
- 26 ottobre: Verona Continua [1] [2] la protesta.
- 24 ottobre: Verona Documento dell'assemblea studentesca dei collettivi universitari di Verona
- 23 ottobre: Milano. Assemblea e corteo anche in Bicocca
- 23 ottobre: Roma: Cosenza Forze dell'ordine nelle scuole
- 23 ottobre: Busto Arsizio occupato Liceo Artistico
- 22 ottobre: Milano lezione all'aperto in Duomo e corteo spontaneo a Milano - [Report]
- 21 ottobre: Pavia Assemblea d'ateneo

Appuntamenti:
- 06 novembre: Milano incontro sul movimento anti cpe
- 06 novembre: Milano:assemblea giur lettere filosofia statale
- 03 novembre: Milano Assedio Culturale contro Gelmini,Moratti,Formigoni al Politecnico Bovisa
- 31 ottobre: Milano lezioni in piazza
- 30 ottobre: Milano corteo no dl 133 h 9.30 cairoli
- 30 ottobre: Verona corteo cittadino no dl 133
- 30 ottobre: Roma. Sciopero del personale della scuola, manifestazione nazionale.
- 29 ottobre: Milano Scienze Politiche, presentazione libro "a casa non ci torno"
- 29 ottobre: Milano Scienze poliche sospende la didattica
- 28 ottobre: Segrate Assemblea docenti, studenti e dottorandi
- 27 ottobre: Gallarate La Gelmini sarà a Gallarate a presenziare una fiera del libro! [La Gelmini NON ci sarà] [Report]
- 27 ottobre: Milano Assemblea aperta di Città Studi
- 27 ottobre: Milano stati generali università bicocca
- 27 ottobre: Milano incontro con Paco Ignacio Taibo II a scienze politiche h 14.30
- 27 ottobre: Milano Lezione di Storia e Istituz. dell'Asia in piazza
- 24 ottobre: Milano Puntello organizzativo per l'accoglienza della Gelmini lunedì a gallarate
- 24 ottobre: Milano giornata di lezioni in piazza - report:[1] foto:[1]
- 23 ottobre: Milano seconda notte bianca a scienze politiche
- 23 ottobre: Milano h.14.30 assemblea di facoltà filosofia/giurisprudenza in statale.[Report]
- 23 ottobre: Monza Corteo studentesco [Report]
***Stati Generali in Statale***
- 21 ottobre: Milano h 9:30 stati generali dell'università statale in aula magna successivamente corteo spontaneo per le vie della città - report:[1] [2] [3] - foto: [1][2] [3] [4] ***Stati Generali in Statale***
- 20 ottobre: Monza manifestazione no gelmini [puntello]
- 17 ottobre: Milano sciopero generale- dalle 08.30 in Statale [report][comunicato] foto:[1][2][3][4]
- 16 ottobre: Milano h 12.30 assemblea a scienze politiche in cortile
- 15 ottobre: Milano ore 14:30 aula 104 via festa del perdono
- 14 ottobre h 14:00 presidio sotto il senato accademico
- 13 Ottobre: Milano ore 09.00 la Gelmini al Pirellone [ANNULATO]
- 11 ottobre: Milano. Festa in quartiere contro il decreto Gelmini

- Rassegna stampa sulle iniziative
- Rassegna stampa in pdf da unimi
- Rassegna comunicati

Approfondimenti:
- DL 112 e privatizzazione dell'Acqua
- DL 155 salva le banche e ammazza la ricerca

