A Torino per boicottare la cultura dell'oppressione
Sabato 10 maggio si terrà a Torino, in occasione della Fiera del Libro, la manifestazione nazionale contraria alle tematiche filo-israeliane proposte dagli organizzatori della Fiera.
Sono due le questioni fondamentali attorno a cui numerosi collettivi politici italiani promuovono la manifestazione: il boicottaggio di un evento culturale che non tiene in considerazione molte figure importanti di letterati, sia palestinesi che ebraici, critici nei confronti dello Stato di Israele e la volontà di commemorare i 60 anni della Nakba, cioè della morte e della dispersione di centinaia di migliaia di profughi palestinaesi all'indomani della proclamazione dello Stato di Israele, proclamazione che invece è al centro delle celebrazioni per la Fiera del Libro.
Sgomberato Al Confino Squat
Martedì 6 maggio, alle cinque e quarantacinque di mattina, la polizia ha sgomberato Al Confino Squat a Pontecucco, Cesena, dopo quarantacinque minuti di resistenza sul tetto da parte degli occupanti.
Prima di procedere allo sgombero sono stati sedati i cinque cani ricoverati presso lo Squat.
Lo sgombero è arrivato dopo pochi mesi dall'ordine da parte del
comune di abbandonare l'edificio occupato.
Riccardo Rasman: una morte dimenticata
Every cop is a criminal
And all the sinners saints
(da "Sympathy for the Devil", the Rolling Stones)
E' la sera del 27 ottobre 2005 quando, a Trieste, Riccardo Rasman si trova nella sua casa per festeggiare,
con una radiolina e qualche petardo, il nuovo lavoro che avrebbe dovuto cominciare il giorno seguente.
Alcuni vicini, infastiditi, chiamano la polizia e questa giunge nel giro di poco tempo. Tuttavia Riccardo, che è assistito da un Centro di salute mentale, alle richieste degli agenti si rifiuta di aprire la porta perché spaventato da quelle divise che alcuni anni prima, durante il servizio militare, lo avevano reso oggetto di abusi ed atti di nonnismo. Abusi successivamente riconosciuti dalla legge: i suoi problemi psichici dipendevano da "cause inerenti al servizio". Abusi che hanno causato i suoi problemi.
Per un primo maggio di lotta
Il primo maggio da festa dei Lavoratori si è trasformato in festa del Lavoro, festa dello sfruttamento intensivo di miliardi di esseri umani al mondo, in condizioni più o meno miserevoli. In Italia ci siamo beati per decenni di avere uno stato sociale forte, ma negli ultimi anni questo stato sociale, che non cancellava affatto l'abbrutimento dato dallo sfruttamento lavorativo ma che lo rendeva se non altro più sopportabile, è andato in frantumi: il precariato, difeso in nome dei
concetti di mobilità e fluidità della forza lavoro, si è diffuso sempre di più, andando a creare condizioni di sfruttamento anche all'interno dei lavori amministrativi.
PRIMAVERA ANTIFASCISTA E ANTIRAZZISTA
Se durassimo in eterno
Tutto cambierebbe
Dato che siamo mortali
Molto rimane come prima.
(B.Brecht)
Sono trascorsi 63 anni, e purtroppo si sentono tutti. Dall'amnistia per i fascisti a una costituzione ampiamente disattesa si arriva alla situazione attuale: un numero impressionante di morti sul lavoro, precarietà diffusa, venti razzisti che soffiano da destra, un controllo sociale ormai senza limiti e quasi onnicomprensivo, migranti chiusi nei cpt e privati di personalità giuridica e dignità, guerra permanente in diverse aree del pianeta, restrizioni delle libertà individuali in nome di una presunta "sicurezza".
Per tutti questi motivi, oltre che per ricordare il tributo di sangue pagato dai partigiani per sconfiggere il nazi-fascismo, riteniamo importante continuare a scendere in piazza il 25 aprile, per far sì che questa data non sia solamente una parata senz’anima dove partiti e sindacati si fanno belli nel nome dell’antifascismo.
Qui di seguito trovate i principali appuntamenti in tutta la regione (la feature è in aggiornamento, se volete che sia aggiunta un'iniziativa, scrivete alla lista qui)
VENERDI' ANTIFASCISTA
Venerdì 4 aprile a Bologna in Piazza Maggiore si terrà il comizio di Morselli, esponente de "La Destra - Fiamma Tricolore".
A Bologna, città medaglia d'oro per la Resistenza, i fascisti in doppiopetto vengono legittimati da parte delle istituzioni (così come in tutta Italia) con un comizio autorizzato proprio a due passi dalla lapide che ricorda i caduti per la Resistenza. Non importa come si siano mascherati e abbiano mascherato le loro idee sotto una patina di rispettabilità: costoro sono quelli che di notte minacciano e picchiano compagn*, migranti, omosessuali e qualsiasi tipo di individuo che offenda la presunta "italianità".
