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calabria / diritti e libertà - lunedì 18 agosto 2008 - 19:43
Se vi capita quest'estate di avvicinarvi al C.P.A. di Isola Capo Rizzuto (KR), avete la possibilità di incrociare uno dei 130 militari destinati in Calabria per il piano sicurezza , voluto dal terzo governo Berlusconi. Da lunedì quattro agosto, infatti, la struttura del Sant'Anna è presidiata da un centinaio di soldati, in tenuta mimetica ed armati di fucile; gli altri trenta sono destinati ad offrire il servizio di vigilanza nei pressi di Lamezia Terme (CZ) . I militari, con la preziosa collaborazione di polizia, carabinieri e guardia di finanza, sorveglieranno il perimetro di un'ampia zona che comprende il Centro di prima accoglienza per gli immigrati (Cpa), e il Centro di accoglienza richiedenti asilo. In un territorio completamente dominato dalla 'ndrangheta, lo stato pensa di intervenire con una folkloristica militarizzazione dei CPT. L'azione governativa mira palesemente ad incanalare l'attenzione dei cittadini sui temi dell'immigrazione clandestina. I militari agiscono così su un terreno 'neutro' , senza arrecare disturbo alle cosche mafiose; e mentre si gioca a guardia e ladri nei CPT, all'esterno imperversa indisturbata la criminalità organizzata. La scelta di destinare il contributo dell'esercito nel campo dell'immigrazione è dovuta ad una vera e propria campagna di terrorismo mediatico, condotta con perizia e sapienza dai nuovi reggenti; è più facile prendersela con chi non esiste, con i fantasmi che vengono dal mare, i migranti senza documenti e senza identità: un'esistenza non a regola non è una vera esistenza.
- lamezia terme / ambiente e territorio - domenica 10 agosto 2008 - 02:09
Riceviamo da qualche tempo continue segnalazioni sul nostro notiziario riguardanti l'emergenzia ambientale nel lametino. Le questioni aperte ormai non si contano più: discariche abusive, rifiuti abbandonati, pale eoliche che non funzionano e strutture abbandonate ormai in degrado. Lamezia Terme è la città più virtuosa in termini di raccolta differenziata dei rifiuti, ma questo non consola dal momento che si arriva a coprire sul totale solo un misero 29%, che è un valore ancora piuttosto basso rispetto alla media nazionale. Intanto il malfunzionamento del depuratore consortile non impedisce al liquame di finire direttamente in mare.
calabria / ambiente e territorio - lunedì 21 luglio 2008 - 15:21
Ripartono le grandi opere, non solo in Calabria ma anche a Vicenza e in Val di Susa. Con la decisione da parte del precedente governo, di non liquidare la Stretto di Messina Spa, ecco che oggi il ponte sullo stretto ritorna d'attualità:
Tutti al lavoro, quindi, per questa magnifica opera, borghesia mafiosa in prima linea! LINK UTILI
- piana di gioia tauro / ambiente e territorio - giovedì 10 luglio 2008 - 04:36
Le società costruttrici, la Lng MedGas affiliata alla Sorgenia di Carlo di Benedetti, la Iride e la CrossNet, hanno stabilito un “contentino” d'intesa con la Regione Calabria che prevede, tra le altre cose, 10 milioni di euro per “compensazione territoriale e ambientale”, distribuiti tra Regione, Provincia e le amministrazioni comunali di Gioia Tauro,S. Ferdinando e Rosarno, che sappiamo essere prossime alla banca rotta. Insomma hanno pensato davvero a tutto questi signori, garantendo alla Regione il compito di coordinare lo smistamento dei 10 milioni “ecologisti”, oltre che ad attribuirle la facoltà di acquisire il 5% del capitale sociale di Lng dopo l'attesa realizzazione del terminale che dovrebbe avvenire nel 2013. * Leggi TERRITORIOT. anno I n. 0 Luglio 2008
calabria / ambiente e territorio - martedì 08 luglio 2008 - 03:28
Luciano Marranghello - già vice capo di Gabinetto del Ministero delle Attività Produttive dello scorso Governo Berlusconi - è un simpatico ometto che ha provato a balzare agli onori della cronaca annunciando di aver querelato Beppe Grillo [dal meetup], e che di recente si è dato da fare per smuovere le acque, con la complicità di qualche 'attore' locale. Dopo essere riusciti a sventare la costruzione di un 'maleodorante' depuratore, le popolazioni del circondario si organizzano per il NO, ma anche per proporre valide alternative. GLI INCENERITORI UCCIDONO, UCCIDIAMO GLI INCENERITORI! * Cos'è un inceneritore[da wikipedia] * Effetti sulla salute umana degli impianti di incenerimento di rifiuti: cosa emerge dallo studio su Forli' * 10 no ai termovalorizzatori * Breve storia della controversa Terza linea dell’inceneritore Asm Brescia * Nella Piana di Gioia Tauro è emergenza sanitaria e ambientale * Discariche e manganelli su Chiaiano e dintorni. [da IndyNapoli] * La strategia RifiutiZero su rifiutizerocampania.org * Dal 28 al 31 agosto @ Bellolampo (PA) Il Campeggio NoInc
italia / arti e media - venerdì 04 luglio 2008 - 18:41
Indymedia Italia torna on-line ![]() La necessità di creare contesti e spazi in cui chiunque potesse continuare a diventare il proprio media, attraverso meccanismi di pubblicazione aperta e di tutela della privacy, rappresentava infatti una realtà che doveva continuare a trovare spazi di esistenza e che quindi non si concludeva con la chiusura di Indymedia Italia. Le limitazioni e i meccanismi dell’informazione mainstream non sono cambiati nel corso di questi anni e lo squilibrio di potere dei processi di comunicazione si è mantenuto intatto, quando non rafforzato.