Mobilitazione antifascista permanente a Bollate

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Sabato 18 ottobre è stato inaugurato a Bollate, la città di Claudio Varalli, l'ennesimo covo nazifascista in territorio milanese sotto le mentite spoglie di una sedicente associazione culturale e ludico-sportiva ("Milano 38") riapre infatti i battenti la famigerata Skinhouse, sede del gruppo d'isprazione neonazista Hammerskin.
Già la precedente sede di via Cannero a Milano si era resa tristemente nota come centro di diffusione di idee e pratiche ispirate direttamente al nazifascismo, come cellula di reclutamento di picchiatori e squadristi e, soprattutto, come base di partenza per spedizioni punitive ai danni di attivisti politici e di chiunque venisse di volta in volta percepito come "diverso".
Dopo l'apertura di Cuore Nero a Milano, e mentre continuano incessanti in tutto il paese le provocazioni e le aggressioni di chiara matrice squadrista, i neofascisti tentano dunque ora di mettere salde radici in provincia con l'apertura di un covo d'odio, razzismo e intolleranza sul territorio.
La risposta dei bollatesi non si è fatta attendere: i fascisti, totalmente estranei al tessuto cittadino, a Bollate come altrove non sono i benvenuti.
Dopo un partecipato presidio in consiglio comunale e un percorso assembleare che ha portato alla formazione di un coordinamento antifascista unitario e di un comitato di cittadini residenti nel quartiere dove ha sede la Skinhouse, a Bollate è stata lanciata la parola d'ordine della mobilitazione permanente antifascista per la chiusura immediata di quello che è da considerarsi a tutti gli effetti un insulto permanente alle tradizioni democratiche e antifasciste della città.
Per non concedere nessuno spazio a chi predica e pratica odio e intolleranza, perchè nelle città non attecchiscano terreni d’incubazione di germi autoritari e soprattutto per mettere in campo e rivendicare la necessità di idee e pratiche che vadano in senso opposto, gli antifascisti bollatesi lanciano per questo sabato, 1 novembre, un presidio antifascista in centro: si tratta del primo appuntamento di una mobilitazione che proseguirà nelle prossime settimane con banchetti informativi, presidi di protesta e assemblee pubbliche e che terminerà solo con la definitiva chiusura della Skinhouse. Nè a Bollate, nè altrove: fuori i fascisti dalle nostre città!

Appuntamenti:
- Sabato 1 novembre: Presidio antifascista a Bollate Largo Cantun Sciantin h. 15:30

Chi devasta e chi saccheggia è lo Stato

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A più di due anni di distanza dai fatti dell’11 marzo di Milano, il 13 Novembre 2008, avrà inizio il processo di cassazione per i 15 compagni condannati a 4 anni di carcere per aver partecipato al corteo che tentò di impedire la sfilata neofascista di fiamma tricolore.
L’imputazione per devastazione e saccheggio, l’applicazione del concetto di concorso morale e, conseguentemente, la lunga custodia cautelare, possiedono un significato politico inequivocabile: delegittimare e reprimere ogni realtà di movimento che voglia muoversi al di fuori del quadro di compatibilità istituzionale, a Milano come a Genova, dove sono state inflitte pene superiori ai 10 anni sempre per devastazione e saccheggio.
11 marzo 2006, a cinque giorni dall’anniversario dell’assassinio di Dax, alcune centinaia di antifascisti/e scesero in piazza per opporsi alla parata neofascista della fiamma tricolore autorizzata dalla prefettura e dalla questura di Milano, protetta da un consistente schieramento delle forze dell’ordine.
Mentre gli antifascisti si dirigevano verso porta Venezia, luogo da cui è poi partita la marcia della fiamma, scoppiavano scontri tra polizia e manifestanti.
Il bilancio dei rastrellamenti che seguirono alle cariche fu di 43 persone fermate tra cui tre minorenni, venticinque sono rimasti in prigione per più di quattro mesi con l’accusa di concorso morale in devastazione e saccheggio.
I limiti espressi nella gestione della piazza non possono delegittimare o svilire le motivazioni che portarono ad opporsi ai fascisti: proprio da questa analisi si sta costruendo una rete di solidarietà, che sia anche e soprattutto rivendicativa, nei confronti degli imputati che affronteranno, in terzo grado di giudizio, una possibile condanna a 4 anni e circa cinquemilaeuro di multe per i danneggiamenti che si verificarono durante il corteo.
L’assunzione di responsabilità, da parte di tutt*, davanti all’eventuale conferma della condanna, e la capacità/volontà di non lasciare soli, con i loro debiti e con le loro condanne, le persone inquisite significano per questa città rivendicare la giustezza del loro essersi messi in gioco in prima persona.

