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- piana di gioia tauro / ambiente - giovedì 10 luglio 2008 - 06:36
E' questo qui! Sorgerà nell'area portuale di Gioia Tauro, con i suoi 12 miliardi di m^3 di capacità, il più grande rigassificatore progettato in Italia e che costerà all'incirca 900 milioni di euro. E' già stato accordato un finanziamento di quasi 2 milioni di euro a fondo perduto per il terminale da parte della Commissione Europera, mentre Loiero zampettante, alla VI Commissione del Consiglio Regionale, cantava le lodi del progetto titanico, che non poteva che ottenere l'approvazione per l'impatto ambientale “sostenibile”, suscitando tra l'altro la gaia approvazione della CISL nella dichiarazione congiunta di Luigi Sbarra (segretario regionale) e Cosimo Piscioneri (segretario provinciale).Non esistendo, per l'Italia, la necessità effettiva di accumulare risorse di gas (come conferma un rapporto ENI datato 2003) la mania di grandezza ha sta contagiando un po' tutti, tanto da portare questi prodi eroi, paladini del capitalismo,ad affrontare “la sfida del secolo” per una nobile causa: far emergere la nostra nazione come nodo di smistamento del gas per tutto il Mediterraneo, facilitando la rivendita di energia “pulita” e “sicura” da parte di privati in tutta Europa. Le società costruttrici, la Lng MedGas affiliata alla Sorgenia di Carlo di Benedetti, la Iride e la CrossNet, hanno stabilito un “contentino” d'intesa con la Regione Calabria che prevede, tra le altre cose, 10 milioni di euro per “compensazione territoriale e ambientale”, distribuiti tra Regione, Provincia e le amministrazioni comunali di Gioia Tauro,S. Ferdinando e Rosarno, che sappiamo essere prossime alla banca rotta. Insomma hanno pensato davvero a tutto questi signori, garantendo alla Regione il compito di coordinare lo smistamento dei 10 milioni “ecologisti”, oltre che ad attribuirle la facoltà di acquisire il 5% del capitale sociale di Lng dopo l'attesa realizzazione del terminale che dovrebbe avvenire nel 2013. * Leggi TERRITORIOT. anno I n. 0 Luglio 2008 Ritorna alla carica chi caldeggia la costruzione di inceneritori per risolvere il problema dei rifiuti. E' il caso del sindaco del comune di San Lorenzo del Vallo (CS), l'ultimo in ordine di tempo, che ne vorrebbe realizzare uno in località Fedula - in un'area a forte vocazione agricola - la 'sua' amministrazione comunale ha già deliberato uno schema di convenzione ottenendo per risposta una prima mobilitazione popolare.Luciano Marranghello - già vice capo di Gabinetto del Ministero delle Attività Produttive dello scorso Governo Berlusconi - è un simpatico ometto che ha provato a balzare agli onori della cronaca annunciando di aver querelato Beppe Grillo [dal meetup], e che di recente si è dato da fare per smuovere le acque, con la complicità di qualche 'attore' locale. Dopo essere riusciti a sventare la costruzione di un 'maleodorante' depuratore, le popolazioni del circondario si organizzano per il NO, ma anche per proporre valide alternative. GLI INCENERITORI UCCIDONO, UCCIDIAMO GLI INCENERITORI! * Cos'è un inceneritore[da wikipedia] * Effetti sulla salute umana degli impianti di incenerimento di rifiuti: cosa emerge dallo studio su Forli' * 10 no ai termovalorizzatori * Breve storia della controversa Terza linea dell’inceneritore Asm Brescia * Nella Piana di Gioia Tauro è emergenza sanitaria e ambientale * Discariche e manganelli su Chiaiano e dintorni. [da IndyNapoli] * La strategia RifiutiZero su rifiutizerocampania.org * Dal 28 al 31 agosto @ Bellolampo (PA) Il Campeggio NoInc
italia / arti e media - venerdì 04 luglio 2008 - 20:41
Indymedia Italia torna on-line E' ormai da più di un anno che i nodi italiani di Indymedia hanno ricominciato a lavorare sui territori riportando in contesti locali le pratiche e i principi che sostanziano/animano il lavoro del Network Internazionale di Indymedia.La necessità di creare contesti e spazi in cui chiunque potesse continuare a diventare il proprio media, attraverso meccanismi di pubblicazione aperta e di tutela della privacy, rappresentava infatti una realtà che doveva continuare a trovare spazi di esistenza e che quindi non si concludeva con la chiusura di Indymedia Italia. Le limitazioni e i meccanismi dell’informazione mainstream non sono cambiati nel corso di questi anni e lo squilibrio di potere dei processi di comunicazione si è mantenuto intatto, quando non rafforzato.