E' per questo che, per evitare che gli/le antifascist* ricordati nella lapide di Piazza del Nettuno siano gli unici a esprimere il loro tacito e incredulo dissenso, Venerdì sono stati indetti due appuntamenti per contrastare questa minaccia strisciante: uno è un presidio antifascista autorizzato che avrà inizio alle 16:30 in piazza XX settembre, l'altro è un invito a tutt* gli/le antifascist* a essere in Piazza del Nettuno alle 17.
Le iniziative sono complementari. entrambe hanno un unico fine, come due voci che gridano la stessa cosa: VIA I FASCISTI DA BOLOGNA
CIAO MATTEO
Ciao Matteo
Le parole non bastano per ricordarti, splendida persona, splendido compagno e sincero antifascista.
Preferiamo, nel dolore, ricordarti in mezzo a noi, nei cortei, nella musica, nel sorriso che chiunque ti abbia conosciuto non scorderà mai.
Le tue lotte, Bagna, sono le nostre lotte, il tuo pensiero verso gli sfruttati di questa società continuerà ad essere la benzina del nostro fuoco di ribellione.
Come te non accettiamo la menzogna e la sopraffazione del potere e dei potenti, e, con te, per te, e per tutti noi, continueremo ancora a lottare per un ideale che non avrà mai fine.
i compagni e le compagne di Parma:
Ass. le giraffe, insurgent city,comitato antirazzista,rete di lotta sociale diritti in casa,battaglia comunista,ass. primula rossa,federazione anarchica italiana circolo A.Cieri,U.s:i., federazione provinciale rdb -cub parma,ass.senza frontiere,ass.yabasta, collettivo spam,comunità di s.cristina,c.i.a.c,centro multimediale nelson mandela,ass. le radici e le ali langhirano,rete delle donne di parma,i compagni e le compagne dello spazio sociale mario lupo
I Boys Parma 1977 salutano Matteo
"AL CONFINO" SOTTO SGOMBERO
Dopo la chiusura dello storico circolo "Pellerossa", l'unico spazio libero ed antagonista rimasto attivo a Cesena è "Al Confino Squat", una ex scuola elementare nelle campagne circostanti la città, da 8 anni occupata e recuperata dalla situazione di abbandono che stava vivendo.
Tale spazio ha ospitato un movimento politico e culturale decisamente intenso in questi otto anni, per quanto oscurato e taciuto da chi controlla l'informazione, in città come a livello nazionale. Nell'indifferenza quasi generale, "Al Confino" infatti continuano a tenersi iniziative sull'antipsichiatria, contro l'uso indiscriminato dei TSO, sull'animalismo, sull'alimentazione vegana, sull'anticlericalismo, sulla cultura non omologata.
Dall'inizio dell'anno sul confino incombe una minaccia di sgombero, seguita ad una velenosissima campagna d'odio e di repressione messa in piedi dalla destra cesenate (An, Forza Italia e Pri), attualmente all'opposizione in Consiglio comunale, da ampi settori del mondo cattolico e che ha trovato pericolosissime sponde persino all'interno della cosiddetta sinistra radicale.
METROPARMA: I SOLITI SOSPETTI
METROPARMA: I SOLITI SOSPETTI
Come sempre quando in Italia viene costruita una grande opera, è molto difficile che questa sia realmente funzionale alle esigenze delle persone
che vivono in un territorio ed è ,invece, molto facile che si tratti di un grande
affare per costruttori edili, politici compiacenti, per non dire altro, e
speculatori immobiliari.
La futura metropolitana di Parma non fa certo eccezione. Analizzando il progetto, è evidente il tentativo di nascondere la verità. Costi dell'infrastruttura, stime di utilizzo, costi di gestione: tutte queste voci del progetto metroParma appaiono irrealistiche se paragonate ad opere simili in altre città italiane come Brescia, Torino e Genova o se sottoposte all'occhio degli esperti.
Ce ne sarebbe abbastanza per nutrire forti dubbi sull'opportunità di realizzare un'infrastruttura i cui cantieri paralizzeranno una città e la trasformeranno in maniera radicale.
Guardando alla storia politica del progetto, questi dubbi diventano molto somiglianti a delle certezze.
Il coinvolgimento di personaggi come l'ex Ministro Pietro Lunardi, parmigiano, e di Ercole Incalza, suo fedele vassallo, appaiono come segnali decisamente inquietanti.
Petrolio e morte
Il 9 marzo 2008 alle 7 del mattino
diversi ettolitri di kerosene vengono riversati nel territorio vicentino da una falla che si è prodotta nell'oleodotto che porta il kerosene da La Spezia fino ad Aviano.