Leggi il comunicato

Benefit:
- 24 ottobre 2008 - CSA Godzilla - Livorno
- 25 ottobre 2008 - Torre Maura Occupata - Roma
- 26 ottobre 2008 - Atlantide - Bologna
- 15 novembre 2008 - Cox18 - Milano

Appuntamenti:
- 1 Novembre: Corteo antifa a Bollate contro l'apertura della skinhouse

Approfondimenti:
- Sentenza - Motivazione sentenza di secondo grado

Telos occupato a Saronno

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In un territorio come quello del basso varesotto, al limite tra le tanto ricche quanto ignoranti e xenofobe province di Varese Como e Brianza, attraversato da numerose contraddizioni tipiche del capitalismo moderno, e da tempo ostile ad ogni espressione antagonista, anche grazie ad una forte ed aggressiva presenza di nuovi e vecchi fascisti, si è riuscito a sviluppare un nuovo percorso di lotta, che in breve tempo ha dato vita ad una nuova occupazione.
Già nel Novembre 2007 a Saronno vi era stato un primo tentativo di liberare uno spazio, ben presto però sgomberato.
La mancanza di spazi autogestiti e di valide alternative politiche e sociali di cui la zona soffre da decenni, ha fatto sì che questo percorso rimanesse vivo e sfociasse in una nuova occupazione, avvenuta sabato 13 Settembre, anche grazie alla presenza e al supporto attivo di numerose realtà solidali.
Già venerdì 19 un blitz delle forze dell'ordine ha nuovamente tentato di mettere fine all'esperienza del TeLOS, ma l'intervento di numerosi compagni e ragazzi della città ha permesso di difendere lo spazio dallo sgombero.
Per far si che questa esperienza sopravviva e riesca a radicarsi nella ostile provincia, dando nuova linfa alle lotte sul territorio, è necessario un costante e attivo sostegno.

Iniziative:
- 25 ottobre Benefit per i fatti di crocetta
- Mercoledì 15 ottobre Assemblea pubblica sugli spazi sociali
- Sabato 11 ottobre corteo a Saronno *appuntamento per partire da Milano* [1]
- Martedì 30 settembre Assemblea pubblica
- Sabato 27 settembre Dancehall a supporto dell'occupazione
- Venerdì 26 settembre Concerto punk HC

Rassegna Stampa:
- La lega scrive al Telos

Approfondimenti:
- Collettivo La Fenice

Pergola: Aspettando l'ufficiale giudiziario

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Lo stabile di via della Pergola al 5 ha cambiato forma molte volte, così come altrettante volte è stata attraversata da artisti, musicisti, creativi, persone che volevano divertirsi, persone che volevano essere attive.
Ma ciò che non è mai cambiato è il bisogno di essere operativi e propositivi contro l'appiattimento e la trasformazione brutale della città e del quartiere, la necessità di reclamare il diritto a vivere una socialità diversa da quella comunemente giudicata normale, il desiderio mai sopito di sviluppare energie collettive attraverso la musica intesa come strumento culturale oltre che ricreativo.
Pergola Tribe nasce nel 1991, quando l'ex scuderia di via della Pergola 5 viene occupata per dare casa e spazi laboratoriali ad un gruppo di ragazz*.
Nel 1995 è sotto minaccia di sgombero e dopo una resistenza pacifica che coinvolge centinaia di persone, viene stipulato un contratto di affitto tra la proprietà e la neonata associazione culturale Pergola Tribe.
Tra il 2005 e il 2007, in prossimità della scadenza del contratto, vengono fatte varie proposte alla proprietà per acquisire lo spazio, l'obiettivo è quello di dare alla città un luogo sicuro e duraturo dove poter continuare ad agire controcultura e socialità.
Ma nel 2007, scaduto il contratto, la proprietà non ne vuole sapere di stipularne uno ulteriore e si dimostra disinteressata sia ad affittare che a vendere, gli interessi economici in Isola si sono fatti sempre più importanti e uno spazio come quello che ospita le attività in Pergola fa gola a molti.
Si è intrapreso così un percorso legale che passa dalle aule dei tribunali agli uffici degli avvocati nel tentativo di fare il possibile per non rinunciare allo spazio.
Ma questi sforzi vengono vanificati nell'estate 2008 con la comunicazione della definitiva cessata locazione d'affitto e quindi dell'esecutività dello sgombero, la prima visita dell'ufficiale giudiziario è prevista per venerdi 26 Settembre.
Oggi gli stabili di via della Pergola 5 sono occupati e si dice rimarrano tali fino a quando non verrà trovata una soluzione che possa dare continuità all'esperienza che da diciotto anni vive.

Aggiornamenti:
- Sgombero rinviato il 18 novembre

Appuntamenti:
- 26 settembre h:06.30 Presidio Antisgombero

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