italia / repressione - martedì 17 giugno 2008 - 13:24
A Taranto, rinviati a giudizio 19 imputati per il reato di associazione sovversiva. Una citta' che ha visto esibirsi il giocoliere Giancarlo Cito, una citta' i cui sindaci lasciano buchi nei conti comunali di centinaia di milioni di euro.Una citta' soffocata dalla diossina delle acciaierie, dall'utilizzo indiscriminato di sostanze cancerogene che producono altissime percentuali di morti per tumori. Una citta' che vede 19 compagni rinviati a giudizio per associazione sovversiva 'locale'! Persone che tutti i giorni si battono per il diritto alla salute, al lavoro e all’integrazione sociale dei cosiddetti ‘quartieri ghetto’. Dopo la vicenda giudiziaria, capitanata dal PM Fiordalisi, sul Sud Ribelle a Cosenza, conclusasi per insussistenza dei fatti, la stretta repressiva, che si scontra con le varie anime di movimento per i diritti e per la giustizia sociale, riaffiora adesso anche nella città di Taranto. A quanto pare "i fiordalisi" a Cosenza, per fortuna, seccano; ma a Taranto, ancora, pare di no.
cosenza / repressione - lunedì 02 giugno 2008 - 03:19
Sit-in di solidarietà 11 giugno a Cosenza Salvatore, un ragazzo di Cosenza che non si è mai fermato innanzi alle apparenze e alle barriere sociali che tarpano le ali in una città come quella bruzia, spesso incapace di guardar al di là dei vestiti firmati e delle auto di grossa cilindrata, è stato nuovamente arrestato.
Da anni conosciuto nella curva ultrà del Cosenza calcio, impegnato nel sociale, sempre presente nelle strade e nei quartieri fin troppe volte ha subito l'azione "disciplinante" delle carceri perché lui è il diverso, è la persona da piegare alle regole della società.
internazionale / repressione - sabato 24 maggio 2008 - 21:13
La questione rifiuti a Napoli e in Campania sta assumendo dinamiche drammatiche e incontrollabili. La volontà di dissenso della popolazione locale viene repressa nella violenza delle cariche e con arresti da parte delle forze dell'ordine.
Segui la diretta su Indymedia Napoli e Radiossina
italia / antifascismo - mercoledì 21 maggio 2008 - 19:12
Pestati da teste rasate e ignorati dalle "forze dell'ordine" I casi di aggressione e violenza fascista, a sfondo politico e/o razzista, aumentano giorno dopo giorno. La sola assurda e paradossale ragione pare possa essere quella di parlare un dialetto meridionale, per finire in ospedale a seguito di aggressioni semplicemente immotivate. In un mondo in cui tutte le cose hanno un prezzo, ed anche alto, le coltellate te le danno gratis, anche a Bolzano. Ci siamo arrabbiati e commossi per l'assurdità della morte di Nicola, ma Verona ci appare da qui così lontana, che prestiamo forse non tutta l'attenzione che potremmo. Quando leggiamo però che anche due nostri conterranei son finiti sotto le "angherie" di stampo neofascista, allora ci rendiamo conto di quanto la questione ci tocchi da vicino, e di quanto sia necessaria una lotta culturale, prima ancora che politica, per impedire che episodi di questa tragica portata diventino abitudine. La reazione dei poliziotti del posto, come testimoniato da una delle vittime, suggerisce, d'altro canto, la grave e pericolosa adattabilità sociale rispetto a tali fenomeni.