italia / repressione - martedì 17 giugno 2008 - 11:24
A Taranto, rinviati a giudizio 19 imputati per il reato di associazione sovversiva. ![]() Una citta' soffocata dalla diossina delle acciaierie, dall'utilizzo indiscriminato di sostanze cancerogene che producono altissime percentuali di morti per tumori. Una citta' che vede 19 compagni rinviati a giudizio per associazione sovversiva 'locale'! Persone che tutti i giorni si battono per il diritto alla salute, al lavoro e all’integrazione sociale dei cosiddetti ‘quartieri ghetto’. Dopo la vicenda giudiziaria, capitanata dal PM Fiordalisi, sul Sud Ribelle a Cosenza, conclusasi per insussistenza dei fatti, la stretta repressiva, che si scontra con le varie anime di movimento per i diritti e per la giustizia sociale, riaffiora adesso anche nella città di Taranto. A quanto pare "i fiordalisi" a Cosenza, per fortuna, seccano; ma a Taranto, ancora, pare di no.
cosenza / repressione - lunedì 02 giugno 2008 - 01:19
Sit-in di solidarietà 11 giugno a Cosenza ![]() Salvatore, un ragazzo di Cosenza che non si è mai fermato innanzi alle apparenze e alle barriere sociali che tarpano le ali in una città come quella bruzia, spesso incapace di guardar al di là dei vestiti firmati e delle auto di grossa cilindrata, è stato nuovamente arrestato.
Da anni conosciuto nella curva ultrà del Cosenza calcio, impegnato nel sociale, sempre presente nelle strade e nei quartieri fin troppe volte ha subito l'azione "disciplinante" delle carceri perché lui è il diverso, è la persona da piegare alle regole della società.
internazionale / repressione - sabato 24 maggio 2008 - 19:13
La questione rifiuti a Napoli e in Campania sta assumendo dinamiche drammatiche e incontrollabili. La volontà di dissenso della popolazione locale viene repressa nella violenza delle cariche e con arresti da parte delle forze dell'ordine.
Segui la diretta su Indymedia Napoli e Radiossina
italia / antifascismo - mercoledì 21 maggio 2008 - 17:12
I casi di aggressione e violenza fascista, a sfondo politico e/o razzista, aumentano giorno dopo giorno. La sola assurda e paradossale ragione pare possa essere quella di parlare un dialetto meridionale, per finire in ospedale a seguito di aggressioni semplicemente immotivate. In un mondo in cui tutte le cose hanno un prezzo, ed anche alto, le coltellate te le danno gratis, anche a Bolzano. Ci siamo arrabbiati e commossi per l'assurdità della morte di Nicola, ma Verona ci appare da qui così lontana, che prestiamo forse non tutta l'attenzione che potremmo. Quando leggiamo però che anche due nostri conterranei son finiti sotto le "angherie" di stampo neofascista, allora ci rendiamo conto di quanto la questione ci tocchi da vicino, e di quanto sia necessaria una lotta culturale, prima ancora che politica, per impedire che episodi di questa tragica portata diventino abitudine. La reazione dei poliziotti del posto, come testimoniato da una delle vittime, suggerisce, d'altro canto, la grave e pericolosa adattabilità sociale rispetto a tali fenomeni. |
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