italia / antifascismo - venerdì 09 maggio 2008 - 22:23
Nicola Tommasoli 29 anni è morto il 5 maggio dopo essere stato selvaggiamente picchiato la notte del primo maggio. A scatenare tutto è la richiesta di una sigaretta alla quale Nicola risponde negativamente. I tre amici proseguono andando via, ma alle loro spalle parte l'aggressione. Tutto ciò sembrerebbe abbastanza assurdo e surreale se non fosse per il fatto che è accaduto a Verona, italica città perbene, tristemente nota per l'acceso spirito nazifascista che anima innumerevoli aggressioni ai diversi e che convive tollerante con i bonehead nazisti del Veneto Fronte Skinhead.
italia / repressione - mercoledì 23 aprile 2008 - 00:37
La notizia più bella, quella che tutte le persone libere attendevano, è finalmente giunta: dopo quattro anni di udienze tutti i tredici imputati del processo alla rete del sud ribelle di Cosenza, nella sera del 24 aprile sono stati prosciolti, dalla corte di assise di Cosenza, da tutti i capi di accusa, perch´ il fatto non sussiste. Decadono tutte le accuse portate avanti, in questi lunghi anni, dal PM Fiordalisi (che aveva richiesto in complesso 50 anni di carcere e 26 di liberà vigilata) Il diritto alla parola è stato salvaguardato, ma il prezzo pagato non è stato certamente irrisorio. Chi ha sbagliato, o per la sua estrema incompetenza, o quale esecutore di oscuri piani dovrebbe rispondere delle sue azioni. L’accusa per i 13 attivisti era quella di "Cospirazione politica mediante associazione, al fine di impedire l’esercizio delle funzioni del Governo italiano durante il G8 a Genova nel luglio 2001 e di creare una più vasta associazione composta da migliaia di persone volta a sovvertire violentemente l’ordinamento economico costituito nello Stato. La notte tra il 24 ed il 25 dicembre un incendio di natura accidentale ha distrutto "EuroConfezioni", cooperativa tessile con sede a Gallico (Reggio Calabria). Questa cooperativa, da sempre vicina ai movimenti, si spende in tutta Italia in attività del terzo settore e del mercato equo e solidale. Ha realizzato magliette, bandiere e gadget per i comitati No Ponte, La Cartiera della Vallata del Gallico, etc. Per 17 anni ha garantito formazione, lavoro e reddito per molte donne. È una tra le poche realtà produttive della provincia di Reggio Calabria che è riuscita ad assicurare un'attività dignitosa, in controtendenza rispetto all'ipersfruttamento e al lavoro in nero. Ha attivato "Khorakhané", uno dei pochissimi progetti in italia cha ha coinvolto donne Rom in produzioni tessili. La Euroconfezioni ha sempre offerto piena disponibilità a sostenere le iniziative di movimento mediante la realizzazione di magliette, felpe, striscioni, gadget ed altro. Questo episodio ha messo in ginocchio le 36 famiglie di queste lavoratrici. A sostegno della Cooperativa Tessile Euroconfezioni, così duramente colpita da questo gravissimo incidente che ne ha minato le capacità produttive, è stato lanciato un appello a tutte le anime del movimento da parte delle seguenti realtà: il C.S.O.A. “Angelina Cartella”, l'Associazione “Aspromonte Liberamente”, il movimento popolare la “Cartiera” della Vallata del Gallico, il Movimento per la Difesa del Territorio, il Coordinamento “No Ponte”, Equo Sud, il Gruppo di Acquisto Solidale “Felce e Mirtillo”, le Autoproduzioni Appese, il “Coordinamento reggino per il diritto all’acqua”. - L'appello Per contatti e solidarietà a favore della cooperativa Euroconfezioni: E' stato istituito un fondo di solidarietà per euroconfezioni. Per donazioni, effettuare un versamento sul conto: Banca Popolare di LodiCod. IBAN: it 92 h 05164 16300 000000000044 Intestato a Euroconfezioni Società Cooperativa |
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